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Autore: erica1609    18/08/2017    5 recensioni
-Derek Hale, piacere, sono il nuovo coach.-
Un uomo alto e muscoloso apparve dalla porta, lasciando tutti pietrificati, faceva un gran terrore.
Un volta che la vecchietta si dileguò, il nuovo coach assunse una posizione più rilassata, per poi mettersi un cappellino rosso in testa.
-Scusate ragazzi, mi hanno imposto di fare il severo, cosa che ovviamente non farò, mi fa sentire vecchio.- Ci fu una risatina collettiva.
-Per voi sarò il coach, non un insegnante, per cui chiamatemi per nome, oppure ‘coach‘, mai per cognome perchè pure questo mi fa sentire vecchio, ci sarà un rapporto alla pari tra di noi.-
Un’altra risata di sollievo e soddisfazione riempì lo spogliatoio.
-Detto questo, ragazzi miei, dieci giri di campo.- Finì Derek.
Tutti risero anche a quell’improvviso ordine, guadagnandosi un sorrisetto da parte di quel coach che, a livello di sarcasmo e umorismo, a Stiles piaceva tanto.
STEREK, NO LUPI MANNARI, NO SPOILER.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Scusate se ci ho messo un po' ma sono stata impegnata, spero che il continuo della storia vi piaccia, buona lettura.​

Stiles si era svegliato a casa sua che era già pomeriggio inoltrato, dopo aver parlato con Isaac quella stessa mattina era tornato a casa, grazie al cielo libera, doveva decisamente riflettere e il padre curioso sulla sua giornata non lo avrebbe aiutato. Scese dal letto per andare a bere un litro di caffè, quando notò un post-it sul frigorifero da parte del padre.

 

“Buongiorno figliolo, dopo aver smaltito la sbronza sarei grato se potessi andare a comprare le cose scritte qui sotto, a stasera.”

 

Stiles sbuffò, non ne aveva voglia ma ci sarebbe andato lo stesso, ma non prima di bere il suo caffè. Prese il cellulare e incredulo notò le numerose chiamate, messaggi, tag su instagram e facebook, tutti fatti probabilmente dalle persone che erano alla festa e avevano ballato con lui. Preso un po' dal panico controllò se tra le telefonate ce ne fossero di Scott e Derek, quando vide però che non c'erano, lesse in fretta i messaggi, rispose ai post sui social e subito chiamò il suo migliore amico.

-Pronto?-

-Scott?-

-Ah, Stiles.-

-Sto per uscire a fare delle commissioni, ti va di venire con me? Vorrei davvero parlarti.-

-Non sap-

-Scott, andiamo, questa cosa non può andare avanti.-

-Va bene, passa da me tra dieci minuti.-

La telefonata si concluse e Stiles sospirò improvvisamente soddisfatto, ma anche agitato nel dover dire al suo migliore amico cosa gli stava passando per la testa da due mesi. Prese chiavi, portafoglio e lista della spesa e uscì, pronto a passare da Scott. Quando il moro salì in macchina ci fu un attimo di disagio, così Stiles decise di cogliere la palla al balzo e farsi uscire tutto.

-Stiles, perchè ti sei fermato?-

-Ok, quello che ti racconterò non sarà una cosa semplice da ascoltare, quindi perfavore non uscire urlando dalla macchina, non uccidermi, non tentare di-

-Stiles, sono arrabbiato con te ma non ti ucciderei mai, sei il figlio dello sceriffo..mi rintraccerebbe subito!-

Stiles sbuffò una risata e alzò gli occhi al cielo, facendo ridere Scott.

-Negli ultimi due mesi sono stato strano perchè ho cominciato a capire di essere interessato..diciamo..-

-Ai ragazzi?- Domandò Scott con fare anche troppo tranquillo.

-COSA?-

-Stiles, sono il tuo migliore amico, me ne sono accorto, lo sapevo già, ma dubito sia questo il motivo per cui ti comporti in modo diverso.-

-Come l'hai capito?-

-Hai smesso di parlarmi di Lydia e non fai commenti sulle tette di Lizzy da quasi due mesi. E poi ripeto, ti conosco.-

Stiles si affogò con l'acqua che stava bevendo.

