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Autore: Amy2205    18/08/2017    3 recensioni
La guerra è finita e tutti sono cambiati. Draco Malfoy convive con dei vecchi compagni di Hogwarts e tutto sembra andare per il meglio. Finchè un giorno, a un matrimonio, Draco perde la testa per Ginny Weasley. Da quel momento in poi inizieranno le migliaia di peripezie. Riuscirà il bel biondo a conquistare la fredda e ritrosa Ginny?
Leggete e scoprirete.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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UNITI E SEPARATI
Ovvero di come George si sposò, Draco ritrovò la sua ex-fidanzata e il rapporto con Ginny si fa sempre più complicato e contorto




Il matrimonio di Ron ed Hermione era finito, ma in Draco la figura alta e slanciata di Ginny Weasley rimase sempre lucida. Quando era arrivato il momento di salutare gli sposi, Hermione aveva preso sottobraccio Draco e l’aveva portato in un angolo appartato.

-Draco grazie mille per oggi! Nonostante il casino con gli anelli, mi ha fatto piacere la tua presenza-

Draco sorrise e arruffò i capelli alla ragazza, che prontamente si lamentò.

-Senti... non è che sapresti...-

-...dove dorme Ginny?!- completò la mora, con la faccia di una che la sa lunga. –Al ‘Paiolo Magico’-

Draco la osservò seriamente allibito. Era così palese che fosse rimasto incantato dalla Weasley. Cercando di salvare quel minimo di dignità che gli era rimasto, girò sui tacchi e si avviò verso l’uscita.

-Comunque volevo soltanto sapere dove fosse il bagno!- disse miseramente.

Hermione sorrise e gli fece l’occhiolino.

-Draco..- aggiunse poi, facendo voltare nuovamente il biondo –Falla tornare con i piedi per terra-

Il biondo sorrise e si mise le mani in tasca, prima di smaterializzarsi e ritrovarsi di fronte all’entrata del Paiolo Magico. Quel posto non era mai piaciuto al biondo, ma sospirando ci entrò. Il locale era buio e dimesso. Tom, il proprietario, un vecchio avvizzito e sdentato ma molto solerte, lo salutò e gli versò un po’ di Whisky Incendiario. Il biondo lo ringraziò e poi bevve tutto il contenuto scuro in un sorso, la gola gli bruciò. Si voltò ed osservò i clienti. Non fu difficile individuarla. Era seduta su una poltrona che leggeva un libro enorme, sentendosi osservata, alzò lo sguardo ed individuò quello grigio di Draco. Gli sorrise furba e lo salutò con un cenno della testa. Draco si avvicinò, ma preferì rimanere in piedi che sedersi su quelle poltrone polverose.

-‘Sera- disse con la voce calda.

Ginny gli sorrise.

-Cosa ci fai qua? Scappi dal matrimonio?- chiese scherzosa.

Non l’aveva ancora sentita dire una frase seria.

-Può darsi- rispose, cercando di rimanere il più vago e misterioso possibile –Vuoi un Whisky?- chiese poi.

La rossa annuì e Draco fece cenno a Tom, di servirne altri due. Quando si voltò non vide più Ginny e confuso cominciò a cercarla con lo sguardo, ma era sparita. Da dietro sentì una voce famigliare.

-Malfoy anche tu a ubriacarti?-

Harry Potter con in mano una bottiglia di Vodka si avvicinò al biondo, particolarmente felice. Draco lo salutò ancora confuso.

-Hai visto per caso Ginny? Devo assolutamente parlarle!- disse allegro.

L’alito gli sapeva di alcool e Draco cominciava ad essere spaventato dal Prescelto. Era più molesto del solito. Il moro osservò la bottiglia che reggeva in mano e poi guardò Draco ridendo.

-Andiamo a bere! Vediamo se resistiamo fino all’alba!- e così dicendo prese a braccetto Draco e lo condusse fuori dal pub.

Prima di uscire Draco lanciò un’ultima occhiata al Pub e vide che Ginny stava sgattaiolando fuori dal tavolino, sotto cui si era accucciata. Sorrise e Ginny gli fece segno di stare in silenzio.

