Questa è realtà....
“non potrei mai lasciarti”
“Evvai! Un milione per me!!”
disse Nutty agitando il Joystick della x-box.
“maledizione! Non ti vantare
tanto! La tua è fortuna!” disse Dile ormai rassegnato per la sua ennesima
sconfitta.
“ma vai via! Quale fortuna! A
Tony Hawk non mi batterai neanche tra cinquant’anni schiappa!” appoggiò il
comando e prese il suo cellulare “salgo su, potrei ricevere chiamate da Neo
durante la mattinata!”
“tu ti stai cacciando in guai
grossi mille volte più di te!”
“Dici così solo perchè
vorresti conoscere anche tu Neo!”
“non è per quello... e che tu
non sai fare mosse a rallentatore, o voli o arti marziali!”
“infatti, diciamo che servo
solo come mezza guida!”
“spero per te che non ti
capiti di dover affrontare qualcuno!”
“tranquillo! Col ragazzone
qui sopra in cortile vado sul sicuro!” detto questo uscì dalla porta e corse
per le scale.
Quando arrivò in terrazza
cercò Smith, ma come quasi ogni mattina non lo trovò dentro il locale
ascensore. Si affacciò dalla ringhiera ma non vide nulla. Sentì una voce
familiare dall’altra parte della terrazza, era suo padre!!
“maledizione!!” disse Nutty.
Smith le arrivò da dietro
all’improvviso “Isabella, che ci fai qui?”
“maledetto! Eccoti qua! Entra
dentro il locale e sbrigati maledizione!!” gli urlò spingendolo dentro.
“ma che c’è?!”
“come che c’è?! Là in fondo
c’è mio padre!! E tu te ne vai in giro a fare il turista!!” si affacciò
cercando di non farsi vedere, suo padre stava venendo da quella parte “oh
cacchio!! Smith credo che mio padre stia per venire qui!!”
“ma mi avevi detto che non
sarebbe mai venuto in questa zona del terrazzo!!” disse preoccupato.
“evidentemente mia madre gli
ha chiesto di controllare il cortile per trovare cosa mi faccia stare fuori di
casa ogni sera: cioè tu!!”
“e ora??”
“scusami Smith!” gli disse
prima di spingerlo nella tromba dell’ascensore. Riuscì ad aggrapparsi di
fortuna alle corde senza cadere sopra l’ascensore. In quel momento entrò suo
padre e trovò Nutty davanti alla fossa della tromba dell’ascensore.
“e tu che ci fai qui?!” le
chiese.
“io?! Questo è il rifugio
mio, di Dile e di Beba!”
“non sapevo che avevate messo
qui tutta questa roba!! Qui non ci potete venire lo sapete?!”
“si ma ci serviva un posto
segreto!!”
In fondo sua figlia non aveva
fatto nulla di male, e di fastidio non ne davano, decise che poteva lasciargli
il loro posto segreto “basta che non fate casino!”
Sua figlia aveva un aria
strana però, si avicinò a lei “sei strana, che hai?” Nutty si accorse di avere
un aria troppo sospettosa allora cercò di essere più indifferente.
Suo padre però si stava
avvicinando troppo alla fossa, Smith (che intanto lottava sotto tra le corde!!)
poteva essere scoperto “ma che dici Pà! Va tutto bene” intanto lo prese per un
braccio e lo allontanò da lì. Purtroppo si accorse che sulla poltrona c’erano
ancora gli abiti di Smith ben piegati, se suo padre gli avesse visti sarebbe
stata la fine.
Nutty allora facendo sempre
l’indifferente si avvicinò alla poltrona di spalle e afferrò i vestiti. Dopo di
che indicò a suo padre un antenna fuori in terrazza “quella mi sembra nuova!
Quando l’hanno montata?”
Suo padre si voltò “quella?