-In ogni caso davvero, non è un problema, aspettavo solo che me lo dicessi, non ti giudicherei mai e anzi, proprio non mi interessa con chi andrai a letto!-

-SCOTT!-

-Va bene, la smetto, ma sul serio, non devi nemmeno pensare che per me sia un problema, come potrebbe?- Il moro mise una mano sulla spalla del castano e lo abbracciò.

-Sono contento che tu sia tranquillo perchè ciò che ti sto per dire non è ciò che ti aspetti, in queste settimane ho parlato con Isaac perchè è stato il primo ad accorgersi chi mi interessasse..-

-E chi ti interessa?-

Così Stiles, coraggiosamente, raccontò al suo migliore amico tutto ciò che aveva fatto con il coach, tutto ciò che sapeva di Jake, del problema di quella mattina, delle conseguenze che avevano paura di affrontare. Scott aveva ascoltato tutto per minuti in silenzio, senza commentare.

-Ad ogni modo, abbiamo deciso di andare piano, perchè io devo scendere ancora del tutto a patti con la mia sessualità ed entrambi dobbiamo capire se ne vale la pena, i problemi sono davvero troppi.-

-Stiles..io non so quanto..ti piace davvero Derek?-

-Sono attratto da lui, mi interessa, piacere è una parola grossa e questo vale anche per lui, ti ripeto che le conseguenze sono immense.-

-Amico, sarò sincero, non so quanto questa storia possa funzionare, poi ho ancora bisogno di mandare giù tutte queste novità, ti aiuterò come posso, ma credo che sarebbe meglio per te lasciare perdere, ha ventidue anni, tuo padre è lo sceriffo, c'è Jake di mezzo, tu non sai ancora bene cosa vuoi..-

-Ed è per questo che andiamo piano infatti.-

Scott sorrise.

-Vivremo tutti la giornata allora, andiamo al centro commerciale adesso? Mi serve un po' di cibo.- Propose poi.

-Andiamo.- Sorrise Stiles, contento, era andata meglio del previsto.

 

***************************************************************

Derek era a casa sua in quel momento e pensava ancora e ancora alle parole di Jake, non sapeva se fosse in grado di mantenere la parola data, ma se lo doveva, Jake doveva lasciarlo in pace, voleva affrontare un problema alla volta e una volta liberatosi del suo ex, avrebbe potuto affrontare piano piano la sua pseudo-storia con Stiles. Aveva ancora in mente il loro discorso di quella notte e sapeva quant Stiles dovesse ancora chiarirsi le idee e anche lui. L'unica cosa di cui era certo era che entrambi volevano l'altro.

-Pronto, buongiorno, vorrei prenotare una camera per tutta la prossima settimana. Sì, certo, grazie.-

Per fare quello che doveva fare, era meglio che stesse lontano da tutti. A Stiles probabilmente non l'avrebbe detto, sarebbe andato via con la scusa che Laura avesse problemi al locale, coinvolgerlo era rischioso dal momento che Jake sapeva benissimo chi fosse o che per lo meno facesse parte della vita di Derek, non aveva ancora capito che fosse il figlio dello Sceriffo ma mancava poco.

 

-Derek?- Jake era entrato in cucina, con la sua solita faccia da schiaffi.

-Cosa vuoi ancora? Ti ho già detto che da lunedì comincio a-

-Tu e il ragazzino state insieme?-

-Cosa? No.- Mentire era l'ideale, non stavano insieme ma qualcosa condividevano.

-Farò finta di crederci, perchè per fare quello che devi fare non servono distrazioni e ops, ho appena scoperto che è il figlio dello sceriffo o sbaglio?-

Sì, Derek se l'era tirata, ora le cose andavano anche peggio.

-Non stiamo insieme, se avessimo una relazione perchè l'avrei fatto dormire sul divano questa notte?- Jake non sapeva di certo che Stiles fosse minorenne, quindi non aveva niente con cui controbattere, non avrebbe capito che stavano semplicemente andando con calma lui e Stiles.

-Touchè, ma credo che anche i rapporti di amicizia che avete vadano troncati, sai, potresti tradirmi e parlare con lo Sceriffo.-

-Stiles non è importante, non vedo perchè dovrei chiedergli aiuto.- Mentire a Jake non era facile per niente.

