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Autore: esserre93    31/08/2017    1 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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  • Buongiorno Amore
  • Buongiorno anche a te – Amelia si strofinò gli occhi assonnati con entrambe le mani e poi si
avvicinò alla sua compagna per catturarle le labbra in un bacio
  • Dormito bene stanotte?
  • Benissimo
  • Vado a preparare la colazione
  • Aspetta aspetta, ieri sera poi non ti ho più chiesto una cosa
  • Dimmi
  • April ieri mattina ha iniziato a farmi domande su noi due
  • Qual è il problema?
  • È la tua migliore amica, quindi perché chiedere a me? E poi… sembrava stesse indagando
  • Ah io non so nulla – Arizona fece per alzarsi con l’intento di fuggire da quella conversazione pericolosa, ma Amelia lo capì, perché le si parò davanti buttandosi sopra di lei a cavalcioni
  • Non vai da nessuna parte
  • Altrimenti?
  • Potresti pentirtene
  • Ah si? Non ho paura
Arizona cercò di scappare, ma Amelia la bloccò di nuovo. Questa volta portandole le mani sulla sua testa e bloccandole tra le sue
  • Non giocare con il fuoco
  • Una cosa che non sai di me è che io amo il rischio
  • Va bene, allora scappa, vediamo se accetterai le conseguenze
Amelia lasciò libera Arizona e questa ne approfittò per scappare in cucina. Per circa un’ora, in quella casa regnò la pace. Entrambe le donne fecero colazione, per poi andare a prepararsi. Fu quando Amelia vide la sua compagna pronta per uscire che decise di riscattare la sua vendetta. Arizona era in piedi davanti l’armadio della camera da letto, aveva indossato un pantalone classico a sigaretta di colore nero, un top dello stesso colore e uno blazer bordeaux: era stupenda e per un attimo cambiò idea riguardo la vendetta, ma non poteva dargliela vinta, doveva pagare le conseguenze, così le si avvicinò, la prese di peso e la gettò sul letto
  • Ma sei matta?
  • Credi che io mi sia dimenticata di ciò che è successo stamattina?
  • Dai, cosa vuoi sapere?
  • Ora nulla, devi pagare
Amelia si portò sopra la sua compagna e iniziò a toglierle i vestiti. Una volta che la bionda fu completamente nuda sotto di lei, Amelia iniziò a cospargerla di baci, con una meticolosità che alla bionda faceva impazzire; in ogni bacio metteva un’intensità che era dura anche per lei stessa resistere a tutto quello, ma era sicura che in quel modo avrebbe fatto ricordare ad Arizona che con lei sarebbe stato meglio non scherzare. Una volta che la mora ebbe tracciato ogni parte del corpo con le sue labbra e una volta che si fu accertata che Arizona stesse realmente impazzendo, si alzò dal letto, andò nel bagno e chiuse la porta a chiave. In quel momento immaginò il volto della bionda: avrebbe pagato per poterla vedere la sua espressione, soprattutto dopo averla provocata per un tempo quasi infinito.
Amelia si aspettava una reazione da parte della sua compagna, ma questa non arrivò, anzi, quando uscì dalla doccia sentì sbattere la porta della camera da letto: era andata via senza di lei?
Con l’asciugamano ancora addosso, la mora uscì dalla camera, aprì la porta e si sentì sollevare da dietro per poi essere morsa sulla spalla
  • Ahia!
  • Così impari. Io non posso giocare con il fuoco? Neanche tu mia cara e ne avrai la prova stasera quando tornerai da lavoro
Amelia continuò a massaggiarsi la spalla, ma un sorriso le spuntò sulle labbra. Sapeva di aver innescato qualcosa in Arizona ed era proprio quello il suo intento.
  • Vedremo, vado a finire di prepararmi e arrivo
  • Va bene, sbrigati però
Circa 15min dopo le due donne erano in auto dirette in ospedale. Chiacchierarono come se nulla fosse successo, come se ciò che accadesse in quella casa dovesse rimanere lì, in quel quattro mura e forse era proprio questo che faceva funzionare la loro storia.
  • Agitata?
  • Un po’. Oggi avrò la giornata piena e in più vorrei iniziare a scrivere la relazione
  • Sono fiera di te, lo sai?
  • Grazie – Arizona tolse una mano dal volante per poggiarla sulla gamba di Amelia – significa molto per me
Le loro strade si divisero nell’atrio dell’ospedale. Anche se ormai tutti sapevano della loro relazione, avevano deciso di non dare troppo nell’occhio, soprattutto dopo che erano riuscite a smorzare le voci che si erano sparse riguardo la loro relazione.
Amelia non aveva detto nulla ad Arizona, ma quella mattina avrebbe chiesto a Meredith se avesse parlato con Callie. La bionda non le aveva più chiesto nulla a riguardo, ma la mora sapeva che era un pensiero fisso per lei; sua figlia le mancava e niente e nessuno avrebbe mai potuto colmare quel vuoto.