No ti stai sbagliando, è li da parecchi anni...” nel frattempo Nutty, con gesto
quasi fulmineo, lanciò i vestiti sutto la tromba dell’ascensore dove c’era
anche Smith, facendoglieli arrivare dritti in faccia.
“cacchio!” urlò da sotto la
fossa Smith.
Suo padre si voltò di scatto
verso sua figlia “come hai detto?!”
“no dicevo: cacchio! Non lo
sapevo! Vengo qui in terrazza da parecchio tempo ma non l’ho mai notata!” disse
Nutty che stava cominciando a perdere di mano la situazione.
Suo padre si avvicinò a sua
figlia con aria sospettosa “Isabella...”
“che c’è papà?” questa volta
era davvero la fine.
“...miraccomando stai
attenta, qui in terrazza non è un parco giochi, potresti farti male!” detto
questo uscì dal locale ascensore.
Nutty rimase immobile, era riuscita a scamparla!! Si buttò
per terra e la sua respirazione riprese regolarmente. Smith intanto, che aveva
ancora i vestiti addosso, si arrampicò sulle corde dell’ascensore sino a
tornare nel locale “via libera?” chiese spostandosi i vestiti dal viso per
riuscire a vedere qualcosa.
“si si, vieni pure, questa
era da filmare! Un impresa simile non accadrà mai più!” si alzò e lo guardò,
aveva il centro della camicia e le mani tutte sporche di grasso, le venne da
ridere “ma che hai fatto??”
“come che hai fatto?!” disse
irritato “sei tu che hai cercato di assassinarmi gettandomi dalla tromba
dell’ascensore!!”
“mi sembra di averti già
chiesto scusa! Preferivi essere scoperto da mio padre?”
In quell’istante squillò il
cellulare di Nutty. Era Neo.
“è ora di andare in un bel
posto” disse Smith prendendo la mano della ragazzina.
“ma come? Sei tutto sporco!
Non vorrai andare così!” gli disse toccandogli la parte sporca della maglietta.
“non cè tempo per queste
stupidaggini! Abbiamo altre cose a cui pensare! Reggiti forte!”
“a cosa?!”
“a me!” flesse i muscolì e
fece un balzo tra le nuvole. Inizialmente Nutty non se ne rese neanche conto,
ma quando scesero sotto il banco di nuvole erano visibili tutti i palazzi della
città. Nutty fece un urlò e si aggrappò a Smith il più forte possibile.
“ecco brava, almeno così
eviti di scivolare e di spiaccicarti sull’asfalto! Sai, è scientificamente
provato che un essere umano che cade da una grande altezza non può
sopravvivere, a differenza di programmi o uomini che hanno raggiunto la
consapevolezza!”
“stai cercando di spaventarmi
o sbaglio?”
Smith sorrise “il mio intento
era quello! Vuoi davvero provare un esperienza da brivido?”
“dubitavo esistesse qualcosa
più spaventoso di te!”
Smith la strinse bene a se.
Si fermò per qualche secondo in aria, localizzò il luogo dove sarebero dovuti
arrivare e ci scese giù in una velocissima picchiata.
“GHYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!”
Nutty non fece in tempo a finire di urlare che loro erano già atterrati
lentamente sull’asfalto.
“eccoci arrivati! Piaciuto il
viaggetto?”
Nutty cerco di riprendere
fiato “...TU – SEI – PAZZO!!”
Entrarono dentro un vecchio
portone, alla fine di una via abbastanza stretta, era una via della città che
non conosceva. “che ci veniamo a fare qui?” gli chiese.
“qui ci raduniamo quando c’è
da discutere di cose importanti...un po’ come quel posto dove vado a dare il
mio regalo al signor Anderson nel secondo film...”
“ah ok, ora ci sono...quindi
ecco svelato il motivo di questa puzza, è un collegamento alle fogne vero?”
“esatto, in caso arrivassero
dei federali... anche se ormai si uccidono come niente...”
