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Autore: Lucky_May    25/08/2017    0 recensioni
" Lo sai che le streghe muoiono a 23 anni? "
L'inizio delle scoperte che segnano la vita di Seraphina.
Un ragazzo misterioso che non può toccarla- e lei non può toccare lui;
Una maledizione dal passato; la corruzione che diventa una lama a doppio taglio: li salverà o li ucciderà?
Una storia d'amore che va oltre i confini del normale.
Una battaglia che aspetta solo due ragazzi al confine con la terza dimensione.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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Capitolo 9

 

Era un cacciatore.

Un cacciatore finto.

"Perchè una casa sia lì, ci deve essere un solo motivo." -Pensava.

 

Camminava con i suoi segugi, cercava di ricordare la strada che aveva percorso.

Ma non la ritrovava mai.

Aveva cominciato a pensare che ci fosse di mezzo un incantesimo secondo il quale la casa fosse diventata invisibile.

Ma non ne avvertiva la presenza.

Eppure c'era una piccola energia, in declino.

 

I cani cominciarono ad abbaiare e lui li seguiva.

Ecco. Ora ricordava. Era lì, il dirupo. E poco più a sinistra doveva trovarsi la casa.

Camminò nella direzione del dirupo che aveva intravisto tra i rami degli alberi e non appena fu più vicino, scorse la casa.

 

Ed un pianto.

E la debole energia proveniva dalla casa.

La riconobbe come il pianto di un neonato.

 

Ordinò ai suoi cani di stare calmi e non fare rumore.

 

La porta della casa era spalancata e nessuno era all'interno.

 

«Non c'è nessuno?» Chiese l'uomo.

C'erano solo tre stanze ed un piccolo orto, perciò avrebbero dovuto sentirlo senza dubbio.

 

Il neonato era adagiato sulla superficie del letto e piangeva più forte che poteva. Forse era affamato.

Non poteva lasciarlo lì e non percepiva presenze nemmeno in lontananza.

Cullò il neonato per qualche secondo per poi continuare il giro delle stanze.

In una di quelle trovò proprio quello che si aspettava.

 

Dei libri di magia.

I padroni della casa dovevano essere degli stregoni.

Mise i libri nella sua borsa ed uscì dalla casa.

Decise di scrivere su un foglio le indicazioni per arrivare alla sua abitazione, nel caso in cui i genitori volessero il neonato indietro.

Il neonato non smetteva di piangere perciò si diresse verso l'uscita per riprendere i cani e tornare verso la sua casa.

Quando mise piede fuori dall'abitazione si rese conto che l'erba era stata calpestata recentemente. Da una folla di persone.

Sentì una stretta al cuore.

I genitori del neonato erano probabilmente già morti.

Carezzò la testa del bambino tra le sue braccia e si diresse a passo veloce verso casa.

 

 

 

La moglie dell'uomo avvertì subito il pianto del neonato e quando uscì per controllare vide suo marito venirle incontro urlando il suo nome.

Corse verso di lui.

«Chi è questo bambino che tieni tra le braccia?»

«L'ho trovato nella casa che ho controllato oggi, i genitori erano degli stregoni, possedevano dei libri di magia e vari oggetti magici. Ma di loro non c'era traccia, solo tante impronte sul terreno, come di una folla. Li avranno già portati in paese a condannarli. Non so quanti giorni questo bambino sia rimasto solo, ma credo che sia molto affamato.»

 

La donna subito lo prese tra le braccia e lo dondolò.

Rientrò in casa e subito lo allattò.

 

«Non ha un nome?»

«Non sembrava essere scritto da nessuna parte.»

 

L'uomo prese in braccio il piccolo figlio di pochi anni e gli diede un bacio in fronte, sorridendogli.

«Da oggi, avrai un nuovo fratellino!»

«Caro, io credo invece che questa sia una bambina» Disse la moglie non appena finì di allattare.

«Hai sentito? Allora avrai una nuova sorellina!»

 

Il bambino ne fu felice.

Condivideva già i giocattoli con il fratellino minore, ma una sorellina aveva bisogno di altri giocattoli nuovi. Non voleva ritrovarsi senza giocattoli.

 

La bambina crebbe forte e sana. Le vennero insegnati degli incantesimi, poichè venne scoperta in lei della magia.

Crescendo si fece una bellissima ragazza, ma sin da subito seppe che i suoi veri genitori erano morti.