Quando uscirono dal pub l’aria calda e afosa dell’estate li colpì in pieno. Harry si sedette sul marciapiede, mentre Draco appoggiò la schiena contro il muro del Paiolo rimanendo il piedi e poi flettendo un ginocchio, appoggiò un piede contro le mattonelle calde. Si accese una sigaretta e buttò fuori il fumo. Pensò a quanto fosse strana quella situazione. Si trovava completamente preso per Ginny Weasley, che lo rifiutava e faceva l’altezzosa ed ora annegava la malinconia con una sigaretta, mentre Harry Potter, seduto come un poveraccio sul ciglio della strada si beveva una bottiglia di vodka.

-Io non capisco... tutte vorrebbero stare con me eppure lei mi rifiuta, dice che mi sono bruciato, che la fama mi ha cambiato. E lei?! Lei non è cambiata?- brontolò Harry, osservando triste Malfoy, che da parte sua annuiva senza sapere cosa dire o pensare.

-Dove sbaglio Malfoy? Dove?- ricominciò a piagnucolare il moro.

Draco buttò a terra la sigaretta e cominciò a pensare a qualcosa di sensato da dire, ma proprio mentre stava per parlare, Tom uscì dal locale.

-Mi scusi signor Malfoy, ma la sua ragazza, mi ha detto di dirle che l’attende nella stanza 12- balbettò l’uomo, osservando con gran pena il Prescelto.

-La... la mia ragazza?- disse confuso.

O stava diventando scemo o era troppo stanco. Lui non aveva una ragazza e mai l’aveva voluta, almeno non fino a quella sera...

-Cavolo Malfoy! Ma cosa ti fumi? Non sai nemmeno di avere una fidanzata...-

Draco gli sorrise e poi si avviò verso la stanza 12.

Che sia lei..? No impossibile.. e poi perché..?

Bussò alla porta e poi, non sentendo nessun comando, entrò nella stanza.  L’ambiente era piccolino ma confortevole. C’era un piccolo letto rosso posto accanto alla finestra, da cui si vedeva l’intera Londra babbana illuminata. Un piccolo scrittoio era posto vicino al camino colmo di polvere. C’era poi un piccolo divano in velluto porpora su cui era sdraiata Ginny, che lo guardava sorridendo. Come sempre.

-Ce ne hai messo di tempo per liberarti dal nostro grande salvatore-

Draco rimase sconvolto da quelle parole. Era rimasto ai tempi di Hogwarts, quando Ginny Weasley, eterna innamorata di Harry Potter, lo guardava sognante di nascosto, faceva di tutto pur di farlo sorridere e poi, quando era giunta la grande notizia del loro fidanzamento. Draco li aveva notati pomiciare nel Giardino della scuola, ma mai si era soffermato sulla loro relazione, considerandola una storia di relativa importanza. Ed ora, dopo cinque anni, la stessa Ginevra Weasley stava sbeffeggiando colui che per anni aveva amato.

-Cosa c’è Malfoy..? Sei silenzioso...eppure non ti ricordavo così- disse Ginny, osservandolo curiosa.

Draco si passò una mano tra i capelli ed appoggiò la schiena contro la parete.

-Sei cambiata notevolmente..- disse Draco, massaggiandosi con una mano il collo.

Si sentiva improvvisamente a disagio, lui che per anni aveva portato a letto decine di ragazze e altrettante ne aveva corteggiate.

-Non è che io e te ad Hogwarts avessimo avuto tutta questa confidenza- lo corresse lei, alzandosi e avvicinandosi al ragazzo.

Draco deglutì e si allentò il nodo della cravatta.

-E dimmi sono cambiata in meglio o in peggio?- chiese sussurrando la rossa, arrivata ormai a pochi centimetri dalla bocca del ragazzo.

Sapeva che effetto aveva sugli uomini, ne era completamente cosciente e ne era felice. Le piaceva attirarli e ingannarli e poi sul più bello tirarsi indietro. Quello che non poteva sapere era però che questa volta, il fato le riservava qualcosa di diverso.

-Non saprei..- sussurrò a sua volta Draco, che non riusciva a staccare gli occhi da quelle labbra invitanti.

