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Autore: esserre93    05/09/2017    3 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Arizona era stata chiara: non avrebbe permesso ad Amelia di eseguire ulteriori esami su Derek, se prima non avesse trovato un altro neurochirurgo a cui affidare il caso. La mora, quindi, dopo la loro conversazione si era rinchiusa nel suo studio a riflettere bene su quale chirurgo affidare la vita di suo fratello. Di chi si fidava così tanto? Nessuno, se non di se stessa e di Derek. Un nome però le venne in mente. Avrebbe chiamato un suo caro amico di Los Angeles. Avevano lavorato insieme per un anno, per poi perdersi di vista, dopo che lui aveva accettato un lavoro in un altro ospedale. In realtà avevano avuto un relazione, sempre se così potevano essere definite le sue storie.
Amelia si avvicinò alla scrivania, ci si sedette sopra e dopo aver alzato la cornetta iniziò a digitare il numero di Thomas.
  • Thomas Harris
  • Ehi Thom, sono Amelia
  • Amelia?
  • Shepherd
  • So chi sei, sono stupito di sentirti. Da quanto tempo
  • Eh già. Sono anni che non ci sentiamo
  • Come stai?
  • È proprio per questo che ti sto chiamando. Mio fratello, Derek, ha avuto un incidente
  • Mi dispiace, cosa posso fare?
  • Potresti venire a Seattle?
  • Farei qualsiasi cosa per te, ma in questo momento sono in Australia
  • Cavolo
  • Mi dispiace Amelia
  • Non preoccuparti, cercherò qualcun altro. Scusa per il disturbo
  • Ma non hai disturbato assolutamente, avrei fatto qualsiasi cosa, se solo avessi potuto
 
Amelia, dopo aver chiuso la comunicazione, fu pervasa da un senso di sconforto.
  • Amy, posso? – Arizona fece capolino e Amelia le fece segno di entrare
  • Come va?
  • E me lo chiedi anche? Non trovo nessuno a cui affidare il caso
  • Mi dispiace, ma anche qui ci sono dei neurochirurghi
  • Dio Arizona, mi fai proprio incazzare
  • Amelia, io non penso che tu sia stupida, ma a volte ti comporti come tale. Devi trovare un neurochirurgo che ti assista negli esami, non devi trovare qualcuno che ti sostituisca. Il tuo nome non deve comparire sulle cartelle
La mora guardò Arizona negli occhi e capì cosa volesse dire. Perché non ci aveva pensato prima?
  • Però non mi farai mai operare, quindi devo comunque trovare qualcuno di cui mi fidi fino a quel punto
  • Non è detto che dovrà essere operato. Non fasciarti la testa prima di rompertela, facciamo un passo alla volta
Amelia ci pensò su, ma alla fine si lasciò convincere da Arizona. Era vero: non sapevano cosa avrebbero trovato, quindi per ora aveva bisogno solo di qualcuno che la assistesse durante gli esami e chiunque in quell’ospedale avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di aiutare Derek.
  • Chi c’è di turno oggi?
  • Parker
  • Bene, vado a chiamarlo. Voglio iniziare subito
Amelia si diresse verso la porta, la aprì, ma poi si ricordò di non aver salutato Arizona, che era rimasta al centro della stanza.
  • Scusami – la mora tornò indietro e lasciò un bacio veloce sulle labbra della bionda
  • Torni stasera a casa?
  • Non so che ora si farà qui
  • Amelia, so che sei preoccupata per tuo fratello e credimi quando ti dico che lo sono anche io, ma avrei tanto voluto festeggiare con te
  • Festeggiare?
  • La promozione
Amelia rimase un attimo a guardare la sua compagna di fronte a sé. Aveva completamente dimenticato che la sua compagna fosse stata appena promossa ed ora era davanti a lei bisognosa di attenzioni, quelle attenzioni che non riceveva da troppo tempo
  • Cercherò di non fare tardi – prima di uscire, Amelia posò di nuovo le sue labbra su quelle di Arizona, per poi chiamare il neurochirurgo che si sarebbe occupato di suo fratello.
