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Autore: ZarxielZerg    21/08/2017    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Frak osservò il telefono, mentre usciva dal Monte Corona. Secondo le news, un gruppo di Psyduck bloccava la strada verso Rupepoli. Un branco piuttosto grosso, e che si opponeva tenacemente a qualunque spostamento.

“Uhm… Potrei andare a Cuoripoli… Oppure…” Controllò ancora la mappa, e sorrise. Poi rientrò nel Monte Corona.

Nevepoli, aveva letto sulla guida, era la città più isolata di Sinnoh. Di fatto un tempo lo era persino di più, ma da quando era stata trovata una miniera di diamanti, la città aveva visto crescere le entrate e di conseguenza era diventata uno dei tre porti principali di Sinnoh, insieme ad Arenipoli e Canalipoli. Inoltre, con l’apertura del Parco Lotta erano arrivati i traghetti. Insomma, la città del nord stava crescendo.

Il ragazzo percorse perciò la strada verso nord. Camminando nella neve, si trovò a chiedersi chi gliel’avesse fatto fare. Certo, era preparato al freddo, ma il giaccone di lana proteggeva fino a un certo punto.

“Freddo?” Chiese Groudon.

“No, fa solo un po’ di freschetto.” Rispose Frak, battendo i denti.

“Aspetta, ti aiuto.” Rispose il Leggendario. Un attimo dopo, la neve intorno a Frak si sciolse, come se da sottoterra fuoriuscisse calore.

“Come hai…”

“Mi sono avvicinato alla superficie.” Rispose il Pokémon “Tutto qui.”

“Wow. Grazie…” Rispose il ragazzo, sorridendo. Adesso faceva quasi caldo, anche se il giaccone gli serviva lo stesso. Proseguì, lasciandosi dietro una scia di terreno caldo e neve sciolta.

“Sai, sei stranamente gentile da quando sono arrivato a Sinnoh. E Draconix dice che Rayquaza non si è fatto sentire affatto.”

“Cosa vorresti dire?”

“Beh… Sta succedendo qualcosa?”

Groudon sospirò “Voi umani siete sempre un po’ troppo perspicaci. Sì, qui a Sinnoh sta per succedere qualcosa di grosso. Non sappiamo cosa, ma le idee che ci vengono in mente non sono affatto belle. A dirla tutta, sono proprio una peggiore dell’altra.”

“Più dettagli?”

“Spiacente, non sono così gentile.” Replicò Groudon.

“Però seriamente, fa paura vederti così serio. Sembri un altro Pokémon.”

“E tu sembri un termosifone vivente visto da fuori, lo sai questo?” Chiese il Pokémon. Frak si guardò intorno. In effetti, il cerchio di neve sciolta intorno a lui e la striscia di terra scoperta dietro potevano far pensare che il calore venisse da lui.

“Oh, adesso ti riconosco! Il mio sistema di riscaldamento preferito!”

“… Beh, te la sei cercata.” Rispose Groudon. E subito dopo il calore sotto Frak sparì, lasciandolo di nuovo alla mercé della neve.

“Oh, e dai…” Rispose Frak, ma guardando la mappa si rese conto che era quasi arrivato, incontrando pochissimi Pokémon selvatici lungo la strada, forse spaventati dal calore. E che erano passate ore da quando era uscito dal Monte Corona. Non aveva fatto assolutamente la stessa fatica di altri percorsi, grazie a Groudon.

Affrontò gli ultimi allenatori del percorso, piuttosto sorpresi nel vederlo avanzare a poca distanza da quello che pareva un sentiero.

Poi il ragazzo superò il Lago, anche se dato che si trovava in cima ad un’altura non lo vide. Per un attimo, scorse qualcosa volare sopra di lui, come un uccello gigante. Si chiese se Articuno fosse lì vicino. Ma l’ombra gli sembrava diversa…

Poco dopo infine era a Nevepoli. A quel punto, si chiese chi portare in Palestra. Gligar era fuori discussione per ovvi motivi. Il che lasciava Riolu, Larvitar e un terzo Pokémon tra i suoi di Hoenn. Dopo lunga riflessione, ne scelse alcuni, per potersi adattare meglio alla situazione, e si diresse alla Palestra.

Affrontò i vari allenatori con abilità, usando solo i suoi due Pokémon ottenuti a Sinnoh, in modo da poterli allenare, e infine raggiunse la Capopalestra.

“Ah, un nuovo sfidante!” Esclamò la ragazza sorridendo “Benvenuto. Sei pronto per…”

“Io! Io, io, io, io, io!” Gridò una voce nella testa di Frak “Voglio farlo io!”

“Groudon!” Esclamò il ragazzo, scusandosi con la Capopalestra “Sono nel mezzo di una sfida.”

“Ti ho detto che voglio farlo io! Voglio sfidare la Palestra!”

“Ma Groudon, a Hoenn le regole dicevano che non si poteva prima della sesta medaglia, e in ogni caso tu sei un tipo Terra. Leggendario o no…”

“Cos’è, dubiti di me? Forza, chiedilo!” Esclamò il Pokémon.

