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Autore: Blackpanter    17/06/2009    4 recensioni
Una Bella sola, che si strugge nelle paure del passato. Lei, sotto uno pseudonimo, è una scrittrice e una cantante di fama internazionale con moltissimi Fan. Il suo unico appiglio per rimanere a galla è Joshua, un ragazzo con cui ha un rapporto molto stretto.
Cosa succederà alla povera Bella quando cerca di dimenticare? Un ombra ritorna a farle visita, insieme a tutti i problemi che aveva cercato di lasciarsi alle spalle. Tutto troverà una soluzione il giorno del solstizio d'estate.
Prima storia che scrivo su Twilight, siate clementi ^-^ Spero possa piacervi.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Quattro

Mezze bugie

 

«Su su, non fate quelle facce! Era ovvio che sareste arrivati» ghignai facendo segno alla mia vecchia famiglia di entrare. Sentii accanto a me Josh immobile, il suo respiro era bloccato e i suoi occhi sgranati. Lo guardai confusa e lui indicò il nuovo componente dei Cullen. Era una bella ragazza dai capelli color miele e gli occhi d’orati come tutti i vampiri. Era quella che mi aveva rubato Edward.

“Che succede?” gli chiesi mentalmente. Lui mi guardò scioccato.

“È lei!” mi urlò nella mente e capii che era la ragazza che gli aveva spezzato il cuore.

La storia mia e di Joshua era troppo simile, ma era ironico che adesso fosse anche incrociata in un unico destino.

«Come sapevi che saremmo arrivati?» chiese Carlisle diplomatico come al solito. Io mi voltai e, senza rispondere, mi diressi in casa verso il divano dove mi sedetti. I vampiri mi guardarono scioccati, ma io feci loro segno di accomodarsi.

«Si parla meglio da seduti. Immagino poi che avete moltissime domande e, anche se voi non avete bisogno di sedervi, noi si» dissi guardando Josh che nel frattempo si era accomodato accanto a me.

«Ma… allora sai anche che siamo vampiri!» esclamò Shana, la ex ragazza di Josh, con stupore.

Io iniziai a ridere a crepapelle e non seppi neanche io perché lo feci. Forse era solo un modo per bloccare il dolore o forse ero semplicemente diventata isterica.

«Ma certo! Non ci vuole un genio a capirlo»

«O semplicemente te l’ha detto Bella?» la voce di Edward mi fece piangere il cuore. Non mi ricordavo quanto era bella e dolce, anche ora che una rabbia cieca gli perforava l’anima. Sapevo che anche lui aveva sofferto per la separazione, ma era stata una sua scelta e non me ne importava più di tanto.

«No, Edward. Bella non mi ha detto della vostra natura. L’ho capito io dalle parti che saltava e da piccoli dettagli che si è fatta scappare. Lei era troppo fedele a voi per tradirvi. Aveva solo bisogno di sfogarsi e, devo dire che l’ho ingannata, visto che non sapeva che ero una scrittrice» quelle mezze bugie erano il mio pane quotidiano ormai. Era da una vita che non dicevo sempre tutta la verità e, anche se non mi creava problemi, era abbastanza frustrante.

«Ha ragione lei. Bella era molto amica di Alexis e ha deciso di raccontarle la sua storia. Quando ha scoperto che ci stava facendo una mezza idea di scriverci un libro sopra le ha dato il suo consenso. Ha aspettato che il progetto andasse in porto e poi è sparita» mi diede man forte Josh, vedendo che ero un po’ in difficoltà. Il mio cuore martoriato aveva subito un'altra ferita e aveva bisogno di un attimo per riprendersi.

«Quindi non sapete dov’è?» chiese Edward disperato. Vedevo un filo di speranza nei suoi occhi, ma era quasi del tutto coperto dalla disperazione. Per cosa, poi, non l’ho mai capito.

«No, e anche se lo sapessimo non te lo diremmo. Sei stato un idiota non meriti una seconda… anzi terza possibilità. Hai esaurito tutte quelle che avevi a disposizione» ringhiai perfida.