 
Come previsto Parker non rifiutò l’aiuto che gli stava chiedendo Amelia, così iniziarono subito con tutte le possibili analisi. Nel frattempo chiamò anche Meredith, che aspettò insieme a lei gli esiti.
  • Non appena Owen se ne andrà tornerò a casa
  • Come mai? Le cose con Arizona non vanno?
  • Non è questo, voglio cercare di darti una mano con i bambini
  • Lo fai per me o per te, Amelia?
  • Cosa vuoi dire?
  • Le cose con Arizona si stanno facendo serie e tu stai cercando una via di fuga?
  • La amo, ma non riesco più ad essere me stessa con lei, oppure la vera me è proprio questa. Ci stiamo allontanando e lei ne sta soffrendo
  • E perché ti comporti così? Se la ami stalle accanto. Derek non vorrebbe questo da te e lo sai benissimo
Le due donne vennero interrotte dal tecnico radiologo. I risultati della tac che avevano eseguito su Derek erano pronti.
  • Bene, andiamo nel mio studio
  • Non dobbiamo chiamare Parker?
  • Ora non ci serve
Meredith e Amelia entrarono nella stanza e una volta che si furono chiuse la porta alle loro spalle iniziarono a visionare le immagini
  • Amelia, io non vedo nulla
  • Aspetta
  • Cavolo
  • Cosa c’è? Hai trovato qualcosa?
  • Guarda qui – Meredith fece segno ad Amelia di guardare verso un punto, che all’apparenza sembrava sprovvisto di dettagli particolari, ma non appena la mora iniziò a guardare più attentamente, un mezzo sorriso le spuntò sul viso -  cos’è secondo te?
  • Infarto celebrale, ha avuto un ictus
  • Dobbiamo chiamare Parker
  • Secondo te sono così stupida da farlo operare da lui? Eseguirò personalmente l’intervento
  • Ne hai già parlato con Arizona?
  • No, ma voglio operare subito
  • Amelia, cerca di riflettere
  • Sei o non sei con me?
  • Certo, farei di tutto per mio marito
  • Perfetto, preparati, operiamo subito
Le due donne si prepararono per l’intervento. Amelia sapeva che non appena Arizona l’avesse scoperta sarebbe andata su tutte le furie, ma sapeva anche che non le avrebbe mai permesso di operare e lei aveva bisogno di aiutare suo fratello.
  • Arizona ci licenzierà – Meredith era accanto ad Amelia in sala operatoria e quest’ultima era pronta per iniziare
  • Non lo farà, capirà sicuramente la situazione
  • Lo sai che non puoi cadere sempre in piedi solo perché hai la fidanzata come capo, vero?
  • Meredith, ho mio fratello, nonché tuo marito steso sul tavolo operatorio e tu mi parli di regole?
  • Lo so, è che sono in ansia. Non operi da una settimana
  • Non ho dimenticato come si fa. Sono stata molto più tempo ferma. Te la senti di assistermi?
  • Certo
Amelia si preparò ad incidere la calotta cranica, per poi intervenire sul cervello.
  • Lo abbiamo preso in tempo?
  • Lo spero
L’intervento andò avanti per altre tre ore, durante le quali Arizona assistette dalla galleria. Amelia l’aveva vista non appena era arrivata e nei suoi occhi era riuscita a leggere la rabbia che in quel momento stava provando nei suoi confronti.
Non appena Amelia ebbe concluso l’intervento, lasciò Meredith con suo fratello, per poi recarsi nello studio di Arizona. Era pronta a tutto, se l’era cercata.
  • Ora mi spieghi cosa ti è saltato in mente – la bionda non aveva dato il tempo ad Amelia di entrare nella stanza
  • Aveva bisogno di un intervento immediato
  • E cosa ti ha fatto credere di poter operare senza la mia autorizzazione?
