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Autore: dragun95    11/09/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 13



Verso mezza notte, Molock e Mayling ritornarono al club, per dare le ultime novità sulla ricerca, ma prima la ragazza orientale dovette discutere con i Bodiguard riguardo a far entrare il cacciatore con le armi, dopo una breve discussione il buttafuori decise di farli passare poiché la corvina aveva garantito per il ragazzo, lanciandogli uno sguardo e intimandolo di entrare dentro, lui sbuffò ma la seguì, sebbene non volesse ammetterlo gli fu grata per aver convinto il vampiro all'entrata, con tutta probabilità se avesse parlato lui sarebbe finita in rissa,

-Dovrei proprio calmarmi- pensò il moro entrando nella zona vip ma non trovando la sua "Guida" e ne la "Profeta",

-Dovrebbero essere in una delle stanze private di sopra- ragionò la ragazza facendo cenno di seguirla lungo la pista, mentre alcuni vampiri lanciavano uno sguardo preoccupato verso il cacciatore ed alcuni si misero anche sulla difensiva, evidentemente non avevano dimenticato del tutto quello che era successo qualche giorno fa,

-Hai lasciato il segno. Sebbene non in maniera buona- gli disse lei avvicinandosi alle scale ed iniziando a salire al secondo piano, seguita dal ragazzo che stava dietro di lei,

-Tu invece hai ancora conati di vomito?- a quella domanda Mayling scosse la testa ondeggiando i lunghi capelli neri, mentre lei arrossiva per la domanda che gli aveva rivolto, cercando di capire se glie l'avesse chiesto perché fosse preoccupato per lei o no, quando arrivarono alla stanza privata dove vi erano i due, ma quando la corvina mise la mano sul pomello si bloccò ricordando quello che successe qualche giorno prima,

-Non apri?- chiese Molock guardandola aspettando che girasse la maniglia per aprire la porta, ma la ragazza girò il viso guardandolo negli occhi,

-Forse è meglio bussare, sai in caso stessero facendo...- non riuscì a dire l'ultima frase arrossendo, il ragazzo la trovò carina, ma subito allungò la mano afferrando quella di lei sulla maniglia facendola arrossire, per poi con un movimento veloce aprire la porta.
Appena i due aprirono la porta avvertirono che l'aria era così carica di tensione che si sarebbe potuta tagliare con un coltello, mentre i due al suo interno avevano un'espressione tesa in volto, sopratutto Yann il quale era senza maschera che si trovava sul tavolino, la cosa risultò alquanto strana per quanto ne sapeva lo stregone non si toglieva mai la maschera fuori da casa sua almeno le poche volte che lo faceva se la rimetteva dopo qualche minuto, appena i due entrarono e chiusero la porta dietro di loro gli altri si riscossero,

-May- esclamò Elise andando ad abbracciare la sua guardia del corpo che la strinse,

-Trovato qualche indizio?- chiese lo stregone avvicinandosi, mentre in tutta risposta i due annuirono e la corvina estrasse la protesi dentale in argento dal vestito porgendola allo stregone che la esaminò,

-Raccontateci tutto!- affermò il giullare serio.
I quattro si sistemarono nella stanza, ma il cacciatore preferì restare in piedi piuttosto che sedersi insieme agli altri tre, mentre gli raccontavano cosa avessero scoperto allo studio dentistico e anche che erano andati a controllare a casa del loro sospettato deceduto Jean, trovando il cadavere del padre di quest'ultimo chiuso nel baule della sua stanza,

-Ecco perché puzzate di decomposizione- disse ad un tratto Elise, mentre i due istintivamente presero ad annusarsi per controllare,

-Comunque a parte la protesi in argento non abbiamo niente- ammise il cacciatore sospirando, versando si un po di vodka in un bicchiere e mandandolo giù in un colpo, mentre gli occhi di Yann e della bionda si abbassavano 

-Tutto bene Elise?- chiese la ragazza orientale notando lo sguardo triste dell'amica, in quel momento lo stregone mostrò ai due il ritrovamento dei tre corpi delle ragazze sparite nell'ultimo periodo e collegate all'apparizione di lievi auree demoniache, sentendo quella risposta Mayling deglutì dispiaciuta, mentre Molock sentì la rabbia crescere come un fuoco alimentato dall'erba secca, in uno scatto di rabbia lanciò il bicchiere contro il muro che andrò in frantumi facendo sobbalzare gli altri nella stanza, subito la bionda si rifugiò  tra le braccia della sua guardia del corpo, mentre Yann sospirò,