“Si può sapere perché t’interessa tanto?” Chiese Frak “Non ti è mai piaciuto lottare con me.”

“Beh, potrei aver passato l’ultima ora a farmi venire in mente delle battute ad effetto, e…”

“No!”

“E dai! Ti giuro che sono delle belle… freddure.”

Frak rabbrividì “Così mi convinci solo di più a non chiedere.”

“Fallo, altrimenti il ritorno te lo fai senza il mio aiuto.”

Frak sospirò, poi chiese a Bianca, che però scosse la testa “Mi dispiace. Siamo un po’ più permissivi qui a Sinnoh, ma sono richieste almeno quattro medaglie per una sfida in cui viene usato un Leggendario.”

“Capisco.” Rispose Frak.

“Noooooooooo!” Gridò Groudon melodrammaticamente da sottoterra.

“Bene, la nostra sfida sarà un tre contro tre per la terza medaglia. Pronto?”

“Certo.” Rispose Frak, preparando la prima Poké Ball. Bianca schierò una Froslass e Frak rispose con Pupitar. Il Pokémon si muoveva grazie all’aria che fuoriusciva dai vari fori sul suo corpo. A quanto aveva capito da Darken, accumulava l’aria e la riemetteva ad alta pressione.

Pupitar esordì con Sassata. L’attacco Roccia mancò di poco Froslass, che rispose con Grandine. Il campo si scurì e una nuvola cominciò a far cadere pezzi di ghiaccio, che colpirono Pupitar danneggiandolo. Froslass invece non solo ci passò in mezzo tranquillamente, ma cominciò a confondersi con il ghiaccio, come facesse parte della Grandine.

‘Mantelneve…’ Pensò Frak, poi diede un ordine e Pupitar colpì ancora, stavolta con Morso. L’attacco centrò Froslass, ma la Pokémon lo incassò e rispose con Bora. Pupitar volò all’indietro, spinto dal vento, prima di riguadagnare la posizione d’attacco. Ma a quel punto Froslass colpì di nuovo, con Palla Ombra, per poi schivare un Morso sparendo di nuovo nella grandine. Pupitar e Frak si guardarono intorno, e a un certo punto il Pokémon ed il ragazzo la individuarono, mentre scagliava uno Stordiraggio verso di loro. Pupitar schivò per un pelo, poi scagliò una nuova Sassata. Il masso volò verso Froslass, ma la sfiorò soltanto. Fu comunque un buon colpo, ma la seguente Bora fu di gran lunga migliore.

Prima che il Pokémon andasse al tappeto, Frak decise di cambiare strategia e schierò Aggron. Il Pokémon Acciaio incassò una Bora e colpì con Codacciaio, mirando a Froslass. La Pokémon fu colpita, ma riuscì a rispondere di nuovo con Palla Ombra. Poi però un Ferrartigli concluse lo scontro.

Bianca schierò quindi un Glaceon. Frak richiamò Aggron e mandò in campo Lucario. Il Pokémon incassò una Slavina, poi colpì con Palmoforza. Frak sorrise. L’evoluzione di Riolu lo rendeva molto soddisfatto, perché dimostrava il buon rapporto tra loro.

Glaceon volò all’indietro, ma si rialzò e colpì con Bora. Il danno fu considerevole, e stavolta la Palmoforza di Lucario la mancò. Frak ci mise un attimo a capire che anche la Pokémon doveva avere Mantelneve.

Poi sorrise. Diede un ordine: Lucario ruotò su se stesso, e subito dopo una sfera di energia blu partì dal palmo delle sue mani e volò verso Glaceon. La Pokémon fece per schivare, ma Lucario piegò la mano e la Forzasfera deviò, colpendo il Pokémon.

Glaceon rimase in piedi, ma a fatica.

“Capisco. In effetti, Forzasfera rende inutile Mantelneve.” Disse Bianca “Ma in fin dei conti, Mantelneve è attiva per un motivo.”

Frak ci mise un attimo a capire, poi vide Lucario piegare il ginocchio mentre il ghiaccio insisteva a colpirlo. Era chiaro che dovevano vincere in fretta. Perciò, Frak diede di nuovo ordine di usare Forzasfera. La risposta del Glaceon fu balzare in avanti e colpire a sorpresa con Slavina. I due attacchi si scontrarono. Glaceon crollò all’impatto della Forzasfera. Lucario resistette un momento, poi la Grandine lo mandò al tappeto.

Bianca sorrise e mandò in campo l’ultimo Pokémon, Abomasnow ruggì, e la Grandine cadde più forte. Frak aveva sentito parlare del Pokémon principale della Capopalestra da Darken, per cui Frak rispose con Aggron.

La lotta seguente fu un duro scontro. Ferrartigli, Codacciaio, Sdoppiatore e Rocciotomba si scontrarono con Mazzuolegno, Slavina, Geloscheggia e Radicamento, mossa che permise ad Abomasnow di incassare molti più colpi. Ma alla fine fu Aggron ad uscire vincitore dalla lotta, anche se a fatica.