  • Il buon senso. Mio fratello è in coma da una settimana, era l’unica cosa che avrei potuto fare
  • Non in questo modo. Forse ti avrei dato l’autorizzazione, questo non lo saprai mai. E sai perché? Perché hai deciso di fare di testa tua, come sempre.
  • Stai esagerando, Arizona. Dovresti essere contenta che io sia tornata in sala operatoria; non era questo che volevi?
  • Non importa più ciò che voglio. È finita.
  • Stai scherzando, vero?
  • Affatto. Ti sei presa gioco di me e non te lo permetterò più. Spero Derek possa riprendersi
 
Amelia uscì dalla stanza e sentì mancarle l’aria. Arizona l’aveva appena lasciata. Aveva di nuovo rovinato tutto, aveva fatto soffrire l’unica persona della quale le importasse veramente qualcosa. Non appena Arizona le aveva sbattuto in faccia la sua decisione, il cuore di Amelia aveva mancato un battito e la donna non aveva avuto il coraggio di dire nulla. In quell’ultima settimana era stata odiosa nei confronti di Arizona. In quell’ultima settimana si era odiata anche se stessa. Era di nuovo sola. Sola contro tutti e non sapeva se suo fratello si sarebbe mai svegliato.
 
Trascorsero i giorni da quell’intervento. Amelia e Meredith non si capacitavano del fatto che non fossero riuscite a salvare Derek. L’operazione era andata bene, ma i danni erano troppo estesi. Una settimana dopo l’operazione, le due donne furono costrette a prendere una decisione ed entrambe sapevano cosa avrebbe voluto Derek. Arizona, in tutto questo, cercò di stare accanto alle due come meglio potette, nonostante le cose con Amelia non andassero più bene da quel giorno. Le due donne si mancavano, si cercavano con gli sguardi, ma nonostante il grande amore che l’una provava per l’altra, non avevano trovato il coraggio di parlare a cuore aperto.
  • Meredith, aspettiamo ancora una settimana
  • A quale pro?
  • Ci sono persone che si svegliano dopo anni
  • Amelia, Derek era contro l’accanimento terapeutico e nonostante lo sapessimo siamo andate avanti con tutte le cure possibili e immaginabili
  • Ti stai arrendendo
  • Si Amelia, perché sono stanca. Devo vedere le cose razionalmente e non come una moglie che sta perdendo suo marito, cosa che dovresti fare anche tu
  • Non lo voglio lasciare
  • Se ne andato, Amelia. Due settimane fa
Meredith posò la sua mano su quella di Amelia e in quel momento la mora capì che era ora di perdere la speranza. Suo fratello se ne era andato e lei non era riuscito a salvarlo.
  • Quando?
  • Cosa?
  • Quando staccheremo la spina?
  • Domani, alle 3pm
Amelia si alzò e si diresse verso lo studio di Arizona. Aveva bisogno di lei. Arrivata davanti la porta entrò senza bussare.
  • Non si bussa più?
Amelia si fermò davanti la scrivania della bionda e delle lacrime iniziarono ad inondare gli occhi. In quelle lacrime si sciolse tutta la tensione che la donna aveva accumulato in quelle settimane. Arizona si alzò dalla scrivania e le andò incontro. Senza dire nulla, le due rimasero abbracciate. In quel momento, Amelia, non aveva bisogno di altro.
