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Autore: MaryFangirl    28/08/2017    0 recensioni
Al liceale Light Yagami viene dato il compito di fare da cicerone a Ryuzaki, nuovo ed eccentrico studente, e i due non vanno esattamente d'accordo...all'inizio. (AU ambientata al liceo).
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Light

 

Light si appoggiò contro il muro di mattoni del ristorante italiano, guardando il cinema affollato dall'altra parte della strada, e ricordandosi dell'ultima volta in cui aveva incontrato Ryuzaki lì. Sperava che stavolta non ci sarebbero stati un omicidio e un litigio compresi nella serata.
"Light Yagami, in anticipo come al solito"
Light avvertì le proprie labbra sollevarsi nell'udire il familiare tono sarcastico.
"E tu sei in ritardo, come al solito" ghignò a Ryuzaki, sollevando un sopracciglio quando vide la camicia bianca che sostituiva la consueta misera maglietta.
L'altro agitò una mano con leggerezza, "Meglio essere in ritardo che in anticipo"
Light si accigliò, "Di solito non si dice il contrario?"
"Non per me" sorrise l'altro, "Preferisco le persone che sono sempre in ritardo che in anticipo. Le persone in anticipo sembrano sempre credere di essere superiori a chiunque"
"E tuttavia stai uscendo con la persona più puntuale di tutto il Kanto" ormai se n'era fatto una ragione, insieme al fatto che praticamente nessun altro condivideva la sua passione nell'essere puntuale in ogni momento per qualsiasi occasione.
"Beh, non ho mai detto di avere buon gusto in fatto di uomini"
Light roteò gli occhi, tentando di non concentrarsi sul modo in cui i suoi bei jeans gli stringevano le gambe, in estremo contrasto con i pantaloni sbiaditi in denim che sempre sembravano sul punto di cadere. "Entriamo o stiamo qui con te che mi insulti tutta la sera?"
L'altro finse di meditarci per un momento, "In realtà mi sto divertendo qui, magari potremmo cominciare a parlare sul tuo amore per il color cachi, visto che a quanto pare ti piace ammirare la mia scelta d'abbigliamento" gli rivolse un sorrisetto. 
Sospirando, Light lo afferrò per il polso e lo trascinò nel ristorante, cercando di nascondere il rossore da Ryuzaki che continuava ad insultare i suoi pantaloni.
"Sono serio, Light, sta diventando un problema...l'altro giorno Kiyomi ha suggerito di intervenire, ma Misa ha insistito sul fatto che dovremmo supportare le tue scelte per quanto riguarda la moda. Voglio dire, è ovvio che lei lo dica, essendo una modella e tutto il resto..."
Fermò il suo sproloquio mentre si dirigevano a un tavolino sulla parte più posteriore della sala principale, vicino alle porte della cucina e a qualche grossa pianta in vaso. Light fissò le piante con aria sospettosa ma alla fine determinò che Misa non aveva voluto nascondere nessuno dei due; non aveva dubbi che sarebbe comparsa a un certo punto della serata. Sperava solo che, quando fosse arrivata, la cosa non sarebbe stata troppo imbarazzante.
Ordinarono entrambi dell'acqua per congedare la cameriera, e rimasero in un silenzio rassicurante mentre lui ricominciava a guardare con diffidenza le piante.
"Quindi Misa ha già inventato una scusa sul perché lei e Kiyomi non ce la fanno stasera?" chiese Ryuzaki guardando il menu di fronte a sé. 
Light fece una smorfia, "Sì, mi ha scritto venti minuti fa dicendo che si è rotta la mano e che Kiyomi la stava portando in ospedale"
Ryuzaki si accigliò, "Non capisco come si sia aspettata di farcela bere, dovrebbe conoscerci abbastanza bene da sapere che capiamo che sta mentendo visto che ha usato la mano 'rotta' per scriverti. Inoltre ovviamente domani vedremo a scuola che non avrà alcuna ingessatura"
