Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: LadyMintLeaf    09/09/2017    1 recensioni
"Lei era bella e gentile a tal punto che nessun'altro fuorché un folle avrebbe potuto desiderare di farle del male.
Ma Loki le aveva fatto del male, molto male; troppo forse, ed in un istante ad esso tornarono in mente un antico poema runico norvegese che aveva letto una volta in un libro proveniente da Midgard.
"Þurs vældr kvinna kvillu, kátr værðr fár af illu", diceva e tradotto, significava "Il gigante causa dolore alle donne, pochi uomini gioiscono della sfortuna.".
E forse lui non era figlio di uno di quei giganti che tanto facevano tremare la gente al solo sentirli nominare?
Ma no.
Lui non voleva essere considerato un mostro..... Non voleva fare del male a nessuna donna.
Eppure a Sigyn aveva già fatto del male."
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn, Thor, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
21 - FOR THEORIC
 
 
 
Le ultime parole di Heimdall si erano da poco spente nel silenzio che avvolgeva il ponte dell'Arcobaleno, quando il suono di alcuni zoccoli in corsa giunse all'udito di Thor ed il principe si voltò appena in tempo per vedere Lady Sigyn che, in sella ad un cavallo bianco, spronava l'animale al galoppo, nella sua direzione.
<< Principe Thor, devo poter parlare con tuo fratello! >> annunciò Sigyn, ancor prima di smontare da cavallo.
Thro si accostò al cavallo bianco, mentre la giovane donna tirava le redini per farlo fermare e le tese istintivamente le braccia per aiutarla a smontare dalla sella, in un gesto da vero cavaliere.
Lei esitò solo un istante, ma poi, lasciò che il principe dai capelli biondi la prendesse fra le braccia e la deponesse dinnanzi a sè, sollevandola come se fosse una piuma.
Sulla faccia della donna c'era un espressione decisa che il Dio del Tuono pensava di non averle mai visto in viso, prima di allora.
Per un siante sia lui che Sigyn rimasero in silenzio.
Poi, lentamente, come se non fosse completamente sicuro di quello che stava dicendo, annunciò: << Mio padre ha vietato di andare da Loki. >>.
<< Ma io ho bisogno di parlare con lui! >> insistette Sigyn, senza dissimulare l'urgenza nella sua voce.
<< Non vorrai forse mettere in discussione le parole di mio padre?! >> le domandò Thor, scrutandola intensamente.
<< No. Questo mai. Non oserei mai. Solo.... >> lei esitò solo un istante, prima di continuare: << Non posso restare a guardare mentre tuo fratello viene consumato dalla prigionia. >>.
Sigyn lo guardò intensamente e Thor riuscì a scorgere nei suoi occhi tutta l'ansia che ella provava.
<< Lady Sigyn, hai fatto quanto potevi e anche di più. >> replicò Thor gentilmente: << Non c'è ragione che ora ti interessi anche della salute di Loki. Non dopo tutto quello che ti ha fatto. >>.
Sigyn lo guardò malinconicamente per un attimo, poi scosse la testa: << Lo so... Lo so che dovrei solo essere grata al Padre degli Dei per aver imprigionato colui che ha causato tutto questo caos nella Città Eterna; l'uomo che ha distrutto il mio matrimonio e costretto Theoric a gettarsi nel Bifrost diretto su un pianeta per noi ancora senza nome, ma non posso. >>.
Tacque, allontanando solo per un attimo i suoi occhi dal viso fiero del Dio del Tuono.
Poi, tornò a guardarlo, spiegandogli: << Non posso perché so che solo lui può spiegarci come sono realmente andate le cose durante lo scontro sul Ponte dell'Arcobaleno. Lui solo può dirmi dov'è ora il mio promesso sposo. Non tu, Heimdall. >> Sigyn guardò l'uomo dalla pelle scura: << Non il Padre degli Dei, e nemmeno tu, principe Thor. >>, tornò a volgersi verso il Dio del Tuono: << Non sto mettendo in dubbio le vostre capacità. Sto solo accettando le cose per quello che sono e so che più tempo aspettiamo, più Theoric potrebbe..... >>.
Tacque di colpo, chinando il capo, senza trovare la forza per concludere quella frase; quel pensiero inaccettabile che ormai da troppi giorni la tormentava.
Thor sospirò lievemente, scrutando il bel volto di lei ancora per un momento.
