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Autore: Classicboy    21/08/2017    2 recensioni
30 days OTP challenge: OzSey
Crack pair: Australia/Kyle Kirkland x Seychelles/Michelle Victoria
Semplicemente una raccolta per un grande e forte koala dal cuore d'oro e un piccolo e dolce delfino con una grinta da vendere.
Una lezione per far capire che a volte l'amore nasce a piccoli passi, nei posti più impensati e tra coloro che meno se lo aspettano.
...
Prompt #01: tenendosi per mano
Da quel giorno in poi ogni volta che Seychelles incominciava a tamburellare con le dita Australia le prendeva la mano, fino a che quello non diventò il nuovo modo della ragazza per concentrarsi, incominciando a cercarla anche quando non era necessario.
[...]
Prompt #19: In tenuta formale
Australia si esibì in un sorriso malandrino: “Non lo pensi davvero, lady. Secondo me ti stai trattenendo dallo scoppiarmi a ridere in faccia per quanto sono ridicolo conciato così”
Michelle ridacchiò mentre si avvicinava. Con cura gli aggiustò la cravatta celeste e gli spazzolò la giacca: “Non è vero, che razza di fiducia riponi in me?"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Australia, Seychelles
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
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Prompt #11: In kigurumi

 

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A DANGEROUS BET

 

Inghilterra, anno 18XX, estate, casa di Arthur Kirkland, giardino

 

“Sey! Seyyyyyyyy!”

La piccola nazione africana spalancò gli occhi, prima di esibirsi in un sonoro sbadiglio, decisamente poco elegante e femminile e che di certo le sarebbe valso una ramanzina da parte di Inghilterra.

La bambina guardò giù dal ramo dell'albero su cui si era arrampicata per fare un sonnellino e vide che Australia la stava guardando con un sorriso che andava da parte a parte e un luccichio allegro ed emozionato negli occhi.

“Ciao, Oz!” lo salutò la mora, prima di saltare elegantemente a terra. Il vestito nuovo che Arthur le aveva dato era completamente rovinato, ma almeno la consolava vedere che anche la camicia e i pantaloni dell'amico non erano ridotti molto meglio. Inoltre la colonia australe era anche scalza, le scarpe finite chissà dove.

“Mi volevi dire qualcosa?” domandò Seychelles con un'espressione curiosa.

L'amico annuì con vigore: “Oggi ho incontrato assieme ad Inghilterra il signor Giappone. Dovevano accordarsi per dei traffici e cose del genere, e quel teinomane pensava che dovessi venire anch'io per fare pratica. Una palla assurda, non ti dico. Comunque finito l'incontro il signor Giappone mi si è avvicinato e abbiamo cominciato a chiacchierare. È davvero un tipo simpatico, sai?! Inoltre casa sua è piena di oggetti stranissimi! Mi ha anche fatto vedere dei progetti per una cosa che vorrebbe mettere sul mercato, una sorta di prototipo, simile ad un pigiama, ma molto più figo!”
“Di che si tratta?”

Australia con un sorriso tirò fuori un pezzo di carta e glielo porse con allegria: “Mi ha fatto dei bozzetti, così potevi vederli anche tu!”
Seychelles prese il pezzo di carta e guardò i disegni. A vederli innarcò il sopracciglio, scettica.

“Oz, non lo so. Secondo me una cosa del genere non ha futuro”

“Come?! Eddai, sono fortissimi! Secondo me spopoleranno. Non adesso, ma in futuro di sicuro!”
“Ah sì, allora facciamo una scommessa”
“Una scommessa?”
“Certo! Nel caso in cui tu abbia ragione quando saremo grandi e potremo partecipare ai meeting mondiali io mi presenterò con uno di questi addosso, altrimenti se ho ragione io tu ti dovrai presentare con addosso uno dei miei vestiti”
Il castano iniziò a sudare freddo. La posta in gioco era allettante, ma sinceramente non era molto sicuro di volersene andare in giro un giorno intero vestito con uno dei vestiti azzurri dell'amica.

Ma vedere Seychelles con uno di quei cosi...

“Ci sto!” esclamò la nazione bambina prendendole la mano e stringendola con forza con un sorriso a trentadue denti.

 

 

Stati Uniti d'America, anno 20XX, primavera, palazzo dei meeting delle nazioni, camera di Seychelles

 

“Yo-ho, Seychelles?”

Michelle si voltò e vide che sulla porta della stanza era fermo Australia. Si appoggiava allo stipite della porta con un braccio e teneva l'altro dietro la schiena. Un'espressione furba era dipinta sul suo volto.

“Oh, ciao Oz. Sei già pronto per il meeting?” domandò sorpresa lei, mentre riportava la sua attenzione sulla sua immagine riflessa sullo specchio.

Il castano scrollò le spalle, mentre si avvicinava alla fidanzata: “Sì, ma prima che tu sia pronta c'è una cosa di cui ti vorrei parlare”
“Riguarda il meeting?”
“Sì... e no. Ti ricordi che da piccoli abbiamo fatto una scommessa?”
L'africana aggrottò le sopracciglia. Le sembrava di ricordare qualcosa, ma non ricordava di preciso cosa avessero scommesso.