Light scrollò le spalle, "Penso che domani capirà che siamo una coppia e potrà servirsi della sua mano non rotta come prova che era tutto un piano per farci mettere insieme"
Ryuzaki annuì, "Misa è più sveglia di quanto siamo disposti ad ammettere"
"Sì" replicò Light, ancora osservandolo mentre scrutava il menu, "sa sorprendere ogni tanto"
Ryuzaki sollevò lo sguardo e vide il menu chiuso di Light, "Non lo guardi?"
"So già cosa prendo..." sorrise Light con aria consapevole, "se tu vuoi, puoi ordinare un dessert invece della cena"
L'altro sollevò le labbra, "Mi conosci così bene" e chiuse il menu, sistemandosi nella sua solita posizione.
"Sapete cosa ordinare?" la cameriera tornò e tese la mano per prendere i menu.
Light finì per ordinare le fettuccine Alfredo mentre Ryuzaki ordinò una cosa chiamata cannoli cheesecake, che sembrava disgustosamente dolce e piena di zucchero. Porsero i menu alla cameriera, che lanciò a Ryuzaki un'occhiata strana prima di dileguarsi per comunicare i loro ordini. 
I due si misero a conversare in maniera affabile nell'attesa dei loro ordini, entrambi evitando consapevolmente l'argomento delle indagini. Avevano concordato silenziosamente di non parlare del caso durante il loro primo appuntamento. In generale, Light rimase sorpreso per quanto la serata stesse andando bene. Fino ad allora avevano discusso una sola volta, un'impresa impressionante per loro, e Misa non si era fatta viva, nonostante entrambi fossero vigili per sicurezza. Il tavolo a cui erano seduti era abbastanza arretrato rispetto alle persone più vicine, che erano a distanza di almeno tre tavoli. Era un angolino accogliente, e poterono flirtare senza attirare l'attenzione degli altri clienti. Light aveva sospettato che Misa avesse prenotato quel particolare tavolo proprio per quel proposito, ed era attualmente combattuto tra gratitudine e diffidenza.
"Mmh...mi aspettavo che Misa si sarebbe fatta viva" Ryuzaki si guardò intorno, come nell'attesa di vederla sbucare da dietro un tavolo per aggredirli, il che non era un'idea scandalosa pensando a lei, "o ha davvero intenzione di lasciarci per i fatti nostri, o le sue abilità di spionaggio sono meglio di quanto immaginassi"
Light rabbrividì involontariamente, "È un pensiero spaventoso"
"I vostri piatti, signori!" una cameriera saltellò lievemente verso di loro e posò gli ordini di fronte a loro facendo un piccolo inchino, "Desiderate altro?"
Light strinse gli occhi, "No, siamo a posto...cos'è successo all'altra cameriera, se posso chiedere?"
Il sorriso di lei non vacillò per un secondo, "Oh, Rize doveva aiutare un altro gruppo che è appena arrivato, quindi vi servirò io per il resto della serata! Va bene?" gli fece l'occhiolino. La ragazza indossava una divisa standard, con l'aggiunta di lunghi orecchini a forma di teschio. Era piuttosto minuta, con corti capelli neri e occhiali.
"Sì, va bene, grazie" rispose Ryuzaki, prendendo la forchetta.
Light lo imitò, iniziando a mangiare la sua pasta, mentre la ragazza balzava via verso la cucina. Quando se ne fu andata, lui alzò lo sguardo e incontrò quello di Ryuzaki, "Non pensi..."
L'altro annuì bruscamente, "Era Misa. Ha chiamato l'altra cameriera 'Rize', ma ho visto che la targa diceva 'Touka' quando ci ha portato da bere"
"Inoltre, gli orecchini" Light roteò gli occhi, "le cameriere non dovrebbero indossare gioielli pendenti"
Era da Misa dimenticare un dettaglio minore simile nel nome della moda.
"Beh, almeno si è fatta viva...cominciavo a diventare paranoico" borbottò Ryuzaki. Light annuì ma non disse nulla, sapendo che Misa aveva qualche sorta di asso nella manica, e non era esattamente entusiasta di scoprire cosa fosse...

