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Autore: MaryFangirl    20/08/2017    0 recensioni
Al liceale Light Yagami viene dato il compito di fare da cicerone a Ryuzaki, nuovo ed eccentrico studente, e i due non vanno esattamente d'accordo...all'inizio. (AU ambientata al liceo).
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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L

"Com'è che non sei stanco?" grugnì Light esasperato, spaparanzandosi sul banco.
"Sai che le due del mattino non sono un orario molto tardi per la maggior parte delle persone della nostra età, Light" replicò Ryuzaki, per una volta grato della sua tendenza all'insonnia. Light si limitò a gemere in risposta. Apparentemente non reagiva molto bene alla privazione del sonno – qualcosa che L avrebbe dovuto ricordare. La loro piccola bravata della notte precedente non sembrava giovare al suo assetto da prima mattina. Ryuzaki pensò brevemente di dargli una pacca sulla schiena – è quello che fa la gente, no? - quando Misa si sedette accanto a Light.
"Oh mio dio, Ryuzaki! Che è successo alla tua mano?"sussultò e indicò, facendo sollevare Light dal suo momento di autocommiserazione. Ryuzaki tentò frettolosamente di nasconderla, ma senza grande successo visto che sapeva che Light lo avrebbe notato comunque a un certo punto. Light afferrò rapidamente la mano e sciolse la fasciatura per rivelare un taglio al centro del palmo, "Per questo eri in ritardo alla prima ora?"
L annuì lentamente, "La nuovo preside mi ha chiesto di aiutarla a portare un vaso in ufficio, quando mi è caduto una delle schegge di vetro mi ha tagliato" mentì con cautela, assicurandosi che Light non andasse oltre.
"Sembra un taglio piuttosto netto per una scheggia di vetro seghettata..." si accigliò, "a vederlo, deve aver sanguinato un bel po'. Sicuro di stare bene?" lo guardò in viso preoccupato. L si sentì improvvisamente in colpa non riuscendo a rilevare alcuna traccia di scetticismo negli occhi di Light. Sospirando piano si ricordò che lo stava facendo per la sicurezza di Light e annuì di nuovo, "Light, non c'è bisogno di preoccuparsi".
I suoi occhi rimasero preoccupati ma sembrò accettare la risposta, e si voltò verso la parte anteriore della classe dove l'insegnante stava finalmente cominciando la lezione. Ryuzaki si guardò il palmo; era a un passo dal trovare il vero assassino, ma i pezzi ancora non si incastravano perfettamente in un intero puzzle. Osservò curiosamente Kiyomi che entrava dalla porta e si sedeva accanto a Misa. Le due si abbassarono l'una verso l'altra immediatamente e iniziarono a sussurrare. L si accigliò e tentò di origliare con discrezione, ma con Light in mezzo la cosa risultò piuttosto difficile.

 

Misa

 

"Ma è la nostra occasione, Kiyomiii!" frignò Misa, "Ti prego, ti prego, ti pregooo?"
Kiyomi continuò a guardare con aria torva e ostinata la lavagna, rifiutandosi di risponderle.
"Potremmo organizzare un appuntamento al buio, o potremmo rendere Ryuzaki geloso facendo in modo che Teru flirti con Light..." Misa elencò tutte le idee che le erano venute in mente la sera prima. Era determinata a farli mettere insieme, fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto.
Kiyomi finalmente la guardò, "Cos'è l'ultima cosa che hai detto?"
"Rubiamo il telefono di Light e chiediamo a Ryuzaki di uscire con lui?" Misa si corrucciò, non era il metodo più romantico, ma se Kiyomi pensava che fosse una buona idea...
"No, non funzionerebbe comunque...stavo parlando di quella che comprendeva Mikami"
L'espressione di Misa venne velocemente rimpiazzata da un enorme, e leggermente diabolico, ghigno.

