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Autore: VineaHime    29/08/2017    1 recensioni
I sentimenti nelle persone sono complicati e Bokuto,nonostante può sembrare uno scemo,lo sa perfettamente.
Da sempre è segretamente innamorato del suo migliore amico e compagno di squadra Akaashi.
Dopo due anni finalmente,trova il coraggio di dichiararsi all'amico,che però ha una stranissima reazione,lasciando Bokuto amareggiato.
Ma i guai sembrano non finire per lui: Akaashi non sospetta minimamente che il ragazzo ha problemi di salute,che stavano andando via via peggiorando...
Cosa accadrà,quindi,al povero gufo..? E Akaashi riuscirà finalmente a mettere da parte l'orgoglio?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Gli studenti della Fukurodani si erano riuniti proprio li,davanti al bagno  assieme ad un professore e l'infermiera,che incitavano di allontanarsi.
Akaashi era li,immobile. Come se fosse stato pietrificato da una specie di sortilegio malefico.
Uno studente,poco più alto di Bokuto,uscì dal bagno e ciò che vide fu qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere.
L'amico era svenuto,appena era entrato nel bagno.
Allora stava davvero male?Non se lo era immaginato..?Come poteva essere così stupido.
L'infermiera e lo studente,anche compagno di classe di Kotarou,si diressero verso l'infermeria.
Lo sguardo del moro esprimeva colpevolezza verso se stesso,per le cose che aveva detto e lui non le meritava.
Si chiedeva ancora perchè ha reagito così.
Non era una cosa da lui.
Prese un bel respiro e seguì tutto il corridoio dritto per dritto,girando poi a destra,imboccando il corridoio dove era situata l'infermeria.
Notò che il professore parlava con la dottoressa ,chiedendo spiegazioni ed altre cose,così si imboccò nell'aula senza essere visto.
Si guardò attorno,osservando i vari ripiani e i vari lettini al suo interno.
Alla fine trovò quello dove stava riposando l'amico.
Respirava affannosamente , i suoi capelli erano giù e scompigliati , le gote rossicce con le mani fredde.
Prese lo sgabello accanto al lettino e si sedette,osservando il ragazzo in ogni suo tratto.
L'unica cosa che poteva fare in quel momento era stargli vicino.
Prese la sua mano fra le sue,tentando di riscaldarla.
Non sapeva se era per alleviare le sue colpe di stamattina o per qualcosa di nuovo che stava nascendo dentro di lui.
L'unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era che lui tornasse a stare bene.


< Sono un idiota.... >

Disse chiudendo gli occhi,poggiando la sua testa sul lettino,stringendo la mano dell'amico sempre più forte.

 

< Non lo sei. >

 

Eh?Chi aveva parlato?
Il moro scattò immediatamente sull'attenti,quasi fosse un soldato.
Scrutò intorno attentamente,ma gli unici li erano lui e Bokuto.
Sentii uno scricchiolio provenire dal lettino dell'infermeria,sempre più frequente.
Si volto e lo vide;si era svegliato e lo guardava sorridendo come faceva sempre.
Sembrava non fosse accaduto nulla,sempre se lui avrebbe ricordato qualcosa.

 

< Sei..sveglio? >

 

< Oho oh! ma certo! >

 

< ...Sei sicuro di sentirti bene?Questo pomeriggio puoi anche saltare gli.. >

 

< Non ci penso proprio!Adoro venire al club e poi l'infermiera mi ha detto ho avuto solo un calo di zuccheri! Berrò un po' di acqua e zucchero più spesso,così non ricapiterà! >

 

< Se lo dici tu >

 

< Fidati!E comunque non sei un idiota! Era normale reagire così,non pensarci! >

 

Di nuovo quel " non pensarci " che gli trafiggeva il petto,come se qualcuno gli avesse infilato una lama.Una lama assai dolorosa.
Non riusciva a spiegarsi quel malessere che cresceva sempre più dentro di lui.
Era qualcosa che non sapeva spiegare.
Bokuto si alzò dal lettino e prese la sua borsa,mettendosela sulla spalla,facendo cenno ad Akaashi di andare.

