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Autore: dragun95    30/08/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 12



Per le strade, due figure si stavano muovendo più velocemente possibile, ma senza cercare di destare sospetti, davanti vi era una ragazza orientale che sbuffando lanciava uno sguardo indietro alla persona che doveva accompagnare, notando che si era tolto la giacca che indossava e l'aveva gettata via come niente fosse,

-Vuoi fare uno spogliarello in strada?- chiese lei storcendo le labbra, mentre il cacciatore prendeva la giacca nera che si era portato dietro fin dall'arrivo a Parigi, indossandola subito,

-Mi stavo solo rimettendo la mia giacca- rispose lui sistemandola ed abbassando il cappello che gli aveva fatto apparire Yann in modo che la visiera gli oscurasse gli occhi, lei sospirò, mentre sentiva che il ragazzo l'affiancava per la strada, sentendo la presenza al suo fianco provocargli un certo disagio sapendo di avere il ragazzo così vicino finendo per arrossire lievemente, al contrario anche il cacciatore era nello stesso disagio causato dalla vicinanza con la ragazza orientale, ogni volta che la vedeva risultava sempre bella ai suoi occhi e qui pensieri lo mettevano in imbarazzo tanto che dovete alzarsi il colletto della giacca, cercando di nascondere il rossore sulle guance e abbassarsi di più la visiera del cappello.
Per un po i due rimase in silenzio tombale senza rivolgersi la parola e lanciarsi solo delle fugaci occhiate ed ogni volta che i loro occhi si incontrava si guardavano il cagnesco per poi spostare lo sguardo, quando poi il moro decise di rompere il silenzio,

-Per caso la tua "Padrona" ha raccolto anche informazioni sul ragazzo a cui hai spezzato il collo?- chiese, Mayling lo guardò per poi infilare la mano nel vestito all'altezza del seno ed estrarre dei fogli arrotolati che porse al ragazzo, che con occhi sgranati storse leggermente le labbra prendendoli ed esaminarli,

-Vediamo....Jean Agrent, 27 anni, arrestato più volte per possesso di stupefacenti. Un piccolo criminale in sostanza!- affermò Molock continuando a studiarne i fogli con le informazioni sul ragazzo con sguardo attento, mentre la corvina lo osservava attentamente,

-Qui dice che il padre, unico parente in vita è scomparso tre mesi fa...ne ha denunciato lui la scomparsa...ma anche così queste informazioni non ci aiutano molto- sospirò mentre la ragazza prendeva i fogli arrotolandoli e rimettendoli nel suo vestito, sotto lo sguardo di lui,

-Di un po, ma cosa puoi tenere in mezzo a quei seni?- a quella domanda lei arrossì come un peperone per poi ruotarsi assestando un colpo al ventre di lui che poi fece esplodere con un'onda d'urto mandandolo a sbattere contro il muro, il cacciatore gemette per l'impatto per poi rialzarsi dolorante e stiracchiarsi la schiena sentendo le ossa scricchiolare,

-Va bene che diavolo è quella tecnica?- domandò lui guardandola, mentre Mayling riabbassava la gamba, mentre lei continuava a guardarlo con sguardo di un misto tra rabbioso e serio,

-Shénshèng chōngjí yālì. Stile: pressione dell'impatto divino. Uno stile che permette all'utilizzatore di concentrare la forza e la pressione in un'unico punto usando allo stesso tempo il "Ki", per colpire con dei proiettili di pressione che trapassano il nemico respingendolo- spiegò lei per poi girarsi e riprendere a camminare davanti a lui, rossa per l'imbarazzo, mentre Molock dopo la spiegazione face un profondo respiro, pensando che avrebbe dovuto ragionare prima di parlare e mettersi a seguirla stando a un metro da lei per precauzione.



