Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Danae_    06/09/2017    0 recensioni
Non ha mai sopportato troppo il contatto fisico, né quello su di se, né vedere quello fatto ad altri.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kaisoo


Incarnation of jealousy


Non ha mai sopportato troppo il contatto fisico, né quello su di se, né vedere quello fatto ad altri ed è quest'ultimo punto quello su cui ci focalizzeremo. Posare gli occhi sui suoi compagni di gruppo sempre così affiatati, sempre così sorridenti e sopratutto sempre a toccarsi è la sfida a mantenere saldi i suoi fragili nervi.

Sempre così appiccicati, sempre ad abbracciarsi. A scambiarsi sguardi e stringersi le mani in tutti i monmenti.
E andrebbe bene se fosse solo per il fanservice, quello cerca di digerirlo, più di una volta ha anche lasciato che venisse toccato anche lui, ma comunque resterebbe semplice fanservice relegato a quegli attimi che passano sul palco, per dilettare le più affamate delle fan che bramano quei momenti di contatto tra di loro.
Il fatto è che  quei rozzi dei suoi compagni, e sopratutto una persona in particolare, non si limitano a farlo solamente sul palco, ma continuano a ricercare il contatto fisico anche giù da esso, nei momenti in cui nessuno puo' vederli.
E a lui viene l'orticaria, gli prudono le mani e vorrebbe poter avere il potere di prendere una bella mazza da baseball e sfracassare i denti a chi gli provoca quell'orticaria, perché si almeno a se stesso puo' dirlo che tutta questa avversione per il contatto fisico degli altri è che c'è una persona in particolare che gli reca abbastanza disturbo.
Certo è che non puo' dirlo a nessuno che la cosa non gli reca solo disturbo, ma lo fa proprio diventare verde d'invidia, gli fa rodere il fegato e lo fa imbestialire così tanto che vorrebbe solo darsi a testate nel muro fino a dimenticare anche come si chiama.
Lui sa bene che si chiama Do Kyungsoo ed è costretto a guardare effusioni disgustose da parte di quel mollusco di Jongin con qualsivoglia membro degli exo.
Ormai è diventata la sua routine, e come tutte le mattine anche questa non fa eccezione.
Sta volta c'è Sehun appiccicato al braccio del moro mentre fanno colazione tutti allegri e felici e lui seduto sullo sgabello dietro di loro che a momenti vomita nel bicchiere del latte.

- Se continui a fissarli così andranno a fuoco.-

Suho, il suo hyung,  la voce della verità: sa sempre tutto anche se non dice niente. E anche questa volta ha capito senza che lui aprisse bocca.  
Distoglie lo sguardo, quindi, posandolo sul maggiore accanto a lui con l'aria di uno che ha appena visto la nonna baciarsi con un cane. Insomma la sua espressione non è delle migliori,  e se gli sguardi potessero uccidere ci sarebbe più di un solenne cadavere in quella cucina.
Non c'è niente che il maggiore possa fare per lui e quindi si prende quella pacca sulla spalla e con quell'aria schifata lascia la cucina sperando di non dover incontrare di nuovo i due piccioncini sul suo cammino almeno fino a sera.
Nel frattempo i suddetti piccioncini in questione si battono il cinque e si sorridono complici, lasciano un ignora Kyungsoo con un diavolo per capello.