 

Misa

 

Misa saltellò allegramente allontanandosi dal tavolo, contenta del proprio meraviglioso travestimento. Nemmeno Light Yagami sarebbe riuscito a scoprirla! Mentre passava vicino alle piante in vaso, Misa sentì una mano sul polso che l'attirava giù. Strillò per la sorpresa anche se sapeva chi l'aveva afferrata.
"Ahi, non fare così!" si lamentò, sfregando il polso che Kiyomi aveva strattonato.
"Come sta andando? Si sono già baciati?" il suo viso era serio, e Misa ammirò la sua determinazione nell'aiutare i loro due grandi amici a trovare il vero amore.
"Sta andando alla grande!" replicò gioiosamente, "Ridono e flirtano da quando sono arrivati. Scommetto che pomiceranno per tutta la durata del film" sollevò le sopracciglia con aria maliziosa.
Kiyomi finse di avere un conato, "Ugh...non dire cose del genere"
"In che senso?" ghignò Misa, "Del tipo che quando se ne andranno si vorranno così tanto da poter anche saltare il film?"
Kiyomi iniziò ad apparire seriamente nauseata, "Sono qui da dieci minuti e già sento di dover vomitare...sulle tue scarpe nuove..."
Misa sussultò, "Non lo faresti!"
"Lo farò se non stai zitta" Kiyomi la fulminò.
"D'accordo, d'accordo! Non c'è bisogno di essere cattiva..." Misa s'imbronciò.
"Ehi..." Kiyomi la squadrò, "come sei riuscita a diventare una cameriera?"
Misa ghignò diabolicamente, "Ho dato al capocameriere un invito per la festa della mia agenzia di moda il prossimo weekend, in cambio ho chiesto di potermi travestire da cameriera stasera"
Kiyomi la fissò meravigliata, "Sai, riesci ad essere piuttosto subdola quando vuoi"
"Lo so. Sono una sorta di genio del male" Misa sorrise e le fece la linguaccia.
"Inizio a pensare che tu lo sia..." borbottò l'altra.
"Aspetta, devo portare il conto..." il suo sorriso si allargò, "sarà divertente".

 

L

 

