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Autore: Therry_1984    08/09/2017    0 recensioni
Marzo 2015, Shinjuku. Ryo (detective di polizia) e Kaori (infermiera) sono fidanzati da quasi dieci anni. Il loro rapporto andrà in crisi quando un uomo che desidera vendetta (poichè il defunto padre poliziotto di Ryo ha ucciso il proprio, rapinatore di banca, moltissimi anni prima) ha progettato un piano astuto per fare soffrire Ryo cercando di separarlo da chi ama, cioè la sua fidanzata. Il malvivente architetterà l'omicidio della fidanzata di Mick, collega infermiere di Kaori ma innamorato di lei, cercando di far ricadere la colpa su di lui. Saeko, collega poliziotta di Ryo e innamorata di lui, ne approfitterà per allontanare i due fidanzati in modo squallido ed al di fuori di ogni morale, spingendosi oltre ogni limite. Nella storia sono presenti anche Hideyuki ed Umibozu (rispettivamente gestore della struttura per anziani dove lavora Kaori e coordinatore infermieristico). Ma c'è un altro personaggio in pista che mira al cuore di Kaori: Patrick Darcy, il suo avvocato. Come andrà a finire? Buona lettura a tutti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: City Hunter, Altro contesto
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Cap. 14 - CORPI FREDDI (Seguito Cap. 12)

1 Aprile, ore 02:55
Ryo - Reika


Quando si chiuse la porta dietro di sè, il suo orologio da polso segnava quasi le tre di mattina.

Ryo sentì come un vuoto avvolgerlo lentamente perchè era come se tra di loro si fosse spezzato qualcosa che forse non sarebbe tornato più come prima. Lo sguardo lacerato dal dolore della sua fidanzata racchiudeva solo una parte dello sdegno verso di lui che egli stesso sapeva che lei in quel momento provava. Perchè, in fin dei conti, è come se la stesse abbandonando e cercando di salvare la carriera.

Poco importava se le sue erano buone intenzioni ma avrebbe potuto seguire un'altra strada. Quella del "mollo tutto per starti accanto perchè così fa una persona che ama l'altra", solo che una parte di sè non l'aveva presa in considerazione.

Era brutto pensare che non si fidasse fino in fondo di lei? Perchè? Perchè non si fidava della persona che più l'amava al mondo? Perchè c'era un maledetto grillo dentro di sè che lo punzecchiava dicendogli di rimettere in discussione dieci anni di storia d'amore? Si era stancato di lei? Erano veramente in crisi? Era bastato un caso di omicidio per metterlo così in una situazione terribile?

Era molto chiaro che avrebbe potuto agire diversamente.

Un uomo innamorato l'avrebbe fatto.

Il punto era proprio questo. Non aveva considerato che se il suo desiderio più grande sarebbe stato sposarla significava prometterle di starle vicino nella buona e nella cattiva sorte. Perchè è quando le cose brutte accadono si vede se uno c'è e fa la differenza. Avrebbe potuto tornare indietro, abbracciarla e dirle che era un idiota. Invece nessun pensiero di questo genere gli stava balenando nella mente.

Bastava fare qualche passo e ritornare indietro. Invece i suoi passi frettolosi si stavano affrettando a raggiungere la Centrale di Polizia, l'unico posto che riusciva a donargli pace in quel momento.

Riprendere se stesso. Due tiri in sala poligono, una sigaretta, una birra e tutto si sarebbe sistemato, almeno il casino nella sua testa.

Arrivato là dopo circa una decina di minuti, non fece in tempo ad appoggiare le chiavi sulla sua scrivania che il suo cellulare cominciò a squillare. In cuor suo sperò che fosse Kaori invece era Reika, il medico legale:

- Ciao Ryo, ho urgenza che mi raggiungi qui in obitorio. Ho lavorato fino a quest'ora perchè alcune cose non mi tornavano: il dna trovato sul reggiseno della vittima non è il suo ma è di un'altra donna. Come è possibile? -

A quelle parole Ryo sentì un brivido gelato percorrergli su tutta la schiena, come un fulmine che ti prende in pieno e scarica la sua energia a terra. I fatti presto sarebbero venuti a galla, tanto valeva rivelare la verità. Quel reggiseno era in realtà di Kaori. Se non l'avesse detto l'avrebbero potuto accusare di complicità in omicidio e di non aver rivelato fino in fondo quello che sapeva.

La fine della sua carriera.

La prima cosa che pensò e per cui in quel momento aveva ansia.

Non per la sorte di Kaori. Così gelido rispose:

- Sono in Centrale, arrivo subito. Ti devo parlare di una cosa. - E chiuse la comunicazione.

Reika rimase per la seconda volta molto sorpresa dal comportamento di Ryo per ben due occasioni in poche ore ed il suo intuito le diceva che sicuramente c'era qualcosa che lo turbava profondamente.

Di solito lui non era mai ansioso, anzi era famoso per essere un tipo imperturbabile, ma in quel momento sembrava che una verità scomoda lo stesse aspettando.

Riguardò i fogli delle analisi che aveva fatto ed era sicura che qualcosa di lì a poco sarebbe cambiato.

Quando poi lo vide arrivare nel suo laboratorio trafelato come mai era stato fino a quel momento, capì che nel suo cuore qualcosa si era spezzato.

   
 
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