  • Buongiorno Meredith -  la mora trovò sua cognata nella stanza degli strutturati. Si stava cambiando, segno che anche lei fosse appena arrivata. Quando la bionda si voltò verso di lei, però, Amelia percepì qualcosa di diverso nel suo sguardo; qualcosa lo aveva spento
  • Ciao Amelia
  • Tutto bene?
  • Si certo, volevi dirmi qualcosa?
Amelia guardò più insistentemente sua cognata, di modo da farle capire che non avrebbe mollato la presa
  • Ieri sera mi ha chiamata Derek
  • Cosa ha detto?
  • Che gli manchiamo e lui manca a noi
  • Fallo tornare, sei l’unica persona che davvero può
  • Mi odierebbe; non mi guarderebbe più come la donna che ama, ma come la donna che ha spezzato il suo sogno
  • Non essere così dura, probabilmente è ciò che sta aspettando da parte tua
  • Come fai a dirlo?
  • Ieri ha chiamato anche me e l’ho letto nei suoi occhi; cerca un appiglio e lo cerca da parte tua
  • Tu cosa volevi dirmi?
  • Mi prometti che ci penserai?
  • Ci penserò, allora?
  • Hai parlato con Callie?
  • Si, penso di averla convinta. Ha detto che oggi avrebbe cercato Arizona per parlarle
  • Grazie, grazie, grazie -  Amelia si avvicinò a Meredith e la abbracciò
  • Mi stai davvero abbracciando?
  • È troppo strano?
  • Forse un po’ – la bionda, che fino ad allora era rimasta rigida di fronte al gesto di sua cognata, cedette al suo abbraccio – grazie, non sei così male
  • Cognata di poca fede
Amelia vide finalmente spuntare un sorriso sulle labbra di Meredith e ne fu felice. Sapeva che crescere due figli da sola fosse estremamente difficile, ma sapeva anche che sua cognata fosse più forte di quanto lei stessa potesse immaginare.
  • Con Owen come va?
  • Sta decisamente meglio. Se ne andrà non appena terminerà la sua sospensione, se la sua analista lo riterrà opportuno, così potrai tornare a casa. Sempre se vorrai.
  • Perché non dovrei volerlo?
  • State così bene tu ed Arizona, pensavo volessi rimanere a vivere con lei
  • Ci ho pensato, ma non so cosa voglia lei; in quella casa ci ha vissuto con Callie, non sarebbe strano se andassi io?
  • Secondo me lei vorrebbe
  • Te lo ha detto lei?
  • Ok basta domande, devo andare
Con la stessa velocità con cui aveva tagliato il discorso, Meredith uscì dalla stanza, lasciando perplessa Amelia. Il giorno prima April, quella stessa mattina Arizona ed ora Meredith, qualcosa non tornava e aveva intenzione di scoprirlo. I vari interventi portarono via gran parte della sua giornata lavorativa, facendole trovare del tempo per rinfrescarsi in bagno solo nel tardo pomeriggio. Quando aprì la porta del bagno delle donne, di fronte a sé trovò la sua compagna. Non appena la vide le si illuminarono gli occhi.
  • Ehi, non sai quanto sono contenta di vederti
  • Anche io lo sono -  Amelia guardò sotto le porte dei bagni per accertarsi che fossero liberi, per poi stampare sulle labbra di Arizona un lungo bacio
  • Wow
  • Potresti avere di più se solo rispondessi ad una sola domanda
  • Quale domanda?
  • Quella di stamattina su April, soprattutto dopo che Meredith ha praticamente fatto il suo stesso gioco poco fa
  • Io non so nulla – Arizona cercò di superare la sua compagna dirigendosi verso la porta, ma la mora la bloccò per un polso, trascinandola in uno dei bagni e facendo scattare la serratura
  • Cosa hai intenzione di fare?
Amelia non rispose verbalmente alla domanda, ma con un gesto veloce le tolse prima il camice e poi la casacca, lasciandola del tutto senza parole. Incatenò i suoi occhi a quelli della bionda, che ora era diventati quasi completamente neri per l’eccitazione e con tutta la forza che riuscì ad esternare la sbattette contro la porta, facendo uscire un gemito dalla bocca della bionda. Con la lingua tracciò il percorso che dall’incavo del collo portava ai seni, dove rimase a stuzzicarla più del dovuto. Arizona non riusciva a stare ferma, premeva il suo bacino contro quello di Amelia e nonostante l’attrito che si veniva a creare non la lasciasse indifferente, cercò di rimanere lucida. Con la mano destra penetrò nell’intimità della bionda, che non riuscì a soffocare un gemito di piacere
  • Zitta! – detto ciò la mora mise la mano sinistra sulla bocca della bionda per attutire qualsiasi suono. Quando i colpi si fecero più sicuri, la bionda arrivò all’apice del piacere. Amelia la sorresse per la vita per poi aiutarla a rivestirsi – dott.ssa Robbins, spero lei abbia capito con chi ha a che fare
Amelia uscì dal bagno, sicura di aver vinto quella dolce guerra.