Prendendo un taxi alla fine raggiunsero la loro destinazione le strade di Rue de Lappe, appena i due arrivarono all'inizio della strada "Rue de la Roquette" dove scesero dal taxi pagando il guidatore,

-Siamo arrivati- disse la corvina, mentre il ragazzo le faceva cenno di proseguire, mentre vedeva la strada affollata di persona che si stavano godendo la vita notturna,

-C'è sempre così tanta gente?- chiese lui notando che vi erano molti posti aperti a quell'ora tarda, mentre le persone entravano nei locali o nelle discoteche della zona,

-La Rue de Lappe è molto apprezzata per la sua vita notturna, non per niente  oggi è il cuore alla moda della Bastiglia- rispose lei seria, mentre notò che alcune ragazze sui diciotto-diciannove anni dall'altra parte della strada stavano lanciando alcuni sguardi provocatori al cacciatore, che forse fingeva di non notarli, a quel punto lei puntò gli occhi neri contro le ragazze, uno sguardo penetrante e pungente più di un'ago che fece venire i brividi alle ragazze parigine che preferirono andarsene, mentre lei portava avanti il viso stizzita è leggermente rossa non capendo bene perché gli avesse dato fastidio, con un profondo respiro continuò a camminare al fianco del ragazzo finché non arrivarono quasi alla fine della strada.

-Ecco qui lo studio dentistico!- affermò Molock guardando i fogli con le informazioni per poi, spostare lo sguardo sul piccolo edificio a due piani con sotto lo studio dentistico, la ragazza orientale si avvicinò provando ad aprire la porta dello studio ma questa era chiusa, 

-Dovremmo trovare un'altro modo per entrare!- affermò irritata, mentre il cacciatore spostava lo sguardo in alto individuando una finestra aperta al secondo piano, ad occhio e croce saranno stati sì o no quattro metri da sopra  lo studio, con calma prese lo stilo incidendosi sulla spalla la runa dell'invisibilità,

-Aspetta qui- disse lui rinfoderando lo stilo sotto la giacca per poi fare qualche passo indietro e con un profondo respiro correre ed effettuare un salto fenomenale estraendo l'alabarda e piantando la lama a picca nel muretto fino a raggiungere la metà della distanza che lo separava dalla finestra, poggiando i piedi sul muro fece pressione liberando l'arma e scattare con un salto afferrando la finestra e con la punta dell'arma forzarla per aprirla ed issandosi dentro,

-Niente male!- fischiò la ragazza ammirata, mentre aspettava davanti alla porta dello studio, quando dopo una manciata di minuti si aprì e lei vide il ragazzo che le faceva segno di entrare.
I due si misero subito a guardare in giro all'apparenza sembrava un normale studio dentistico, quando a Mayling venne un dubbio,

-Tranquilla ho oscurato le telecamere di sorveglianza- le rispose repentivo il moro entrando nella stanza dove il dentista eseguiva gli interventi iniziando a cercare qualunque cosa potesse essere un'indizio,

-E con questi metodi che hai battuto Sammael?- a quella domanda voltò lo sguardo sgranato verso di lei,

-Abbiamo raccolto qualche informazione su di te, membro delle sette croci sacre e degli Holeblade- rispose ghignando la corvina, ma lui non sembrò interessato a parlarne, preferendo continuare a cercare,

-Sono stupita, come ha fatto un cinghiale come te a battere un pezzo grosso dell'inferno, certo devo ammettere che gli altri quattro dovevano essere delle bestie chissà chi fossero?- chiese più a se stessa che al ragazzo, mentre sfogliava delle riviste di protesi dentali lasciate nello studio,

-Non ricordo i loro nomi. Ricordo però che l'unica ragazza di noi cinque era indiana, un'altro era una specie di dark proveniente da Salem e gli altri due erano due cacciatori gemelli, credo che fossero del Madagascar- gli rispose sbuffando e storcendo le labbra, mentre Mayling guardava la sua schiena con intensità,

-Non vai fiero di quello scontro!-

-Per niente, Sammael era molto indebolito non era come sfidare un demone maggiore...se fosse stato al massimo della forza...questo mi ha fatto capire quanto non fossi sufficientemente forte...ancora- disse l'ultima parola stringendo con forza il ripiano antibatterico per la medicina, ripensando a spiacevoli ricordi e di quanto lui non fosse stato sufficientemente forte, a vederlo così la ragazza orientale abbassò lo sguardo dispiaciuta allungando la mano per toccargli la schiena, ma si fermò ad un metro da lui mordendosi il labbro inferiore,

-Forse ho qualcosa!- affermò prendendo una protesi in argento,

-Può essere dello stesso materiale delle monete. Dovremmo farlo analizzare e direi che qui abbiamo finito- disse Mayling prendendo la protesi e mettendola al sicuro nel suo abito,

-Qui si...ma prima voglio controllare una cosa!- affermò Molock toccandosi il mento pensieroso.