Poi, lentamente guardò altrove, mormorando: << Theoric è un guerriero valente. Il più possente fra tutti gli Einherjar. Non devi temere per lui. Sono certo che, ovunque lui sia, se la saprà cavare. >>.
Ancora rassicurazioni, pensò Sigyn smarrita.
Ancora le stesse parole che quasi tutti le rivolgevano, quando le dicevano di non preoccuparsi per Theoric.
Ma lei non ci riusciva; non poteva.
Smettere di cercare Theoric adesso; smettere di preoccuparsi per lui, sarebbe stato come abbandonarlo nel momento in cui il capitano degli Einherjar aveva più bisogno d'aiuto.
Sarebbe stato come voltargli le spalle e lei non era una donna capace di questo.
Lei non era capace di smettere di pensare e semplicemente aspettare augurandosi che tutto si risolvesse per il meglio.
Doveva almeno tentare, perché se non lo avesse fatto, sapeva che alla fine, se qualcosa fosse andato storto, ella non si sarebbe mai perdonata e avrebbe assunto su se stessa la colpa di quel disastro.
Non era da lei aspettare, senza tentare.
<< Noi non siamo degli dei, principe Thor. >> la voce di Sigyn si era abbassata, fino a diventare un sussurro: << Sono certa che lui sia un guerriero valoroso e leale, ma non è immortale e ... Nemmeno io lo sono. >>.
Deglutì e sembrava stesse combattendo contro le lacrime che ancora una volta stavano insidiando i suoi occhi: << Restarmene qui con le mani in mano, sapendo che forse il mio futuro marito è in pericolo su un pianeta ostile.... non gioverà certo alla mia salute. >>.
Thor continuò a non parlare.
Sigyn lanciò una breve occhiata ad Heimdall, poi guardò di nuovo il Dio del tuono, ripetendo: << Io ho bisogno di sapere dov'è Theoric. Devo sapere se sta bene ed è per questo che ho bisogno dell'aiuto di tuo fratello. >>.
Sembrava estremamente convinta di ciò che diceva.
<< Dovresti averlo capito, ormai. Loki non è uomo di fiducia e inoltre, non acconsentirà mai a parlare con te. Non ti dirà mai nulla. Conosco la sua testardaggine; e anche quella di mio padre. >> Thor distolse lo sguardo: << Se anche Loki decidesse di parlare, non potrebbe farlo, perché Odino ha vietato a tutti di andare nelle vecchie prigioni. >>.
<< Ma tu sei il fratello del prigioniero e sei un principe,Thor. >> c'era una nota di disperazione nella sua voce, quando Sigyn parlò di nuovo: << Sono sicura che almeno a te è permesso parlare con il Dio degli Inganni. >>.
<< Purtroppo non è così, lady Sigyn. >> Thor scosse il capo, mestamente:  << Nemmeno a me è concesso parlare con Loki, ora che è stato condannato alla prigionia perpetua. Il Padre degli Dei ha espressamente vietato a tutti noi di avvicinarsi anche solo di qualche passo alla cella dove mio fratello è stato rinchiuso. >>.
Mentre parlava Thor aveva ricominciato a camminare lungo il bordo del ponte dell'Arcobaleno, la faccia abbassata a scrutare le acque impetuose della cascata, che ora sembravano riflettere il suo stato d'animo inquieto; il mantello rosso che si allargava sulle sue spalle, mosso dal vento.
<< Non vuole che gli si parli e ha decretato che Loki non potrà nemmeno vedere nessuno per tutta la durata della sua prigionia. >> concluse.
<< Ma.... Questo è assurdo. >> esclamò Sigyn, seguendo Thor lungo il Bifrost.
<< Lo è, e mi dispiace per mio fratello. >> disse Thor, scuotendo il capo: << Questa volta, temo si sia cacciato in guai ben più grossi di quelli dai quali è sempre riuscito ad uscire. Questa volta è senza magia e le sue taglienti parole, serviranno a ben poco se non potrà parlare con nessuno. >>.
<< Nessuno con cui parlare, significa anche nessuno da poter ingannare. >> convenne con lui Heimdall, parlando dalla sua posizione accanto all'osservatorio.
<< Mio Padre ha persino ordinato alle guardie di non portare a Loki né cibo né acqua.>> proseguì Thor, quasi ignorando le parole dell'altro uomo.
Sigyn rimase in silenzio per qualche istante, incredula.
Poi, a bassa voce, chiese: << Voi dire che è da tre giorni che tuo fratello non beve e non mangia? >>.