 
Quando quella sera le due donne rincasarono, Amelia era ancora sicura del fatto di aver vinto quella “battaglia”, nonostante non avesse ancora ottenuto nessuna risposta alla sua domanda.
  • Cosa vuoi per cena?
Amelia si voltò verso la sua compagna, che ora era davanti ai fornelli e per un attimo fantasticò su una loro probabile convivenza. Era la seconda volta che quel pensiero le balenava alla mente, ma non aveva ancora trovato il coraggio di parlarne con Arizona.
  • Ehi, ci sei?
  • Scusami, va bene qualunque cosa. In realtà non ho molta fame
  • Come mai? Non ti senti bene? -  Arizona si avvicinò alla mora e le posò una mano sulla fronte. Questo gesto fece riempire il cuore di Amelia. Non si era mai sentita amata come le succedeva con Arizona.
  • Sono solo stanca
  • Stai ancora pensando a stamattina? Se vuoi confesserò tutto
  • Ah ah, hai qualcosa da confessare allora – Amelia d’un tratto si riprese davanti a quell’affermazione. Forse finalmente avrebbe ottenuto qualcosa
  • No, non so niente. Te lo volevo dire solo perché mi facevi tenerezza, ma ora non più
  • Ma guardami bene, sono un angioletto in questo momento, i miei occhietti stravedono per te
Amelia cercò di cacciare il suo lato più tenero, bensì a volte si nascondesse molto bene dentro di se e seppur nello sguardo di Arizona avesse visto un lieve cedimento, la bionda si alzò dal divano sbuffando
  • Smettila, se fai così non andiamo d’accordo
  • Perché?
  • Devo ancora vendicarmi per ciò che è successo stamattina e nel pomeriggio in ospedale
  • Allora fallo
  • Non eri stanca?
  • Sono curiosa di sapere cosa ha in serbo la tua mente geniale
  • Non mi va
  • Cosa hai detto? – Amelia si alzò dal divano per avvicinarsi ad Arizona e spingerla contro il tavolo americano della cucina
  • Non mi va più, non possiamo giocare solo perché va a te
  • Ne sei proprio sicura? Non hai avuto abbastanza prove per oggi?
  • Secondo me quella che ancora non ci crede sei tu
Amelia in un attimo si sentì strattonare per il braccio. Arizona la condusse nella camera da letto e quando mollò la presa la vide togliersi la cinta dai passanti del pantalone che indossava
  • Cosa vuoi fare con quella?
Arizona fece stendere Amelia al centro del letto matrimoniale per poi legarle i polsi alla testiera del letto
  • Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Lo hai voluto tu
Amelia sentì la cinta stringersi ai polsi. Le doleva, ma non troppo. Stava per ottenere ciò che aveva innescato lei stessa quella mattina.
  • Amore, aspetta
  • Ti faccio male?
  • No, è che non dobbiamo per forza. So che lo stai facendo solo per dimostrarmi qualcosa, ma io non ne ho bisogno, abbiamo giocato abbastanza per oggi
In quel momento Amelia vide lo sguardo di Arizona addolcirsi.
  • Non dico che non mi piacciano queste cose, ma in questo momento vorrei fare l’amore con te; ti ho desiderata per tutto il giorno e se non vorrai dirmi di April e Meredith va bene lo stesso
  • Dannazione
  • Cosa c’è?
  • Perché sei così?
  • Così come?
  • Così dannatamente dolce e perfetta
  • Non esagerare
  • April e Meredith stanno tastando il terreno per me
  • Riguardo cosa?
  • Per una nostra probabile convivenza
  • E fino ad ora cosa ti hanno detto?
  • Che sei scettica
  • Amore, sono due giorni che penso costantemente a questa cosa. Svegliarmi con te, addormentarmi tra le tue braccia, entrare in una quotidianità tutta nostra
  • Però?
  • Però non in questa casa. Mi dispiace, ma non riesco proprio. So che ci tieni molto, perché è il frutto di tanti sacrifici, qui c’è anche la stanza di Sofia, ma a me ogni angolo di questa casas ricorda te e Callie insieme. Sembra una cosa stupida, ma per me è un passo importantissimo e non mi sento di compierlo se non sono sicura al 100%
  • Cerco di capire Amelia, ma perché comprare una nuova casa, quando sto pagando ancora questa?
  • Non ho detto di comprarla, possiamo andare in affitto per il momento
  • Per poi cambiarla di nuovo? Credevo che cercassi stabilità
  • È vero, ma perché devo vivere nella casa della tua ex moglie? Non riesco
  • È casa mia ora, abbiamo fatto l’amore in questa camera e quasi in ogni altra stanza, non capisco dove sia ora il problema
  • Ok non mi piace il tono della tua voce. Perché ti stai arrabbiando?
  • Scusami, è che amo questa casa e non so se sono pronta a lasciarla
  • È solo una casa
  • Non per me
  • A quanto pare non vogliamo le stesse cose, Arizona
  • A quanto pare no
   
 
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