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Autore: Elisir86    23/08/2017    1 recensioni
Infine si accorse che quell'immagine che lo stava fissando con occhi sgranati non era la sua.
Certo il viso era simile al suo -forse con qualche chilo in più- ma i capelli erano di un castano scuro e gli occhi erano di un tenue verde...
...un colore che non vedeva da secoli.
Si portò una mano al petto e il riflesso eseguì lo stesso movimento e forse -ma solo perché ancora non aveva metabolizzato tutte le stranezze- quello fu il momento più spaventoso della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, Austria/Roderich Edelstein, Danimarca, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XI

Roderich



 

Inseguire Prussia non era mai stato così semplice, insomma correva dritto senza cambiare traiettoria, non saltava mobili e tanto meno gli lanciava frecciatine sulla sua incapacità di acciuffarlo.

Lo aveva rincorso per mezzo corridoio o giù di lì, quando lo aveva visto nascondersi dietro le spalle di Russia come una coniglio terrorizzato che entra nella prima cavità che trovava.

Si era fermato di colpo indispettito da quel comportamento, lo trovava sleale che usasse un armadio come Ivan per salvarsi e a ben vedere era anche strano visto i loro trascorsi. Se non ricordava male, Gilbert insultava spesso Russia indicandolo come un psicopatico -ed effettivamente lo era- con problemi sessuali, sottolineando che si sarebbe fatto chiunque pur di divertirsi.

Corrugò la fronte quando si accorse che non solo Prussia stava dietro la grande schiena del russo, ma gli stava arpionando la maglietta come se da essa dipendesse tutta la sua vita. Non che gli volesse bene -sia chiaro, lo detestava con tutto se stesso!- ma di sicuro il tedesco non avrebbe mai toccato con tanta facilità Russia soprattutto se rischiava di trovarsi un tubo in testa.

Qualcosa nella sua testa gli diceva di raccogliere quegli indizi e unirli, ma per fare cosa?

La luce del sole si riflesse sui suoi occhiali mentre cercava la soluzione per raggiungere l'albino senza finire nelle grinfie del sadico nordico, e solo quando alzò lo sguardo sul ingombrante figura si soffermò sul suo abbigliamento.

Da quando aveva memoria Russia si era sempre vestito in uniforme, con quel completo lugubre che faceva storcere il naso a Polonia e spaventare i Baltici. In quel momento, invece, indossava una maglietta a maniche corte nera con un bel cagnolino bianco disegnato sull'addome -il che gli fece cadere le braccia, ma cos'era quella cosa?-, dei jeans con una stampa sbiadita della bandiera americana su una coscia e infine sul collo pallido stava un foulard rosso con alle estremità diverse perline bianche e gialle.

Per poco -e ci mancava solo l'infarto!- non gli si fermò il cuore a quella vista, si portò una mano al petto come a voler togliere quella brutta sensazione.

 

Va bene si disse Prussia è spaventato e Russia è un figlio dei fiori ma va tutto bene!

 

“Austria!” sorrise giovale Ivan “Che piacere vederti di prima mattina!” e se era possibile quel sorriso si allargò ancor di più, facendo illuminare di gioia i suoi occhi.

Roderich era sicuro che le sue mandibole si sarebbero aperte fino a terra -se non fosse una stata una cosa impossibile- da quanto era sconvolto!

Un conto era l'abbigliamento strano, magari aveva deciso di provare un look diverso -non che gli stesse male!- tutt'altra cosa era sorridere come America!!!

Respira

Prese un profondo respiro cercando di calmarsi, chiuse gli occhi e buttò tutto il fiato fuori dalle labbra.

Sollevò le palpebre solo per ritrovarsi davanti alla medesima scena con un Russia stranamente stupito e un Prussia preoccupato. E no! Quello non andava bene, non lo aiutava per niente!

“Ahem...” iniziò guardandosi in torno, l'unica via di fuga era l'ascensore alla sua sinistra, di sicuro avrebbe potuto rifugiarsi lì se scatenava l'ira del russo, “Io vorrei parlare da solo con Prussia...”

Il gigante sembrò rianimarsi “Oh, è una cosa romantica?” chiese facendo comparire chissà da dove uno sguardo dolce “Cos..? NO!” la voce di Roderich assunse un tono scandalizzato, ma come gli uscivano certe idee a Russia?

