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Autore: eleonor87    18/04/2005    0 recensioni
Spero che vi piaccia,fatemi dei commenticiao!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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V CAPITOLO

 

 

Finalmente arrivò il fine settimana. Tra i quattro amici si era tutto risolto o almeno per adesso. Infatti, Juliet non aveva reagito come James credeva. Le due amiche non si parlavano più come prima. Juliet era restia a confidare a Lily quei piccoli segreti che si scambiavano una volta.

 

Mentre James pensava a queste cose la sala grande si gremiva di studenti essendo suonata l’ora di pranzo. I quattro malandrini si sedettero al solito posto.

“Ehi Ramoso che facciamo questo week-end?”

James rifletté sulla domanda appena postagli.

“Beh visto che per domani non c’è in programma nessuna gita a Hogsmaede propongo di organizzare una bella festicciola. Naturalmente invitiamo anche le ragazze.”Il viso di Peter, come sempre dopo quelle proposte, divenne terreo. Di sicuro,pensava il giovane malandrino, sarò l’unico scemo che rimarrà da solo. Durante quegli incontri veniva ignorato, tutti tranne lui, avevano il loro bel da fare con qualche ragazza. James vide l’espressione che si era appena adombrata nel viso del giovane grifondoro.

“Che c’è Peter hai paura di non divertirti? Stai tranquillo troverò qualcun’anche per te.”Sirius sentendo quelle parole scoppiò a ridere.

“Dove la vuoi trovare una che stia con Minus?” Tutti si unirono alle risate. Tutti tranne il protagonista di esse.

“Non siete spiritosi.”E senza aspettare risposta, si alzò dirigendosi nei dormitori. Remus guardò i suoi amici.

“Stavolta avete esagerato, lo sapete che ci rimane male.”

“Dai figurati se se l’è presa.”Subito si difese felpato. I quattro per il momento lasciarono stare l’argomento. Nel frattempo alla porta si affacciarono le tre amiche. Juliet era un po’ dietro rispetto alle altre. Finalmente sì sedettero.

“Come va ragazze?”. Sirius, come gli altri, voleva che tornasse tutto come prima e cercò di rompere il ghiaccio. Juliet sorrise al ragazzo.

“Bene, come il solito”. James si rivolse a tutti gli amici in particolar modo alle fanciulle, parlando sottovoce.

“Care ragazze stasera ci sarà una bella festicciola e voi siete naturalmente invitate”. Clodeth sembrava contrariata a quella idea. Lily invece sperava di passare un po’ di tempo con il suo James. E in fine c’era July che sembrava annoiata. Nonostante questi pensieri accettarono tutte e tre e si dettero appuntamento alle nove davanti alla stanza delle necessita che solo loro sette ne erano a conoscenza. Il pranzo finì e Sirius e James decisero di andare a fare scorta ad Hogsmaede. La sera arrivò presto. Tutti erano intenti a prepararsi. Quando arrivarono le nove, i quattro ragazzi erano già dentro la stanza e la stavano arredando in base alle loro esigenze. Due lunghi tavoli erano appoggiati alla parete, sotto di essi, coloratissime tovaglie li ricoprivano. La stanza era illuminata da un numero esagerato di candele, le quali sprigionavano il loro profumo in tutto il locale. La porta si aprì ed entrano le tre invitate.

La prima ad attraversare l’uscio fu Lily, indossava una gonna lunga fino alle ginocchia, una maglietta di cotone con le maniche più lunghe del solito e una scollatura a V che lasciava intravedere le forme del seno. James rimase sfolgorato da quella vista, era magnifica, la sua bellezza era pari a quella di una Dea. I lunghi capelli le incorniciavano il viso angelico. Subito dopo fece la sua entrata Clodeth che non era da meno. Aveva un vestito nero che gli sfiorava le cosce e gli lasciava scoperta la schiena. Remus inebetito da quella vista spalancò la bocca. I suoi colori erano dolci come la carezza di una madre. L’ultima ad entrare fu Juliet. I suoi boccoli d’oro ricadevano lungo il corpo. Il viso era illuminato da una luce divina, quella dei suoi occhi. Tutto in lei traspariva eterea bellezza. Pur indossando un semplicissimo abito bianco con decoltè era splendida. Sirius non riuscì a proferire parola. Riusciva solo a pensare che anche con il passare del tempo lei sarebbe rimasta immortale, come una creatura celestiale.James fu il primo a parlare.

“Ben arrivate e….complimenti.”Le ragazze sorrisero compiaciute. Si guardarono intorno. In tutta la stanza sopra a dei tavolini c’erano delle leccornie che facevano strabuzzare gli occhi. Dolci e torte da tutte le parti. Non mancavano di certo gli alcolici, c’erano anche le bevande normali ma i ragazzi si erano gia buttati sulle burrobirra. L’atmosfera incominciò a surriscaldarsi. Erano tutti  ebbri. Gli unici sobri erano Clodeth,Remus e il povero Peter. Tutti ridevano e scherzavano. Allorché James si mise a parlare.

