-Io sono un assassino, un traditore, un peccatore. Ho ucciso centinaia di persone che non lo meritavano. Ho rubato. Ho mentito. Non ricordo né mio padre, né mia madre. Ho desiderato una povera ragazza innocente, nel mio essere di mostro, e poi l’ho resa simile a me, dopo averla tradita abbandonandola. Ci nutriamo di sangue. Non prego mai. Non seguo i sacramenti da ormai cento anni. Io sono un assassino, un traditore, un peccatore…-

Il vampiro dai capelli ramati si prende il volto tra le mani, sopraffatto dai sensi di colpa. Ma ora sa che sta facendo la cosa giusta. Da tanto tempo lo voleva fare. Ora ha confessato tutto, ora…

-Ok, signorino- gracchia la voce del pastore, dal confessionale – il Signore la perdonerà… Dica… Aspetti, ha un cellulare?- Edward passa  smarrito all’uomo il suo nuovissimo modello di I-Phone – Vediamo… cento anni di assenza dalla Sacra Messa, cento anni di astinenza dalla preghiera… Sedici per cento… ventitré per cento… ecco qua… Dica milleseicento Ave Maria, e duemilatrecento Padre Nostro, e può andare… La pace del Signore sia con lei. Il prossimo…-

Il ragazzo si avvia, sconsolato, a passo lento verso la panca centrale della chiesa. Sarà una notte molto lunga…