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Autore: esserre93    10/09/2017    1 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Lentamente, Amelia si avvicinò ad Arizona e strofinò il naso sulla sua guancia. La bionda dormiva serenamente, nonostante il sole fosse ormai sorto da qualche ora. Amelia non era mai stata una grande dormigliona, neanche nei giorni di ferie. Continuò a stuzzicare Arizona, ma questa non si svegliò, così decise di prepararle la colazione ed andare a fare una corsa. In città non amava farlo, avrebbe dovuto spostarsi con l’auto per arrivare al parco più vicino, mentre lì sembrava il posto ideale.
Scese dal letto, riempì il vassoio con tutto ciò che trovò a disposizione e dopo aver scritto una breve dedica, uscì.
Respirò a pieni polmoni. Era un posto fantastico quello. Si incamminò costeggiando il fiume.
- Salve!
Un uomo la superò per poi fermarsi davanti a lei.
- Salve
- È qui per il weekend?
- Si, sto soggiornando allo chalet
- Bel posto, vero? Io sono dall’altra parte della strada.
- Si è stupendo qui
- Io sono anni che vengo, non riesco a farne a meno. Ti va se corro con te?
Amelia ci pensò su e l’uomo, capendo la sua titubanza, le allungò un braccio
- Scusami, sono Robert e non sono uno stalker
- Amelia, va bene corriamo insieme, ma dubito riuscirò a starti dietro
- Sono fermo da un po’ anche io
- Con quel fisico? - Amelia con la mano fece su e giù per indicare i muscoli che la maglia e i pantaloncini mettevano in risalto e l’uomo sorrise
- Beh, faccio palestra
- Sei solo qui?
- Si, tu?
- No, sono con la mia compagna
- Capisco
- Deluso?
- Un po’, ma non mi stupisce, una donna come te non può che essere impegnata
- Grazie, anche se ho un carattere pessimo
- Anche io, te lo assicuro
Dopo circa un quarto d’ora, la mora iniziò ad accusare la stanchezza, così decise di fermarsi
- Penso di tornare indietro, ho il fiatone
- Va bene, io proseguo ancora un po’. Piacere di averti conosciuta, Amelia
- Piacere mio
La mora voltò le spalle all’uomo e si diresse verso lo chalet. Quando arrivò trovò Arizona intenta a fare colazione che, non appena la vide rientrare, le corse incontro lasciandole un bacio sulle labbra
- Sono tutta sudata
- Mi piace, a Seattle non corri mai
- In città divento pigra
- Grazie per la colazione. Dove sei andata a correre?
- Ho costeggiato l’oceano. Non ero sola
- Ah si? E con chi sei stata? - Amelia lesse nello sguardo di Arizona della gelosia, così decise di stuzzicarla ancora un po’
- Con un bel ragazzo, Robert. Mi ha fatto anche dei complimenti
- Davvero? Gli hai detto che sei impegnata?
- Sono impegnata? E con chi?
- Con me!
- Ah, ma davvero? - Arizona mise il broncio e Amelia glielo baciò
- Non te la cavi così
- Sei gelosa
- Certo che lo sono
- E a me piace
- Dove soggiorna quel Robert?
- Non te lo dico, altrimenti saresti capace di ucciderlo e per la cronaca gli ho detto che sono impegnata
- Sei pessima
- Grazie, ma adoro quando fai la gelosa
- Come potrei non esserlo? Non fai in tempo ad uscire di casa che le persone iniziano a flirtare con te
- Non esagerare e poi anche tu una volta flirtavi con me
- Ed ho ottenuto ciò che volevo
- Esatto ed ora che sono con te non potrei andare da nessun’altra parte
- Mi hai convinta
- Andiamo a fare una passeggiata? È una bellissima giornata
- Sei tutta sudata, non ti fai prima una doccia?
- Solo se mi farai compagnia
Arizona accettò ed entrambe si trovarono presto sotto il getto di acqua calda. Trascorsero più tempo del previsto nella doccia. In quei momenti Amelia si sentiva di nuovo viva, di nuovo con i piedi per terra, pronta ad affrontare ogni emozione, ma era quando quelle emozioni si placavano anche solo per un secondo, che negli occhi della donna tornava l’ombra che in quei giorni era stata protagonista nella sua vita.
 
Amelia e Arizona erano sedute su una panchina sulla riva del fiume, quando la bionda si accorse che la Amelia era di nuovo immersa nei suoi pensieri.
-Tutto bene?