Dopo essere usciti dallo studio, sperando che nessuno vedesse la ragazza uscire furtivamente dalla studio, si diressero fuori dalla Rue de Lappe vagando lungo la strada, quando videro ciò che cercava una casa che era presente in quella via,

-Eccola- disse infine il moro guardando la casa,

-Sarebbe?- domandò Mayling confusa, senza capire proprio un bel niente di quello che il ragazzo volesse dire,

-È la casa di Jean Agrent, era proprio qui in zona e quindi ho pensato di darci uno sguardo, forse troviamo qualcosa- rispose lui ghignando e facendola arrossire, per poi dirigersi verso la porta, mentre la ragazza controllava che non ci fosse gente nei paraggi, mentre lui prendeva il coltellaccio che teneva alla cintura per forzare la serratura, quando il braccio di lei si frappose fermando mentre faceva un passo avanti e alzando la gamba colpire lo stipite della porta usando anche lo stile della pressione rompendo la serratura e sfondando la porta, lasciandolo di stucco, mentre lei si girava sorridendo vittoriosa ed entrando,

-Esibizionista- pensò il cacciatore guardandosi in torno sperando che nessuno avesse visto per poi entrare e chiudere per quanto poteva la porta che ormai era quasi scardinata.
L'interno della casa era alquanto normale con mobili che sicuramente non avrebbero avuto più di un paio di anni, ma le tende erano oscurate con polvere ovunque ed odore di chiuso come se qualcuno non vi pulisse da molto tempo,

-Non era molto propenso alle pulizie- constatò la ragazza notando nella cucina un sacco di scatole di pizze e cibo da asporto ormai vuoti, storcendo il naso e la vista disgustata,

-Si direbbe un tentato isolamento di un vampiro!- affermò il ragazzo notando che le lampadine erano quasi del tutto svitate, con solo qualcuna dalla luce molto fiocca, mentre per il resto le tende scure alle finestre oscuravano il sole per far rimanere il luogo nelle tenebre, spostando le tende si accorse che anche i vetri sembravano oscurati,

-C'è il piano superiore, che vuoi fare?- chiese lei guardando le scale del piano di sopra, lui alzò il pollice per farle segno di salire, così si diresse lungo le scale, cercando di resistere alla tentazione di alzare lo sguardo per intravedere la biancheria intima della ragazza da sotto il vestito corto che indossava, quando improvvisamente la corvina si portò una mano dietro al vestito per impedirgli di vedere,

-Stupido cinghiale maniaco- pensò lei rossa, salendo le scale fino al secondo piano fino alla stanza che doveva essere di Jean, la quale era dai toni neri completamente oscurata, quando accesero le luci si accorsero che erano molto fiocche per non illuminarla troppo, subito dentro iniziarono a guardarsi in torno alle pareti vi erano poster riguardanti i vampiri.
Mayling  si diresse verso la scrivania dove vi erano molti libri e disegni, alcuni fatti abbastanza bene, ma tutti riguardanti i vampiri,

-Questo era un vero fanatico!- affermò lei guardandosi intorno abbastanza stranita, mentre il moro le dava ragione analizzando i libri presenti nella libreria del ragazzo,

-Non ci sono solo libri sui vampiri...demonologia, guida sul purgatorio e l'inferno. Si direbbe un'ossessionato dal lato oscuro del mondo- rispose rimettendo i libri al loro posto studiando il posto con lo sguardo, mentre la ragazza orientale si voltava verso lo sgabuzzino posto sulla parete avvicinandosi alla porta,

-Ossessionato, un po come te con le croci o il fatto di voler rispondere all'offesa subita- aveva parlato di nuovo senza pensare per poi mordersi subito la lingua, ma il braccio del cacciatore si piantò proprio vicino di fianco al suo viso sulla porta dello sgabuzzino inchiodandola al muro, lei voltò la testa incrociando lo sguardo serio di lui, specchiandosi nei suoi occhi azzurri,