Ginny sorrise e poi si voltò verso il camino spento, pensierosa. Mostrando così la guancia nivea a Draco, che si sentì sollevato, non era più sotto lo sguardo enigmatico della ragazza. Ma Ginny stava calibrando ogni sua mossa. Così mentre Draco stava sospirando silenziosamente, la rossa si voltò di scatto e lo baciò. Lievemente, a stampo, un leggero sfregamento che bastò però per infiammare Draco.
Le loro labbra si unirono di nuovo e ancora e ancora. Malfoy si trovò la mente affollata. Cosa stava succedendo? Perché lo stava baciando? E per la prima volta si trovò a non sapere come baciare. Troppo forte? Troppo piano? E le mani..? Dove doveva metterle? Era felice, certo!  Ma si trovò in un terreno inesplorato. Sconosciuto.
Il suo sapore... meraviglioso. Ne avrebbe voluto assaggiare sempre di più. Ormai quel bacio non gli bastava più. Poi Ginny cominciò a far vagare le mani e giunse al braccio, lì dove il Marchio Nero ancora segnava la vita del biondo.
In un lampo Ginny tornò lucida e si staccò da lui, guardandosi intorno. Lui non capì immediatamente e si passò una mano tra i capelli. Ginny si voltò verso la finestra ed osservò il panorama. Draco la osservava in silenzio.

-Hai avuto ciò che volevi, no? Vattene Malfoy- disse lei fredda e Draco divenne, se possibile ancor più confuso.

Cercò qualcosa da dire, ma non gli venne in mente nulla di sensato.

Baci bene!
No,no,no
Belle labbra! Ma cosa sto dicendo?!

-Malfoy... vai via!- ordinò nuovamente e questa volta lui si smaterializzò immediatamente.

Lasciata sola, Ginny si buttò sul letto, stanca e nervosa. Si era lasciata andare con Malfoy. Come aveva potuto? Si stupiva della propria reazione.

Come ho fatto a baciarlo?! Perché Malfoy?

Ginny non aveva mai baciato nessun ragazzo, all’infuori di Harry. Nemmeno quando stava con Dean Thomas, aveva mai osato andare oltre il tenersi per mano. Certo, era piccola e molte cose non le capiva ancora. Ma ora, in quella stanza Ginny si sentiva terribilmente in colpa. Lei non era quel tipo di ragazza che si concedeva facilmente, anzi... eppure Draco Malfoy aveva un fascino segreto, uno charme che l’aveva attirata e incuriosita e l’aveva fatta cadere nella sua stessa trappola. Draco era conosciuto come un don Giovanni, uno sciupa femmine e Ginny non voleva essere una di quelle smorfiose che avrebbero dato di tutto, pur di ricevere qualche minima attenzione da parte del biondo.
Si tolse la collana e si slacciò il lungo vestito, poi si infilò a letto, con la testa confusa.

E per fortuna che sono riuscita a fermarmi in tempo, chissà cosa sarebbe potuto succedere altrimenti...
 


3 mesi dopo

5 novembre e un altro matrimonio in arrivo. Questa volta i fortunati in questione erano George Weasley e Angelina Johnson.

-Questo è l’anno dei matrimoni degli Weasley, manca solo la piccola di casa e poi hanno finito!- sussurrò all’orecchio Astoria a Draco, durante la celebrazione.

Draco annuì e gli venne in mente quando, ormai tre mesi prima, lui e Ginny si erano baciati. Da quel momento non si erano più sentiti o visti, Hermione gli aveva assicurato che era andata in Scozia a studiare, ma Draco aveva come l’impressione che la rossa non volesse farsi trovare. Malfoy non aveva ancora capito cosa fosse andato storto quella notte, infondo era stata lei a baciarlo, lui aveva acconsentito...

Meglio non pensarci

Neville, che faceva da testimone, si girò durante la predica e sorridendo, mostrò a Draco le due fedi in oro, come a dire ‘Me le sono ricordate, non come qualcuno..’
Draco sorrise e cercò di concentrarsi sulla celebrazione, nonostante i commenti sadici di Aberforth.

-Certo che se ha trovato moglie lui.. buon Dio ragazzi, perché siete ancora single?!-

Ricevette un’occhiataccia da parte di Blaise ed Astoria.

-Anche tu sei scapolo! E hai il quadruplo della nostra età!- rispose piccante la ragazza.

-Ma io sto bene così! È una scelta di vita la mia...-

-Anche per noi è una scelta di vita- provò a dire Theo.

-No... voi siete solo sfigati- rispose con ovvietà il mago.

I maghi seduti nel banco davanti a loro si girarono indignati e gli ordinarono di stare in silenzio. Per un po’ stettero buoni, finché Astoria vide in faccia, il prete che stava celebrando.