- Si
- Amy, siamo qui per trovare un po’ di pace dopo le ultime due settimane, puoi dirmi tutto ciò che vuoi
- Lo so, è che non mi va di stressarti
Arizona prese la mano destra di Amelia e avvicinandola alle sue labbra le lasciò un bacio sul dorso
- Dimmi tutto, sono qui per te
- A volte penso che l’ombra del mio passato debba perseguitarmi per sempre
- Amelia, è il tuo passato e sarà sempre una parte di te, non potrai mai dimenticarla
- Ho fatto tanti di quei sbagli
- Non sei l’unica. Quanti sbagli facciamo continuamente? Purtroppo hai avuto un passato che ti ha segnata molto, ma penso che se non avessi vissuto tutto quello, ora non saresti la donna che sei
- Mi guardi con gli occhi dell’amore
- Forse è vero, ma sei una persona fantastica e devi smetterla di tormentarti
- Cosa siamo, Arizona?
- Hai bisogno di saperlo, vero?
- Si, hai detto che non possiamo stare insieme, però poi facciamo l’amore, dimostri gelosia e fai cose per me che non farebbe nessun altro
- Tu capisci perché non possiamo stare insieme?
- Io dipendo da te e tu dipendi da me
- Esatto. Per questo weekend ti ho portata qui per farti capire alcune cose. Io ti amo Amelia, più di quanto abbia mai amato Callie ed è proprio questo che mi spaventa. Non voglio più dipendere da un’altra persona e la stessa cosa dovresti volere tu
- E se non lo volessi?
- Sbaglieresti. Tutti abbiamo bisogno di indipendenza, di uno spazio solo nostro. Noi non ce l’abbiamo, perché condividiamo qualsiasi cosa, nonostante stiamo insieme da poco tempo
- Quindi quando torneremo a Seattle tra noi non succederà più nulla?
- Esatto. So che non riesci a capire, ma voglio che tu riprenda in mano la tua vita non per vedere felice me, ma per vedere felice te stessa. Voglio che tu riprenda a lavorare, ad operare, e ad andare alle riunioni
- Perché sono così importanti per te queste dannate riunioni?
- Perché lo saranno per te. Vuoi tornare a casa?
- No, voglio vivere a pieno questi giorni con te, prima di tornare alla realtà
- Cosa vorresti fare?
Prima che Amelia potesse rispondere, alle loro spalle si avvicinò Robert, l’uomo che qualche ora prima aveva conosciuto Amelia.
- Ehi, Robert, due volte in una sola mattinata, sicuro tu non sia uno stalker?
- Ne sono più che convinto. Stavo uscendo e vi ho viste sedute qui, così ho pensato di venire a salutarti
- Grazie, ti presento Arizona
- La famosa donna della tua vita
Arizona guardò con uno sguardo interrogativo Amelia, che cercò in tutti i modi di evitare il suo sguardo
- Sono famosa?
- Più che famosa penso tu sia fortunata
- Me lo dicono in molti
- Ora scusatemi, ma ho alcune commissioni urgenti. Mi ha fatto davvero piacere conoscerti, Arizona
- Grazie Robert, piacere mio
Le due donne guardarono l’uomo fino a quando non scomparì dalla loro visuale, per poi tornare alla loro conversazione
- Avevi ragione
- Riguardo?
- Robert, è un bell’uomo
- Ma dai, lo stavo dicendo solo per farti ingelosire
- Beh, se fossimo state insieme mi sarei ingelosita davvero molto
- Anche tu hai detto che è un bell’uomo, eppure non sono gelosa
- Stai scherzando, vero? Io non ho mai avuto un ragazzo in vita mia. I miei apprezzamenti verso gli uomini non potrebbero mai essere maliziosi
- Neanche i miei, te lo assicuro
- Se così fosse non ci sarebbe nessun problema. Sei libera di guardare chiunque
- Arizona, possiamo cambiare argomento? Non siamo ancora a Seattle
- Va bene, che ne dici se andiamo a pranzo? So che qui vicino c’è un posto carino
- Perfetto, andiamo a cambiarci allora
Nonostante Amelia avesse acconsentito alla scelta di Arizona, ancora non capiva il reale motivo della scelta che aveva preso. Sapeva che il loro rapporto non era naturale, ma non lo era sotto nessun punto di vista ed il loro amore, così viscerale, la faceva stare bene. Arizona, però, era insofferente a questa loro unione e Amelia ne soffriva, più di quanto volesse ammettere anche a se stessa.
-Terra chiama Amelia!
La mora si distolse da quei pensieri e guardò Arizona accanto a se, concentrata sulla guida
- Scusami
- Non devi. Siamo quasi arrivate.
- Sei davvero bella quando sei concentrata – in quel momento Amelia avrebbe giurato di aver visto Arizona arrossire e un sorriso le spuntò sulle labbra.
