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Autore: rYs    28/08/2017    0 recensioni
Perdonate questa maledetta commentatrice senza licenza – ah! che oltraggio – che di promesse infrante ne ha fatte, senza la previsione di tenere i cocci assieme.
Tutte queste scuse; sognate tra argento e oro che tagliano e fanno sanguinare, che brillano per accecarmi. Cerco le parole, e spesso non le trovo, ma solo quel sangue a macchiare ambedue le facce della medaglia – del secondo perdente – mi svelano il modo per aprire.
Una volta l'ho guardata; le ho detto: "Stanno parlando male di te."
Mi ha osservato senza vedermi: non è il tipo di persona che alza gli occhi. Ha sorriso ed ha lasciato gli occhi a terra. "Non m'importa."
Solo ora capisco che, in quelle parole e quel sorriso che non era triste, ma non era nemmeno un sorriso, voleva dirmi: "A me basti tu."
Anche a me saresti bastata.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Studio umano.

L'astuccio dei Rolling Stones dalla zip rotta, messo nella tasca piccola dello zaino per non smarrire le matite.
La calcolatrice rossa dei mercatini di domenica in campagna.
Calzini spaiati.
I disegni nell'olio del piatto.
La ragazza sempre in tuta da ginnastica.
L'abbronzatura che se ne va sfregandoci il dito sopra. 



   
 
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