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Autore: _fioredineve_    27/08/2017    1 recensioni
[...] "Hai visto mamma e papà?" chiese poi lei, speranzosa di una risposta positiva "Loro..." lo sguardo del fratello era cambiato, gli occhi celesti gli si riempirono di lacrime ma sembrò trattenerle con tutte le sue forze "Fateci passare!" entrambi vennero spintonati mentre due barelle bianche e con due corpi coperti dai teli venivano trasportati all'interno della Sala "Michael..." il ragazzo non rispose, annuì solamente "Non è vero..." sussurrò appena, un suono così leggero da non essere udito neanche in un canyon "Non è vero..." la voce si alzò, gli occhi scuri come l'ebano fissi in quelli celesti del fratello [...]
Genere: Avventura, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Antonin Dolohov, Famiglia Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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sesto capitolo
Sesto capitolo

Quella notte non chiuse occhio, si ritrovò a pulire e a ripulire l'interno del negozio, ogni angolo splendeva sotto la luce del lampadario. Le mani le tremavano ancora, la scena si ripeteva continuamente dinanzi ai suoi occhi facendola sentire sempre allo stesso modo. Inutile.
Se solo avesse reagito prima, se solo si fosse consegnata subito, se solo... si pulì il viso, rigato nuovamente dalle lacrime ma sporcandolo maggiormente di terreno concimato.
Aveva promesso di difenderla, lo aveva promesso a se stessa, a sua nonna, ai suoi genitori, ma soprattutto l'aveva promesso  a lei, a Sophie. E invece ora era nelle mani di quell'uomo, tutta da sola, impaurita.
Le piangeva il cuore, le piageva l'anima nel pensarla al buio in lacrime, da sola, senza di loro.
"Lucy" la voce della nonna la fece tornare con la mente al presente "Nonna" la guardò, sorridendole e alzandosi da terra, si pulì il pantalone ed  osservò la donna anziana: la guardava con sguardo triste, indossava una camicia da notte bianca con ricami, alle sue spalle vide suo fratello Mike, poggiato contro il muro con un braccio e la caviglia bendata.
"Lucy, andiamo a dormire" le disse dolceme
nte la donna, porgendole una mano "Oh, tranquilla, tra poco vado"
"Lucy..." pronunciò preoccupata "Davvero nonna, stai tranquilla, sto bene"

"Per una volta smettila di fingere!" le parole urlate dal fratello la colpirono in pieno, il cuore le doleva nuovamente, fece qualche passo indietro cercando di mantenersi in equilibrio portandosi successivamente le mani tra i capelli, lisciandoli freneticamente "Per una volta, solo una, rendimi partecipe del tuo dolore. Non lasciarmi sempre in disparte" continuò lui avvicinandosi a lei per poi stringerla in un'abbraccio, posandole una mano sui capelli scuri "Non tenerti sempre tutto dentro, con me puoi parlarne, lo sai"
"Non voglio essere un peso"
"Per me non lo sarai mai" e le lacrime scesero copiose sul suo viso, imbevendo il petto del fratello coperto da una semplice canotta bianca "Fa così male, Mike, perchè proprio lei? E' così piccola, così indifesa"
"Andrà tutto bene, la troveremo" la nonna si unì al loro abbraccio, cullandoli entrambi.