<< Purtroppo è così. >> assentì Thor, senza guardarla.
<< Che cosa vuole fare di lui il Padre degli Dei?! >> domandò allora lei con la voce strozzata.
Sapeva che quando il Padre degli Dei era irato, tutti dovevano temere la sua collera, ma lasciare un prigioniero solo e senza cibo era davvero una specie di tortura.
<< Se non conoscessi abbastanza bene mio padre, inizierei seriamente a pensare che Odino voglia solo vendetta su Loki per ciò che esso gli ha fatto. >> rispose Thor in tono greve.
<< Così però è..... >> mormorò Sigyn, venendo immediatamente interrotta dal Dio del Tuono, che concluse per lei: << Troppo? >>.
Sigyn annuì e non parlò.
<< L'ho pensato anch'io. >> convenne con lei Thor: << Se mio padre non ordinerà alle guardie di portare almeno un pò d'acqua a mio fratello, non so dove finirà lui ben presto. >>.
<< Lui..... e la sua mente. >> concordò Sigyn, scuotendo il capo, sempre più perplessa e sconfortata.
<< Della mente non mi preoccuperei più di tanto. >> borbottò Thor, amaramente: << Quella di Loki è già parecchio complicata ed instabile così com'è. >>.
<< Appunto. >> esclamò d'improvviso la giovane dai lunghi capelli biondi, prendendo il Dio del Tuono per il braccio, per incitarlo a guardarla: << Se vogliamo che ci dica dov'è Theoric, non dobbiamo aspettare che tuo fratello perda definitivamente il senno, o sarà peggio per noi. Se Heimdall non troverà Theoric, allora nessuno più potrà rintracciarlo. >>.
<< E tu credi che con te Loki parlerà? >> domandò improvvisamente Thor, scostandosi dal bordo del ponte e voltandosi a guardare la fanciulla al suo fianco: << Se nemmeno mio padre, con tutto il suo potere, è riuscito a far parlare mio fratello, che cosa ti fa pensare che lui rivelerà proprio a te il nome del pianeta sul quale ha scagliato Theoric? >>.
<< Non..... Non lo so. >> sussurrò Sigyn, sentendosi di colpo fragile e di nuovo molto sola, a combattere una battaglia che solo lei sembrava voler vincere.
<< Ma non credi anche tu che si possa tentare? >> domandò poi, con una nuova luce di speranza nello sguardo.
<< Ti stai assumendo un grave impegno, Lady Sigyn. >> dichiarò Heimdall.
<< Pericoloso, perdipiù. >> si trovò d'accordo con lui Thor, ricordandole: << Se scenderai nelle prigioni, il tuo gesto equivarrà ad un tradimento nei confronti di Odino. >>.
<< Non farei nulla di male. >> mormorò Sigyn, ancor prima di rendersi conto di quello che stava dicendo.
<< Odino ha vietato di parlare con Loki. Se tu vai da mio fratello, questo è già tradimento. >> ripeté Thor a bassa voce.
<< Inoltre rischieresti ben altro che la collera di Odino. Loki è un maestro dei sotterfugi e delle menzogne e tu saresti alla sua mercé, la sotto da sola. >> continuò Heimdall in tono deciso: << Lui ti vede solo come una marionetta da usare per i suoi fini personali, lo sai questo, vero? Ti ha già ingannato e minacciato una volta e... potrebbe rifarlo. >>.
<< Lo rifarà di certo. >> concordò il Dio del Tuono, girandosi bruscamente verso di lei: << Lady Sigyn, se andrai da mio fratello, non otterrai altro che nuovo dolore. Loki non esiterà ad ingannarti ancora. >>.
A quelle parole il viso di Sigyn sbiancò di colpo, mentre la paura tornava a farsi prepotentemente largo nei suoi pensieri.
Il suo timore nei confronti di Loki era perfettamente comprensibile; ma lei non demordette, annunciando quasi con fierezza: << Posso correre tutti questi rischi. >>.
Le tremava la voce, ma continuò: << Devo correrli, per il bene di Theoric. >>.
Mentre Thor osservava la giovane promessa sposa del capitano degli Einherjar, aveva quasi l'impressione di riuscire a percepire tutta la paura che ella provava al solo pensiero di raggiungere Loki nelle prigioni.
Eppure ella non voleva rinunciare a scoprire dove Theoric fosse e per fare ciò era anche disposta ad affrontare il suo timore e ad andare a parlare con il fratello del Dio del Tuono, da sola.
