Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: esserre93    26/08/2017    1 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amelia, Arizona e Callie erano nell’anticamera della sala operatoria. Tutte e tre si strofinavano le mani per il nervosismo, tutte e tre passavano il loro peso da una gamba all’altra, ma i loro visi esprimevano tre diverse emozioni. Callie era visibilmente furiosa, Arizona imbarazzata, mentre Amelia forse non sapeva neanche lei cosa stesse provando; l’ex moglie della sua compagna l’aveva messa di fronte ad una scelta e in quel momento avrebbe tanto voluto che avesse optato per una bugia. In fondo lei e Callie non erano amiche, si erano odiate sin dal primo giorno, eppure non era riuscita a mentire.
Callie: Si, Arizona, Amelia mi ha detto tutto
Arizona: Mi dispiace, avevamo deciso di aspettare per dirtelo
Callie: Aspettare cosa? Che lo venissi a scoprire forse?
Arizona: No, che le cose tra me e lei si stabilizzassero
Callie: Fate sul serio quindi?
Arizona: Io si
Per tutto il tempo Amelia era rimasta a guardare la discussione tra le due donne. Non sapeva se intervenire, non sapeva se Arizona era arrabbiata con lei per ciò che aveva fatto; l’unica cosa di cui era sicura era che in quel momento il suo corpo era stato invaso da un senso di leggerezza. Finalmente Callie sapeva la verità e forse le cose con Arizona finalmente sarebbero potute andare meglio.
Mentre vagava con la mente, Amelia non si accorse di avere gli occhi delle due puntati su di lei.
Amelia: Devo dire qualcosa?
Arizona: Beh, ho appena detto alla mia ex moglie che faccio sul serio con te, mi aspetterei che anche tu dicessi la stessa cosa
Amelia: Scusami – Amelia si avvicinò maggiormente alla bionda e passandole un braccio attorno alla vita confermò ciò che Arizona aveva detto poco prima a Callie – anche io faccio sul serio. Non volevamo far soffrire nessuno, ma è successo
Callie: Davvero bel quadretto. Mi fate venire il voltastomaco
Arizona: Mi dispiace, Callie
Callie: Smettila di dirlo, perché mi fai infuriare più di quanto già non lo sia. Cosa ho sbagliato con te, Arizona? Eh? Ti ho dato troppo forse? Ti ho amata troppo?
Arizona: Callie, non sei stata l’unica a dare tutto al nostro matrimonio, c’ero anche io e come te ho sofferto e gioito. Ci sono momenti in cui delle cose vengono a mancare
Callie: Tipo cosa? Ancora mi incolpi per la gamba, non è vero?
Arizona: No, non è così, ma ad un certo punto non ero più me stessa e con Amelia ho ritrovato la vecchia Arizona
Amelia: Ragazze, vi lascio parlare da sole, mi sento fuori luogo
Callie: No, tu rimani qui, non vai da nessuna parte
Arizona: smettila di parlarle così, non ha fatto niente di male
Callie: distruggere una famiglia non è forse un male?
Arizona: Callie, il nostro matrimonio era già finito. Lo sapevo io e lo sapevi anche tu, stavamo andando avanti solo per non far soffrire Sofia. Perché ti ostini a non capire?
Callie: ok finiamola qui. Sono stanca di tutte le tue scuse, di tutti i tuoi sotterfugi, di tutte le bugie che mi hai propinato fino ad ora. Sei libera, Arizona, proprio come volevi tu. Buona fortuna
 
Callie uscì dalla stanza sbattendo la porta, mentre Arizona e Amelia rimasero lì, impalate, ad osservare la porta che ancora tremava per l’urto che aveva appena subìto.
  • Mi dispiace, Arizona, ma aveva capito già tutto e non sono riuscita a mentirle
  • Non fa niente, non sono arrabbiata. Forse è stato meglio così
Amelia passò la mano sulla guancia della sua compagna, per poi posarle un bacio delicato sulle labbra.
  • Hai finito qui?
  • Si, devo firmare alcune cartelle e poi ho da fare alcune cose al pc
  • Tu?
  • Io stavo per andare a pranzo e mi chiedevo se volessi venire con me
  • Va bene, le scartoffie possono aspettare
Una volta arrivate alla mensa dell’ospedale, tutti gli sguardi dei presenti si posarono sulle due donne che erano appena entrate. La voce si era sparsa più velocemente del previsto. Amelia e Arizona presero posto in un tavolo e ordinarono da mangiare.
  • Stai calma, è solo la novità, vedrai che domani già non lo ricorderanno più
Così non fu.
 
