Callie: Si, Arizona, Amelia mi ha detto tutto
Arizona: Mi dispiace, avevamo deciso di aspettare per dirtelo
Callie: Aspettare cosa? Che lo venissi a scoprire forse?
Arizona: No, che le cose tra me e lei si stabilizzassero
Callie: Fate sul serio quindi?
Arizona: Io si
Per tutto il tempo Amelia era rimasta a guardare la discussione tra le due donne. Non sapeva se intervenire, non sapeva se Arizona era arrabbiata con lei per ciò che aveva fatto; l’unica cosa di cui era sicura era che in quel momento il suo corpo era stato invaso da un senso di leggerezza. Finalmente Callie sapeva la verità e forse le cose con Arizona finalmente sarebbero potute andare meglio.
Mentre vagava con la mente, Amelia non si accorse di avere gli occhi delle due puntati su di lei.
Amelia: Devo dire qualcosa?
Arizona: Beh, ho appena detto alla mia ex moglie che faccio sul serio con te, mi aspetterei che anche tu dicessi la stessa cosa
Amelia: Scusami – Amelia si avvicinò maggiormente alla bionda e passandole un braccio attorno alla vita confermò ciò che Arizona aveva detto poco prima a Callie – anche io faccio sul serio. Non volevamo far soffrire nessuno, ma è successo
Callie: Davvero bel quadretto. Mi fate venire il voltastomaco
Arizona: Mi dispiace, Callie
Callie: Smettila di dirlo, perché mi fai infuriare più di quanto già non lo sia. Cosa ho sbagliato con te, Arizona? Eh? Ti ho dato troppo forse? Ti ho amata troppo?
Arizona: Callie, non sei stata l’unica a dare tutto al nostro matrimonio, c’ero anche io e come te ho sofferto e gioito. Ci sono momenti in cui delle cose vengono a mancare
Callie: Tipo cosa? Ancora mi incolpi per la gamba, non è vero?
Arizona: No, non è così, ma ad un certo punto non ero più me stessa e con Amelia ho ritrovato la vecchia Arizona
Amelia: Ragazze, vi lascio parlare da sole, mi sento fuori luogo
Callie: No, tu rimani qui, non vai da nessuna parte
Arizona: smettila di parlarle così, non ha fatto niente di male
Callie: distruggere una famiglia non è forse un male?
Arizona: Callie, il nostro matrimonio era già finito. Lo sapevo io e lo sapevi anche tu, stavamo andando avanti solo per non far soffrire Sofia. Perché ti ostini a non capire?
Callie: ok finiamola qui. Sono stanca di tutte le tue scuse, di tutti i tuoi sotterfugi, di tutte le bugie che mi hai propinato fino ad ora. Sei libera, Arizona, proprio come volevi tu. Buona fortuna
Callie uscì dalla stanza sbattendo la porta, mentre Arizona e Amelia rimasero lì, impalate, ad osservare la porta che ancora tremava per l’urto che aveva appena subìto.
- Mi dispiace, Arizona, ma aveva capito già tutto e non sono riuscita a mentirle
- Non fa niente, non sono arrabbiata. Forse è stato meglio così
- Hai finito qui?
- Si, devo firmare alcune cartelle e poi ho da fare alcune cose al pc
- Tu?
- Io stavo per andare a pranzo e mi chiedevo se volessi venire con me
- Va bene, le scartoffie possono aspettare
- Stai calma, è solo la novità, vedrai che domani già non lo ricorderanno più
Quando il giorno dopo e quello dopo ancora i chiacchiericci e gli sguardi insistenti non davano segno di diminuire, Amelia decise di mettere fine a tutto ciò
- Che hai intenzione di fare?
- Vedrai
- Spero che tu non voglia fare ciò che mi è appena venuto in mente
- Può darsi, mi sono stancata
- Siete contenti? Io e la dott.ssa Robbins stiamo insieme, che vi piaccia o no. Pensate a lavorare piuttosto, invece di pensare alla vita degli altri
- Che succede?
- Nulla, tua cognata ha deciso di risolvere le cose a modo suo
- Come sempre. Ha funzionato?
- Lo vedremo presto. Buon lavoro
Callie, invece, la sera stessa in cui avvenne la discussione, prese le sue cose da Meredith e se ne andò, nonostante la sua amica avesse provato a farle cambiare idea. Erano trascorsi due giorni e Callie ancora non aveva permesso ad Arizona di vedere Sofia, se non per qualche saluto prima e dopo il nido. La bionda ne soffriva e Amelia lo vedeva, ma non riusciva a trovare un modo per risolvere anche quel problema.
- Mi manca
- Lo so, prova a parlarle, è anche tua figlia, non può comportarsi così
- Ho provato, ma non appena mi avvicino se ne va
- Vuoi che le faccia parlare da Meredith? Magari con lei ragionerà
- Sono amiche, non starebbe mai dalla mia parte
- Forse dalla mia si, non andiamo molto d’accordo, ma sono la sua famiglia. Stasera non appena arrivo a casa le parlo
- Credevo rimanessi a dormire qui
- Vuoi che rimanga?
- Si
- Va bene, le parlerò domani mattina prima di iniziare il turno
Arizona stava dormendo in posizione prona e la mora si distese sopra di lei iniziando a cospargerla di baci.
- Mmm è già ora di svegliarsi?
- Per te si
- Amo svegliarmi con te e soprattutto in questo modo
- Sei troppo dolce
- Troppo nel senso di esagerato o nel senso buono?
- Mi piace, ma forse a volte sei esageratamente dolce. Lo sai che non mi rompi, vero?
- Certo che lo so, perché pensi questo?
- Perché credo che tu non voglia osare per paura di farmi male
- Scusami
- Non devi scusarti, è una cosa carina e premurosa, però puoi fare tutto ciò che vuoi, non sono di porcellana
- Non sono sicura che tu lo voglia
- Non ne abbiamo mai parlato
- Vuoi farlo adesso?
- No, adesso ho bisogno solo della tua sconsiderata dolcezza
- Meredith! Hai un minuto per me? – la prima cosa che Amelia fece non appena arrivò in ospedale, il mattino seguente, fu andare da sua cognata, con la speranza che potesse accettare la sua richiesta
- Certo, dimmi
- Ieri sera stavo parlando con Arizona e le manca Sofia, Callie non le permette di vederla e mi sembra alquanto ingiusto
- Mi dispiace per lei, ma forse capisco un po’ Callie
- Perché? Sofia è anche figlia di Arizona
- Amelia, cos’è che vuoi chiedermi?
- Potresti parlarne con Callie? Cerca di farla ragionare
- Non può parlarle Arizona?
- Ci ha provato, in tutti i modi
- Perché devi mettermi in questa posizione scomoda?
- Perché sei la mia famiglia, Meredith e vorrei tanto che mi aiutassi
- Va bene, ci proverò, ma non ti prometto nulla. Stasera torni a casa?
- Si, ci sarò, Arizona sarà di turno
- Ti sei dimenticata qualcosa?
- Belle occhiaie, ti donano, una volta le avevo anche io così