 

Kiyomi

 

Era perfetto. Non per quello che Misa stava progettando, ma per i propri obiettivi...Kiyomi sapeva che Light e Ryuzaki erano troppo svegli per cadere nel tranello, ma con un po' di fortuna sarebbe riuscita a capovolgere la situazione e a portarli a scannarsi a vicenda entro la fine della giornata. 
Quando la campanella suonò segnalando la fuga, Misa le fece un cenno con un'espressione determinata e si mise all'opera per distrarre i due idioti in questione. Nel frattempo, Kiyomi si diresse da Tery Mikami, il rappresentante di classe meno popolare di sempre. Che aveva anche un'enorme, e dolorosamente ovvia, cotta per Light da anni.
"Ehi, Mikami" miagolò, battendo le ciglia. 
Lui quasi non sollevò lo sguardo e borbottò, "Oh, ciao Kiyomi"
Dannazione. Lo pensò, ricordandosi del suo orientamento sessuale. Avrebbe dovuto convincerlo senza poter usare il suo fascino naturale.
"Stavo parlando con Light prima..." iniziò, compiaciuta e irritata al tempo stesso quando la sua testa scattò in su alla menzione di Light.
"Ha...ha menzionato me o altro?" chiese, lanciando nervosamente un'occhiata a Light.
"In effetti sì! Continua a dirmi che pensa che tu sia molto intelligente, e di come voi due condividiate la stessa passione della giustizia..." gli occhi di lui si illuminarono alla parola 'giustizia' e lei capì di averlo in pugno.
Lui si accigliò, "E Ryuzaki?"
Kiyomi finse di ridere, "Cosa? Light mi ha detto tante volte che lo frequenta soltanto per pietà..." si chinò per sussurrare nel suo orecchio con aria cospiratoria, "Quel tipo è uno stramboide, Light non vede l'ora di liberarsi di lui per qualcuno un po' più...appropriato"
Gli occhi di Teru si allargarono, "Significa che Light è-"
"Sì" lo interruppe, non volendo sentirlo dire che Light era gay. Forzò allora un altro sorriso, "Perché non ti siedi con noi oggi a pranzo?"
"Sì, sarebbe fantastico...grazie Kiyomi..." le lanciò un'occhiata strana prima di scappare alla lezione successiva. Kiyomi sapeva che lui avrebbe potuto essere un po' scettico nei suoi confronti, considerato che aveva la reputazione di stronza senza cuore. Non che le importasse; le ci erano voluti mesi di crudeltà verso abbastanza persone per guadagnarsi quel titolo. Le opinioni della gente non avevano importanza se le persone avevano troppa paura di dare loro una voce...si voltò verso Misa e le fece un cenno da 'ha funzionato', poi si unì al piccolo gruppo.

 

Misa

 

Non poteva credere che avesse funzionato! Si poteva sempre contare sulla capacità di Kiyomi nel manipolare le persone. Misa poté a malapena contenersi fino all'ora di pranzo, a un certo punto pensò che Light avesse potuto notare il suo insolito elevato livello di energia, anche se sospettò che lo avesse attribuito al suo solito comportamento. Quando la campanella del pomeriggio trillò, afferrò Light e Ryuzaki e li trascinò fino in mensa, ansiosa di arrivarci prima di Kiyomi. Pochi minuti dopo che si furono seduti, Kiyomi giunse con al seguito un Mikami dall'aria ansiosa. 
"Ehi ragazzi" lanciò a Light un sorriso abbagliante, "Vi dispiacerebbe molto se Teru si sedesse con noi oggi?"
I ragazzi scossero il capo e Misa balzò dal punto in cui si era seduta, tra Light e Ryuzaki, "Puoi prendere il mio posto! Volevo comunque sedermi vicino a Kiyomi"
Mikami sembrò estremamente nervoso e Misa iniziò a sentirsi in colpa per averlo usato...ma aveva una cotta per Light da anni ed era ovvio che non sarebbe mai successo niente. Inoltre, Light e Ryuzaki erano fatti per stare insieme! Dovevano proseguire.
Osservò Mikami che cominciò a conversare con Light sulla politica o un'altra cosa altrettanto noiosa. Misa capì che Ryuzaki stava cominciando a sentirsi frustrato visto che Mikami si voltava sempre di più per escluderlo dalla conversazione.
"Sta funzionando!" sussurrò Misa a Kiyomi, che sembrava quasi sospettosamente soddisfatta per la riuscita del loro piano. Ryuzaki strinse gli occhi su Teru, poi su di loro...oh oh. Invece di dire qualcosa, si limitò a tirare fuori un libro e a mangiare in silenzio. Misa guardò Kiyomi con aria mortificata. Era accigliata.
"È il momento del piano B" mormorò Misa, non contenta. Si riprese immediatamente, ricordandosi di cosa il piano B comprendesse.
Kiyomi guardò Misa scettica. "Cos'è il piano B? Non sapevo ci fosse un secondo piano"
Misa annuì entusiasta, e si abbassò a sussurrare, "È il momento di organizzare un appuntamento al buio"
L'altra si limitò a sbuffare, "Certo, come se fosse possibile che possano accettare una cosa del genere"
"Lo faranno se non dirò loro che è un appuntamento al buio" ghignò Misa con aria dispettosa, sorridendo alle sue future vittime. Sembrava quasi un doppio appuntamento al buio.*