  • Non l’ho salvato
  • Non è stata colpa tua, hai fatto anche l’impossibile
  • Sono sola
  • Non lo sei, non lo sei mai stata
  • Mi hai lasciata
  • Amelia, porti dietro di te un’ombra con la quale non riesci a convivere neanche tu
  • Sono questa, Arizona. Sono sempre stata questa
  • Non è vero. Io so che tu puoi essere altro. Sei una donna fantastica, eppure preferisci portarti dietro ciò che eri a Los Angeles
  • Ciò che ero lì mi ha reso ciò che sono ora
  • Io ti capisco, Amelia. Ti capisco benissimo. Quando Tim è morto non ero più me stessa; avevo perso la fiducia in tutto, nella vita stessa. Poi però ho capito che lui non mi avrebbe mai voluto vedere in quello stato, non avrebbe mai voluto che mi abbandonassi a me stessa, così ho ricominciato a vivere, anche se arrancando. È straziante, ti lacera il cuore, ma noi siamo vive e dobbiamo vivere anche per loro
  • Sai sempre cosa dire, in ogni momento e mi manca anche questo di te
  • Amelia, io non tornerò indietro. Ho il cuore a pezzi, ma ora che sono capo non funzionerebbe mai tra di noi. Cosa ti impedirebbe di scavalcarmi di nuovo solo perché ci sono io qui?
  • Era mio fratello, Arizona. Io ho bisogno di te
  • È un altro motivo per cui non torno indietro. Ti aggrappi con tutte le forze a me per non cadere nell’abisso
  • Non ce la faccio da sola
  • Questo non è vero, sei tra le donne più forti che io abbia mai conosciuto. Fatti aiutare, vai alle riunioni, ricomincia ad operare, vedrai che ti sentirai meglio. Voglio che la nostra relazione sia sana e non di co-dipendenza
  • Quindi non mi stai lasciando per sempre? – Arizona sorrise alla domanda postale da Amelia. A volte era così dolcemente ingenua
  • No, non ti sto lasciando per sempre. Abbiamo bisogno di trascorrere del tempo con noi stesse per poi poter tornare insieme
Amelia si rincuorò. Non era tutto perduto. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per far sì che la loro relazione potesse funzionare, che le cose potessero andare di nuovo bene. Lo avrebbe fatto, ma suo fratello stava per andarsene per sempre e non riusciva ancora a crederci.
 
Il giorno dopo. Ore 2.45pm
  • Amelia, vieni? – Meredith era appena entrata nello studio della mora. Il giorno era arrivato e Amelia non era ancora pronta. Quella notte l’aveva trascorsa accanto a suo fratello; non era riuscita ad abbandonarlo e Meredith, dopo aver lasciato i bambini a Callie, aveva deciso anche lei di trascorrere la notte accanto a suo marito. Ora la bionda era lì di fronte ad Amelia per avvisarla che l’ora era arrivata. La mora si alzò dalla sedia dietro la scrivania e insieme a sua cognata si recò nella stanza di suo fratello. Quando arrivarono lì trovarono Owen, April, Callie, Jackson, Miranda, Richard, Maggie; tutti i medici, le infermiere, gli specializzandi, erano lì, a salutare il loro amico.
Quando arrivò anche Arizona, questa intrecciò le dita a quelle di Amelia e le tre donne si fecero spazio per poter entrare nella stanza. Un’infermiera fece per staccare una macchina, ma Amelia la bloccò
  • Aspetti, non è ancora pronto – la mora si avvicinò con le labbra all’orecchio di suo fratello per poi bisbigliargli: “ehi fratellone, guarda qui, ci sono tutti. Facci vedere i tuoi occhi aperti, che ne dici? Ti giuro che non mi arrabbierò per questo tuo scherzo”.
Amelia sentì una mano posarsi sulla sua spalla: era Arizona
  • Ehi, è ora, dobbiamo lasciarlo andare
  • Potrebbe svegliarsi
  • No Amelia, non può
Arizona fece segno all’infermiera di continuare e uno ad uno i macchinari smisero di fare il loro lavoro.
I medici che fino ad allora erano rimasti lì se ne andarono per lasciare la giusta privacy a Meredith e ad Amelia.
Quando il cuore di Derek Shepherd smise di battere erano le 4pm
  • Ciao fratellone
   
 
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