“Più o meno” mormorò, sempre occupata a guardarsi nello specchio e ad aggiustarsi i capelli.
“Allora ti rinfrescherò io la memoria. Riguardava i kigurumi di Giappone. Io avevo scommesso che sarebbero stati un successo in futuro, mentre tu mi avevi risposto che avevo torto. Ebbene, princess, vorrei farti vedere un paio di foto”

Kyle si mise di fronte allo specchio e tirò fuori il cellulare, mostrandolo alla fidanzata.

Seychelles sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Non avevano tempo da perdere con quella roba, c'era un meeting tra un'ora, e lei non era pronta. Tuttavia non lo disse e guardò il cellulare dell'altro. Aggrottando la fronte prese l'apparecchio in mano e scorse lo schermo.

“Oz, cosa sono questi?”
“Quelli, mia cara, sono immagini di kigurumi. A quanto pare sono un successo presso le adolescenti non solo giapponesi ma di buona parte del mondo”
“E allora?”
“Non ti ricordi già più? Tu avevi detto che nom avrebbero avuto successo, e invece, come puoi ben vedere, avevi torto. E sai cosa significa questo? Che io vinco la nostra scommessa” gongolò l'australiano, mentre andava fuori dalla stanza per tornare dopo pochi secondi con un pacco in mano.

“Kyle... cosa c'è lì dentro?” domandò con un senso di ansia crescente la ragazza.

“Non ricordi la nostra scommessa?” domandò in tono dolce il fidanzato, aprendo la scatola e tirando fuori un kigurumi a forma di orso della taglia della nazione insulare.


 

Poco dopo, sala meeting
 

Non appena Seychelles fece il suo ingresso nella sala meeting ci fu un silenzio sbigottito.

La ragazza andò avanti con aria fiera, cercando di ignorare le occhiate sbalordite delle altre nazioni, contenta che il kigurumi a forma di orsetto avesse anche un cappuccio che le nascondeva il volto completamente rosso.

Si sedette al suo solito posto, vicino ad un inorridito Francia e ad uno sbigottito Inghilterra. Il primo probabilmente si stava domandando dove avesse sbagliato per avere un'ex-colonia che si presentava ad un meeting con un vestito privo di qualsivoglia gusto. Il secondo... beh, sarebbe stato più semplice mettere un cartello al collo del biondo con su scritto “Arthur.exe ha smesso di funzionare”.

In quel momento alla mora arrivò un messaggio.

Guardò e vide che era da parte di Australia.

Sei proprio carina vestita così, sai? Molto kawaii XD”

Seychelles lanciò un occhio di fuoco verso l'australiano che la fissava ridendo.

Sei a tanto così dal farti mollare, sappilo, quindi non tirare troppo la corda, mio caro”

E va bene, però ripeto: sei davvero molto molto carina”

E stavolta Seychelles non riuscì a capire se il rossore era provocato dall'imbarazzo del dover indossare quella cosa, oppure dal fatto che Australia la trovava carina.

 

 

(981 parole)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:
Salve gente, come butta?

Eccomi qui con un nuovo capitolo sulla OzSey, che stavolta si concentra su di un momento non tanto fluff, quanto più comico. Perchè è vero che Australia e Seychelles sono fidanzati, ma ricordatevi anche della natura del nostro australiano. Anche se la piccola Sey è la sua ragazza questo non la salva da scherzi e simili. Inoltre scommetto che Aussie aveva anche una sorta di fantasia su Seychelles vestita così...

Faccio un paio di appunti: il termine kigurumi a quanto ho visto si può riferire a varie cose diverse, io ho puntato appunto sul significato di kigurumi come quello di una sorta di pigiama peluche, di cui qui riporto un immagine, per precisare io mi sono immaginato il kigurumi di Sey così: https://ae01.alicdn.com/kf/HTB1vWFFSVXXXXaAXXXXq6xXFXXXP/Brown-font-b-Bear-b-font-Women-Men-Unisex-Adult-Winter-font-b-Onesie-b-font.jpg

Passando ad altro, sempre legato al kigurumi: la prima parte della storia è ambientata durante il periodo in cui Australia era ancora una colonia di Inghilterra, e Seychelles era passata sotto Arthur. In questo periodo ovviamente non c'erano ancora i kigurumi, l'ho messa in modo tale che sembri che in quel momento si tratti solo di un'idea di Giappone, un'idea così, che non ha ancora avuto riscontri materiali, come invece succederà molto in seguito.

Quindi diciamo che ho un po' romanzato il tutto, spero che capirete che l'ho fatto per esigenze di trama e che comunque apprezzerete il racconto. Spero di non aver sfondato nell'OOC, ma sinceramente non credo.

Ci si vede al prossimo capitolo, col prompt “pomiciando”. Uhuhuh, chissà cosa faranno i nostri due piccioncini...

Lasciate una recensione, bye!!!!!

   
 
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