 

Light

 

Light fu sorpreso quando le ragazze invitarono Mikami a pranzare con loro, sapeva che perlomeno Kiyomi lo aveva odiato per anni; anche se non era mai riuscito a capire il perché...
In generale era un ragazzo piuttosto per bene, e aveva alcune idee intriganti quando si trattava di sistema giudiziario, specialmente l'idea di una rigida pena di morte per i criminali di alto profilo. Alla fine dell'ora di pranzo, scisse il suo numero su un pezzetto di carta e lo porse a un Light fortemente confuso, prima di correre via dalla mensa. Light sentì una risatina dalla sua destra e si voltò, vedendo Ryuzaki con un libro di fronte a sé e una mano davanti alla bocca, ovviamente tentando di non ridere.
Strinse gli occhi, "Che c'è di tanto divertente?"
"Tu" replicò, "Sei un seduttore, Light Yagami...dedurrei, con tutte le ragazze – e i ragazzi, a quanto pare – che ti ronzano intorno"
Light scosse il capo, "Geloso?" sussurrò.
"Nemmeno un po'" gli sorrise Ryuzaki, "Ovviamente non è un pericolo per me"
"Mmh, non saprei..." Light finse di essere indeciso, "Mikami è piuttosto sexy...forse dovrei corrergli dietro..." rise quando Ryuzaki gli colpì il braccio. 
"Non è. Divertente" disse l'altro, tentando e fallendo nel sembrare arrabbiato.
"Ehi ragazziii" Misa giunse da dietro, abbracciando entrambi intorno alle spalle, "Cosa fate più tardi? Io e Kiyomi vogliamo andare a vedere un altro film"
Light guardò Kiyomi, che era imbronciata e con le braccia incrociate.
Ryuzaki scrollò le spalle, "Non ho impegni, tu Light?"
"Potrei farcela" replicò l'altro lentamente.
"Evvai!" gridò lei, "Possiamo anche uscire per cena. Che ne dite del ristorante che sta di fronte al cinema?"
"Sembra proprio che tu abbia programmato tutto" borbottò Light beffardamente, ma il suo sarcasmo le sfuggì.
"Allora è deciso!" annunciò, ignorando il suo commento, "Cena e film, è un appuntamento!" fece un occhiolino sfacciato a entrambi e balzò via, trascinando Kiyomi con sé.
Light guardò Ryuzaki, "Pensi che dovremmo dirglielo?"
L'altro scosse il capo, "Nah, alla fine lo capiranno comunque...ma Mikami deve starti alla larga fino ad allora"
"Quindi sei geloso" Light ghignò con aria trionfante.
"E tu sei un So Tutto Io, ma non lo sottolineerò"
Light lo colpì sul braccio e rise. Si diressero verso la prima lezione del pomeriggio, storia dell'arte con il signor Obata. Si sedettero in fondo alla classe mentre lui cominciava la lezione, scambiandosi degli appunti per trascorrere il tempo.
'Pittori del Rinascimento...un gioco da ragazzi. -R'
Light roteò gli occhi, 'Dice quello che vuole diventare uno scrittore. -Y'
'Di letteratura, non di manga. Inoltre, dimmi che non hai imparato queste cose tre anni fa. -R'
Light alzò gli occhi di nuovo mentre Ryuzaki continuò a scrivere sul quaderno,
'Non posso credere che abbiamo sospettato di lui come assassino. -R'
Gli occhi di Light si spalancarono e si guardò rapidamente intorno per assicurarsi che nessuno li stesse osservando.
'È il caso che discutiamo del caso in un appunto che potrebbe essere facilmente scoperto? -Y'
'I nostri coetanei non sono abbastanza interessati e non è che Obata sospenderà la sua monotona lezione per poter notare i nostri appunti. -R'
'Suppongo di sì. E tecnicamente Obata è ancora nella nostra lista dei sospettati, finché non avremo prove definitive su Juuzo. -Y'
'Sono sicuro quasi al 7% che troveremo quello che stiamo cercando più tardi. -R'