-Non mi piace il tuo tono!- affermò Molock sibilando avvicinando il volto a quello di lei così che li separasse un centimetro di distanza, la corvina deglutì, arrossendo leggermente per poi aggrottare le sopracciglia,

-Davvero?- chiese decisa, a quella domanda il moro portò il peso in avanti facendo sfiorare i loro corpi, per poi posizionare il braccio dietro di lei afferrandole la coscia e sollevandola di peso così che i loro volti furono alla stessa altezza, lei sgranò gli occhi sentendo la terra mancarle sotto i piedi, mentre le immagini del sogno si facevano nuovamente strada nella sua mente, digrignando i denti per l'imbarazzo, posizionò le mani sulle sue spalla pronta ad effettuare la pressione per spingerla via.
Capendo cosa volesse fare, il cacciatore arrossì sospirando dispiaciuto, rimettendola a terra e subito lei sgusciò via da lui allontanandosi di qualche passo da lui, restando in guardia ed arrossendo vistosamente per essersi fatta inchiodare al muro così facilmente, al contrario Molock sospirò per essersi fatto guidare di nuovo dai suoi istinti, afferrando la maniglia della porta,quando il suo naso avvertì leggero odore di  marciume, non poteva trattarsi di un demone, me preferendo restare cauto portò l'altra mano al coltellaccio, notando il movimento anche Mayling si mise in posizione d'attacco portando la mano ai coltelli tenuti legato alla gamba, con un profondo respiro e spalancò la porta ritrovando al suo interno dei vestiti e un baula abbastanza grosso, lentamente si avvicinò ad esso usando il coltellaccio per forzare la serratura,

-Che ci sarà dentro?- chiese la ragazza dietro di lui, lentamente lo aprì e ciò che videro al suo interno gli fecero sgranare gli occhi, in un grande sacco di plastica vi era il corpo di un uomo adulto in decomposizione, appena l'odore arrivò alle narici di entrambi, questi fecero si allontanarono chiudendo subito lo sgabuzzino, ispirando con la bocca,

-Credo di sapere che fine abbia fatto il padre scomparso!- affermò il moro, mentre la ragazza orientale annuiva tossendo e prendendo profonde boccate d'aria fresca e trattenendo dei conati di vomito, quando sentì delle pacche leggere sulla schiena,

-Tutto bene?- chiese lui con una punta di preoccupazione, la ragazza annuì pulendosi la bocca con il braccio e rimettendosi dritta in piedi, per poi voltare lo sguardo verso lo sgabuzzino, subito Molock le passò un braccio intorno alle spalle portandola fuori dalla stanza per evitare che vedesse di nuovo quell'orrore.



Intanto nelle zone private del club adibite a stanza, Elise era seduta sul divano comodo, mentre dall'altro lato della stanza Yann stava armeggiando con le bottiglie di alcolici e sangue fornite dal club, mentre la povera vampira era tesa come una corda di violino e nervosetta, così per distrarsi accese la televisione per vedere che programmi ci fossero,

-Qualcosa di interessante?- chiese lo stregone apparendo al suo fianco, facendola sobbalzare, lei in risposta scosse la testa e lui sorridendole si sistemò meglio sul divano, mentre lei si accoccolava al suo petto sentendo il ritmo del suo cuore leggermente accelerato, istintivamente portò la mano all'altezza del suo ma non sentendolo battere,

-Giusto io sono una non morta- disse mentalmente a se stessa, mentre i suoi occhi diventavano tristi, vedendola così lui le accarezzò dolcemente il viso facendole alzare lo sguardo incontrando il suo, per poi con l'altra mano sfilarsi via la maschera,

-N...non d...dovresti...- balbettò la bionda spostando lo sguardo rossa, mente lo stregone sorrideva poggiando la maschera sul tavolino per poi farle girare il viso verso di lui, baciandola a stampo sulle labbra facendola arrossire,

-Tu sei una delle poche persone che possono vermi senza maschera- le disse dolcemente sorridendole, un sorriso caldo come le fiamme che poteva creare e le uniche che riuscivano a riscaldare il corpo freddo della bionda, che con gli occhi umidi si sporse avvolgendogli il collo con le braccia e baciandolo, lui sorpreso ricambiò il bacio, mentre lei presa dal momento finì per mettersi a cavalcioni sopra di lui annusandogli il collo guidata solo dalla sua sete che si stava facendo sempre più sentire, ispirando il suo profumo sentì i canini allungarsi e la voglia di affondarli nel collo di Yann, ma subito lei si riscosse arrossendo più di un pomodoro appena si accorse della posizione in cui si trovavano,