"Buongiorno" ogni passante del mondo magico, venuto a conoscenza di ciò che era accaduto il giorno prima, si presentava in negozio a domandare come procedessero le ricerche.
Ad ogni domanda arrivava un cenno negativo del capo.
"Buongiorno" rispose di rimando Lucy, con lo sguardo perso altrove; era seduta dietro al bancone con i gomiti poggiati su di esso e il viso tra le mani candide.
"Come ti senti?" scosse la testa mentre il ragazzo dai capelli rossi si avvicinava al bancone, tra le mani aveva un cestino di vimini, quello tipico per i picnic "Mia madre vi manda questo" Lucy gli sorrise afferrandolo "Oh, grazie George, ringrazia tua madre da parte mia" il ragazzo annuì "Posso...?" le indicò le sedia vuota accanto a lei, fece un cenno per accossentire e il ragazzo si sedette al suo fianco: nonostante l'ambiente odorasse di fiori il profumo del dopobarba del ragazzo era abbastanza forte da essere percepito ad ogni suo movimento.
"Gli auror sono tornati?"
"Sì, ma non hanno trovato tracce"
"Posso porti una domanda? Se poi non vuoi rispondermi non preoccuparti, non me la prendo" quel ragazzo sapeva essere di una dolcezza disarmante a volte: in meno di tre giorni le aveva mostrato gentilezza e disponibilità che neanche lei avrebbe dato ad uno sconosciuto.
"Certo, dimmi pure" si tirò qualche ciocca di capelli scuri dietro alle orecchie, quella mattina aveva deciso di lasciare i suoi capelli sciolti, non aveva le forze per raccoglierli come al solito "Perchè quell'uomo vi cercava?" il ragazzo l'osservava senza staccarle quelle pozze blu da dosso, osservava ogni suo gesto, ogni suo respiro, si sentiva quasi a disagio nell'essere scrutata in quel modo.
Aveva paura che avesse potuto leggere tutto in lei, perfino l'anima.
"Vedi, la mia famiglia da generazioni possiede un potere particolare del quale si può usufruire senza usare oggetti magici. Ma se questo potere viene usato nel modo sbagliato può causare danni fisici, psichici, ma anche a livello storico umano: si potrebbe cambiare drasticamente il corso della storia umana"
"In pratica... funzionate come una giratempo?" Lucy annuì "In un certo senso, sì"
"Tu... tu hai mai usato questo potere?" fece cenno di no con la testa.
"Accidenti" sussurrò lui, sconvolto "Non riesco a crederci, cosa avrà in mente quel pazzo?" continuò brontolando "Gli auror sanno di questo vostro potere?" continuò scrutandola ancora "Non lo so, ma il Ministero 
possiede una pergamena incantata: ogniqualvolta nasce uno di noi con quel potere il nome compare automaticamente su di essa, annesso al potere"
"Allora come faceva quell'uomo
saperlo?" poi gli occhi del ragazzo s'illuminarono e afferrò il polso destro della ragazza "Vieni con me"
"Cosa...?"
"Tranquilla, so chi può aiutarci" la ragazza si tolse velocemente il piccolo grembiule con il logo del negozio poggiandolo sul bancone "Nonna, io esco" urlò la ragazza uscendo dal negozio
"Fai attenzione cara"  rispose la donna che stava annaffiando le piante, sul viso confusione e paura ad accompagnare le sue espressioni "Tranquilla nonna, qualsiasi cosa informatemi" disse sorridendole cercando di rassicurarla.
"Reggiti a me" e in un batter d'occhio i due si smaterializzarono.

"Cosa ci fate qui? Come avete fatto a trovarmi?" George sorrise all'uomo dinanzi a lui, sorrise in modo amichevole con qualche sprazzo di ironia stampato in viso "Siamo qui per parlarti, e poi sei il ministro o sbaglio, Kingsley?" l'uomo sbuffò per poi sorridere, nonostante la sua stazza, la sua voce e i suoi movimenti sapevano darle sicurezza.
"Lei è Lucinda Strange, della famiglia Strange" disse il ragazzo mettendo una mano sulla testa della ragazza "Sei la sorella della bambina rapita, giusto? Ti assicuro che il dipartimento degli Auror sta facendo di tutto per cercarla" ma ciò non sembrò rincuorare molto la ragazza.
"La ringrazio per ciò che sta facendo" sussurrò chinando di poco la testa "Ma non siamo qui solo per questo" riprese a parlare George "Sappiamo che qui, in qualche parte del ministero, vi è custodito un documento riguardante la discendenza della famiglia Strange: su quei documenti vi sono segnate anche alcune cose riguardante un tipo di magia tramandata da generazione a generazione..."
"Cosa stai cercando di dirmi?" li guardò confuso "Che probabilmente quell'uomo ha portato via la bambina per uno scopo ben preciso, per la magia caratteristica da lei posseduto"
"Di cosa si tratta'?"
"La capacità di muoversi nel tempo" rispose la ragazza alzando il viso e guardandolo negli occhi. Le sue iridi scure erano così simili a quelle di lei.
"Seguitemi" e, senza dire altro, i due ragazzi lo seguirono.

Buon pomeriggio e buona domenica!
E anche agosto sta giungendo al termine, eh?
Ho notato che le visualizzazioni alla storia aumentano (aw) e spero che, qualcuno di buon cuore, possa sempre lasciarmi un pensiero - anche se breve - su questa storia.
So che non sarà il massimo, so che non è lo stile migliore del mondo, ma un peniserino mi farebbe piacere.
Ahimè, non null'altro da dire, spero possiate cotinuare a seguire la storia.
Questa volta vi lascio il link della mia pagina, nel caso vogliate mettere like: https://www.facebook.com/piccoliautori/
Nel caso vogliate seguirmi sui vari social, li trovate in bio.
A presto!

Vera.
   
 
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