Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Jox    07/09/2017    0 recensioni
Pensate. Immaginate. Un macchinario geniale, un capolavoro di ingegneria biofisica, un tramutatore di elementi. Che cosa accadrebbe, in un mondo dominato dall'egoismo, l'ascesa di qualcosa che possa trasformare ogni tipo di oggetto, ogni tipo di materia in qualsiasi altra forma o composizione? Una cosa del genere nelle mani giuste porterebbe la soluzione dei rifiuti, potendoli trasformare addirittura in acqua potabile. Si risolverebbero centinaia di problemi in poche mosse, ma in mani sbagliate, qualcosa che potrebbe tramutare un semplice sandalo in un lingotto d'oro, o in una vera e propria bomba scatenerebbe una corsa al potere devastante. Se ne è lavorato per tanto tempo, molti sono morti, tanti, troppi, cercando di fermare questo progetto. Gli interessi sono alti, e i soldi stanziati non possono andare persi. I 20 stati, che finanziarono il progetto, riuscirono sempre a insabbiare qualsiasi cosa potesse risultare un impedimento alla realizzazione del progetto. Un'informazione esce. Un piccolo, ma importante particolare, cade nelle mani di qualcuno che avrà la forza e le capacità per fermare tutto questo, ma i suoi modi sono tutt'altro che discreti, il suo animo tutt'altro che eroico, i suoi motivi tutt'altro che altruistici. Anche lui dovrà essere fermato.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
II

Mancavano poche ore dall’inizio dell’evento ma l’intelligence, che da mesi era alla ricerca di potenziali minacce alla vita del Presidente e del Senatore non aveva riscontrato nessuna vera minaccia. Scartati i falsi allarmi, non era stato riscontrato niente di rilevante. Ma ecco che un informatico alzò la mano agitandola al vento per richiamare a se l’attenzione. << Signore ho qualcosa! >> gridò al suo superiore e capo dell’FBI Mark Parker. << Cosa c’è agente Petterson? >> tuonò la sua voce, con la potenza che solo un ex colonnello della marina poteva avere, << Il server ha rintracciato un’ e-mail sospetta lanciata da una postazione internet il cui indirizzo IP proviene dall’ Italia >>. Mentre dava spiegazioni aprì il file e il colonnello esclamò con inquietante freddezza: << dall’ Italia ..allora perché il testo è in spagnolo? >>  << Non so forse… >> << C’è qualcuno in questa stanza che conosca lo spagnolo? >> tuonò l’ex colonnello non curante dell’agente pronto a dire la sua. << Allora? >> incalzò, un agente alzò la mano e prima che potesse dire “io” Parker gli fece cenno di andare alla loro postazione. << Traducimi questo testo, e tu, agente Petterson, usa il computer qui affianco e vedi di rintracciare immediatamente l’indirizzo del destinatario >>. Passò qualche secondo e, mentre il fragorio della tastiera di Petterson andava in crescendo per la sua ricerca, l’agente Havier Gonzales si irrigidì fissando lo schermo. << Che succede? >> domando Parker << dobbiamo preoccuparci? >>. Gonzales non rispose subito, era ancora gobbo con gli occhi fissi sullo schermo << allora? Agente… >> Parker strizzò gli occhi per leggere il nome nel badge << …agente Gonzales, cosa dice il testo? >> Havier scuotò leggermente la testa con gli occhi socchiusi come se fosse ritornato sulla terra << si mi scusi capo è che… >> si interruppe di nuovo leggendo l’ultima frase dell’e-mail << E CHE COSA? >> tuonò di petto il suo superiore  << Si decide a parlare o le devo fare rapporto? >> Gonzales riprese a parlare << è che la lettera non ha alcun senso.. >> << si spieghi >> incalzò Parker, Gonzales riprese a parlare: << è come ascoltare una telefonata di una madre al proprio figlio, penso che sia una risposta ad una precedente e-mail dato che esordisce dicendo di stare bene, che il trasloco è stato spiacevole dato che si è dovuta trasferire da Oaxaca de Juarez  all’ Italia, che per fortuna si consola con il delizioso cibo che offre il posto >>, ‘per forza’ pensò Parker ‘come si fa a non amare il cibo italiano?’ << e da qui inizia a non avere più senso >> indicò appoggiando il dito sullo schermo e segnandone il punto esatto; Petterson lì affianco staccò le mani dalla tastiera e scacciò immediatamente via il dito del collega con uno schiaffò alla mano e, in  un secondo tempo, né ripulì stizzito l’impronta di grasso lasciata sul monitor. << Che cosa dice? >> Chiese Parker non soffermandosi troppo su quel gesto infantile. Gonzales lanciò un occhiataccia a Petterson che gli aveva appena schiaffeggiato la mano e tenendosela rinchiusa nell’altra proseguì dicendo << sono auguri ..per la riuscita dei suoi propositi. Continua dicendo che spera che i suo progetti, e qui ci sono varie date e come può vedere anche quella di oggi, il 10 giugno, di eliminare il loro male comune possa riuscire, nonostante i tanti occhi addosso e poi conclude dicendo : ‘que Ah-puch y Balac pueden estar contigo’ cioè  che Ah-puch e Balac possano essere con te. Manda saluti e baci e dice di non scordarsi mai di 2,3,5,10 che sono in lui, e poi continua parlando di altro. Sembra quasi che il testo centrale sia uno scorcio, una parentesi fuori dal contesto iniziale e finale di ciò che viene scritto.. >>. << Male… >> sussurrò Parker << la data riportata  di oggi e i ‘molti occhi’ possono facilmente essere tutti coloro che saranno presenti per l’evento, ma chi sono Ah-puch e Balac? E i numeri 2,3,5,10? >> Gonzales si schiarì la voce : << Quei nomi sono di divinità maya ma non so dirle altro, solo che se si trattasse di un augurio per un attentato, questo contesto così “casalingo” della lettera, disorienta.. >> Intanto Petterson concluse la sua ricerca e con le mani in testa disse: << Ma è impossibile! >>  << Santo Dio cosa c’è ora?>> chiese perentorio l’ex colonnello. L’agente sussurrò incredulo: << Guardi lei stesso >>, << ma che….>> Disse piano Parker poi tuonò con la sua solita potenza  << Chiamate immediatamente un agente alla casa bianca e dite di riferire al presidente che c’è un pericolo per la sua incolumità e che sarò lì a breve >> guardò l’e-mail e esclamò ancora << portatemi un maledetto esperto di divinità Maya o qualunque cosa siano, ma lo voglio ORA! >> poi si soffermò sul luogo di destinazione. Non era quello della lettera, come spesso accade in casi di criminalità organizzata, l’indirizzo IP era rimbalzato dal luogo reale ad uno fasullo, era rimbalzato da:

1600 Pennsylvania Ave NW, Washington, DC 20500, Stati Uniti

Era l’indirizzo della Casa Bianca.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Jox