Scesero lungo delle scale e
si fermarono al centro della stanza, molto polverosa, si vedeva che era stato
dimenticato da Dio quel posto... qualche secondo e alle loro spalle si
presentarono anche Neo e Morpheus.
“finalmente riusciamo a
incontrarci ragazzina...” disse Morpheus.
“è un grande onore per me
conoscerti” gli si avvicinò tendendogli la mano sorridente.
“Ora decideremo ciò che
dovremo fare per scoprire cosa spinge le macchine a rimettere disordini
all’interno di Matrix...” intervenne Neo.
“voi avete notato altri
disordini?” chiese Smith.
“bè, molti uomini di altre
navi sono stati attaccati da agenti...” disse Neo.
“e cosa stavano cercando di
fare?” chiese.
“...di mettersi in contatto
con altre pillole azzurre...” rispose Morpheus.
“mmm...quindi è questo che
gli da fastidio...questo spinge solo a pensare che non hanno più intenzione di
lasciare la possibilità agli uomini di potersi liberare come avevano promesso
alla fine della guerra...” intervenne Nutty.
“effettivamente tutto porta a
questo...” commentò Morpheus.
“l’unica cosa che sono
riuscito a farmi dire da uno degli agenti è stato che io sono l’esule più
ricercato nella matrice...” disse Smith grattandosi la fronte per riordinare i
suoi ricordi.
“secondo me tu sei uno dei motivi
di questi disordini...” disse Neo.
“come fai a dirlo?”
“scusa, Nutty è stata
attaccata...secondo te perchè? Perchè ti tiene al sicuro da tutti e tutto!
Quindi vuol dire che vogliono eliminarti perchè sei considerato una
minaccia...”
“minaccia per cosa?” chiese
Nutty “quando Smith si è risvegliato non ha più avuto il potere di potersi
clonare...” Smith confermò quanto detto dalla ragazzina annuendo con la testa.
“allora una minaccia per
qualcos’altro... se non sbaglio l’Oracolo vi ha incaricati di scoprire cosa sta
accadendo, ciò vuol dire che è qualcosa che Smith è in grado di scoprire... e
le macchine lo sanno, perciò lo vogliono togliere di mezzo!” disse Morpheus.
“e come mai Smith lo può
scoprire?” chiese Nutty.
Smith abbassò leggermente la
testa “sono stato tutto e tutti un tempo...avrò preso possesso di qualcuno che
sà.... di qualcuno che possa far parte di questo casino...”
Gli altri rimasero in
silenzio, aveva pienamente ragione...rimaneva solo da capire chi fosse questa
persona.
“dovete darmi un po’ di
tempo... e vedrete che scoprirò cosa sta accadendo...ora ho bisogno di un po’
di tempo per pensare” disse Smith andando verso l’uscita, lasciando indietro
Nutty che lo seguì a passo veloce per raggiungerlo.
Neo e Morpheus rimasero
immobili fino a quando non chiuse l’enorme portone.
“ci faremo sentire tra
qualche giorno...” disse Neo.
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Smith andò lentamente per la
strada verso casa e non aprì bocca una sola volta. Nutty pensò fosse meglio non
dirgli nulla, da quando avevano avuto quella conversazione con Morpheus e Neo
lui non aveva più parlato...
Arrivarono a casa e Smith si
andò a sedere sulla poltrona.
“cos’hai Smith?” chiese Nutty
seriamente sedendosi affianco a lui sul bracciolo della poltrona.
Smith appoggiò la testa sulla
mano “io...sto pensando di andarmene di qui”
“come sarebbe a dire di
andartene?! Dove vorresti andare?”
“lontano il più possibile da
te...”
Nutty frenò di respirare e
rimase immobile. Come se qualcosa di orribile gli fosse entrato nel petto e le
avesse strappato il cuore.
