Anime & Manga > Yuri on Ice
Segui la storia  |       
Autore: HaikyuuUshijima    22/08/2017    2 recensioni
Yuri Plisetsky aveva un dono molto singolare, un segreto di cui nessuno ne era a conoscenza.
1 capitolo partecipante al Contest Au is the only way indetto da meryl watasesul forum di Efp.
1584 words
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Otabek Altin, Yuri Plisetsky
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Soldato kazako



Yuri Plisetsky aveva un dono molto singolare, un segreto di cui nessuno ne era a conoscenza. Dall’ultima volta che andò a trovare il suo amato nonno in Russia, da quando aveva trovato nello scantinato le sue vecchie foto nel periodo della guerra, tra cui quel dannato ritratto firmato da un artista sconosciuto, Yuri era sempre più tentato di fare qualcosa che non aveva mai osato sperimentare. Una comune giornata primaverile, dopo essersi stabilito nella sua nuova casa nel centro-sud dell’america, Yuri si chiuse nella sua camera scrutando nuovamente quel ritratto che aveva preso di nascosto al nonno. Il soggetto era rappresentato a mezzo busto con la testa di tre quarti verso sinistra senza guardare lo spettatore. Lo sfondo scuro e uniforme. Quella sua espressione composta e quasi disinteressata, i suoi occhi scuri con un velo di malinconia, i suoi capelli ben curati nonostante fosse un soldato in divisa dai colori militari, lo avevano completamente rapito dal primo momento sino ad agire irrazionalmente. Yuri doveva ammetterlo, il soggetto del ritratto era davvero un bellissimo ragazzo, particolare e non di quella bellezza comune. E a dirla tutta, un po’ se ne vergognava, solo a pensare che si sentisse particolarmente attratto da un uomo.. che tra l’altro probabilmente era frutto dell’immaginazione di qualche artista.

“È solo uno stupido ritratto!”

Ripeteva nella sua mente. Tuttavia, decise di provare qualcosa che mai avrebbe dovuto fare, a suo rischio e pericolo. Voleva avere per la prima volta un amico, voleva sapere che cosa si provasse ad averne uno. Il potere che possedeva era la realtà artistica, un potere psichico; aveva la capacità di far uscire da quadri, raffigurazioni o libri, i vari personaggi rappresentati. Prese coraggio; si concentrò intensamente chiudendo i suoi occhi e portandosi indice e medio sulle tempie. Sentiva una stranezza sensazione, mentre pensava vivamente a lui, al misterioso soldato. Riaprì le iridi verdi nel momento in cui sentì dei passi sicuri avvicinarsi.  Si trovò dinanzi un ragazzo leggermente più alto di lui e probabilmente più grande di età, i suoi occhi bruni ispezionavano attentamente tutto ciò che lo circondava. La stanza del biondo era davvero un disordine, i muri della stanza erano tappezzati di vari poster di band punk, possedeva un paio di tavole da surf e c'erano sparse maglie leopardate e accessori che ricordavano i felini. Yuri ne possedeva uno, un gatto bianco che gli soffiò non conoscendolo.

Dal vivo era ancora più bello, pensò il biondo. Quando i loro sguardi si incrociarono, arrossì. I suoi occhi erano così penetranti che non potè fare altro di abbassare gli occhi per l’imbarazzo.

«рахмет.»

«Ah!?»

Yurì sentiva una strana sensazione. Quel misterioso ragazzo era in grado di imparare le lingue straniere leggendo i centri del linguaggio del cervello di qualcuno in esse abile, in questo caso si trattava di Yuri e dunque acquisì una nuova lingua, il russo. Evidentemente non conosceva il kazako.

«Mi perdoni. Piacere di conoscerla, soldato. Il mio nome è Otabek Altin. La ringrazio per il complimento.»

Yuri rimase colpito quando sentì la sua voce così calda e composta, ma era altrettanto confuso. Come diamine aveva recepito il suo pensiero?

«Cosa!? Come cazzo fai a sapere quello che ho pensato!?»

Alzò la voce avvicinandosi minacciosamente al moro, aggrottando le sue sopracciglia bionde.

«Non farlo mai più o uno di noi si farà del male.»

«Perdonami. Ho..dei poteri. Sono telepatico. Come ti chiami?»

«Yuri.»

Rispose seccato, squadrandolo attentamente. La sua divisa militare aveva le colorazioni della bandiera del Kazakistan quindi immaginava fosse kazako anche lui. E se fosse stato solo un errore, quello di averlo tirato fuori dal suo ritratto?”

Otabek aveva usufruito del suo potere usandolo come meccanismo di difesa.

D’altronde non si conoscevano affatto. Eppure, a Yuri sembrava che lui avesse un carattere calmo e gentile nonostante la sua espressione seriosa, quasi indecifrabile a primo impatto.

«Scusa Yuri, potresti prestarmi dei vestiti? Quelli che indosso al momento non penso siano opportuni.»

La sua voce suadente scacciò bruscamente i suoi pensieri.

«Tsk»

Yuri fece un sonoro lamento prima di dirigersi pigramente verso il proprio armadio e aprire un’anta scorrendo fra i vari capi di abbigliamento. Era fortunato, quell’Otabek; il russo aveva quel vizio di comprarsi vestiti di qualche taglia più grande, quindi al soldato kazako gli sarebbero stati benissimo. Solo in quel momento Otabek osservò attentamente Yuri. I suoi capelli erano molto lunghi e dello stesso colore dell’oro sfuso, si notava che erano estremamente curati; incorniciavano un volto ovale e dai tratti sempre contratti in espressioni scocciate o strafottenti, alla cui durezza contribuiscono i suoi affilati ed intensi occhi verdi, simili a quelli di un felino, e la sua carnagione molto chiara che evidenzia le fattezze nordiche. Il suo era un corpo esile e longilineo ma era chiaro che si teneva in forma. Forse era un surfista; prima aveva visto le sue tavole da surf. Il russo optò per una maglia nera semplice e dei pantaloni di jeans strappati alle ginocchia. Subito lanciò i vestiti scelti al ragazzo che prontamente afferró.