< Sei sicuro che ce la fai? >

 

< Hei!Avevo solo bisogno di riposare! >

 

< Sei ancora pallido in viso..forse dovresti restare un altro pò >

 

< Ce la posso fare,non preoccuparti! >

 

< Sarà.. >

 

Le lezioni pomeridiane passarono senza nessun intoppo.
I ragazzi della squadra,seppero da Keiji di Bokuto,così cercarono agli allenamenti di non forzarlo più del necessario,nonostante lui strafaccia sempre.

 

< Bokuto,non strafare,lo sai >

 

< Akaashi sei preoccupato? >

< ....... >

<  Non preoccuparti..lo so , lo so >

 

Gli  allenamenti iniziarono tranquillamente,sempre con il solito ordine.
Ma ciò che preferiva di più Bokuto era la partita da un set.
Finalmente iniziarono anche quella e le squadre erano di nuovo smistate ma,fortunatamente,Bokuto finì nuovamente in squadra con Akaashi.
Il fischio dell'allenatore diede il via e Bokuto che,essendo alla battuta,tirò una palla veloce,senza sapere che Akaashi lo teneva d'occhio.
Le battute fra le due parti continuavano ininterrottamente: muri,ricezioni,schiacciate,andavano sempre a migliorare,portando un forte umore alla squadra.
Durante le ultime battute ,però,la testa di Kotarou iniziò a giocare brutti scherzi.
All'ultimo muro,il ragazzo perse leggermente l'equilibrio,ma riuscì comunque a bloccarla anche se appena.
Tutto ciò non sfuggì al povero Akaashi.
vedeva che l'amico stava sudando freddo ed era poco attento.
Ma la cosa che lo attirava era il suo viso pallido,di nuovo.
Fece cenno all'allenatore di finire la partita,date le condizioni.Non poteva certo continuare così.

 

< basta così per oggi. >

 

< Eh?? di già? >

< Si,Bokuto. Stai perdendo la concentrazione. Devi riposare. >

< ma io sto bene! >

< No.Hai mancato una palla che normalmente prendi,non stai bene. Oggi sei svenuto,dovresti prenderti più cura di te stesso. >

< .... E va bene. >

I ragazzi andarono negli spogliatoi e si cambiarono,super felici di tornare finalmente a casa.
Rimasero solo Keiji e Kotarou.

< Sbrigati così torniamo a casa. >

< Ah,tu vai pure. Io ci metterò un po' >

< Strano. >

<  Bhe,c'è una prima volta a tutto. >

 

< Mh.. va bene. >

 

Poco sicuro della scelta,Akaashi uscì dallo spogliatoio ma,non andò subito a casa.
Restò li,dietro alla porta in silenzio,aspettando l'amico senza dirgli assolutamente nulla,anche se gli aveva detto di andarsene a casa.
Una musica iniziò a riempire la stanza dove si cambiavano i ragazzi: era il telefono di Bokuto.

< E ti pareva.. >

Incuriosito,mise l'orecchio accanto alla fessura della porta per sentire.
Da un po' di tempo Bokuto rimaneva sempre l'ultimo ad uscire,e la cosa lo insospettiva.

 

< Perchè mi chiami sempre per un pelo,quando finisco gli allenamenti? 

< Bhè,volevo sapere come stavi >

< Sto meglio di quanto la gente pensi. >

< Bhè lo sai che se non affronti la cosa,ti rimane poco vero? >

< Si,si...lo so.Ci sto pensando non preoccuparti. >

< Non sarà utilissimo,è vero. ma ti permetterà di giocare di più >

< Non importa. Se lo faccio,sarà dopo i preliminari. >

< Riuscirai a giocare così? E' molto infiltrata. >

< Non parlarne come se fosse una malattia grave! >

< parlo così,perchè ho i tuoi esami sotto mano. >

< Eh? >

< Domani verrò da te,così ne parleremo di persona. >

< Si.C'è qualcosa che tu devi assolutamente sapere. >


Aveva sentito tutto.
Gli occhi del moro iniziarono a diventare lucidi,come se avesse una quantità enorme di polvere.
Cosa stava accadendo al suo amico?E perchè tutto alle sue spalle?
Con chi parlava a telefono?
Iniziava a pensare che lo strano caso di oggi sia collegato a quella persona con cui Kotarou ha parlato.E quest'ultimo non gli aveva detto nulla,perchè?

 

< Bokuto..cosa sta succedendo?Non lo so..ma sento che qualcosa di brutto stia per accadere.Se solo me ne parlassi.. >

   
 
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