-Oh cazzo!- esclamò, i maghi davanti si girarono un’altra volta furiosi, ma lei li ignorò.

-Cosa succede zuccherino?- chiese Aberforth.

-Io ci uscivo con quel prete! Mesi fa... o mio Dio...-

-Zuccherino... uscivi con un prete? Va bene essere sfigati, ma c’è un limite- disse fintamente sconvolto il vecchio, beccandosi una pedata dalla ragazza.

-E perché l’hai mollato?- chiese Blaise, improvvisamente interessato.

-Era imbranato... non ha mai osato baciarmi, ora capisco il perché..- disse lei, sconsolata.

-Finalmente ti sei vista allo specchio?- provò piccante Aberforth, beccandosi l’ennesima piedata.

I maghi seduti davanti si voltarono nuovamente e questa volta, perfino Aberforth stette in silenzio fino alla fine.

-George Weasley, ripeti dopo di me- disse vagamente sicuro il prete –Io John Weasley prendo te Angelina Johnson come mia legittima sposa-

-Io George Weasley, prendo te Angelina Johnson come mia legittima sposa- lo corresse il gemello.

Dall’assemblea si alzò un lieve brusio.

-Diciamo pure che non era imbranato solo come fidanzato- sussurrò Draco ad Astoria, che rise.

Il prete sospirò profondamente e cercò di calmarsi, ma invano.

-Angelina ripeti dopo di me- cominciò –Io, Angelina Johnson prendo me George Weslee come mio legittimo sposo-

-Io, Angelina Johnson, prendo te George Weasley, come mio legittimo sposo- lo corresse la mora, sorridendo nervosa.

Astoria dal banco dove si trovava stava cercando di soffocare le risate che Aberforth e Draco le provocavano.

-Che la benedizione di Dio scenda su di voi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spiritoso Santo.. Spirito! Santo!-

Ci fu un momento di silenzio, che fu poi interrotto da Aberforth che alzandosi in piedi, urlò:

-Bravo!!- e così tutta l’assemblea cominciò ad applaudire e i due novelli sposi si baciarono felici ed esausti.
 

Durante il pranzo a buffet, Aberforth prese sottobraccio Neville e Draco e li trascinò nella veranda del ristorante, dove si sedettero su un dondolo. Un vassoio volante passò davanti a loro e i tre presero, dei generosi calici di vino.

-Allora ragazzi, io avrei una nuova teoria sul matrimonio: due persone s'innamorano, vivono insieme e poi all'improvviso, un giorno, non hanno più niente da dirsi. Insomma, non riescono più a trovare un argomento valido di cui parlare, e sono presi dal panico... Poi, un lampo di genio: al fidanzato viene in mente che esiste un modo per uscire da questo empasse- cominciò a dire Aberforth, leggermente brillo.

-Ah c’è un modo?- chiese Draco, cominciando a ridere.

-Lui chiede alla sua amata di sposarlo- rispose con ovvietà il vecchio, scatenando le risate dei due giovani.

-Geniale!- riuscì solamente a dire Draco.

-Da quel momento avranno qualcosa di cui parlare per il resto della loro vita!- finì di spiegare l’uomo.

-Stai insinuando che il matrimonio è un modo per risolvere un momento di silenzio imbarazzante?!- chiese dubbioso Neville, mentre finiva di bere il suo calice e posava gli occhi su Luna.

-Esattamente!- disse il vecchio, che in questioni di cuore non ne aveva mai saputo molto.

-Ma il matrimonio non dovrebbe aver a che fare con l’amore?- chiese Neville, prima di alzarsi pensieroso e di raggiungere Luna.

I due lo guardarono andar via e poi si osservarono.

-Cazzate!- dissero in coro, prima di trangugiare il rimasuglio di vino.
 

Era ormai tardo pomeriggio e gli invitati si stavano godendo i flebili raggi di sole. Draco stava fumando appoggiato allo stipite di una porta, mentre osservava le persone e le studiava silenzioso.

-Ma guarda un po’ chi c’è qui-

Una voce familiare gli giunse alle orecchie e tirando una bella quantità di fumo, si voltò per osservare la fonte di quella voce.
Ginny Weasley lo stava osservando sorridente. Portava un abito nero che le arrivava fino al polpaccio, sulle vita era stretto da un nastro decorato con dei fiori porpora. Le scarpe col tacco erano anch’esse porpora e così lo erano le labbra.