La cena proseguì piuttosto tranquillamente secondo l'opinione di Ryuzaki, chiacchierarono di diverse cose, e di tanto in tanto si sfioravano le mani. Avevano paura di tenersi per mano temendo che Misa li vedesse da dove era indubbiamente nascosta, ma si accontentavano di lievi tocchi per il momento. Tutto sommato la cena del loro primo appuntamento andò estremamente bene...finché non giunse il momento di pagare il conto. Quando terminarono entrambi di mangiare, Misa giunse saltando al tavolo, il conto in mano, e chiese loro come fosse stata la loro cena. Entrambi resistettero in qualche modo a smascherarla, e risposero gentilmente di aver trascorso una fantastica serata. Lei posò il conto sul tavolo e si fermò improvvisamente, "Sapete, siete una coppia adorabile, tanto che penso di farvi uno sconto!"
Si guardarono rapidamente, avvertendo una trappola.
"Grazie..." disse L lentamente, "Molto gentile da parte tua..."
"Mmh" fece lei, un tocco diabolico al suo sorriso, "e se vi baciate sulle labbra, la cena sarà gratis!"
L quasi sospirò di sollievo. Di tutte le crudeli trappole e piani che aveva immaginato da parte sua, questa era di gran lunga la più facile da gestire. Guardò Light che si limitò a scrollare le spalle e a farsi in avanti. Ryuzaki lo incontrò a metà strada.
"Sì! Misa vince!"
Si separarono e la fissarono, stava saltando su e giù, stringendo la ricevuta al petto annunciando la vittoria.
"Misa?" chiese calmo.
"Sì, sono io!" tolse la parrucca e rivelò i suoi soliti codini biondi, "Vi ho fatti mettere insieme!"
"Mettere insieme?" chiese Light.
"Sì! Io e Kiyomi vi abbiamo preparato un appuntamento al buio. Guardate, lei è là" indicò il vaso con pianta più vicino dove c'era Kiyomi, ad esaminarsi le unghie con aria annoiata.
"Era un appuntamento al buio?" chiese L.
"Sì!" la sua espressione trionfante improvvisamente divenne un broncio, "perché non state dando di matto?! Non sembrate affatto sorpresi!"
I due si guardarono e scoppiarono a ridere.
"Perché abbiamo capito il tuo piano nell'istante in cui ci hai chiesto di uscire" replicò Light disinvolto.
"In più" L tese la mano sul tavolo e prese quella di Light, "Stiamo insieme da ieri"
"COSA?!" urlò Misa, facendo in modo che la gente nei tavoli più vicini si voltasse a guardarla in panico, "E non me l'avete detto?!"
"Pensavamo di fartelo scoprire da sola" ridacchiò Light, divertito dalla sua reazione.
"Che cattivi!" ma la sua espressione s'illuminò subito dopo, "ma sono così felice per voi!" si lanciò su Ryuzaki in un abbraccio soffocante, prima di attaccare Light immediatamente dopo.
Dopo che i quattro rimasero al ristorante per un po', discutendo della loro relazione prima di dirigersi al cinema in gruppo, Misa e Kiyomi corsero ai loro posti dopo aver preso i biglietti.
"Beh, è andata meglio di quanto immaginassi" annunciò L dopo che si furono comodamente seduti ai loro posti nella fila posteriore.
"Dice quello che ha insistito perché stessimo al suo gioco" Light roteò gli occhi e gli mise un braccio intorno alle spalle. Ryuzaki appoggiò il capo sulla sua spalla e guardò le ragazze, sedute qualche fila più avanti. Misa continuava a voltarsi e a disegnare un cuore con le mani.
"Vero" si limitò a rispondere.
Il film non era affatto brutto come si aspettava, invece di una commedia romantica da quattro soldi, Misa aveva scelto un film thriller, ed entrambi le erano estremamente grati. L'esperienza fu piuttosto gradevole, anche se L avrebbe evitato le manciate di popcorn che venivano lanciate loro ogni volta che tentavano di baciarsi. Quando uscirono, Ryuzaki suggerì di dirigersi verso casa e Light concordò, mandando via Misa rapidamente prima che potesse seguirli. La passeggiata fu perfetta; era abbastanza buio da potersi tenere per mano, anche se L riusciva a distinguere il vago contorno della luna dietro alle nuvole e all'inquinamento luminoso. La felicità di Light era quasi tangibile, e L si ritrovò frastornato a sua volta. Era incredibile che ormai si conoscessero da un mese e mezzo, eppure le farfalle ancora non se ne andavano dal suo stomaco. L sperava che non lo facessero mai. 
Troppo presto, raggiungere l'edificio dove abitava L, e rallentarono, nessuno dei due voleva mettere una fine al momento.
"Sai, tra tutti i primi appuntamenti, questo probabilmente è stato il migliore che abbia mai avuto" disse Light gioiosamente mentre facevano ciondolare le mani unite al ritmo dei passi.
"Oh?" replicò L, "Penso che non significhi che dovremmo avere un altro appuntamento al più presto..." sollevò le sopracciglia.
"Sì, dovremmo decisamente" sorrise prima di fermarsi e prendergli il viso tra le mani, portando le sue labbra sulle proprie. L agganciò un dito alla sua cintura e lo attirò a sé prima di ricambiare il bacio. Light intrecciò le dita fra i suoi capelli e L avvertì di nuovo la soverchiante sensazione di essere finalmente a casa.
"Non hai idea di quanto abbia voluto farlo per tutta la sera" gemette mentre si separavano.
"Oh, penso di avere un'idea di quanto lo volessi" replicò Ryuzaki, disegnando dei cerchi sui fianchi di Light con i pollici.
L'altro gemette appena, "Vorrei rimanere per la notte, ma sappiamo entrambi che devo tornare a casa prima che mio padre..." fissò L a lungo e L sentì una punta di compassione per lui, nel dover avere a che fare con suo padre.
-Andrà meglio- si convinse L. -Suo padre arriverà a capire-.
"Beh, ci vediamo domani" L si inclinò e lo baciò brevemente prima di voltarsi e dirigersi lungo la passerella fino a casa. Quando arrivò alla porta, si voltò e osservò Light sparire lungo la strada e nella notte. Sospirò, domandandosi cosa sarebbe successo quando sarebbe giunto il momento per lui di lasciare il Giappone.

  
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