7%? Light si domandò in che modo un 7% li avrebbe aiutati a risolvere il caso. Continuarono il resto della lezione allo stesso modo; a un certo punto evitarono a malapena una punizione quando un biglietto che si stavano passando fu vicino dall'essere scoperto da Obata, che si era girato per istruire loro sui compiti da svolgere quel giorno. Quando giunse la fine della lezione, Light radunò i suoi fogli e si fermò ad aspettare Ryuzaki, che si era preso più tempo del solito per sistemare le sue cose. Mentre passavano vicino al signor Obata per avviarsi alla porta, lui li fermò improvvisamente e si abbassò per agguantare un pezzo di carta spiegazzato da terra.
"Questo appartiene a uno di voi?"
Light scosse il capo e osservò Ryuzaki fare lo stesso. Avviandosi alla successiva aula, si domandò brevemente se quella fosse la pagina su cui avevano scritto le loro note, ma lo avevano fatto nel quaderno nero che Ryuzaki usava sempre, e non aveva alcuna ragione per strapparla e accartocciarla. Trascorsero il resto della giornata in attesa, Light sapeva che qualsiasi cosa avessero trovato nella classe di Juuzo, avrebbe potenzialmente potuto portare a una fine del caso; era particolarmente ansioso fin dalla scoperta dell'appunto della sera precedente. Light sapeva che da quel momento in poi avrebbe dovuto risolvere il caso praticamente da solo ora che l'assassino aveva diretto una minaccia a entrambi. Avrebbe fermato quel mostro anche se avesse dovuto rischiare la propria sicurezza, e non avrebbe mai permesso che accadesse nulla a Ryuzaki. Ryuzaki aveva un promettente futuro come scrittore professionista, e metterlo a repentaglio semplicemente perché lui giocava a fare il detective era ingiusto. Alla fine della giornata Light si fermò velocemente al suo armadietto per sistemare la borsa prima di incontrare Ryuzaki. Stava tirando fuori la giacca quando qualcuno si appoggiò all'armadietto accanto al suo.
"Oh ciao, Teru" Light sbatté le palpebre sorpreso, aspettandosi qualcuno più basso e trasandato. Ovviamente notando la sua espressione stupita, Teru rispose, "Stavi aspettando Faccia da panda?"
"Si chiama Ryuzaki" tagliò corto Light, non apprezzando il tono con cui aveva detto 'Faccia da panda', con cui si era aspettato che lui si unisse allo scherno. 
"Va bene, come ti pare" roteò l'altro gli occhi, "Puoi smetterla di recitare con me, so che lo odi tanto quanto gli altri. Cioè, rispetto la tua pietà per lui, ma non sembra esattamente uno che ha bisogno di protezione. Guarda cos'ha fatto al povero Sousuke! Quel tipo è uno stramboide"
Light sentì la rabbia salire in superficie come le bollicine dell'acqua frizzante e serrò i pugni, quasi spontaneamente. Con rapidità e cautela modificò l'espressione per mantenere la sua apparenza normalmente disinvolta. 
"Sousuke" ringhiò, "ha avuto quello che si meritava. Ryuzaki non gli avrebbe slogato la mascella se non si fosse rivolto a me con insulti omofobici. E non pensare mai che mi piaccia o non mi piaccia qualcuno in base al solo fatto che sia impopolare"
Mikami indietreggiò per la sorpresa dovuta allo scatto di Light e riuscì a balbettare, "I-io n-non-"
Light lo interruppe perché a quel punto voleva approfittare di quello slancio ed era stufo e stanco delle persone che parlavano male di Ryuzaki alle sue spalle, "Inoltre, Ryuzaki è la persona più intelligente, ironica, unica, creativa e intuitiva che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere. Ormai lo conosco da un mese e ancora non capisco perché le persone sembrano non vedere mai quanto è brillante, non nel modo in cui lo vedo io. Certo, quando l'ho incontrato per la prima volta ho pensato che fosse uno stronzo arrogante, ma in lui c'è molto di più e la gente non si disturba a vederlo. Non m'importa se si siede in maniera strana o se parla in modo bizzarro o se i suoi capelli hanno l'aria di non aver mai visto una spazzola o se si veste come un senzatetto minimalista; è il mio...migliore amico, e apprezzo ogni secondo trascorso con lui" Light si fermò per un secondo, "Beh, forse non quando mangia tutti i dolci che ho in casa, ma a parte questo è piuttosto perfetto. Lo dirò una sola volta: Ryuzaki. Non. È. Uno. Stramboide."