“Frak, ottimo lavoro.” Disse la Capopalestra, consegnandogli medaglia ed MT “Un’ottima lotta. Mi auguro che un giorno vorrai tornare per una lotta informale, magari con Groudon.” Rispose la ragazza “Così potrò usare la Megaevoluzione di Abomasnow.”

“Lo spero davvero.” Rispose Frak. Poi si allontanò. E uscendo, mentre stava per chiedere a Groudon dove fosse finito, andò a sbattere contro una ragazza.

“Oh, scus… Astrid?!”

“Ah, il mio rivale!” Esclamò la ragazza. Poi realizzò di essere caduta. Si rialzò con un balzo e sorrise, più mostrando un ghigno in realtà “Bene bene, eccoti qua. Sei già alla terza medaglia, ma scommetto che Bianca ti ha sconfitto. Non preoccuparti, succede, è veramente forte. Tempo fa in uno scontro non formale ho per…”

“Veramente ho vinto…” Rispose Frak.

Astrid sbiancò “M-ma certo, come ho fatto a pensare che il mio rivale potesse fallire alla terza medaglia? Ovviamente, ovviamente. Beh, ottimo lavoro. Adesso è il mio turno però. Vedrai che ce la farò.” E si precipitò in Palestra come una furia.

Frak si ritrovò a sorridere. Doveva ammettere che la ragazza, per quanto potesse essere insistente, era simpatica.

“Ehi, Groudon? Che fine hai fatto?” Chiese, sorridendo. Non ci fu nessuna risposta. Provò altre due volte, ma il Leggendario non rispose.

“GROUDON!” Gridò.

“Scusa, ma sono impegnato. Ci sentiamo dopo.” Rispose il Pokémon. Poi non rispose.

Frak si chiese se l’avesse offeso in qualche modo. Poi fece spallucce e si diresse al Centro Pokémon per una cioccolata calda e un po’ di riposo.

 

“Complimenti per essere arrivato fin qui.” Disse Groudon “Non è certo facile trovare l’entrata.”

“Infatti non l’ho trovata.” Rispose il Pokémon, seduto su una roccia sopra il magma “Sono passato dai sotterranei. Non temere, ho richiuso il buco.”

“E come pensi di uscire?” Chiese il Leggendario.

“Ho i miei metodi. Ma parliamo del motivo per cui sono qui…”

“Già, me lo stavo chiedendo. Cosa vuoi, aberrazione?”

Mewtwo sorrise “Aberrazione? Mi piace, anche se temo io sia Genetico. Comunque, sono qui per parlare con te.”

“L’avevo capito. Sinceramente, io sono tra coloro che volevano distruggerti appena ti sei scoperto. Sarai anche un prodotto secondario non collegato, ma sei stato comunque prodotto insieme a quella… cosa fallimentare.”

“Sì, ammetto che la mia nascita non mi rende un buon candidato, ma resta il fatto che ho fatto del mio meglio per dimostrare le mie buone intenzioni.”

“Quando, prima o dopo aver provato a distruggere l’umanità con una tempesta?”

“Touché. Ma dopo quello, mi sono dedicato ad alcune azioni importanti. Ho combattuto organizzazioni criminali, da solo o con altri allenatori. In questo modo ho potuto imparare di più su umani e Pokémon. Ho anche lasciato che gli altri cloni trovassero la propria strada. Ora vivono a sud di qui, in un luogo chiamato Parco Amici. Il proprietario dice che non sarà un problema. Potranno trovare degli allenatori che li tratteranno bene. Quanto a Charizard, Blastoise e Venusaur, quando i tre Ditto mutarono permanentemente hanno subito delle lievi alterazioni fisiche, ma sono partiti ognuno per conto proprio. Venusaur ha una famiglia a Fiore, Charizard vaga per i cieli di Almia, e Blastoise sta nuotando nei mari dell’Arcipelago di Oblivia.”

“Uno di quei Ditto non si era trasformato permanetemente usando le energie del Gengar di Raziel? Quel coso ha un certo mordente…”

“Sì, ma non ho idea di che fine abbia fatto. Mi è successo anche con altri cloni. Un bel giorno mi sono svegliato, e qualcuno era sparito. Qualche volta si sono allontanati per nutrirsi e un allenatore li ha trovati, qualche volta se ne sono semplicemente andati seguendo l’istinto… Ma non sono qui per raccontarti ciò che ho fatto in questi anni.”

“Peccato, devo dire che era interessante. Mi scuso per averti chiamato aberrazione prima.”

“Nessun offesa, le mie origini e il mio comportamento fanno riflettere.” Rispose Mewtwo “Però, adesso devo parlarti di ciò di cui volevo discutere.”

“Dimmi.”

“Vorrei un incontro con Rayquaza.”

“… E perché lo chiedi a me?”

“Adesso ti spiego…” Disse il Pokémon, e cominciò a spiegare. Groudon ascoltò, e quando il Pokémon ebbe finito annuì.

“Con gli umani non ci si annoia mai, ma anche tu non scherzi. Bene, ti accompagno da lui. Ma ricorda che quello che succederà dopo non è affar mio.”

Mewtwo annuì. E seguì il Pokémon mentre questi avanzava sottoterra.

   
 
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