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Autore: MaraWP    05/09/2017    1 recensioni
~ Il tempo passa, le stagioni si susseguono senza tregua ed io, nonostante il tempo, non riesco a staccarmi da te ~
From the final of season 4
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sento gli occhi bruciare sotto questo constante monitor inanimato. Nulla si muove, non c'è il benché minimo segno di quella navicella o di qualsiasi altra cosa che possa ricollegarsi ad essa. Niente. La pazienza è sempre stato uno dei miei pregi migliori ma in questo momento non riesco ad aspettare un secondo di più, ho bisogno di sapere chi c'è su quella navicella e se, in qualche modo, può aiutarmi a contattare Bellamy e gli altri.

Maddie...Hey “ chiamo la ragazza dolcemente, destandola dal suo riposo.
“ Ci sono novità?”
“ No, perciò uscirò a cercare la navicella di persona”

“ Devi proprio?”
Si. Porterò con me una radio, l'altra l'avrai tu, così potremo tenerci in contatto. Dovrai seguire i miei spostamenti sul radar e avvertirmi se dovesse apparire qualcosa va bene?”
“ D'accordo, puoi fidarti “
“ Lo so “
sorrido dolcemente.

Non porterò molto con me, sarà un'ispezione piuttosto veloce che, però, spero porti i suoi frutti. Nel Rover ho già tutto quello che mi occorre, armi, munizioni, kit medico e la ricetrasmittente, l'unica cosa che mi manca è un pizzico di fortuna. Salgo sull'auto salutando Maddie che mi osserva dalla sala controllo, prendo un profondo respiro e stringo forte le mani sul volante, aspettando che il portellone del bunker si apra. Ingrano la marcia ed esco velocemente, osservando dallo specchietto retrovisore che Maddie abbia richiuso il portellone. Non sapendo in quale direzione possa trovarsi la navicella, mi affido alla fortuna, provando ad andare verso nord , al confine con la Foresta Rossa.

“ Clarke, mi ricevi?”
“ Forte e chiaro. Vedi qualcosa?”
“ No nulla, il solito deserto di sempre “
“ Proverò a tornare sull'altura dov'eravamo stamani, se non troverò nulla mi dirigerò ad est, verso il fiume. E' meglio limitare i contatti radio, non sappiamo se hanno la tecnologia per intercettarci, perciò contattami solo se dovesse comparire qualcosa sul monitor, io farò lo stesso“
“ D'accordo, sta attenta”
“ Come sempre”

Pochi minuti dopo aver interrotto la comunicazione con Maddie raggiunsi la Foresta Rossa, iniziando a perlustrarla palmo a palmo. Il Praimfaya ha distrutto la maggior parte della vegetazione ma nonostante questo, molti alberi sono sopravvissuti e hanno ridato vita a quello che, un tempo, era stato il bosco che ci aveva accolto. Non serve un occhio esperto per capire che qui attorno non c'è quello che sto cercando, quella navicella ha una grandezza notevole e di certo non riuscirebbe a nascondersi qui attorno. Inverto la marcia del Rover e decido di dirigermi ad est verso il fiume, uno dei pochi luoghi che ha risentito meno dell'esplosione, dove infatti la concentrazione di animali e piante è molto più elevata. Se fossi un forestiero sceglierei senza dubbio quel posto per accamparmi e cercare viveri o, meglio ancora, per conquistare un buon punto strategico. Da lì si controllano le riserve idriche di tutta la pianura e la piccola collina su cui si eleva offre un punto di osservazione niente male. Non appena arrivo scendo dall'auto per dare un'occhiata con il binocolo e al di là del corso d'acqua, nascosto nella boscaglia, noto un forte bagliore ad intermittenza visibile a km di distanza. Se andassi con il rover potrebbero scoprirmi più facilmente,ma se vado a piedi ho la possibilità di nascondermi e passare inosservata quel tanto che mi serve per capire con chi abbiamo a che fare. La camminata in mezzo al bosco non dura molto e dopo pochi minuti raggiungo una piccola altura nascosta dal folto degli alberi da cui riesco a scorgere la navicella. Le luci che poco fa vedevo da lontano ora sono vicinissime e provengono dai bordi dell'astronave, quasi come se fossero i fanali di un auto. E' appoggiata a terra su grossi sostegni metallici che la tengono sospesa dal suolo di almeno un paio di metri, forse per evitare di venire a contatto con alberi e cespugli che possano danneggiarla. Per un secondo mi perdo ad osservare anche il minimo dei dettagli, abbozzando uno schizzo della navicella sul mio taccuino, casomai dovesse servirmi. Mentre finisco gli ultimi dettagli, un rumore simile allo sfiato di una bottiglia, mi fa trasalire e quando sposto gli occhi verso l'astronave, mi accorgo di una nube di fumo bianco che precede l'apertura del portellone di uscita.

