Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Kokona    09/09/2017    1 recensioni
Quando era piccolo, Levi conobbe Karla, una ragazza per lui molto speciale. Lei era una criminale ma a Levi non importava:Infatti le voleva davvero molto bene.
E questa è la storia di quando si incontrarono.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Levi Ackerman, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente Karla e Levi si svegliarono e andarono a fare colazione con pane e marmellata di more.
"Buongiorno Karla" La salutò lui
"Buongiorno Levi" Rispose lei
"Allora, Levi" Cominciò Karla "Cosa vuoi fare oggi?"
"Giochiamo?" Chiese il bambino
"Certo che si! Facciamo colazione, laviamoci i denti, vestiamoci e poi andiamo!"
"Ma i miei vestiti?"
"Mentre giocavi li ho lavati e sistemati. Ora dovrebbero essere asciutti. Su forza, ora finiamo, così avremo più tempo per giocare!"
"Si" E finirono tutto.
Dopo essersi vestiti, pettinati e tutto il resto, Levi e Karla andarono in giardino e giocarono a tantissimi giochi, come nascondino e acchiappino. 
Nel giocare Karla vide la gioia e la felicità negli occhi di Levi, che le ricordarono quando giocava da piccola. Spesso la banda, di cui i membri si chiamavano Tony, Murry, Hideo e Mateo, la portavano a giocare al parco, dove incontrava le sue amiche Lori, Trina e Hotaru.
Non aveva mai avuto molti amici per via del suo carattere timido e riservato ma loro tre erano le migliori amiche che lei abbia mai avuto. Purtroppo presero strade diverse e si separarono. Ma nonostante ciò, si scrivevano spesso per stare in contatto tutte insieme.
Tornando al presente, Karla e Levi si sdraiarono sul prato per riposarsi dopo aver giocato tanto.
"Grazie, Karla" Disse Levi
"Per cosa?" Chiese la ragazza
"Per avermi accolto in casa tua ed esserti presa cura di me; Stavo per morire di fame e freddo, ma tu mi hai salvato, grazie ancora!"
"Ma prego, Levi. Anzi, grazie anche a te:Mi sentivo tanto sola qui. Ma poi sei arrivato fin qui e mi hai tenuto compagnia."
"Prego, Karla"
La ragazza si accorse di aver dimenticato di dare delle scarpe a Levi, così andarono in città a comprarle, insieme a dei vestiti nuovi. Per una volta Karla non rubó, ma compró con i soldi, presi dopo aver rotto il suo salvadanaio. Li teneva sempre per una vera emergenza come questa. Non voleva dirgli nulla della sua vita da criminale. Aveva paura che Levi non le volesse più bene, per cui decise di nascondergli tutto e di rubare solo quando lui dormiva.
Il pomeriggio, dopo aver pranzato, decisero di fare una passeggiata nella campagna in cui vivevano che, tra l'altro, permetteva a Karla di nascondersi dalla polizia e vivere tranquilla in mezzo alla natura.
Durante la passeggiata, Levi e Karla decisero fermarsi a uno stagno, dove Levi prese un bastoncino e si mise a giocare con esso vicino allo stagno, mentre Karla si riposò seduta con la schiena su un albero.
A un certo punto spuntó Levi, il quale sembrava preoccupato per qualcosa. "Karla puoi seguirmi un attimo?" La ragazza acconsentí e lo seguí fino all'altra sponda dello stagno, dove trovarono una rana morta.
"Perché questa rana non si sveglia?" Chiese Levi, toccandola con il bastoncino per far vedere che era morta. Karla non sapeva cosa rispondere:Non sapeva come spiegargli la morte, soprattutto perché Levi aveva solo 6 anni, ma ci provò comunque. "Vedi, Levi" Cominciò la ragazza, tentando di essere delicata "A un certo punto per gli esseri viventi come animali, persone e piante, arriva il momento che si spengano e a quel punto iniziano a dormire. Mi capisci, vero?"
"Si" Rispose Levi "Ma si svegliano, prima o poi?"
Karla pensò un attimo cosa rispondergli, poi disse:"No, purtroppo non si risvegliano più, ma diventano una stella e luccicano nel cielo"
"Davvero?" Chiese il bambino
"Si" Rispose Karla. A un certo punto si sentì sorvegliata, così decise di andare, insieme a Levi, a fare un giro in città e a comprare qualcosa per merenda. Riuscí a passare inosservata grazie soprattutto al cappello di paglia che si era messa prima di uscire. 
Si sentì osservata per tutto il tempo.
Quando iniziò a fare buio, Karla e Levi si diressero verso casa.
"Che bello" Pensò Karla durante il tragitto "Avrò una vita normale grazie a Levi. Diventerò una ragazza, anzi una donna normale. Ma come posso esserlo se la polizia continua a cercarmi?"
Continuarono a camminare fino ad arrivare a casa, dove cenarono con piselli e carote. 
Una volta finito, Karla sparecchiò, lavó i piatti e uscí, insieme a Levi, a vedere le lucciole.
"Che cosa sono queste splendide creature luminose? Sono bellissime!" Chiese Levi
"Queste sono lucciole. Sono insetti meravigliosi e illuminano la notte, mentre il giorno tornano a casa loro" Spiegò Karla. Non era una scienziata ma cercò comunque di descrivergli le lucciole.
"Ho capito. Ma anche loro si spengono senza svegliarsi più?"
"Si, ma non ti devi preoccupare:Anche loro diventano stelle e brillano nel cielo quando si spengono per sempre, come ti ho già spiegato questo pomeriggio"
E restarono finché non ebbero sonno e andarono a letto.
"Buonanotte Levi"
"Buonanotte Karla" E andarono a dormire.
A un certo punto qualcuno, da fuori, bussò molto violentemente dalla porta, e urlò:"Sappiamo che ti trovi qui, Karla Nozu, per cui esci immediatamente con le mani in alto entro 10 secondi, altrimenti saremo costretti a irrompere a casa tua!"
"Oh, merda" Pensò Karla, svegliandosi di soprassalto
Spazio autrice:Quanta suspense, accidenti! Ho deciso di interrompere a questo punto perché avevo intenzione di lasciare il finale per dopo. Cosa faranno Karla e Levi? Lo scopriremo nel prossimo e ultimo capitolo, ciao ragazzi!
P.S. Murry è, anzi era, visto che poi è morta, una femmina, se non lo avevate capito. 
   
 
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