Quelle labbra...

Draco buttò il fumo fuori dai polmoni e poi la salutò gentilmente.

-Fumi ancora, eh?-

Era più socievole e simpatica. Qualcosa era cambiato in lei, era scoperta. Draco riusciva a leggerle negli occhi la voglia di scappare via, si sentiva in trappola, ma per cosa?

-Allora Malfoy, come stai?- chiese lei, distogliendo lo sguardo e cominciando a torturarsi le mani.

-Bene, tu?- rispose lui, senza troppe cerimonie.

Ginny stava per aprire bocca, quando Harry Potter fece il suo ingresso in scena, alquanto ubriaco.

-Allora Gin, andiamo o no?- chiese il ragazzo, senza nemmeno salutare il biondo.

Ginny annuì e poi si voltò verso Draco, con lo sguardo colpevole.

-Io ed Harry ci siamo fidanzati..- sussurrò guardando per terra.

Draco quasi si strozzò con il fumo e scoppiò a tossire un po’ di volte.

-Fi.. fidanzati?- disse poi, quando la tosse sembrò finita.

I due annuirono. Harry gli sorrise e con fare possessivo abbracciò la ragazza forte.

-Forza Ginny andiamo, è stato un piacere Malfoy!-

E i due si dileguarono, lasciando Draco senza parole.

Ok.. cosa mi sono perso?! Lei mica lo odiava?


 
Fu Neville a trovarlo in trance dopo una buona mezz’oretta. Draco se ne stava lì impalato, appoggiato allo stipite di quella antica porta, contemplando il paesaggio. Osservava le persone, ma erano solo immagini che gli scivolavano via dagli occhi.

-Allora Draco, come ti va?- chiese il moro, offrendogli una fetta della torta nuziale.

Il biondo sembrò riscuotersi davanti alla deliziosa pietanza e sorrise riconoscente all’amico. In cuor suo, la serpe, si chiese come sarebbe stato se già ad Hogwarts loro due fossero stati amici.

Molte cose sarebbero state diverse...

Pensò, tastandosi il braccio.

-Non va benissimo..- ammise sconfortato –Non lo so... insomma, Neville, partecipiamo a una miriade di matrimoni e non siamo mai gli sposi. Mi chiedevo... ma che problema abbiamo? Ci sarebbe la fila di ragazze che vorrebbe unirsi con noi in matrimonio, eppure fuggiamo sempre...-

Neville lo guardò pensieroso e gli mise una mano sulla spalla, per confortarlo. Non capiva da dove venisse tutto quello sconforto, ma era sicuro che fosse successo qualcosa con una ragazza.

-Fuggi perché probabilmente è a te che non va di sposarti con la prima che capita... o potrebbe essere che non hai ancora incontrato la donna giusta- provò pacato il moro.

-L’ho incontrata Nev... ma forse il problema sono io e solo io-

Paciock lo guardò senza saper cosa dire. Aprì la bocca due volte, ma subito la richiuse perché non aveva proprio idea di cosa dirgli. Gli dispiaceva vederlo sconfortato, ma Neville non era mai stato bravo a tirar su il morale, in genere c’era Astoria o Aberforth che se ne occupavano.
 

Qualche metro più in là, Astoria seduta al tavolo con accanto la famosa zia Muriel, stava osservando sconsolata Draco che parlava con Neville. Osservò il profilo alto e muscolo del biondo e gli scappò l’ennesimo sospiro. Ciò attirò l’attenzione della vecchia signora.

-Dimmi un po’ cara, sei sposata?- chiese con un tono amaro e curioso.

Astoria si voltò sorpresa di quella domanda, era ancora giovane e il matrimonio non era ancora tra le sue priorità. Le bastava essere fidanzata con l’uomo giusto e lei l’aveva già trovato l’uomo perfetto.

-No..- rispose dolcemente la ragazza.

-Sei lesbica per caso?-

La ragazza si stupì di tanta sfacciataggine e scoppiò a ridere. Mai nessuno nella vita aveva osato darle della lesbica.

-Perché..? Cosa glielo fa pensare?- chiese ancora ridendo la mora.

-Beh è una delle possibilità che rimane a quelli che non si sposano, e poi è molto più divertente che ammettere di non aver trovato l’uomo giusto-

-Si certo... perché essere banali..- la accontentò Astoria.

