Fermi, immobili.
Uno di fronte all’altro.
Unici superstiti in questa guerra di nessuno.
Intorno a noi, corpi.
Qualcuno che faticosamente combatte.
Qualcuno che faticosamente cerca di vivere.
Qualcuno che faticosamente cerca di scappare.
E noi.
Ci guardiamo, indecisi.
Ma finalmente ci rendiamo conto del fatto che il Destino lo costruiamo noi, con le nostre mani, insieme.
E senza che ne accorgiamo, senza averlo premeditato, le nostre bocche sono una sull’altra, i nostri occhi sono chiusi.