CRRRRR

“ Clarke, mi ricevi?”
“ Forte e chiaro"
“ E' tutto ok? E' piu di dieci minuti che sei ferma dello stesso punto,che succede?”
“ Ho trovato la navicella”
“ Come? E dov'è? Sul radar non appare”

Non c'è? Ne sei sicura? E' proprio davanti a me, ad una ventina di metri “
“ Non risulta nulla, vedo solo il tuo puntino lampeggiante immobile”

Forse hanno qualche aggeggio per non essere rintracciati, non ne ho idea”
“ Be cosa vedi? Ci sono uomini armati?”

“ Si è appena aperto il portellone ma ancora non è sceso nessuno...aspetta...vedo qualcuno”
“ Descrivilo”
E' un uomo sulla trentina, barba curata , vestito di tutto punto come se dovesse andare ad una festa. Ha un'aria molto sicura di sé e mi sembra quasi compiaciuto “
“ Compiaciuto da cosa?”
Non saprei, ma credo sia soddisfatto e anche molto. Si sta guardando intorno mentre continua a scendere la rampa del portellone, tra poco toccherà terra”
“ Non riesco a vedere nemmeno lui nel radar, non capisco”
“ Lo hanno raggiunto quattro uomini armati, tutti con la stessa uniforme e con dei fucili molto simili ai nostri”
C'è scritto qualcosa sulla divisa? Non so magari i loro nomi “
C'è uno stemma, una specie di triangolo con all'interno due X rosse” dico, osservando con il binocolo.
Ti è familiare come simbolo?”
No,mai visto” rispondo senza pensarci, spostando la visuale sul primo uomo che ho visto scendere “ sta parlando con qualcuno che è all'interno della navicella ma non riesco a vedere chi sia”
Clarke abbiamo un problema “
“ Che succede?”
C'è un gruppo di sei individui che si sta avvicinando alle tue spalle, hanno quasi raggiunto il rover”
Dannazione”

Ritorno sui miei passi il più velocemente possibile, tenendo stretta tra le mani lamia pistola,pronta a qualsiasi evenienza. Sento l'adrenalina crescere come non mai e questo un po' mi spaventa perché dopo così tanto tempo non so come potrei reagire aduno scontro diretto.

Clarke ti stanno circondando”
“ Non ho copertura, non posso sorprenderli in nessun modo”
“ Nasconditi!”

Mi guardai un attimo in giro e trovai riparo sotto un vecchio tronco caduto. Spensi la radio per evitare che potessero sentirmi e, con la pistola pronta a far fuoco, aspettai. L'attesa sembrava uccidermi secondo dopo secondo, il mio respiro divenne pesante e irregolare e le mie mani iniziarono a perdere il calore che fino a poco fa le aveva avvolte. Iniziai a sentire il fruscio delle foglie calpestate sotto i piedi, il rumore di rami spezzati e, in lontananza, il bisbiglio di quelle sei persone che si stavano avvicinando a me. Il vociare si fece sempre più vicino, finchè riuscì perfettamente a distinguere le loro parole.

Non può essere distante”

Quella voce. Io la conosco, è così famigliare.

Potrebbe essere andata dalla parte opposta, sempre se si tratta di lei, Abby”

Per un secondo il mio cuore smise di battere. Tutto attorno a me sembrava essersi fermato e la paura e l'ansia che provavo poco fa furono sostituite da stupore ed emozione. Non ci pensai due volte, mi alzai in piedi uscendo dal nascondiglio, guardando nella direzione in cui avevo sentito provenire le voci.

Mamma”

Al mio richiamo, si voltò immediatamente, rimanendo qualche secondo in silenzio a guardarmi, forse per accertarsi di non stare sognando.

Cl...Clarke? O mio dio”

Mi corse incontro e io feci lo stesso, gettandomi letteralmente tra le sue braccia. Riconobbi immediatamente il suo profumo, il suo tocco delicato sui miei capelli, il suo calore mentre mi stringeva a sé.

“ Credevo non ce l'avessi fatta...ero così preoccupata per te “ disse quasi tra i singhiozzi.
“ Anche io pensavo di non farcela, e invece...”
le sorrisi, spostando lo sguardo dietro di lei.
Come sei sopravvissuta?”

Feci per rispondere alla sua domanda, quando alle mie spalle sentì il rumore dei propulsori della navicella farsi sempre più vicini.

Parleremo dopo, ora dobbiamo correre”

 

 

   
 
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