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Autore: Phigadelphia    05/09/2017    3 recensioni
Cinque anni dopo la fine del "Progetto Mew" le ragazze dovranno combattere al fianco di vecchie conoscenze per evitare l'incombere di una minaccia che, questa volta, potrebbe rivelarsi davvero distruttiva.
Dal Capitolo uno:
“Che diavolo ci fai qui?” Era nervosa. Doveva avere paura? Doveva combattere? Doveva essere felice? Non capiva. Lui era troppo vicino e diamine, da quando era in grado di procurarle i brividi lungo la schiena e quella confusione in testa? “Sto portando a termine una promessa che ti feci molto tempo fa Strawberry” le sussurrò all'orecchio. “E cioè?” “Ti porto con me.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 2: Un interminabile viaggio.



Mina continuava ad osservarli, tutti e tre. Erano lì, di fronte a loro eppure non sembrava volessero attaccare, tutt’altro. "Devo dire che i vostri dolci sono veramente buonissimi" Sorrise Pie mentre mangiava educatamente una torta alla crema. “Sono la fine del mondo!” Lo corresse il fratello minore, intento a finire la terza porzione. “Dirò a Kyle che avete apprezzato” sorrise timidamente Lory osservando il più grande che ricambiò lo sguardo prima di tornare a fissare il piatto per l’imbarazzo. “Insomma potete dirci cosa volete oppure mi avete disturbata solo per mangiare?” Mina era nervosa. Non riusciva ad inquadrare la situazione e questo non era per niente da lei. Tart stava per risponderle quando la porta del caffè si spalancò, lasciando libero accesso a Kish che portava, tra le braccia, una Strawberry priva di sensi. Paddy scattò immediatamente contro l’alieno, intimandogli che se le avesse fatto del male se la sarebbe vista brutta. Kish rise di cuore. “Ehi scimmietta, dedica le attenzioni al tuo amichetto, Strawberry sta solo dormendo”. Pie si mise una mano tra i cortissimi capelli indaco. “Kish, ma perché devi essere così teatrale? Non potevi soltanto chiederle di seguirti?” “Oh ma andiamo, io pensavo che il piano fosse più ingegnoso, così non c’è gusto!” Così dicendo schioccò le dita e la rossa si risvegliò tra le sue braccia. “Ma che diavolo succede?” Mina vide il suo viso passare dal rosa al rosso e poi al viola per l’imbarazzo. “Micetta lo so, ci sono un paio di cose da fare prima di portarti con me, ma poi i tuoi sogni saranno realizzati” le disse ad un palmo dal viso “Promesso”. 
“Ragazze!” La voce di Ryan rimbombò nel silenzio del caffè, facendo sobbalzare tutti. Kyle, subito dietro di lui, aveva il volto turbato. “Ci avete messo più del dovuto, avete perso la vostra efficienza” Rise Tart. Mina lo osservò bene, era molto più alto di come lo ricordava, i capelli castani tirati in su, gli occhi più svegli, era diventato davvero un bel ragazzo e Paddy se ne era accorta, vista la sua reazione nel vederlo. “Che cosa sta succedendo qui?” Ryan era visibilmente preoccupato, questa sorpresa proprio non se la aspettava, non che qualcuno di loro potesse aspettarsela, in fondo. “Calmo umano” disse  Pie “Siamo qui per chiedere il vostro aiuto, abbiamo bisogno di voi… un’altra volta” “Sapete come usare l’acqua Mew, cos’è, un trucco?” Il biondo era sempre più nervoso e arrabbiato. “Nessun trucco Shirogane, puoi stare tranquillo. Il gran consiglio vuole parlare con loro, noi non sappiamo altro.” E così dicendo Kish gli si posizionò davanti. “Anni fa vi abbiamo promesso la pace e noi manteniamo sempre le nostre promesse.” “Non mi sfidare Kish, sono disposto a tutto per loro” “Anche io Shirogane” l’aria di sfida tra i due non faceva che preoccupare sempre di più Mina. “Se non mi dite cosa deve succedere io non mi muovo di qui” esordì nervosa la MewBlu. “Umana noi non possiamo dirvi altro, davvero.” “E allora è stato bello rivedervi, ma ora ho da fare” si allontanò con fare certo, sino a che Lory non la bloccò “Mina sono qui per chiedere aiuto, non possiamo lasciarli così” gli occhi della verde erano sicuri e imploravano Mina di fidarsi di lei “Sono in debito con noi già per l’acqua Mew, non gli dobbiamo nulla” “Siamo sul loro pianeta, siamo noi ad essere in debito con loro disse seria Paddy. Mina pregò che almeno Strawberry avesse ancora un po di buon senso, ma la rossa era schierata dal lato opposto al suo. La blu alzò gli occhi al cielo, ormai certa di quale sarebbe stato il suo triste avvenire. 