Ma la zia Muriel non sapeva di aver toccato un tasto dolente. Non sapeva che sotto tutti quegli strati di sfrontatezza, il cuore di Astoria batteva sanguinante per un uomo che nemmeno la considerava, se non come un’amica. Si guardò attorno e poi sospirò e disse, più a sé stessa che alla signora anziana:

-La verità è che ho già incontrato l'uomo giusto, ma purtroppo lui non è innamorato di me e finché non smetterò di amarlo non ci sarà posto per qualcun altro-

La zia Muriel la osservò triste e poi le diede una pacca amichevole, Astoria la guardò sorridendo mestamente e poi si alzò, decisa a cambiare aria.
 

Dopo un’oretta, Draco, Neville, Astoria, Luna e Aberforth avevano trovato un divanetto ottocentesco e si erano sdraiati uno addosso all’altro, ricevendo diverse occhiate di dissenso da parte dei coniugi Weasley.

-C’era una ragazza adorabile al mio tavolo... La piccola Weasley, certo che è cambiata- disse Aberforth accendendo la pipa –Pare che si sia ufficialmente fidanzata con Harry Potter...-

Draco contrasse la mascella e indurì lo sguardo nei confronti dell’amico.

-Tu invece Astoria con chi eri seduta?-

-Con la brillante zia Muriel... mi sembrava di essere in un girone dell’inferno- disse schietta a Luna.

Ci fu un momento di silenzio tra tutti, che fu improvvisamente interrotto da una voce fin troppo familiare.

-Ciao Draco..-

Pansy Parkison, avvolta in un obbrobrioso abito giallo, stava sorridendo mestamente al ragazzo.  I due avevano avuto un’importante storia d’amore durante Hogwarts e fino al primo anno di università. Erano stati insieme per cinque anni, finché Draco non l’aveva mollata spietatamente e ciò aveva provocato nella ragazza una profonda crisi.
Al sentire il suono della sua voce i cinque amici erano saltati in aria e si erano osservati allibiti. A quanto pareva, Pansy nutriva ancora forti sentimenti per il ragazzo.

-Ciao Pansy... allora non sei morta- disse scherzoso Draco, ricordandosi solo dopo poco che quando l’aveva lasciata, lei aveva cercato di suicidarsi.

Inutile dire che la ragazza scoppiò a piangere e Draco si beccò una sberla da parte di Astoria.

-Lasciala in pace una buona volta... l’hai già fatta soffrire abbastanza!- tuonò Hermione Granger, apparsa proprio in quel momento.

E così la grifona portò via Pansy, che era diventata ormai un rubinetto di lacrime. Draco si grattò la testa e poi tornò a sdraiarsi vicino ad Aberforth, che lo stava osservando sorridente.

-Quanti cuori infranti bel Malfoy... non hai valutato l’ipotesi di sposartela?-

Astoria e Draco lo osservarono in contemporanea e lo fulminarono, lasciando il vecchio senza parole. Così il gruppo si abbandonò al silenzio e cominciò ad osservare i vari invitati che li vicino ballavano, meditando sulla propria vita. Ad uscire da quello stato di torpore fu Neville, che con un inaspettato coraggio invitò Luna a ballare.
Gli amici osservarono la strana coppia danzare sulle note leggere del valzer. Li guardavano l’uno stretto all’altra, scivolare via, come se stessero pattinando. E Draco provò gelosia, anche lui avrebbe voluto stringere Ginny in quel modo, avrebbe voluto farla volteggiare e vederla sorridere stanca, per poi appoggiarsi al suo petto.
Neville intanto, si sentiva vivo e trasportato da una nuova passione. Lui e Luna erano sempre stati amici, ma nessuno dei due era mai stato abbastanza forte da fare il primo passo. Eppure era palese, che tra i due scorreva qualcosa molto più denso dell’amicizia. Luna era strana, timida, schietta e sempre persa nel suo mondo, ed era questo che a lui piaceva. Il fatto che non fosse una persona comune e nonostante le prese in giro, lei continuava a stare dove stava, a pensare ciò che pensava. Certo.. non era affidabile, a volte non capivi nulla dei suoi discorsi, ma a Neville piaceva anche questo. E così, in silenzio, i due innamorati si lasciarono trasportare dal quella lente melodia, sotto gli occhi curiosi e addolciti degli amici.
Dopo due o tre balli, Draco si era stancato di veder l’amico ballare, così era sgattaiolato via dal divano, non prima di farsi vedere da Neville e di fargli segno di lanciarsi con Luna. Ovviamente Neville rispose con il dito medio e scandendo con le labbra parole poco consone per un matrimonio. Il biondo scoppiò a ridere e poi uscì nuovamente e si sgranchì le gambe. Stava ammirando il silenzio di quel posto, quando la voce melliflua e lagnosa di Pansy giunse alle sue orecchie.