“se rimango qui, tu, la tua
famiglia e i toui amici sarete in pericolo...sono io che vi metterei in
pericolo, per causa mia...tu l’altra volta hai rischiato di morire...non potrò
mai perdonarmelo”
“ma perchè dici così?! Non è
colpa tua! E’ colpa delle macchine che non hanno nulla di meglio da fare che
rompere le scatole! Non prendertela per questo!”
Smith la guardò “non posso
stare qui... sei troppo giovane per fare una brutta fine... mi dispiace
Isabella...”
Nutty si alzò e gli voltò le
spalle “come fai a dire mi dispiace? Come fai se tu non riesci a sentire un
minimo di sentimento? Eh? Come puoi capire se ti diapiace o no?”
Smith restò a guardarla dalla
poltrona “me lo sento...sento qualcosa dentro che mi rende triste...mi
dispiace”
“lo senti davvero?! Senti
della tristezza! Tu hai detto che puoi avvertire le emozioni umane giusto? E la
mia non la senti?!” Nutty si voltò a guardarlo, e delle lacrime cominciarono a
scenderle sul viso “la mia non la senti?!”
Smith si alzò guardando il
pavimento, la poteva sentire benissimo la sua disperazione. La ragazzina allora
lo abbracciò e lo strinse come per non poter mai far scappare da lei la cosa
più cara a questo mondo.
“ti prego...sono disposta a
morire, non mi importa, voglio scoprire cosa sta accadendo, chi c’è dietro a
tutto questo...” Nutty strinse la sua camicia “ma ti prego non mi lasciare di
nuovo... non lasciarmi ancora da sola...”
Smith sentì una sorta di
esplosione nel cuore di Nutty, un sacco di emozioni confuse che giravano
all’impazzata che le impedivano di esprimersi come avrebbe voluto, quindi le
uniche parole che riuscì a dire furono soltanto “non lasciarmi” ma Smith ormai,
vedendo il suo comportamento in quel momento, sapeva che in testa erano ben altre
le frasi che le giravano...
Poteva quasi sentirle dal
profondo del cuore di quella ragazzina, urlarle a squarciagola “senza di te non
potrei vivere...” oppure “quando sto vicino a te mi sento bene” frasi che
possono saltare in testa a qualsiasi ragazzina innamorata... ma Smith le sentì
diverse, perchè erano rivolte a una persona crudele, a un uomo che un tempo
l’aveva quasi uccisa...
Nonstante quello però lei
riuscì comunque a perdonarlo, lui allora decise con tutto se stesso di
proteggerla, almeno avrebbe ricambiato in parte tutti i grandi favori che lei
ha fatto per lui, soltanto che lui non aveva ancora capito che Nutty non lo
faceva per fargli un favore, lei lo faceva perchè lo amava... solo quella sera
se ne rese conto...
Quasi si pentì di non voler
provare qualche emozione positiva nei confronti di qualcuno...
Smith allora la strinse forte
a se “scusami...scusami tanto...neanche tra un milione di anni riuscirò mai a
ripagare tutto il bene che stai facendo per me e tutto l’affetto che mi stai
dando...io non ti lascerò più, ti starò per sempre vicino, quindi non piangere
più...”
Nutty allora sorrise cercando
di frenare le lacrime, ma era troppo contenta per riuscirci! Anche se lei
sapeva che Smith non arebbe mai potuto amarla lei si sentì comunque felice,
perchè riuscì lo stesso a fargli capire ciò che lui conta per lei.
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Altrove.
In un castello, lontano
cenrtinaia di chilimetri, il Merovingio sorrise al vedere che era appena
riuscito a ridare vita ai fratelli Caino e Abele, suoi seguaci.
Entrambi aprirono gli occhi,
si alzarono e si guardarono dritti negli occhi, confusi.
“che cosa ci facciamo qua?”
chiese uno.
“Vi ho appena fatto
rinascere...” disse con un ghigno il Merovingio.
Abele si toccò la fronte
“Persephone...Persephone mi aveva sparato in testa...lo ricordo benissimo...”