 

Prendete questi ragazze, vi serviranno” Kyle porse loro le spille. Ognuna prese la propria e, nella scatola, rimase solo quella della MewViola. Mina la guardò con malinconia. L’assenza di Pam si era sentita da subito, ma dopo sei mesi di lontananza era diventata straziante. Ormai più che la sua eroina era diventata la sua più cara amica. “Se vincerò un Oscar tornerò e poi andremo tutte insieme in vacanza” Le aveva assicurato. “Questa la tengo io, tranquilla, è in buone mani” Le sorrise Ryan. Mina annui e si preparò a raggiungere il nuovo mezzo di trasporto. Una volta entrata riuscì solo a sentire qualche scambio di parole tra il biondo e Kish “Te le affido, fai in modo che non capiti loro niente” “Tranquillo Shirogane, ne va della mia vita”. 

 

Vedrai che andrà tutto bene” Strawberry cercava di rassicurarla, ma Mina non era sicura di niente. Erano tornati all’improvviso, le stavano portando su un altro pianeta e loro, per difendersi, avevano solo le spille. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che si era trasformata in MewMew? Aveva persino dimenticato la sensazione di forza assoluta che quel potere era in grado di donarle. La rossa la abbracciò, ma Mina sentiva che c’era qualcosa di strano in tutta quella situazione eppure ancora le sfuggiva cosa. “Ehi la cena è pronta!” “Piccolo impertinente non si bussa nella camera di una signora?” E il cuscino, lanciato con violenza da Strawberry, finì sul viso di Tart. “Che razza di vecchiaccia…” Mina si avviò verso la piccola ala della navicella adibita a sala da pranzo lasciando quei due a discutere, proprio come cinque anni fa solo che questa volta, a quanto pareva, giocavano dalla stessa parte. 

Che cosa mangiate solitamente?” Chiese Lory appoggiata ad un piccolo ripiano della minuscola cucina spaziale. “Niente di così diverso da voi, solo che consumiamo moltissime verdure in più, sai i primi periodi sul nostro pianeta non era facile trovare la carne”. La verde lo osservava tagliare le melanzane, aveva un profilo perfetto, proprio come lei lo ricordava. Si sorprese nel realizzare che, finalmente, erano insieme. Aveva un forte desiderio di accarezzargli i capelli e di sentire il suo profumo, ma quell’alieno era troppo impostato, troppo “di ghiaccio” per lasciarsi andare a certe effusioni. Lui si limitava a guardarla eppure lei capiva benissimo quello sguardo. Loro comunicavano così, cinque anni fa come ora. 
Devo dire che il capitano si è superato!” Affermò Kish. “Ma dove sono Tart e Strawberry?” Chiese Paddy guardandosi intorno. “Li ho lasciati in camera che discutevano” “Vado a prenderli io” e così dicendo l’alieno dai capelli verdi si diresse verso la camera delle ragazze. Aprendo la porta trovò Tart che scappava dalla mewmew, visibilmente affaticata. Kish approfittò della vicinanza del piccolo alla porta per prenderlo per un orecchio “La cena è pronta mostriciattolo, fila fuori” E così dicendo chiuse la porta. “Io… sto… per… morire” Strawberry si accasciò sul letto, stanca e accaldata per la corsa. “Devo ammettere micetta che così sei particolarmente invitante” “Piantala Kish” lo fulminò lei con lo sguardo. “Oh andiamo, non ti sono mancato nemmeno un po?” Chiese l’alieno avvicinandosi al letto. “Kish stammi lontano altrimenti…” “Shh” disse lui ad un palmo dal naso della rossa. “Strawberry puoi farmi un favore?” “Cosa?” Chiese lei con aria perplessa. “Rimani qui con me questa notte” 