-Io..uhm...ecc..- balbettò cercando si alzarsi da sopra di lui, ma le braccia del giullare furono più veloci avvolgendosi intorno ai suoi fianchi e alla sua schiena per farla restare seduta su di lui con la testa poggiata contro il petto del ragazzo dai capelli multi colore che le sorrideva imbarazzato, mentre negli occhi di Elise trasmettevano, imbarazzo, disagio ma lui scorse anche la voglia di bere da lui, in quello sguardo nascosto molto in profondità.
Lo stregone le accarezzò dolcemente i capelli biondi, cercando di farla rilassare, lei sembrò calmarsi leggermente ma era ancora in imbarazzo, lentamente lui la fece rimettere seduta sul divano accarezzandole il viso e baciandole dolcemente le labbra,

-Pensavo...ecco...che ne dici se...una di queste sere...venissi a casa mia?- chiese lui imbarazzato grattandosi il collo, a quella domanda lei sussultò diventando ancora più rossa se possibile spostando lo sguardo,

-Voglio dire io vengo sempre al tuo Club. Ma tu...non sei mai venuta a casa mia- le disse lui, poggiando la mano su quella su lei che subito la strinse dolcemente,

-Non saprei...Mayling non mi lascerebbe uscire da sola e...- subito le si accese una lampadina in testa, forse era l'occasione perfetta per prendere due piccioni con una fava,

-Ci sarà anche il tuo amico cacciatore?- alla domanda della vampira, lui capì subito annuendo con un sorriso, mentre lei avvicinava il viso a quello di lui respirando sulle sue labbra, quando improvvisamente dalla televisione ancora accesa arrivarono delle novità inquietanti,

-Interrompiamo i programmi per darvi le ultime notizie appena arrivate. I corpi di tre delle donne che sono scomparse negli ultimi mesi sono state ritrovate nella Senna  legate a dei grossi pesi per tenerle sul fondo. A trovarle sarebbero stati l'equipaggio di una nave per turisti la cui elica avrebbe tagliata a metà uno dei corpi che era riemerso- a sentire quelle parole Yann scatto in piedi come una molla, guardando sconvolto la televisione che stava mandando in onda la notizia con al fianco Elise che si portò la mano davanti alla bocca, mentre il ragazzo deglutiva a vuoto la faccenda non gli stava piacendo per niente e qualcosa gli diceva nel profondo che non sarebbe affatto migliorata.







Note dell'autore

Ecco il nuovo capitolo questa volta ci sono più misteri e risposte (forse) ad alcune domande, sebbene questi non aiutino molto al caso.
Iniziamo con M e M (sembra più comodo e divertente definirli così) insieme che vanno ad indagare per le strade di Parigi, ci tengo a precisare che la via Rue de Lappe cosí come tutti i riferimenti storici apparsi fin ora sono autentici (per chi è stato in Francia credo che lo sappia. Ma comunque ci teneva a dirlo) al contrario alcuni posti come lo studio dentistico e la casa del ragazzo delle fogne che ora ha un nome Jean sono di mia invenzione.
La nostra prima "coppia" sembra trovare indizi nello studio dentistico ed ora conosciamo anche le quasi identità dei rimanenti Holeblade, poi vediamo i due andare a cercare indizi nella casa del sospettato defunto, e qui la scena si fa leggermente infuocata con Molock che spinge la ragazza contro il muro per poi fare una scoperta macabra e non poco (possiamo dire una scena da film).
Infine ecco Yann ed Elise che si coccolano a vicenda, la nostra vampira vuole resistere ai suoi istinti ma vuole il suo stregone, al contrario lui vorrebbe che non rinnegasse la sua natura e accettasse ciò che è, poiché lui la ama comunque e per finire ecco che alcune delle persone scomparse durante le manifestazioni delle lievi auree demoniache ritornano riportate dalle acque della Senna.
Con questo finisco salutandovi al prossimo capitolo che spero arriverà presto, da Dragun che vi augura un saluto.
  
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