Quando il giorno dopo e quello dopo ancora i chiacchiericci e gli sguardi insistenti non davano segno di diminuire, Amelia decise di mettere fine a tutto ciò
  • Che hai intenzione di fare?
  • Vedrai
Quando le due donne quella mattina entrarono in ospedale, si diressero verso le scale. Dopo aver fatto qualche scalino si fermarono e aspettarono che aumentassero le persone in quel punto; d’altronde era una zona di passaggio, quindi prima o poi si sarebbe riempito
  • Spero che tu non voglia fare ciò che mi è appena venuto in mente
  • Può darsi, mi sono stancata
Non appena Amelia constatò che ci fosse la giusta affluenza, con la mano destra prese Arizona per la nuca e la baciò profondamente, lasciando tutti i presenti a bocca aperta
  • Siete contenti? Io e la dott.ssa Robbins stiamo insieme, che vi piaccia o no. Pensate a lavorare piuttosto, invece di pensare alla vita degli altri
In un attimo l’area sotto di loro si svuotò, lasciando solo Meredith, che era appena uscita dall’ascensore
  • Che succede?
  • Nulla, tua cognata ha deciso di risolvere le cose a modo suo
  • Come sempre. Ha funzionato?
  • Lo vedremo presto. Buon lavoro
Amelia salutò Meredith ed infine Arizona, che nonostante facesse finta di essere turbata per ciò che aveva appena fatto, sapeva che le aveva fatto piacere. L’ospedale era il luogo in cui trascorrevano gran parte della loro giornata e mai come in quei giorni era diventato invivibile. Non solo lei, ma anche Arizona era diventata insofferente a tutto quello e sperava che il suo piano avesse funzionato.
Callie, invece, la sera stessa in cui avvenne la discussione, prese le sue cose da Meredith e se ne andò, nonostante la sua amica avesse provato a farle cambiare idea. Erano trascorsi due giorni e Callie ancora non aveva permesso ad Arizona di vedere Sofia, se non per qualche saluto prima e dopo il nido. La bionda ne soffriva e Amelia lo vedeva, ma non riusciva a trovare un modo per risolvere anche quel problema.
  • Mi manca
  • Lo so, prova a parlarle, è anche tua figlia, non può comportarsi così
  • Ho provato, ma non appena mi avvicino se ne va
  • Vuoi che le faccia parlare da Meredith? Magari con lei ragionerà
  • Sono amiche, non starebbe mai dalla mia parte
  • Forse dalla mia si, non andiamo molto d’accordo, ma sono la sua famiglia. Stasera non appena arrivo a casa le parlo
  • Credevo rimanessi a dormire qui
  • Vuoi che rimanga?
  • Si
  • Va bene, le parlerò domani mattina prima di iniziare il turno
Quella notte Arizona ed Amelia dormirono l’una tra le braccia dell’altra. Durante quella notte o l’una o l’altra si svegliò per controllare se stessero ancora nello stesso letto. Non stavano insieme da molto, ma per quello che avevano passato e continuavano a passare pur di stare insieme, avevano un costante bisogno della presenza dell’altra. Erano le 3am quando Amelia si svegliò con l’idea precisa di svegliare anche l’altra.
Arizona stava dormendo in posizione prona e la mora si distese sopra di lei iniziando a cospargerla di baci.
  • Mmm è già ora di svegliarsi?
  • Per te si
Amelia fece voltare la bionda, che iniziò a muoversi sotto di lei
  • Amo svegliarmi con te e soprattutto in questo modo
La mora iniziò a baciare meticolosamente la sua compagna, come a voler segnare il suo corpo come il suo territorio. Ogni bacio ed ogni carezza erano una promessa che faceva a se stessa e alla donna che aveva deciso di avere accanto.
  • Sei troppo dolce
Non appena Arizona pronunciò quella frase, Amelia si poggiò con i gomiti sul materasso e piegando la testa da un lato guardò in modo indagatorio la bionda
  • Troppo nel senso di esagerato o nel senso buono?
  • Mi piace, ma forse a volte sei esageratamente dolce. Lo sai che non mi rompi, vero?
  • Certo che lo so, perché pensi questo?
  • Perché credo che tu non voglia osare per paura di farmi male
  • Scusami
  • Non devi scusarti, è una cosa carina e premurosa, però puoi fare tutto ciò che vuoi, non sono di porcellana
  • Non sono sicura che tu lo voglia
  • Non ne abbiamo mai parlato
  • Vuoi farlo adesso?
  • No, adesso ho bisogno solo della tua sconsiderata dolcezza
Per il resto della notte le due donne fecero l’amore. Amelia sapeva cosa intendeva Arizona e le dava ragione. Sentiva di doverla proteggere, anche se era sicura che ce la facesse da sola; sentiva un senso di protezione e appartenenza che non aveva mai sentito verso nessun altro e anche se da un lato le faceva paura, dall’altro le piaceva molto.
 
  • Meredith! Hai un minuto per me? – la prima cosa che Amelia fece non appena arrivò in ospedale, il mattino seguente, fu andare da sua cognata, con la speranza che potesse accettare la sua richiesta
  • Certo, dimmi
  • Ieri sera stavo parlando con Arizona e le manca Sofia, Callie non le permette di vederla e mi sembra alquanto ingiusto
  • Mi dispiace per lei, ma forse capisco un po’ Callie
  • Perché? Sofia è anche figlia di Arizona
  • Amelia, cos’è che vuoi chiedermi?
  • Potresti parlarne con Callie? Cerca di farla ragionare
  • Non può parlarle Arizona?
  • Ci ha provato, in tutti i modi
  • Perché devi mettermi in questa posizione scomoda?
  • Perché sei la mia famiglia, Meredith e vorrei tanto che mi aiutassi
  • Va bene, ci proverò, ma non ti prometto nulla. Stasera torni a casa?
  • Si, ci sarò, Arizona sarà di turno
Le due donne si salutarono e Amelia guardò Meredith andarsene, per poi bloccarsi a metà strada
  • Ti sei dimenticata qualcosa?
  • Belle occhiaie, ti donano, una volta le avevo anche io così
Meredith girò di nuovo le spalle a sua cognata e se ne andò, lasciando Amelia con un sorriso ebete sulle labbra
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: esserre93