“Romantica?” una voce dietro le sue spalle fu accompagnata da un piccolo applauso “Lo sapevo che dietro al tuo aspetto da barbaro burbero eri un orsetto morbidoso!” ad Austria andò di traverso la saliva, conosceva quella intonazione solo che non voleva credere che appartenesse proprio a lei. Scosse la testa per darsi un contegno prima di voltare leggermente il volto e lì, proprio a pochissimi passi da lui, stava una ragazzina minuta con lunghi capelli biondi legati -con un elastico sul quale spuntava una enorme faccia da coniglio- in una coda e con addosso un vestitino rosa confetto che lasciava spoglie le pallide gambe.

E questo cos'è???!!!

Roderich era sicuro di essere impallidito a quella vista, ma la cosa peggiore era vedere quel viso di solito così serio sorridere allegramente: Bielorussia sembrava sprizzare fiorellini da tutti i pori.

Oh no! No! No! Mi rifiuto di credere a quel che vedo!

 

La questione non sarebbe stata nemmeno così spaventosa se al posto dei due pazzoidi ci fossero stati altri, ma invece lì a guardarlo con aria sognante c'erano proprio Natalya e Ivan!

Roderich aveva fatto giusto un paio di passi verso l'ascensore come un granchio che cercava di arrancare in una piccola galleria quando incrociò di nuovo lo sguardo di Gilbert.

Dannato è tutta colpa tua!

Lo stava guardando con preoccupazione come se lui avesse fatto qualcosa di strano. Ma dai! Bielorussia era strana: sembrava uscita da una casa di marzapane!

“Guarda che io faccio il tifo per te!” continuava la ragazza saltellando come una ragazzina “Gilen deve avere un vero uomo accanto!” lui le lanciò un occhiata, no, non si era cambiata d'abito in quel secondo e mezzo: aveva ancora quel assurdo abitino che poi a guardare meglio aveva le stampe di coniglietti sull'orlo della gonna.

“Non capisco di cosa parli...” indietreggiò ancora fino ad arrivare alle porte dell'ascensore con le spalle, schiacciò in fretta il botto della chiamata. Sapeva che trattare con Natalya era peggio che trattare con Ivan e aveva il terrore che tra le pieghe di quella corta gonna ci fosse un coltello affilato. Sorrise lievemente mentre la ragazza increspò leggermente la fronte “Ma che vuol dire che non capisci?”

“Oh!” Russia parve rianimarsi improvvisamente “Non vuoi che lo diciamo in giro? Vuoi fare una cosa così schifosamente dolce che rovinerebbe la tua reputazione da cattivo ragazzo?”

Roderich rischiò veramente di morire a quell'affermazione, ma cosa erano tutte quelle confidenze? E chi era il cattivo ragazzo?

A prescindere che lui era un uomo e non un ragazzino!

Non era ne cattivo -forse era un po' rigido sulle regole e pretendeva che anche gli altri le eseguissero ma non faceva nulla di male!- e tanto meno barbaro come lo aveva definito Bielorussia!

Corrugò la fronte, guardando Natalya raggiungere il fratello, prendergli un braccio e fare una piccola bolla con la gomma di masticare che aveva in bocca “Non dire così Adrian! È bellissimo, dolce ed estremamente romantico che voglia passare del tempo con il suo ragazzo!”

 

IL MIO COSA?????

 

Le porte si aprirono all'improvviso e Austria si ritrovò per terra nell'ascensore, gli occhiali leggermente storti e una stranissima sensazione di terrore nel petto, si alzò di scatto e una volta schiacciato il pulsante del quinto piano guardò ancora una volta i tre

Russia e Bielorussia lo guardavano straniti in quei ridicoli costumi “Non stai bene Ronald?” Prussia aveva lasciato la presa dalla maglietta del gigante e lo stava fissando ancor più allarmato di prima, e va bene c'era qualcosa che non quadrava in tutto quello “Ne parliamo dopo!” sibilò nel suo accento austriaco che l'albino tanto odiava.

Devo riflettere...capire cosa mi sta capitando...

Poi le porte si chiusero su quell'immagine che lo aveva spaventato più di tutte le guerre che aveva combattuto.

 

 

 

 

 

Note:

So che i 2p di Bielorussia e Russia non sono così ma questi sono i miei personali!

Me li vedo molto hippy e caramellosi, mi spiace se non saranno di vostro gradimento, ma li tengo così! :)

Roderich sembra quasi che non si sofferma sui nomi che sente ma quando sarà da solo avrà modo di riflettere, qui è troppo terrorizzato nel trovarsi i due psicopatici così strani.

Ora passiamo ai nomi che ho scelto per i 2p che sono presenti in questo capitolo:

Gilen Beilschmidt: Prussia

Adrian Braginsky: Russia

 

A presto!

Elisir

  
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