-Cia... ciao Draco..- disse la ragazza, avvicinandosi a lui, senza osare osservarlo.

Draco le sorrise dolcemente e la salutò.

-Draco io... io ti devo parlare..-

Il biondo ruotò gli occhi verso l’alto e cercò nelle tasche una sigaretta, l’accese ed aspettò che la ragazza parlasse.

-Il fatto... è che io ho parlato di te con un mucchio di persone.. e sono tutti del parere che tu sia veramente nei pasticci Draco..- cominciò piagnucolando.

Nei pasticci?!

Pensò Draco, cominciando a compiere piccoli passi all’indietro. Voleva allontanarsi da quella ragazza tutta matta.

-Si Draco... tu, ormai sei solo un mangiamorte pentito e cerchi nelle ragazze, ciò che Voldemort ti ha tolto..-

E cosa c’entra ora Voldemort?!

Draco cominciò ad avere paura di Pansy.

-Continui a cambiare ragazza perché non ti lasci amare e questa è colpa del Signore Oscuro e della tua famiglia... eppure tu sei così dolce ed affettuoso... io lo so che sei così-

Draco cominciò ad allontanarsi sempre più velocemente, rivolgendo a Pansy un sorriso terrificante. Ma la ragazza, nel bel mezzo di una crisi isterica, cominciò a piangere e si lanciò tra le braccia del ragazzo e cominciò a bagnargli il collo con le lacrime. Draco non sapendo cosa fare, provò in tutti i modi a scrollarsela di dosso, ma proprio non ce la faceva. Era una cozza quella ragazza.

-Non facevo altro che pensare al giorno in cui mi avresti chiesto di sposarti, e invece tu non facevi altro che pensare al giorno in cui mi avresti scaricato...- continuò tra le lacrime.

Poi dopo pochi attimi sembrò rinvenire e si staccò da Draco e gli aggiustò il colletto della camicia.

-Scusami Draco..- mugolò e poi corse via.

Draco la osservò andar via e si portò la sigaretta alla bocca. Ma cosa prendeva alle donne? Perché dovevano essere tutte così matte?

Sarò io..?

-Sbaglio o hai appena fatto piangere la Parkinson..?- chiese una voce profondamente divertita.

Voltandosi, Draco vide Ginny in piedi di fronte a lui, che sorseggiava un bicchiere di champagne. Davanti a quella mirabile visione non poté che sorridere e pensare a quanto fosse bella. Poi si accorse del silenzio imbarazzante che era caduto tra i due e così si avvicinò a lei e si appoggiò con le spalle a una delle colonne doriche poste come decorazione nel portico.

-Pensavo fossi andata via con Potter- disse, senza troppa enfasi.

-No... ho accompagnato Harry a casa era un tantino ubriaco... io vado a casa, mi accompagni?-

‘mi accompagni’ ..? Ma non è fidanzata?! Che si faccia portare a casa dal suo Harry

Pensò la mente.

-Certamente- dissero però le labbra, che erano state mosse dal cuore.
 
 
Così i due si erano avviati a piedi verso Diagon Alley. Ginny abitava sopra al negozio di George, ora che era andato a vivere con Angelina, l’appartamento era vuoto e la ragazza aveva colto l’occasione per farlo suo. Era inizio novembre e faceva abbastanza freddo. Dalle bocche dei due giovani uscivano continue nuvolette di fumo e questa volta non erano dovute solamente al brutto vizio del biondo. Per un po’ tra i due era regnato il silenzio. Ginny aveva tanto da dire, ma non sapeva cosa fare, da dove cominciare e Draco era in cerca di un segno da parte della rossa, che però tardava ad arrivare.
Arrivarono così al negozio, senza aver proferito parola. Ginny aprì la porta di casa e poi si voltò verso Draco che la stava osservando dall’alto.  Ginny si guardò le scarpe un paio di volte e poi trovò la forza di parlare.