Nonostante questo, aveva un bellissimo rapporto con il fratellastro della stessa età, si allenavano insieme, andavano a caccia insieme e molto spesso si inoltravano insieme per il bosco.

Il fratellastro più grande invece si dedicava molto di più allo studio teorico della magia, perciò rimaneva più spesso in casa.

La ragazza aiutava la madre con le faccende di casa ed aveva imparato a cucinare molto bene, era molto riconoscente ai genitori adottivi che l'avevano presa con sé. In quella famiglia tutti avevano un cuore d'oro. Si stupiva del fatto che non riusciva a trovare un difetto in nessuno di loro. La tranquillità vegliava in quella casa. Ma la sera del compleanno della ragazza, che veniva festeggiato nel giorno in cui l'avevano trovata, fu la prima volta che assistì ad un litigio in famiglia.

 

La ragazza era ormai diventata adulta e matura abbastanza da dover trovare un marito.

Ma di quei tempi, gli stregoni scarseggiavano e di sposare un umano non se ne parlava. Sarebbe sicuramente morta.

Così il padre esordì con una proposta.

 

«Amanda, io e mia moglie abbiamo deciso che, ora che hai raggiunto la maggiore età, è il momento che sposi il nostro secondogenito, Richard.»

 

Norian, il figlio maggiore, si alzò in piedi.

«Cosa?! E perchè Richard e non io? Cos'ha lui più di me? Sono io il figlio maggiore!»

«Beh, perchè abbiamo pensato alla felicità di tutti e abbiamo notato un certo legame tra Richard ed Amanda...»

«La felicità di tutti? Avete per caso chiesto il mio parere? E quello di Amanda? Avete semplicemente preso una decisione! Come quando avete portato in casa quella bambina! Non avete chiesto niente a nessuno!»

 

Il padre si alzò dalla sedia con sguardo arrabbiato.

 

«Non parlarmi con questo tono e con questo atteggiamento»

 

Amanda aveva appena sentito una fitta al cuore a causa delle parole di Norian.

Era questo quello che pensava Norian di lei? Che fosse solo un peso?

 

Norian ringhiò al padre e scappò fuori di casa.

 

Amanda voleva rincorrerlo.

Ma doveva prima dare una risposta.

 

«Madre, padre, vi ringrazio per aver pensato al mio bene, ma non potrei mai sposare Richard. Ciò che provo per lui è amore fraterno e rimarrà tale.»

 

Si voltò verso Richard e si inchinò cercando di scusarsi.

 

«Perdonami Richard. Ora andrò a cercare Norian, è colpa mia se è scappato così. Inoltre è pericoloso di notte girovagare da soli per il bosco.»

 

Richard avrebbe voluto alzarsi e accompagnarla, ma il suo cuore si era appena spezzato e non aveva abbastanza forze. La donna che amava aveva appena rifiutato di sposarlo. E adesso lei stava rincorrendo suo fratello. Non sarebbe inciampata nel suo lungo vestito e caduta da qualche parte, vero?

 

Amanda si guardava attorno e cercava di localizzare la presenza di Norian. Non poteva essere andato molto lontano.

 

Lo trovò seduto abbastanza vicino al lago, al chiaro della luna piena.

Si sedette accanto a lui.

 

«Finalmente ti ho trovato.»

 

Norian la guardava con occhi splendenti. Non si aspettava che l'avrebbe cercato. Questo fece battere il suo cuore, non di nervosismo sta volta.

 

«A volte mi chiedo che tipo di persone erano i miei genitori.»

«Chiedere informazioni su di loro in paese ti metterebbe in cattiva luce ed in pericolo.»

«Già.»

 

Amanda guardava la luna con occhi sognanti.

 

«Ciò che mi frena dal cercare informazioni su di loro è il fatto che so che la mia attuale famiglia mi ama. Di certo non avevo mai pensato di sposare Richard. Credo che abbiano scambiato l'affetto fraterno che provavo nei suoi confronti per amore. Invece non pensavo che il mio fratellastro maggiore potesse odiarmi così tanto.» Disse Amanda, ridendo amaramente.

 

«E' il contrario» Borbottò rifugiando il viso tra le braccia.

«Come?»

«E' il contrario!» Disse.

 

E la baciò.



Angolo scrittrice-
Ohhhh chissà che c'entra la storia di questi due personaggi con i nostri due protagonisti...
Eh mi sa che lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Fatemi sapere se vi è piaciuto ♥

Lucky_May
  
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