Per un istante nessuno parlò; poi fu di nuovo la donna a mormorare: << Non sempre la violenza risolve le cose, principe Thor. A volte serve la bontà e la pazienza. >>.
Sigyn si interruppe, come se, in fondo, dubitasse di quello che aveva appena detto.
Era convinta della sua affermazione, tuttavia.... Non poteva sapere se con un uomo come Loki, la bontà sarebbe veramente servita a qualcosa.
<< Te ne servirà molto più di quella che immagini con Loki. >> la ammonì Thor, con voce calma.
Lei abbassò per un istante lo sguardo al suolo, quasi timidamente.
Poi, facendosi coraggio, Sigyn guardò fermamente il Dio del Tuono, e ciò che l'uomo lesse nei suoi occhi lo lasciò stupefatto.
C'era decisione in essi e una intensa traccia di speranza.
<< Se ci fosse un modo più facile, principe Thor, ne sarei felice. >> mormorò lei: << Ma non c'è, purtroppo. >>.
Continuò a mantenere lo sguardo fisso sull'uomo alto e muscoloso al suo fianco: << Ti prego; dimmi che almeno tu mi aiuterai ad andare dal Dio degli Inganni. >>.
Thor rimase in silenzio ancora per un attimo, guardando il bel viso di Sigyn stravolto da sentimenti confusi ma intensi, pensando se davvero avrebbe potuto aiutarla.
Il respiro di lei era agitato e tremante, ma c'era un fuoco che ardeva silenzioso nei suoi grandi occhi ambrati.
Ed allora il Dio del Tuono capì che non solo poteva aiutarla.
Lui doveva aiutarla; per lei e per la lealtà nei confronti di Theoric.
<< D'accordo, Lady Sigyn. >> annuì infine Thor, posandole una mano sulla esile spalla in un gesto rassicurante: << Ti aiuterò. >>.
<< Dici sul serio? >> domandò Sigyn, quasi incredula mentre il suo volto si apriva in un ampio sorriso riconoscente.
<< Thor.... >> lo ammonì Heimdall, avvicinandosi a sua volta al Dio del Tuono.
<< Non temere, mio buon amico. >> lo rassicurò subito il figlio di Odino: << Ho già un piano d'azione che potrebbe funzionare. >>.
<< Non hai avuto bisgno di troppo tempo per idearlo. >> commentò l'altro, aggrottando la fronte.
<< Diciamo che.... Avevo già pensato di agire per conto mio. >> sorrise Thor, scoccando un'occhiata complice a Sigyn.
<< Chissà perché non me ne sorprendo. >> borbottò Heimdall sempre meno convinto.
Sospirò lentamente, quindi tornò a chiedere al principe dai capelli biondi: << Dunque, Thor, spiegaci il tuo piano. >>.
Il Dio del Tuono assentì, quindi si volse verso Sigyn, iniziando a spiegare: << Dovremo raggiungere le prigioni senza passare dalla strada dentro al palazzo, ma da quella esterna. Sarà più sicuro. >>.
<< C'è una strada esterna che conduce alle prigioni? >> Le parole di Sigyn erano quasi un sussurro.
<< Si, ma solo a quelle dove è rinchiuso Loki. >> disse Thor con fermezza: << Sono le vecchie prigioni del palazzo e nessuno più vi è stato segregato dopo che mio padre Odino ha fatto costruire le nuove celle nei sotterranei. >>.
Heimdall gettò una rapida occhiata a Sigyn, che teneva le labbra serrate, in attento ascolto.
Thor fissò gli occhi ambrati della fanciulla al suo fianco, come se in essi cercasse di scorgere le emozioni della donna.
Sembrava cercare un segno di timore o esitazione in lei.
Quindi, proseguì: << Una volta raggiunto il portone delle vecchie prigioni, dovrai scendere nelle segrete da sola, mentre io terrò occupate le due sentinelle di guardia al portone principale. Dovrai scoprire dove è tenuto prigioniero Loki e parlare con lui, ma dovrai farlo senza di me. Credi di potercela fare? >>.
Sigyn deglutì, esitando un istante.
Sapeva che questo momento sarebbe arrivato, ma adesso che Thor le diceva che doveva andare completamente sola in quelle prigioni abbandonate, sentiva che il terrore ricominciava a strisciare minaccioso dentro di lei.