«Ma se Bella mi vedesse forse…»

«Non ti perdonerebbe ancora Edward! Capiscilo! L’hai fatta soffrire troppo e poi sono passati troppi anni»

«Ma io la vorrei anche così!» ribadì con forza. Non potevo negare che diceva la verità. Ma quello che avevo detto rimaneva. Era troppo tardi.

«Non pensi che lei non ti vorrebbe? È andata avanti, più o meno, e ha capito che non deve più aspettarti. Non è come l’altra volta. Ha reagito» intervenne Josh con passione stringendomi una mano. Io lo ringraziai mentalmente e la strinsi forte. Ero molto grata del sostegno che mi dava.

«Si lo so… infondo sono passati…» iniziò Edward e io finii.

«Cinquant’anni» quella parola aleggiò nell’aria per qualche secondo. Era passato davvero tanto tempo e Bella, quella vera, doveva avere sessant’otto anni. L’altra Bella, io, ho ancora diciotto anni. Buffa la vita, no? Due Bella e due realtà. La mia era la più brutta visto che la vera Bella era morta e poteva riposare in pace.

«Scusa la domanda» intervenne Alice per sdrammatizzare la situazione «noi ci conosci, ma noi non sappiamo chi siete tu e il tuo ragazzo»

Io e Josh ci scambiammo uno sguardo e iniziammo a ridere come due bambini, reggendoci a vicenda e cercando di smettere.

«No.. non è il mio ragazzo! È mio fratello» sghignazzai osservando le facce allibite dei Cullen.

«E si! Lei è la mia sorellina Alexis Boshop e io sono suo fratello Joshua Bishop. Siamo fratelli gemelli anche se non sembra» chiarì Josh con un sorrisino dispettoso sulle labbra.

«Siete totalmente diversi!» esclamò con il suo solito tatto Emmett, beccandosi una gomitata da Rosalie.

«Lo sappiamo. Ma a volte la vita è strana» alzai le spalle con indifferenza. Era questa la nostra copertura nel mondo. Eravamo orfani cresciuti in un orfanotrofio di New York che guarda caso era stato demolito un anno prima senza lasciare traccia dei suoi iscritti.

«Adesso che abbiamo fatto le presentazioni vorremmo parlarvi di un argomento serio…» iniziò Carlisle, ma io lo interruppi subito.

«Stanno arrivando i Volturi»

Questa mia semplice frase lasciò tutti a bocca aperta. Io sbuffai e iniziai a spiegare la mia falsa storia.

«Anche se sono umana ho un potere. So prevedere il futuro, come te Alice. È un talento che si tramanda di generazione in generazione attraverso le donne e infatti, mia cara Alice, tu sei una mia…. Tris-tris-trisavola o una cosa del genere» dissi pacata osservando attentamente la reazione della diretta interessata. Era stata questa la storia più valida da dire. Come succedeva ad Alice ogni tanto cadevo in trance quando avevo delle visioni abbastanza potenti. Se ne avevo una mentre c’erano loro avrei dovuto dare spiegazioni.

«Io… io» iniziò il piccolo folletto per poi correre ad abbracciarmi. «Sono felicissima! Pensavo che la mia famiglia si fosse estinta con la figlia di mia sorella» trillò felice e io le sorrisi. Ero felice di rivederla, veramente. Mi era mancata moltissimo la mia migliore amica.

«Alex, è ora» mi disse Josh e io annuii. I Cullen ci guardarono stupiti e io ghignai divertita.

«Famiglia Cullen, siete invitati a uno dei più grandi concerti dell’anno! Sono lieta di presentarvi la cantante e il chitarrista degli “Inferus”!» dissi alzandomi in piedi e facendo un inchino insieme a mio “fratello”.

«Sei abbastanza impegnata vedo» ridacchiò Alice contagiando un po’ tutti nella sala. L’unico che rimase immobile era Edward.

Angolo Autrice:
scusate, non ho tempo di scrivere un commento! $: Dico solo che questo capitolo risponde ad un po' di domande, ma non mi piace più di tanto...

  
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