-Vuoi venire a bere qualcosa?- chiese mostrandogli l’uscio.

Draco si accigliò. Si aspettava qualcosa certo! Ma non questo.

-Sei sicura?- chiese improvvisamente insicuro.

-Mica ti mangio Malfoy, avanti...- disse la rossa ridendo ed entrando nell’appartamento.

Draco entrò e tirò un sospiro bello grosso, preparandosi a tutto.
L’appartamento era piccolo, pulito, ma incredibilmente disordinato. Le pareti erano colme di fotografie ed articoli di giornale. Ogni angolo era tappezzato da qualcosa di unico nel suo genere. Vicino al divano c’erano almeno un centinaio di foto dei tempi di Hogwarts, in cucina foto della famiglia, articoli di quidditch, di medimaghi famosi ed illustri. La pergamena che attestava il diploma presso Hogwarts, regnava nel ampio salotto al centro della parete. Alcune freccette, un paio di forbici e due coltelli erano stati lanciati contro quel foglio. Draco lo notò e cercò lo sguardo di Ginny in cerca di spiegazioni.

-Gli anni ad Hogwarts mi hanno dato molto, ma mi hanno anche tolto tanto..- disse amara, dirigendosi verso la cucina ed uscendone con due bicchieri e una bottiglia di Whisky.

Draco la osservò serio. Non aveva mai riflettuto su quanto effettivamente gli anni di Hogwarts fossero stati i peggiori. Li aveva sempre visti come un periodo dorato e intoccabile, ma infondo Ginny aveva ragione. In quei sette anni lei era stata posseduta da Voldemort stesso, il topo di famiglia si era rivelato un assassino, aveva quasi perso il padre, aveva poi perso il fratello, George era rimasto senza un orecchio, Percy era passato al lato oscuro e Bill era stato sfregiato da Greyback. Improvvisamente Draco la osservò con altri occhi. La vide sola, piccola, indifesa, davanti a un mondo malvagio. Si rese conto di quanto la vita le avesse tolto e di quanto ancora doveva vivere, sarebbe riuscita a tornare felice?

-Non compatirmi Malfoy, lo detesto- disse secca la rossa, versando un po’ di alcool nei due bicchieri e poi si sedette sul divano.

Draco annuì e andò a sedersi vicino a lei. Cercò di pensare ad altro, ma proprio non riusciva. Cominciarono così a bere in silenzio, finché la bottiglia non fu finita. Eppure nessuno dei due sembrava troppo ubriaco, erano troppo presi dai loro pensieri. Poi in silenzio, Ginny si voltò ad osservare Draco e lo trovò irresistibilmente meglio, proprio come tre mesi prima. Si avvicinò ulteriormente e il biondo intuì i pensieri della rossa, ma non si mosse. Infondo anche lui aveva una disperata voglia di sentire nuovamente il sapore di quelle labbra. Così si baciarono, senza perdere tempo e senza rimorsi. Entrambi cercavano qualcosa che soltanto l’altro poteva dargli. Si baciarono tutta notte e poi fu l’oblio. E quando il sole sorse il mattino dopo, li scoprì segretamente ma teneramente abbracciati tra di loro mal coperti da una coperta di lana.
Ma il destino aveva il serbo qualcos’altro. E così la felicità sembrò nuovamente un lontano miraggio.




Che bello essere a casa da soli. Che bello avere la stanza tutta per te e nessun coninquilino che gira per l'appartamento. Che bello poter mangiare quando e quanto voglio, che bello poter fare le doccie di mezz'ora, che bello non dover passar l'aspirapolvere ogni benedetto giorno. Che bello avere il wi-fi che funziona da Dio e poter aggiornare in fretta.
 Dopo questa ode alla bellezza, vi dico buonpomeriggio!
Oh yes, sono stata super brava e ho aggiornato subito, tutto ciò grazie al fatto che i miei tre coinquilini sono andati a Riccione e lì rimarranno fino a settimana prossima.
Detto ciò, COSA DIAVOLO STA CAPITANDO ALLA MENTE DI GINNY? COSA CAVOLO PENSA? INSOMMA DRACO MALFOY TI VUOLE E TU CI STAI E POI TI METTI CON HARRY?!?
eheheheh
ed è solo l'inizio miei cari
   
 
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