Era andata da Thor per chiedere il suo aiuto e lui glie lo stava offrendo, tuttavia Sigyn aveva creduto che il Dio del Tuono non l'avrebbe lasciata sola a parlare con l'infido fratello.
La vicinanza di Thor, la sua forza e la sua voce decisa, l'aiutavano a sentirsi più sicura, ma lei sapeva che non poteva chiedere al principe più di quanto lui le stava già offrendo.
<< Ne sarò capace. >> annuì quindi alla fine.
<< Bene. >> commentò Thor serio.
<< Però... >> l'interruppe lei, di nuovo incerta: << Come farò a ritrovare la strada per uscire dalle prigioni? Io.... Non credo me la ricorderò. >>.
<< Dovrai riuscirci. >> replicò semplicemente Thor.
Sigyn annuì e chinò il capo, lentamente.
<< Una volta raggiunte le celle, parlerai con mio fratello il tempo necessario a farti dire dov'è Theoric e poi tonerai indietro. >> concluse Thor con voce ferma: <<  Io ti aspetterò all'entrata, badando che nessuno ti veda. >>.
Heimdall e Sigyn lo fissarono per un attimo, senza parlare.
Poi, il guardiano dalla pelle scura, gli chiese: << è tutto qui il tuo piano? Le guardie vi scopriranno in un attimo! >>
<< Può darsi. >> disse Thor annuendo gravemente: << Per questo avremo bisogno anche del tuo aiuto. >>.
Fece un respiro profondo, alzando una mano per interrompere la protesta che l'altro stava immediatamente per fare.
<< Il piano dipende in gran parte da te, amico mio, e dal fatto che tu riesca a mantenere il segreto della nostra missione. >>.
S'interruppe, fissando gli occhi dorati del massiccio guardiano: << Dovrai evitare di dare l'allarme, pur sapendo cosa io e Lady Sigyn stiamo per fare. Il Padre degli Dei non deve sapere quello che sta avvenendo nelle prigioni, affinché le sentinelle  non ci scoprano e Lady Sigyn possa andare direttamente da Loki. >>.
Per un istante sul Ponte dell'Arcobaleno cadde un profondo silenzio, rotto soltanto dal suono delle onde sottostanti e del vento che spirava dalla cascata vicina.
Poi, Heimdall allungò una mano sopra la spalla e dopo aver estratto la spada che portava sempre con sé, la portò in avanti, piantandone la punta nel terreno.
Lì rimase, vibrando lievemente, con la sua superficie lucida che brillava di oro alla luce delle stelle e dei pianeti.
Guardò Thor e poi Sigyn, decretando con fare solenne: << Non posso farlo. Mi dispiace. >>.
Thor gli scoccò un'occhiata dubbiosa, ma Sigyn trattenne violentemente il fiato, delusa.
Poi, però, si avvicinò a lui, guardando il suo volto al di sotto dell'elmo dorato, implorandolo: << Ti prego, Heimdall, acconsenti di aiutare me e Thor, solo per questa volta. >>.
Tacque, posando delicatamente una mano su quella enorme e scura del guardiano del Bifrost: << è l'unica occasione che abbiamo per scoprire dove si trova Theoric. >>.
Heimdall rimase un istante a guardare la mano esile e pallida della giovane donna, posata sulla sua.
Sospirò, poi scosse lentamente il capo, allontanando la propria mano da quella di lei, per stringerla sull'impugnatura della pesante spada, spiegandole: << Una volta, in passato, ho già tradito la fiducia del mio Re, quando Thor ha liberato Loki dai sotterranei del palazzo ed è fuggito con lady Jane all'inseguimento di Malekith. >> scosse il capo: << Non posso farlo di nuovo. Ho dato la mia parola al Re di Asgard. >>.
Heimdall fece una pausa, guardando intensamente la giovane con i suoi occhi gialli, simili ad oro: << La mia lealtà nei suoi confronti, mi impone di rivelare ad Odino tutto quello che accade nei confini della Città Eterna, ed anche oltre. Sono il guardiano dei mondi e come tale, ho il dovere di proteggere Asgard anche da coloro che vi abitano, se essi hanno perso momentaneamente la via. >>.
Così dicendo, il guardiano del Bifrost estrasse la spada dalla terra e la rimise nel fodero.
Sigyn adesso aveva iniziato a scuotere desolatamente la testa.
Sembrava in procinto di mettersi a piangere, ma non lo fece.