-Davvero? Allora dimostramelo, chiamalo e digli che ogni tipo di rapporto che avete è appena morto.-

-Non è necessario, non parliamo nemmeno, è stato qui un paio di volte solo per problemi di tipo scolastico.- Le bugie gli stavano allungando il naso, se lo sentiva.

-Quindi mi devo occupare io di lui? Oppure chiedo a chi sai tu di occuparsene?-

-Va bene, lo chiamo.-

Quel momento fu davvero una sorpresa per Derek, aveva appena capito che l'unico modo per lasciare stare fuori da quella storia era lasciarlo andare, perchè insieme alle mille conseguenze ora c'era anche Jake. Forse non avrebbe dovuto accettare la sua proposta, ma se non l'avesse fatto Jake si sarebbe presentato ancora e ancora e una volta scoperto il rapporto tra lui e Stiles, probabilmente avrebbe fatto sparire il ragazzino per pura gelosia. La telefonata che stava per fare era programmata, ma purtroppo Derek sapeva che fosse anche sincera. Compose il numero e chiamò Stiles, in vivavoce.

-Derek? Pensavo che avresti chiamato stasera.-

-Dove sei?-

-Con Scott in giro, cosa succede?-

-Credo sia meglio terminare quello che abbiamo iniziato.-

-Cosa intendi?-

-Hai capito benissimo, è meglio lasciare perdere.-

-Derek cosa stai-

-Mi dispiace.- Gli sussurrò non facendosi sentire da Jake, poi interruppe la telefonata.

 

-E bravo Derek, se avete solo rapporti professionali perchè quel ragazzino ti da del tu?-

-Tutti i ragazzi che alleno mi danno del tu.- Bugia numero mille.

-E come mi spieghi 'è meglio terminare quello che abbiamo iniziato'?-

-Gli davo ripetizioni di diritto.-

-Sembri sincero, mi auguro che tu lo sia. Ora che tutto sembra risolto, fai le valigie, perchè lunedì parti.- Finì il discorso Jake con un ghigno. Poi prese le sue cose e aprì la porta di casa.

-Attendo conferme e Derek, ricorda che ti conviene sempre avermi dalla tua parte.-

Quando l'uscio si chiuse, Derek si disperò in una valanga di pugni contro la parete, non vedeva l'ora che Jake si levasse dalle palle e non poteva raggiungere Stiles perchè era sicuro che ci fossero in giro gli scagnozzi di Jake a controllarlo. Gli importava davvero di quel ragazzino e non era sicuro di riuscire a riprenderselo una volta tornato dalla sua “vacanza”.

-Bella merda.- Sussurrò.

 

 

***************************************************************

Stiles in quel momento era seduto su una panchina fuori dal centro commerciale, pallido e con le mani tra i capelli sudati. Scott era difianco a lui e lo implorava di guardarlo in faccia, di contare insieme a lui le dita delle mani.

Dopo la telefonata che Scott aveva sentito, Stiles era corso fuori dal centro commerciale in preda a un attacco di panico, così il moro gli era corso dietro ed era riuscito a farlo respirare bene. Aveva deciso di non dire a Stiles 'te l'avevo detto che era meglio lasciare perdere', ma non lo fece, perchè sapeva che l'attacco di panico dell'amico era dovuto non solo dal dispiacere provato per aver perso una persona a cui teneva senza spiegazioni, no. L'attacco di panico era arrivato perchè Stiles, dopo essersi impegnato in quella storia, aveva quasi perso Scott, aveva poi avuto il coraggio di dire la verità, aveva capito di essere gay e cercava di accettarlo, si era confidato con Isaac, aveva scelto di convivere con la presenza di Jake, aveva anche pensato di parlare con il padre e aveva infine deciso di buttarsi, di buttarsi per Derek, persona di cui aveva imparato a fidarsi.

Derek, però, aveva distrutto tutti gli sforzi di Stiles con una sola telefonata. Sforzi che alla fine erano stati inutili. Derek aveva distrutto la sicurezza che Stiles aveva fatto crescere in sé stesso.

 

 

E adesso Stiles sapeva benissimo che non avrebbe più avuto il coraggio di fare niente.

 

   
 
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