E con ciò, sbatté lo sportello dell'armadietto, diede le spalle alla faccia attonita di Mikami e se ne andò, assicurandosi di fermarsi al cestino della spazzatura più vicino per fargli vedere il momento in cui tirò fuori dalla tasca il pezzo di carta con il numero di Mikami e lo gettò via per sempre. Light stava ancora fumando quando si diresse nell'aula vuota in cui lui e Ryuzaki avevano accettato di incontrarsi. Spalancò la porta e lo trovò appollaiato su uno dei banchi, ad osservare qualcosa sul telefono. Finché Light non si schiarì la gola, Ryuzaki non notò che era entrato.
Sollevò lo sguardo, un lieve sorriso sul volto, "Senzatetto minimalista?"
Light batté le palpebre, sorpreso, "Beh, è vero" si difese.
Ryuzaki serrò le labbra per non ridere e voltò il telefono per mostrare a Light lo schermo. Mostrava un video della scena che si era appena verificata nel corridoio tra lui e Mikami. Light allargò gli occhi, "Come...?"
Il ghigno dell'altro aumentò, "Misa mi ha mandato un video di quanto è successo. Light Yagami...non sapevo che potessi essere così dolce..." sbatté le ciglia e tirò fuori il labbro inferiore, nel chiaro tentativo di scimmiottare un'espressione adorabile.
"Zitto" grugnì Light, "Ti ha dato dello stramboide"
"Mi hanno chiamato in modi peggiori. Anzi, soltanto la scorsa settimana credo che tu mi abbia detto che sono un-"
"Non è questo il punto" s'imbronciò Light, "In più noi stiamo insieme quindi qualsiasi cosa io ti dica va presa come vezzeggiativo"
Ryuzaki tirò su il viso, "Insieme?"
Light avvertì un momento d'insicurezza; stavano insieme? Ma lo allontanò in fretta, "Beh, considerato quanto è successo ieri sera, direi di sì"
L'angolo della bocca di Ryuzaki si sollevò, "Aah, ma 'stare insieme' implica avere avuto almeno un vero appuntamento"
"Ieri sera non conta?"
"No" scese dal banco, "Ma stasera sì. Cosa ne dici Light, cena e film?"
Light assottigliò gli occhi, "Stai suggerendo di stare al piano di Misa? Sai che ne approfitterà per vantarsi di essere stata lei a farci mettere insieme"
"Sì, ma almeno poi ci lascerà in pace per un po'...inoltre, in questo modo puoi dire a tuo padre che sei uscito con le ragazze, e potremo realmente avere il nostro primo appuntamento" si avvicinò a Light e questi sentì il suo respiro volare sulle proprie labbra, "Allora cosa dici, è un appuntamento?"
Light roteò gli occhi, "Questo è barare" ma sentì la propria risolutezza evaporare mentre le mani di Ryuzaki iniziavano a giocare con gli orli della sua camicia, "Va bene, va bene, hai vinto. È un appuntamento"
Qualsiasi altro pensiero su cui stava rimuginando riguardo all'imminente tormento di Misa fu respinto da Ryuzaki che eliminò la distanza tra le loro bocche. Light gemette lievemente e affondò le dita fra i capelli disordinati di Ryuzaki. Troppo presto, si ricordò dove fossero e cosa dovessero ancora fare, e si scostò appena, "Ci sarà più tempo dopo, per questo" riuscì a dire, rimpiangendo la decisione di fermarsi quando notò gli occhi di Ryuzaki fissargli le labbra, "adesso dobbiamo setacciare la classe prima che passino a pulirla"
"Abbiamo circa un'ora prima che i custodi facciano il giro dell'edificio" replicò, "Ma dobbiamo arrivarci prima che Juuzo torni dalla riunione dei professori. Hai la foto dell'appunto?"
Light tirò fuori la fotografia leggermente spiegazzata dalla tasca. 
L'altro annuì, "Bene. Andiamo".

