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Autore: stirlingite27    05/09/2017    1 recensioni
[Lindsey Stirling]Quando nasci nel Deserto, la vita è difficile. Quella è una terra vasta e spietata. I Padroni dominano su orde di schiavi e uccidono a loro piacimento. La terribile Arena è una minaccia costante. Però, una luce si accende nel buio: una giovane coppia, una come quelle di un tempo. Lei è figlia degli Dei della Luna, lui degli impetuosi Dei del Sole. Insieme, devono unire tutti, per cancellare pregiudizi millenari e tradimenti e riuscire a cambiare il Deserto. Una storia ispirata da un video di Lindsey Stirling!
Traduzione della storia "Escaping the Arena" di @stirlingite27 su Wattpad.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - Visioni di pioggia

 

Kairos attraversò con calma l'accampamento degli schiavi, facendo del suo meglio per non attirare troppo l'attenzione su di sé. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era farsi beccare in atteggiamenti sospetti da uno dei tirapiedi di Blackflag. Faceva quel tragitto ogni mattina, per assicurarsi che lei fosse ancora lì dove l'aveva lasciata, al sicuro, o quanto più al sicuro potesse essere in quella situazione.

 

Dopo i primi mesi lì, i Nexus sopravvissuti avevano imparato a trattarlo come chiunque altro, gli avevano perfino dato il nome Derek per nascondere la sua identità. Gli uomini di Blackflag erano stati informati sul suo nome, ed erano stati incaricati di tenere gli occhi aperti. Lui rappresentava una minaccia per la fazione degli Enmity, avrebbe potuto facilmente unire gli schiavi della sua fazione, insieme agli altri schiavi già presenti e rovesciare i tiranni.

 

Arrivato nella parte più lontana dell'accampamento, Kairos entrò silenziosamente nella tenda che aveva scelto personalmente per lei: era vicina al confine, abbastanza lontana dagli sguardi indiscreti delle guardie, ma comunque circondata da persone di cui si fidava.

 

"Era ora che ti facessi vivo," lo accolse lei con un sorriso divertito. "Pensavo che tutte quelle discussioni notturne con Raine avessero avuto la meglio su di te, alla fine." Kairos alzò gli occhi al cielo. "Quante volte devo dirti di rimanere nella tua tenda di notte? È pericoloso. E se una guardia ti avesse vista, Linds?" Le si avvicinò per poi stringerla a sé.

 

"Per favore, ho passato tutta la vita sotto le stelle, non è un problema per me, restare nascosta; tu, invece, beh, parli forte. E anche Rainey." Lo abbracciò in fretta per poi danzare fuori dalle sue braccia. "Verrebbe da pensare che uno che è nato sotto la pioggia, e che ha un nome così onorevole, dovesse essere più ottimista."

 

Kairos rise. Il suo più vecchio amico era nato anni prima durante un raro temporale, da qui l'origine del suo nome. I Nexus avevano considerato la nascita del bambino come un segno di buon auspicio, e lui era cresciuto viziato e grasso. Ma nemmeno lui evidentemente riusciva a mantenere costante la pioggia.

 

"Pioverà presto." Disse la ragazza dai capelli rossi con un sorriso, mentre volteggiava all'interno della minuscola tenda, facendo ridere le sue compagne di fronte allo spettacolo.

 

"Come no, c'è solo un cielo pesante, è da un anno che non piove." Kairos si sedette in fondo alla tenda e prese un coltellino dalla tasca, iniziando ad affilare la lama per poi testarla sui polpastrelli. All'improvviso un pensiero gli attraversò la mente. "O sai che pioverà?" Si alzò di scatto. "Lindsey, l'hai visto?"

 

La rossa ridacchiò. "Forse. Non ne sono sicura, però. Il messaggio era confuso."

 

L'uomo pensò alla possibile visione. Di certo non era niente di nuovo per Lindsey, averle. Le aveva sempre avute, da quello che lui ricordava, e quand'erano bambini ne era terrorizzata, ma suo padre riusciva sempre a tranquillizzarla in fretta. Era quello il motivo iniziale per cui Eos aveva deciso di tenerla. I Rinnegati erano di per sé difficili da trovare, ma trovarne qualcuno con un'abilità utile era quasi impossibile.

 

"È l'unica che hai avuto?" Incalzò lui. "Ne hai avuta qualcuna positiva? Lindsey, fermati e rispondimi!" Non intendeva arrabbiarsi con lei, ma a volte la sua energia era fin troppa anche per lui, soprattutto quando aveva bisogno di risposte.

 

Lei smise di muoversi e gli lanciò un'occhiata rabbiosa. "Non sono una scimmia da intrattenimento, Kai. Sai che ti racconto ogni visione che ho, lo faccio sempre. Non posso controllare quando arrivano, e di certo non posso controllare il loro contenuto. Se potessi, dubito che saremmo nella situazione attuale." La voce le si spezzò verso la fine della frase, sentendosi responsabile per l'attacco ai Nexus. La visione dell'assalto era arrivata troppo tardi.

 

Kairos si addolcì. Sapeva che quello era un tasto dolente per lei. Sapeva come si sentiva in caso di attacchi e per via del suo ruolo nel non riuscire a prevenirli. Probabilmente c'era anche qualcuno tra la sua gente che la incolpava per non averli avvertiti prima. Nessun Rinnegato riesce a restare fedele ad un'unica fazione, avevano sussurrato durante la marcia nel deserto verso la loro nuova casa. Era facile voltare le spalle a qualcuno di cui in precedenza si erano fidati in casi come quello.

 

"Mi dispiace, non è questo che intendevo." Fece un passo in avanti prendendole la mano. "Perdonami, Linds, ho solo bisogno di risposte."

 

Lei appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi. "Non ne abbiamo forse bisogno tutti? Voglio andarmene via da qui quanto te. Sai che non sto bene negli spazi chiusi. Voglio essere libera."

 

I Rinnegati erano sempre stati i nomadi del Deserto, persone libere che uscivano raramente allo scoperto. Quando avevano trovato Lindsey, lei era solo una bambina, ma gli anni passati a incidere quello stile di vita nel DNA dei suoi antenati le avevano reso difficile adattarsi a quel modo di vivere sedentario. Lei apprezzava i Nexus per averla accolta, ed Eos aveva fatto del suo meglio per placare la sua irrequietezza consentendole di danzare ed esplorare il deserto intorno alla loro fazione. Aveva passato molto del suo tempo a cercare silenziosamente la sua gente, ma perfino lei sapeva che era una sfida impossibile, non stavano mai a lungo in un unico luogo, e raramente tornavano una volta andati via. Kairos la strinse delicatamente, temendo che scappasse improvvisamente dalla sua presa e fuggisse via nel Deserto. Se qualcuno era in grado di sopravvivere là fuori, era proprio lei. Ma lui aveva passato tutta la vita a tenerla al sicuro. Il giorno dell'attacco aveva giurato a suo padre e sua madre che l'avrebbe tenuta lontana dal pericolo, e aveva intenzione di mantenere l'ultima promessa che aveva fatto loro.

 

"Riuscirò a farci andare via da qui, Linds, tutti noi. Possiamo creare una nuova fazione. Sappiamo come vivere in questa terra, sappiamo come ricavare acqua. Dobbiamo solo riuscire ad andare via."

 

Lindsey si allontanò appena, spostando una ciocca davanti agli occhi di lui. "Sarai un Leader forte, Kairos, come tuo padre; non un Padrone come tutti gli altri, ma un Leader. Ci guiderai verso il futuro del Deserto, senza guerre, senza schiavi. Non ho bisogno di una visione per saperlo."

 

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