Qualche minuto dopo, come promesso dalla bionda, le due arrivarono ad un bistrot.
-Avevi ragione, è molto carino
Amelia allungò la sua mano verso quella di Arizona e intrecciò le loro dita. Quando Arizona rispose a quella stretta, il cuore della mora si alleggerì. Sapeva che presto tutto quello sarebbe potuto finire, sapeva che una volta tornate a Seattle avrebbero dovuto affrontare le cose che non andavano bene nella loro storia, ma in quel momento si sentiva bene, si sentiva viva e non c’era cosa più bella al mondo.
Sedute al loro tavolo, Amelia e Arizona, iniziarono ad ordinare, quando in lontananza, la mora vide Robert seduto ad un tavolo. Era con un uomo distinto che le aveva appena passato una busta gialla, simile a quelle che consegnavano loro dopo aver effettuato degli esami diagnostici. La mora fece segno ad Arizona di guardare nella sua stessa direzione
- Cosa devo guardare?
- Credo che quello seduto di fronte a lui sia un medico
- Da cosa lo deduci?
- Gli ha appena passato una busta con dei referti medici
- Hai la vista a raggi X?
- Davvero molto simpatica, ma ne sono quasi sicura
- Anche se fosse non sono fatti nostri
- Lo so
Le due donne tornarono al loro pranzo, ma Amelia non riuscì a smettere di pensare a ciò che aveva appena visto. Il viso di Robert era preoccupato; conosceva quel tipo di espressione, ne aveva viste fin troppe nel suo lavoro e nonostante conoscesse quell’uomo da solo qualche ora, sperava che non ci fosse nulla che non andasse
-Buon pranzo belle donne
Amelia riconobbe la voce della persona che si era appena avvicinata a loro e alzando lo sguardo incrociò quello di Robert.
- Quante coincidenze in poche ore
- Eh già, a quanto pare il destino sta cercando di dirci qualcosa
- Ne dubito – Arizona, che fino ad allora era rimasta in silenzio, dimostrò di nuovo tutta la sua gelosia
- Stavo scherzando. Tra poco parto, quindi volevo augurarvi un buon weekend
- Grazie Robert, sei gentilissimo. Come mai così presto?
- Ho delle cose abbastanza urgenti da sbrigare in città
- Spero nulla di grave - Gli occhi di Robert si spensero immediatamente e né ad Amelia, né ad Arizona sfuggì
- tutto bene, Robert?
- Scusatemi, è che mi hanno appena dato una notizia che aspettavo da molto e devo ancora metabolizzarla
- Cosa succede? Possiamo fare qualcosa per te?
- Ne dubito, ma grazie lo stesso
Robert salutò le due donne ed uscì dal locale
- So che non capisci, ma devo vedere cosa c’è che non va – Amelia si alzò dal tavolo e corse dietro all’uomo
- Aspetta, Robert! Forse posso aiutarti
- In che modo, Amelia? Ti ringrazio davvero tanto, ma mi conosci talmente poco
- Lo so, ma sento di dover fare qualcosa
- Mi hanno appena detto che ho un tumore al cervello, di quelli inoperabili. Ecco, dubito che tu possa aiutarmi
- Sono un neurochirurgo e a quanto pare il destino sta cercando davvero di dirci qualcosa
 
Circa un’ora dopo Arizona e Amelia erano di nuovo allo chalet. Di lì a mezz’ora avrebbero incontrato Robert per discutere sul caso.
-Amelia, perché lo fai?
-Perché è una persona, un ragazzo che ha bisogno di aiuto ed il mio lavoro consiste proprio in questo: aiutare
- E’ inoperabile
- Quella parola non è compresa nel mio vocabolario, dovresti saperlo
- E se non dovessi riuscirci?
- Non sarebbe la prima persona. Perché fai così? Prima di dici che devo tornare a fare il mio lavoro ed ora cerchi di dissuadermi. Deciditi
- Non voglio che ti coinvolga troppo
- Arizona, ti giuro che non riesco a stare dietro ai tuoi ragionamenti, ma io vedrò Robert e cercherò di aiutarlo più che posso. Dobbiamo essere indipendenti, giusto?
- Giusto
- Vorrei che tu mi sostenessi in questa mia scelta, ma se non dovessi farlo andrò lo stesso per la mia strada
Fu in quel momento che Amelia capì cosa intendesse Arizona quando le chiedeva più indipendenza. Durante la loro storia avevano sempre cercato di fare la cosa più giusta per entrambe. Fu in quel momento che Amelia capì. Fu in quel preciso momento che Amelia ricominciò a vivere
- Brava Amy
- Per cosa?
- Per essere tornata
   
 
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