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Autore: SG    24/08/2017    2 recensioni
La notte del 31 ottobre 1981 raccontata da Lily Potter.
Il segreto di un amore vissuto di nascosto. Il desiderio di salvare la vita di Harry.
Un concentrato di ricordi felici nel breve momento che precede la fine della vita.
"Si dice che quando si sta per morire si pensa a tutta la vita in un attimo.
Non è vero!"
Una storia senza troppe pretese che nasce in ventiquattro ore, ispirata dalle parole di un concorso sul forum di EFP.
La storia partecipa al concorso "La bellezza di un cuore spezzato (e rimesso insieme)" di Amethyst indetto sul forum di EFP
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: Sirius/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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31 ottobre 1981
 

- È lui! Arriva. Lily, scappa, prendi Harry e scappa! Ti amo –

Si dice che quando si sta per morire si pensa a tutta la vita in un attimo.

Non è vero!

Adesso lo so.

Adesso che il cuore batte forte in petto perché Voldemort ci ha trovati, so che ripensi solo alle cose belle della tua vita, quelle che difficilmente escono dalla testa. Perché è a questo che sto pensando adesso, bloccata dalla paura in cima alle scale, le labbra contratte e gli occhi spalancati: alle cose belle.

- Prendi Harry Lily, scappa, salvati, salvalo. Non permetterò a nessuno di farvi del male –

Mi giro come un automa e prendo coscienza del mio corpo e mi rendo conto del pericolo che la mia famiglia sta correndo. Chiudo un secondo gli occhi, inspiro e volto le spalle a mio marito, diretta verso la stanza di Harry. Devo salvare mio figlio.

Ma non riesco a fare altro che pensare a Sirius. La cosa più bella della mia vita dopo Harry. Colui che è riuscito a trasformarsi da amico ad amante in una notte di maggio di tre anni fa. James era fuori per lavoro. Un bacio, solo un bacio e il desiderio represso di avere qualcosa di più da quel bacio. Ma il suo rispetto nei confronti di un amico ed il mio nei confronti del matrimonio quella notte ci avevano distolti dalla tentazione. James ci aveva trovati così, seduti sul divano ad aspettarlo. Da quel giorno nulla era più stato uguale. Avevo iniziato a desiderare le sue labbra, le sue mani. Ogni volta che ci vedevamo era un supplizio provare a stare lontani. I nostri occhi si incatenavano, le nostre menti si spogliavano e facevano l’amore.

E invece Sirius ci ha appena traditi, Sirius mi ha appena tradita.

Perché? Perché mettere in pericolo il suo migliore amico, la sua donna e il suo figlioccio nello stesso istante? Sapendo che nulla possiamo contro Voldemort, se non abbassare le bacchette e arrenderci a lui o provare a combattere e morire. Che ti è successo Sirius? A che tortura ti hanno sottoposto per tradirci?

I ricordi invadono prepotenti il mio cervello.

Quel che di bello c’è nella vita è sempre un segreto. Per me è così! Il bello della mia vita, è Sirius Black!

Sirius tra le lenzuola, caldo, focoso, con quel suo modo di giocare con il mio corpo, il suo vezzeggiarmi, il suo farmi sentire donna, come non riuscivo più a fare dopo il matrimonio.
Sirius che era stato la mia salvezza quando ancora non sapevo di essere arida. Sirus che con il suo sguardo aveva riacceso in me la voglia di vivere. Sirius che sfiorandomi mi faceva e mi fa ancora sentire viva, viva come non mi sentivo da troppo tempo. Sirius che tradiva ogni giorno la fiducia del suo migliore amico cedendo alla tentazione.

Sirius che è solo mio ed è un segreto.

Sirius e le sue mani sulla mia carne, la sua lingua sui miei lobi, sulla clavicola, sui capezzoli turgidi, sul mio inguine. Sirius e i brividi di piacere, Sirius e i respiri mozzati, Sirius e gli occhi ardenti di passione. Sirius e gli amplessi fatti di sudore, grida, unghie sulla carne, brividi, gemiti, orgasmi.
Sirius la follia dei miei 20 anni.
Sirius testimone di un matrimonio celebrato troppo in fretta, nella paura che si potesse morire da un giorno all’altro. Sirius con la speranza di avere un figlio nostro. Sirius e il senso di colpa il giorno in cui James lo ha nominato padrino di un figlio che avrebbe potuto essere suo. Sirius e la tristezza nei suoi occhi il giorno della nascita di Harry nel vedere quanto il bimbo, che aveva sperato essere suo, nostro, somigliasse al suo migliore amico. Sirius custode segreto di una casa che sa essere costruita su una menzogna.

Le cose che si sanno, le cose che tutti sanno, sono le cose normali o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti ed è li che si va a nascondere la felicità.
La mia felicità rimarrà per sempre custodita in un segreto.

- Avada Kedavra –

Un tonfo sordo, Voldemort è riuscito ad entrare, James non è riuscito a fermarlo.
Corro veloce verso la stanza di Harry, farò di tutto per salvarlo. Le lacrime annebbiano la mia vista, il cuore batte forte in petto ma un solo dubbio continua a invadermi i pensieri Sirius ci ha traditi. Perché?
Harry! Devo concentrarmi solo su Harry!
Mi sembra di star correndo da ore, eppure sono solo istanti. Mi sembra irraggiungibile la cameretta di Harry e invece è solo a metà del corridoio. Le gambe tremano, stento a reggermi in piedi. Ma solo Harry adesso è nei miei pensieri, devo solo raggiungerlo e smaterializzarmi in un posto sicuro con lui.
Entro in camera e sigillo la porta, servirà a ben poco, ma ci provo. Prendo il mio bambino tra le braccia, sento i passi di Voldemort per il corridoio, lo sa, sa che siamo qui. È Harry che vuole, ma non permetterò nemmeno al mago oscuro più potente di tutti i tempi di fargli del male, lo salverò, non so come, ma lo salverò.

- Harry mamma ti ama, papà ti ama, sii forte, sii prudente –

Voldemort è dietro di me. Rimetto Harry sul lettino e apro le braccia a proteggerlo a fargli scudo col mio corpo.

- Spostati e ti sarà risparmiata la vita –

- No, Harry no, prendi me, uccidi me –

- Togliti donna –

- Harry no! Harry no…. –

- Avada Kedavra! –

Si dice che quando si sta per morire ti passa davanti agli occhi tutta la vita. Io so che, nell’istante in cui un fiotto verde è fuoriuscito dalla bacchetta puntata al mio petto, ho gridato il nome di mio figlio.

   
 
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