“Perché non giochiamo a qualcosa?”

“Si amico bella idea. Io propongo di far girare la bacchetta per due volte di seguito i due scelti si faranno delle domande, chi non risponderà dovrà   fare una beeeeella penitenza.” Peter girò la bacchetta per primo. Lo avevano deciso gli altri malandrini senza pensare alle conseguenze. La bacchetta incominciò a girare fino a fermarsi…..davanti a Juliet.

“Allora che posso chiederti?”La sua interlocutrice gli rispose subito.

“Chiedimi di che colore ho i calzini? Bene ora tocca me,vediamo..”Scoppiarono tutti in una fragorosa risata. Minus mise subito il muso.

“Sei mai uscito con qualche ragazza?” Codalicia divenne tutto rosso, e tra le sue labbra usci solo un sussurro, che si capì appena. Di nuovo esplosero le risate.

“July forza, gira la bacchetta.” James la guardò un attimo, era proprio buffa. Non riuscì nemmeno a finire di pensarlo che la bacchetta era rivolta verso di lui

“Allora…….” che domanda gli posso fare? Se gli chiedo cosa prova per Lily dopo mi uccide. Ci sono ora so……

“dove andate quando uscite alla sera tardi sotto al tuo bel mantello?” Potter sembrava spaventato e decise di fare la penitenza, non poteva di certo svelargli la verità.

“Penitenza,”gridò Minus.

“No dai rispondimi, sono curiosa!”

“Mi dispiace ma non posso. Che cosa devo fare?”

Per un’altra volta dovette pensare a cosa chiedergli…..trovato.

“Devi baciare…Lily, ma non quei baci stupidi, vogliamo vederne uno di quelli veri”. I due interessati diventarono bordeaux. Si avvicinarono piano piano e con loro anche le labbra. Dapprima si sfiorarono soltanto poi il dolce tepore di quel momento pervase tutti e due, le loro lingue incominciarono a esplorarsi. La mano di lui salì fino ad arrivare dietro alla testa di lei. Era come se non ci fosse più nessuno la dentro. La tenerezza di quelle labbra sulle sue,la fece fondere nelle braccia di lui. Improvvisamente Lilly sentiva il proprio corpo invaso da strane sensazioni…e fu così che vennero interrotti da dai loro amici.

“Beh direi che così può bastare…”Sirius, dopo avere parlato scoppiò a ridere…

A quel punto Minus s’intromise.

“Però non è giusta che la penitenza la decidi chi viene scelto dalla bacchetta.”

Potter gli rivolse lo sguardo chiedendogli spiegazioni.

“Si,come stavo dicendo,se qualcuno non vuole rispondere, facciamo girare una terza volta la bacchetta e chi viene scelto decide la sorte dei due….”

Remus pensò che dopotutto non era così malvagia quell’idea e così fecero anche gli altri senza pensare alle eventuali conseguenze.

Il turno fu di Sirius e subito dopo arrivo quello di Juliet. L’avventato Felpato pensò ad una domanda e alla fine non sapendo cosa dire le chiese che faceva di sera con Potter.

“Io……non posso dirlo, per adesso, cioè,vi dirò tutto fra qualche giorno”. E subito dopo venne scelto Peter per scegliere la penitenza. Nei suoi occhi passo un lampo di cattiveria che nessuno vide.

“Bene,direi di far baciare i nostri due amici.”

Tutti si aspettarono che facesse il nome di Sirius e Juliet,invece…

“Juliet e…..Potter”.

Quest’ultimo non ci poteva credere.

“Ma sei scemo? E’ la mia migliore amica, non posso baciarla.”

“Ma è solo un gioco…uffi che fifoni,che vuoi che succeda?”.

Lily si rattristo subito, voleva che non succedesse  nulla di tutto ciò.

“Beh ha ragione Minus è solo uno stupido gioco,fai quel cavolo che vuoi.”

Il bellissimo moro preso in  contropiede,si arrabbio.

Cos’è, ora tutto ad un tratto, non gli importava più niente?

“Certo che lo faccio, e poi non stiamo nemmeno insieme.”

All’improvviso prese tra le braccia Juliet e la baciò.

Il bacio fu lento e leggero, però non era come baciare Lily,era come baciare…..si  baciare una sorella si stacco a quel pensiero….

“Scusami…”

La bionda eterea, era sbalordita, lei e Potter? Che diavolo aveva fatto….

Remus prese in mano la situazione.

“Che dire ragazzi forse è meglio andare a dormire. Eh gia, è proprio tardi, sono le 23.00, meglio andare.”

Con un colpo di bacchetta fece sparire gli avanzi  della festa, mentre gli altri, in un tetro silenzio,    

abbandonavano la stanza.

 

 

 

 

 

Ragazzi ho finalmente finito di scrivere e modificare il 5° capitolo che avevo gia messo sul sito,senza averlo realmente terminato. Vi prego di scusarmi e recensite.

Baci Lara

 

 

  
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