“perdona la mia signora, a
volte è un po’ impulsiva...ah! le donne!”
“io invece sono stato
sconfitto da Neo...” ricordò Caino.
“il guaio è che quel ragazzo
è ancora in circolazione ragazzi...”
“cosa vuoi che facciamo?”
chiesero.
“abbiamo deciso di aiutare le
macchine nel loro piano...” rispose.
“quale piano?”
“gli umani si stanno
liberando pian piano...magari lentamente, ma più il tempo passa e più gli umani
sulla terra tornano nel mondo reale...noi avevamo fatto un patto con gli umani
quando finì la guerra, promettemmo che gli umani se avessero voluto si
sarebbero potuti liberare, però qualcosa è andato storto...”
I due fratelli seguivano con
attenzione il suo discorso.
“...l’architetto sbagliò i
suoi calcoli e ora tutti gli umani se ne stanno andando, mentre noi rimaniamo
senza energia, e senza energia non possiamo vivere noi programmi! Quindi il
nostro compito è far si che gli umani rimangano qui in Matrix!”
“quindi noi dobbiamo aiutare
gli agenti...?” chiese Caino.
“esatto...il vero compito
sarà quello di distruggere Neo, l’Eletto, perchè a quanto pare è lui che muove
le fila e istighi gli umani a liberarsi...ma adesso si è messo in mezzo anche
Smith...il nostro obiettivo!”
“ne avevo sentito parlare di
questo agente Smith...cosa dobbiamo fare con lui?” chiese Abele.
“Smith è sempre intenzionato
a voler sconfiggere Neo, ma ha perso gran parte del suo potere, quindi non ne è
in grado...voi me lo porterete qui e cercheremo di fargli un bel lavaggio del
cervello, lo indurremo non ha sconfiggere Neo, ma a uccierlo, so come fare...”
finì la frase con un sorriso malvagio.
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Nutty, Smith, Beba e Dile
erano in terrazza a giocare a Monopoli per cercare di passare un po’ il
pomeriggio, nell’attesa che Neo chiamasse, Smith se lo sentiva.
Beba finì sopra un albergo di
Dile che fece una grossa risata “paga 200 euro!!”
“ma dai non è possibile! E’
la terza volta che finisco sopra il tuo parco della vittoria! Secondo me i dadi
sono truccati!” si lamentò Beba dando i soldi a Dile che sorrideva soddisfatto
“a questo gioco non mi batte nessuno!”
Nutty sentì vibrare il suo
cellulare “aah! Questo è Neo! Smith alza le chiappe, si và!”
“proprio adesso che mi stavo
divertendo?!” disse alzandosi a forza.
“su bel bambino, se fai il
bravo ti compro un gelato!” disse prendendolo a braccetto.
“alla menta, grazie!” disse
Smith prendendola per la mano e volando dove Neo e Morpheus li avrebbero
aspettati.
Intanto Dile e Beba rimasero
seduti “allora torniamo a noi!” Disse il ragazzino schioccandosi le dita.
“Ho un impegno importante mi
dispiace, sarà per la prossima volta!” disse Beba svignandosela per le scale.
“ma non è giusto Beba! Almeno
vieni qui ad aiutarmi a mettere a posto tutta sta roba!! Beba! Bebaaaa!” Dile
cominciò a sollevare una delle trecento banconote sparse per il terrazzo.
Continua!
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Nota di Isa: non scherzo
quando dico che mio fratello in qualche modo a Monopoli riesce sempre a
battermi!! Almeno mi rifaccio con Tony Hawk Underground 2, lì sono un
mostro!!^^ Stramaledizione, mia mamma comincia a diventare davvero troppo
curiosa, fa troppe domande su quanto faccio io in terrazza, nonostante papà
l’abbia un po’ tranquillizzata! Devo escogitare qualcosa! Ora però devo andare
da Neo e Morphy, se no faccio ritardo! ;)