 

L

 

"Sai qual è l'aula?" chiese Light mentre entravano nell'area scientifica. 
L annuì, "Ho scoperto dalla nuova preside questa mattina quando l'ho aiutata a portare il vaso in ufficio"
L'altro strinse gli occhi, "Ti sei tagliato la mano di proposito per farti dare l'informazione da lei, vero?"
"Certo che no" replicò indignato, "Forse la mia mano è semplicemente scivolata, e il sangue mi ha aiutato a convincerla a dirmelo"
"Non posso credere che ti sia tagliato per ottenere un'informazione che avremmo potuto scoprire da qualsiasi altro insegnante" Light lo fulminò quando giunsero vicino alla nuova aula, la targa in bronzo riportava il numero 42.
"Non l'ho fatto, ricordi? Inoltre, ora siamo qui e non serve discutere" aprì la porta ed entrò prima che Light potesse continuare con la sua predica. Si affrettò ad avvicinarsi alla cattedra e aprì il primo cassetto che vide, frugando velocemente e passando al successivo, cercando qualcosa di specifico...
"Va bene. Ma ne discuteremo sicuramente più tardi..." borbottò Light iniziando a setacciare i fogli che c'erano sulla cattedra, "Wow, questi compiti sembrano facilissimi"
L non rispose e aprì il cassetto più in alto a sinistra, scostando una pila di fogli. Gli occhi si spalancarono quando notò ciò che era nascosto sotto.
"Ecco, ho trovato una chiara copia della sua grafia. È una nota di promemoria per se stesso quindi probabilmente non si ricorderà di cercarla più tardi" Light sollevò il pezzo di carta che aveva trovato, affiancandolo alla fotografia. L trattenne il fiato, anche se sapeva quello che Light avrebbe scoperto. Light allargò gli occhi con aria di apparente trionfo e un ghigno sulla faccia, "Combaciano! Le grafie combaciano, significa che Juuzo è definitivamente l'assassino!"
L sorrise nonostante il dolore che avvertì al petto, osservando il viso di Light illuminarsi per la gioia. Per fortuna il caso avrebbe avuto presto una fine, ma non sapeva di cosa il futuro avrebbe serbato per entrambi. Forse avrebbe potuto rimanere per il resto dell'anno scolastico...i suoi eredi potevano sopravvivere un po' più a lungo senza di lui. L aprì la bocca per rispondere quando improvvisamente udì un indistinto rumore di passi che si avvicinavano. Pensando rapidamente, acciuffò l'oggetto dal cassetto e lo richiuse, afferrando avventatamente Light, che era tornato a studiare le grafie, e trascinandolo nell'armadio che c'era in fondo all'aula, riuscendo a chiudere l'anta prima che un uomo entrasse. L socchiuse l'anta mentre Light si metteva accanto a lui così da poter entrambi sbirciare la persona che al momento stava frugando attorno alla cattedra.
"È il signor Obata?" sussurrò Light.
Era lui. L'insegnante di letteratura era piegato sopra la cattedra che ormai era stata perquisita a fondo, tirando fuori il contenuto del cassetto che loro stessi avevano appena controllato.
Coincidenza? L ne dubitava.
L cominciò a chiedersi quanto ci avrebbe messo a controllare tutta la cattedra. Nel momento in cui il pensiero gli sfrecciò in mente, Obata si raddrizzò e si guardò intorno, probabilmente per altri posti da usare come potenziali nascondigli, gli occhi fissi sull'armadio. Il cuore di L si fermò momentaneamente. Se fossero stati beccati, tutto il piano sarebbe andato a rotoli, Juuzo si sarebbe insospettito, la vita di Light sarebbe stata ancora più in pericolo...