Come non detto. Questa non è la giornata fortunata per Kyungsoo.
Perché è costretto ad una sessione di autografi insieme agli altri ed è proprio seduto accanto a Jongin e come di consueto vorrebbe spararsi una pallottola in testa invece che assistere alla scena rivoltante delle fan che urlano per ogni sfioramento dello ballerino con lo spilungone accanto a lui.
Puo' resistere, si dice, insomma deve essere professionale e sorridere e annuire. Firmare qualche autografo, stringere la mano a qualche fan e tutto finsce. E invece quelle poche ore sembrano così interminabili che quando finiscono davvero e le fan vanno via quasi scappa dalla stanza rifugiandosi nel camerino.
Certo la pace non puo' averla nemmeno lì, perché sente in lontananza delle risatine, una voce abbastanza acuta da penetrargli i timpani e beh sa bene a chi appartengono. 
Entrano abbracciati i due, e al main vocalist sale davvero il sangue al cervello, tant'è che si alza e separandoli, in modo abbastanza violento per passare, lascia l'edificio. 
Dove sta andando non lo sa nemmeno lui, ma deve levarsi dalla testa l'immagine dei due che si abbracciano. Cammina senza meta, non gli importa della meta.
Si ferma poco dopo, in un piccolo parco abbandonato. 
Si lascia andare su una panchina, il braccio a coprirgli gli occhi e un sospiro affranto. Lacrime amare e traditrici cominciano a uscirgli dagli occhi.
Lo odia. Anzi odia se stesso e questi stupidi sentimenti che non dovrebbe affatto provare e che lo fanno irritare così tanto.
Non sa quanto tempo passa in quel parco, probabilmente si è addormentato, perché è notte fonda quando si desta e sul cellulare lampeggiano almeno una ventina di telefonate da parte del leader, una quindicina dagli altri membri e anche una dal cretino che odia più. 
Non richiama nessuno. Non ha voglia di parlare. Torna direttamente al dormitorio. 
Si scusa con il leader e si dirige in camera, sperando che stiano tutti già dormendo, ha fatto male i conti.
- Dove sei stato?-
E' la cuccetta di fronte alla sua il luogo da dove proviene quella voce, e sa bene a chi appartiene. Jongin.
Lo ignora, non ha voglia di parlargli. Non ha voglia di sapere che respira nella sua stessa stanza.
- Sto parlando con te.-
Ancora nessuna risposta da parte del  più basso che invece di dare voce ai suoi pensieri preferisce lasciare la camera.
Probabilmente questa cosa non va giù all'altro, dato che lo segue fino a raggiungerlo fuori la porta del bagno.
- Apri non puoi ignorarmi. -
E a quel punto non ci vede più, apre la porta e lo tira dentro. Con poca grazia se proprio vogliamo dire. La faccia livida di rabbia.
- Non posso? E con quale autorità mi dici che non posso? -
Il tono è leggermente alto, ma cerca di trattenersi. Potrebbe diventare un tantino violento se si lasciasse andare.
L'espressione di Jongin però non lo aiuta a mantenere la calma, e nemmeno quel sorrisetto furbo che si sta allargando sul suo viso.
- Perchè non puoi, perché non mi piace quando lo fai. Perché devi rispondermi sempre.-
Ed  è qui che Kyungsoo proprio non ce la fa. O meglio vede riflesso negli occhi di Jongin tutte le scene in cui è lui ad ignorarlo per stare con gli altri, in cui è lui a sparire per stare con chicchessia e allora la sua faccia assume un'espressione indurita. Grugnisce, e non è un buon segno. Se prima era livido, ora è completamente adirato.
- E fattelo piacere, io non ti devo niente; vattene da chi ti pare e non rompermi più il cazzo.-
Sboccato, ma provateci voi a rimanere tranquilli in questo caso. Il sorriso sul viso di Jongin si allarga facendo incavolare ancor di più l'altro che per poco non gli assesta un ceffone per farlo smettere. 
Ma invece si limita a fissarlo male, e a volerlo sorpassare per andarsene. Ma viene bloccato dallo stesso Jongin; che con una forza ritrovata lo fa sbattere contro le piastrelle fredde del bagno e gli stampa le labbra sulle sue. Un bacio veloce, un tocco di labbra quasi fugace. Che lascia Kyungsoo con il dubbio che sia accaduto davvero o è uno dei suoi sogni. Ha la faccia da coglione al momento il main vocalist, gli occhi ancor più grandi di quanto non lo siano già, ma si riprende in fretta.
- Che cazzo fai? - 
 Insomma pensa lo stia prendendo in giro, e non capisce. Cerca ancora di andare via perché vuole solo passarci sopra e fingere che sia stato un sogno e invece lo blocca di nuovo.
- Sono giorni, ma che dico, settimane che spero che tu venga allo scoperto vedendomi attaccato agli altri e invece niente neanche una parola ..sei proprio uno stupido. Ma mi piaci lo stesso. -
E Kyungsoo non puo' credere alle sue orecchie, pensa di star davvero sognando, ma se questo è un sogno pensa di non volersi più svegliare. Quindi ribalta le posizione e ora ce lo inchioda lui, Jongin, alle piastrelle.
Labbra contro labbra, in un bacio affamato, voglioso, che entrambi aspettavano.
Domani probabilmente avranno ancora da parlare, per ora si lasciano andare a quel sogno tanto atteso.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Danae_