<< Lady Sigyn, siete accecata dal dolore per la scomparsa del vostro futuro marito, ma questo non significa che dovete abbassarvi al livello del principe traditore. >> continuò Heimdall, scorgendo l'espressione affranta sul viso della donna che, per tutta risposta tornò a ripetere: << Solo il fratello di Thor può aiutarci, in questo momento. >>.
Poi, improvvisamente esclamò: << Mi prendo tutte le responsabilità che il mio gesto comporta! Se il Padre degli Dei mi scoprirà, accetterò le mie colpe e sconterò qualunque punizione che lui deciderà per me. >>.
Davanti a tanta determinazione Heimdall tacque.
Per un breve attimo anche Sigyn non parlò più; dopo di che tornò ad affermare: << Farò questo ed altro, ma ti prego, aiutami..... Se non vuoi farlo per me, fallo almeno per Theoric. Lui.... Era anche tuo amico! >>.
Heimdall sospirò lievemente e, per un istante, le sue possenti spalle parvero afflosciarsi sotto ad un peso insopportabile.
Guardò Sigyn per un attimo, quindi Thor e, alla fine borbottò, rivolto al principe dai capelli biondi: << Come puoi essere sicuro che le guardie non vi scopriranno prima del tempo? O che Loki non tenterà di ingannare di nuovo Sigyn? >>
Thor si avvicinò a lui, stringendo una delle sue spalle, prima di mormorare con un lieve sorriso mesto: << Non sono sicuro di niente, amico mio. Ma so che non posso negare il mio aiuto a Lady Sigyn. Dobbiamo cercare di fare qualcosa, altrimenti Theoric potrebbe essere perduto. >>.
Sigyn sobbalzò a quelle parole e fissò il suolo scintillante e multicolore del ponte dell'arcobaleno, ma rimase in silenzio.
Erano quelle le sue paure.
<< Se fossimo noi al suo posto, lui farebbe lo stesso per aiutarci. >> concluse Thor con fermezza.
Il guardiano del Bifrost rimase ancora in silenzio per un attimo, osservando Thor con i suoi occhi gialli e luminosi.
Poi, si scostò da lui, prendendo la propria decisione: << Vi do mezz'ora di tempo. >>.
<< Oh, grazie! Grazie! >> esclamò immediatamente Sigyn, grata al massiccio guardiano dalla pelle scura per quel suo gesto, che sapeva, era molto per lui.
<< Ma, attenta. >> continuò l'altro, ammonendola e spegnendo immediatamente quella lieve felicità che era nata in lei: << Potrai solo parlare con Loki. Se lascerai che lui ti inganni, se lo libererai, sarò costretto a dare l'allarme. >>.
<< Non accadrà. Sarò prudente. >> garantì lei, sorridendo.
<< Lo spero per te. >> borbottò Heimdall in tono serio.
Thor, si avvicinò a sua volta ad Heimdall, tendendo la mano al gigante dalla pelle scura: << Grazie Heimdall. >>.
<< Fate attenzione. >> raccomandò l'altro, stringendogli la mano a sua volta.
Thor annuì e fece per voltarsi verso Sigyn; quando Heimdall lo bloccò, richiamandolo: << E..... Thor. >>.
Aspettò che il Dio del Tuono tornasse a volgersi verso di lui, quindi soggiunse, scrutando il cielo sopra di sé, come se nelle stelle riuscisse a leggere il futuro che li attendeva: << Bada alla ragazza. >>.
Il Dio del Tuono annuì debolmente, poi, sollevando a sua volta lo sguardo sul cielo terso e ricolmo di stelle sfavillanti, borbottò: << Andiamo a far visita a mio fratello. >> e in silenzio, s'incamminò sul Bifrost con passo deciso.
Sigyn lo seguì a capo chino, indecisa se essere lieta del fatto che fosse riuscita a convincere Thor ad aiutarla, oppure avere timore di ciò che la attendeva.
Adesso che la decisione era presa, il terrore nei confronti di Loki era tonato a farsi largo in lei e la prospettiva di passare anche solo pochi attimi da sola, nelle antiche prigioni, in compagnia del Dio degli Inganni, la rendeva tremendamente ansiosa e titubante.
" Lo faccio solo per Theoric..... Solo per lui.... " si disse mentalmente e, al fianco di Thor si incamminò verso il proprio cavallo, sicura in qualche modo che stava per cacciarsi nei guai.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: LadyMintLeaf