L si preparò a essere scoperto quando improvvisamente la porta si spalancò e Juuzo irruppe nella stanza. La mano di Obata, che era a pochi centimetri dalla maniglia dell'armadio, si ritirò e lui si voltò verso l'adirato biologo.
"Lo sapevo! Nell'istante in cui sei andato via dalla riunione, sapevo che saresti venuto qui!" gridò Juuzo, indicando con un dito accusatorio Obata. Poi si diresse alla scrivania e tirò fuori completamente il primo cassetto a sinistra, ribaltandolo così da far cadere tutto ciò che conteneva sul pavimento senza tante cerimonie. Diede un calcio alla pila di fogli e agli altri vari strumenti per scrivere, poi fulminò Obata, la furia incisa direttamente sul volto.
"L'hai preso tu" parlò con voce pericolosamente bassa, "L'HAI PRESO TU!"
Obata sollevò le mani in alto con aria di resa, "N-non so di cosa stai-"
"BALLE! SO CHE L'HAI PRESO!" Juuzo fece per avvicinarsi a Obata quando la porta venne aperta di nuovo, e un terzo adulto entrò.
"Cosa diamine sta succedendo qui?!"
L riconobbe la nuova preside, vedendola mettersi le mani ai fianchi e rivolgendo ai due uomini un'occhiata raggelante, "Questa è proprietà della scuola, e siete entrambi educatori rispettabili, quindi mi aspetto che vi comportiate come tali! Vi rivoglio tutti e due alla riunione nel giro di pochi minuti, e mi aspetto completamente che sistemiate qualsiasi problema abbiate nel vostro tempo libero! Onestamente, tra gli omicidi e il consiglio che minaccia di farci chiudere, ci si aspetterebbe che almeno gli insegnanti facciano un passo avanti e mostrino un po' di responsabilità"
Con ciò, accompagnò i due dall'aria imbarazzata in corridoio, sbattendo la porta.
L aspettò qualche secondo prima di uscire con cautela dall'armadio, Light lo imitò subito dopo.
"Che diamine di storia è?" chiese Light incredulo.
L si limitò ad alzare le spalle, la sua mente ronzava mentre riuniva gli ultimi pezzi del puzzle; nella sua testa si formò un'immagine caotica e complicata, "Non ne ho idea, ho cercato in quel cassetto e non ho trovato nulla di lontanamente incriminante. A meno che non si considerino i voti ingiusti, perché quel compito meritava un voto più alta..." la sua battuta umoristica non ebbe successo, Light sembrò perso nei propri pensieri.
"Forse è solo una questione personale. Che non ha niente a che vedere col caso" suggerì L.
L'altro si morse il labbro, "Forse, ma per ora probabilmente dovremmo uscire da qui nel caso qualcuno tornasse"
L annuì velocemente e lo seguì fino all'entrata in silenzio, entrambi profondamente pensierosi.
"Ci vediamo dopo" disse Light mentre Watari si fermava vicino al marciapiede, e lo baciò rapidamente prima di avviarsi verso casa.
L sorrise e lo osservò allontanarsi prima di salire sui sedili posteriori. 
"Hai trovato quello che stavi cercando?" chiese Watari senza premesse.
"Sì" replicò, tirando fuori un sacchettino di plastica pieno di pillole multicolore, "E anche qualcosa di più..."

 

*un appuntamento al buio è un appuntamento in cui chi s'incontra non si conosce. Un doppio appuntamento al buio avviene quando l'organizzatore nasconde la verità ai partecipanti...per cui l'incognita è doppia.

  
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