«Grazie.»

«Perché mi fissavi!?»

Sbottò Yuri con il volto visibilmente imporporato per l’imbarazzo.

«Non ti accorgi che sei bello come un angelo?»

«S-smettila e vestiti!»

Non era abituato a certi complimenti e non sapeva esattamente come comportarsi in quelle situazioni, non voleva risultare maleducato, però. Abbandonò la propria camera lasciando che l’altro si vestisse. Lo sorprese il fatto di non essere stato respinto un’altra volta da qualcuno. Una cosa, l’aveva capita; lui aveva un’anima gentile e buona. Perché un altro al suo posto l’avrebbe direttamente mandato a fanculo… o viceversa. Sembrava che lo accettasse così com’era. Inoltre llo affascinava la sua telepatia, si chiedeva se magari in quello stesso momento Otabek stesse sentendo i suoi pensieri. A quanto pareva non ci mise molto a cambiarsi. Quella maledetta maglia era molto aderente e il russo arrossì intravedendo i suoi muscoli ben definiti e i bicipiti perfet..

“Yuri!? Cazzo fai!? Hai diciassette anni e stai seriamente fantasticando sui muscoli di una persona appena conosciuta? Puerile, sul serio; non ho 12 fottuti anni.”

Otabek non poté fare a meno di accennare un lieve sorriso nel percepire i suoi pensieri, dove Yuri si poteva sentire libero e non doveva sforzarsi di essere più educato, perché si, Otabek l’aveva notato. Si promise a sé stesso che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbe letto il pensiero a Yuri, voleva rispettarlo.

«Eccomi.»

«Usciamo, devo parlarti.»

Il kazako non rispose ma eseguì semplicemente seguendo il ragazzo fuori casa.

Yuri sfilò dalla tasca della sua felpa le chiavi della sua BMX nuova e la aprì infilando successivamente le chiavi all’interno del nottolino per metterla in moto. Entrambi i ragazzi si allacciarono la cintura di sicurezza e subito il biondo accelerò.

«Quanti anni hai?»

Domandò il passeggero per evitare un silenzio assordante.

«Ne ho diciassette. Tu?»

«Ventuno.»

«Se te lo stessi chiedendo ci troviamo a Limòn, in Costa Rica. Sai, purtroppo io non ho i poteri telepatici come qualcuno!»

«Accidenti! Yuri non me ne ero accorto di essere in Costa Rica. Qui si parla solamente in turco..»

Scherzò il più grande con tono sarcastico, cosa che fece spuntare un sorriso all’altro che manteneva lo sguardo fisso sulla strada ed entrambi le mani sul volante.

«Hai gli occhi di un soldato.»

Quella frase fece riflettere molto Yuri, che rimase in silenzio per qualche minuto mentre Otabek scrutava dal finestrino la grande varietà di flora che aveva il Costa Rica, rimanendo del tutto affascinato da quel paradiso caraibico.

«Siamo quasi arrivati.»

Yuri parcheggió il veicolo vicino al grande oceano Atlantico, e scesero dall’auto. Si misero seduti in riva alla spiaggia. Il biondo fissava le proprie scarpe come se in quel momento fossero la cosa più bella al mondo, quando forse in realtà, la cosa, anzi la persona più bella al mondo era Otabek.

«Cosa volevi dirmi?»

Ci vollero un po’ di minuti per ricevere una sua risposta ma il kazako era molto paziente e lo avrebbe ascoltato con attenzione. Yuri aveva semplicemente bisogno solo di tempo per pensare bene a cosa dirgli.

«Otabek, sei arrabbiato con me?»

«Per cosa?»

«Per averti tirato fuori dal tuo ritratto, ormai vuoto.»

«No. Mi devo solo abituare a questa nuova vita.»

«Sai, siamo in pochi ad avere questi poteri. Tu sei il primo..»

«Il primo?»

«Sei la prima persona che conosco ad essere simile a me.. da questo punto di vista.»

«Posso chiederti perché hai deciso di fare uso delle tue abilità con me?»

«Perché volevo sapere cosa si provasse ad avere un.. un amico. Ma se vuoi troverò un modo per far tornare tutto come prima, non è un problema!»

Alzò il capo verso di lui e sorrise con un velo pietoso, quando voleva solo mostrare di essere un duro e menefreghista. Otabek lo sorprese quando sentì la sua presa sotto il mento, non troppo forte, ma comunque costringendolo a guardarlo negli occhi.

«Non pensarlo nemmeno. Io sono tuo amico. Sono il tuo primo amico.»

Le guance di Otabek si dipinsero leggermente di rosso nel pronunciare quelle parole. Mentre Yuri perse un battito. Si conoscevano da poco ma sentivano di potersi fidare l’uno dell’altro, si sentivano vicini. L’oceano è come al solito movimentato, vari surfisti cavalcano le onde impetuose illuminati dal crepuscolo. Dei gabbiani volano spensierati sopra le loro teste, magari alla ricerca di cibo. E nuovi travolgenti amori nascono, lentamente e incondizionati.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: HaikyuuUshijima