 

Mina lasciò Paddy a bisticciare con Tart e Lory a discutere dei suoi studi con Pie per andare direttamente a dormire e sperare di riuscire a fare il punto della situazione il mattino seguente. Dopo quella interminabile giornata si sarebbe aspettata di tutto tranne quello che le si palesò davanti agli occhi: Kish, l’odioso Kish, il pedante Kish, l’insopportabile Kish che dormiva beato, con un dolcissimo sorriso stampato sul viso, insieme ad una delle sue più care amiche felicemente raggomitolata nelle sue braccia. Per evitare di disturbare si andò a posizionare sulla poltrona nella sala comandi osservando la grandezza dello spazio di fronte a lei. Non riusciva ancora a darsi pace per quelle che potevano essere le vere intenzioni degli alieni e quindi prese il telefono che Ryan le aveva dato “Ci vorrà un po per la trasmissione, ma con questo dovrei ricevere, nel giro di massimo 2 giorni, i vostri messaggi”, le aveva spiegato il biondo, aggiungendo un “Mi fido delle tue teorie, qualsiasi cosa ti sembri sospetta non esitare a comunicarmela” che le aveva fatto innalzare già l’elevatissimo ego. Accese il display e andò sull’unico numero memorizzato: 

-Per adesso sembra tutto ok, ti aggiorno- 

E lo spense, addormentandosi alla vista delle stelle. 

 

Era tutto buio, freddo e poi una luce: piccola, lontana, di un blu quasi accecante. Voleva andarle in contro, cercava di avvicinarsi, ma la luce continuava ad allontanarsi sino a sparire completamente e lei non riusciva ad inseguirla, era ancorata al terreno, immobile e inerme. 

 

“Ah ben sveglia colombella!” Sorrise Kish balzandole davanti al viso e mettendosi seduto a terra con le gambe incrociate. “Fai un sacco di rumore quando dormi, sai?” “Allora, primo: mi sei troppo vicino per i miei gusti. Secondo: faccio rumore perché sono scomoda e sai perché ho dormito qui? Perché tu e Strawberry avete occupato la mia stanza” Rispose nervosa alzandosi e scansandolo via con la mano. “Ah quasi dimenticavo, non ti azzardare mai più a chiamarmi colombella, chiaro?” “Nervosetta stamattina eh? Comunque potevi anche dormire con noi, non sei propriamente il mio tipo ma sarebbe comunque un piacere svegliarsi tra due belle ragazze” Mina gli tirò un pugno sullo stomaco di tutta risposta. “Ottima mira colombella” disse Kish flebilmente prima di accasciarsi sulla poltrona. 

 

Prepararsi all’atterraggio” La voce meccanica dava direttive a Pie mentre le ragazze radunavano i loro bagagli. “Qualcuna stanotte si è divertita eh” rise Paddy dando una piccola pacca sulla spalla ad una Strawberry rossa in viso. “Paddy stavamo solo dormendo” “Però dai c’è da ammettere che eravate carini” Rise Lory facendo l’occhiolino alla più piccola. “Devo chiedere dove avete dormito voi questa notte?” Disse la rossa osservando maliziosa le due che, di risposta, abbassarono lo sguardo. Mina si godeva la scena sino a che qualcosa al di fuori della navicella non la distrasse. “Ragazze siamo finalmente arrivati” sorrise Pie. “Sono riusciti a fare tutto questo con l’acqua Mew?”






-Ciao a tutte! Sono qui con il secondo capitolo. So che non è ancora tutto chiaro, ma nel terzo capitolo le MewMew capiranno il motivo che le ha spinte a casa dei loro vecchi nemici. So che non ho approfondito molto la coppia Paddy-Tart per ora, ma tempo al tempo! 
Vorrei anche ringraziare Copy Cat V e Sissi1978 per le recensioni, ve ne sono molto grata! Nonchè Verde Pistacchio per aver messo "Again" tra le storie ricordate. 
A presto! 

-Milla.

   
 
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