-So che sei incazzato e dispiaciuto. Ma ora non dobbiamo restare lucidi e calmi va bene- gli disse il ragazzo dai capelli multi colore con il sorriso sulle labbra, ma ormai il moro era troppo preso dalla rabbia subito tirò al giullare un pugno in pieno stomaco che non appena lo colpì provocò un piccola onda d'urto esplosiva che lo attraverso sbalzandolo indietro e facendolo finire oltre il tavolo cadendo di schiena sul pavimento, lasciando di stucco le ragazze e lo stregone stesso, mentre il moro sembra riscossasi dalla rabbia capendo cosa avesse appena fatto,

-Ho cazzo- esclamò Molock correndo subito verso il giullare aiutandolo a rimettersi in piedi,

-Yann...mi dispiace...non...- iniziò lui, mentre lo stregone si rialzava poggiandogli la mano sulla spalla,

-Tranquillo, so che quando sei arrabbiato tendi a non ragionare- gli sorrise lo stregone, ma il cacciatore abbassò il capo abbattuto uscendo dalla stanza dicendogli che sarebbe andato a farsi un giro per farsi passare la rabbia, appena fu uscito Elise si avvicinò al ragazzo, mentre Mayling era incredula, il colpo con cui aveva appena colpito Yann era l'esatto coppia dello stile che usava lei.



Il cacciatore era appoggiato vicino alla ringhiera della Senna intento ad osservare le acque del fiume che era perfettamente calmo e liscio come l'olio, il ragazzo poggiò tutto il peso sugli avambracci e il mento su di essi come appoggio, mentre nell'animo si sentiva uno schifo, aveva colpito Yann solo perché la rabbia si era impadronita di lui, sebbene non sopportasse molto lo stregone colpirlo con una tecnica come quella sopratutto se non la controllava a pieno era stato da irresponsabile, sospirando avvertì dietro di lui la presenza di Mayling,

-Ti sei allontanato un po'. Il tuo amico mi ha chiesto di venire a vedere se stavi bene- si giustificò lei avvicinandosi al fianco del cacciatore che continuò a guardare le acque della Senna,

-Come hai fatto ha...-

-Copiare il tuo stile?- terminò la domanda il moro per la ragazza che con un piccolo broncio annuì,

-Ogni volta che mi hai colpito ho memorizzato lo stile, per poi apprenderlo ed imitarlo. Un trucchetto che il leader delle Croci sacre mi ha insegnato- rispose lui continuando a tenere lo sguardo davanti a se,

-Capisco- disse soltanto la corvina in un sussurro, mentre spostava uno sguardo fugace sul volto di lui, notando gli zigomi contratti per il senso di colpa e gli occhi persi nel vuoto, lei capì che ci stava davvero male per la scenata appena fatta,

-Stai pensando che dovrei gestire meglio la rabbia? E in effetti hai ragione, anche Regan/Oona lo dicevano sempre che mi dovevo trovare un modo per farlo- rise ma era una risata triste e carica di dolore mentre alzava lo sguardo al cielo osservando la luna, gli sembrava la stessa di quel giorno, 

-Lui/lei/loro, ci stai soffrendo ancora!- affermò la ragazza orientale, mentre lui spostava lo sguardo azzurro nei suoi occhi neri facendola perdere nel suo sguardo per poi chiudere gli occhi respirando l'aria fredda della notte mentre sentiva qualcosa farsi strada nella sua mente, non riusciva a trovare le parole o almeno le sue labbra si imposero di restare serrate mentre si limitava a muovere la testa confermando la sua teoria, al contempo un lampo scatto nella sua mente.


I suoi occhi si ritrovarono ad osservare uno spiazzo di terra con delle rovine di un tempio di architettura grecamente avrebbe riconosciuto quel luogo tra mille, quando poi sentì un forte rumore di carni e membra lacerate, velocemente mosse la testa in tempo per vedere il suo miglior amico e Parabatai Regan nella sua versione femmine Oona che si ritrovava un grosso e largo artiglio a falce che lo/la penetrava all'altezza dello stomaco, Molock sgranò gli occhi, quando Oona voltò lo sguardo verso di lui sputando del sangue che gli macchio le labbra e il vestito.


Il suono del cellulare lo riportò alla realtà strappandolo da quel doloroso ricordo, appena fu cosciente e si ricordò dov'era, prese un profondo respiro per far calmare la rabbia che il ricordo stava facendo riaffiorare, 

-Tutto bene?- chiese Mayling poggiandogli una mano sulla spalla, non appena lo aveva visto imbambolato come perso nei suoi pensieri, sentendo il tocco caldo di lei avvertì la rabbia svanire del suo cuore, quando poi allungò una mano per accarezzarle il viso ma istintivamente la portò alla tasca estraendo il cellulare notando che chi lo stava chiamando era la cacciatrice francese Marianne,

-Pronto- disse serio rispondendo alla chiamata,

-Boun suer messier Molock. Abbiamo delle informazioni per lei. Ci duole dirle che sono stati ritrovati i corpi di tre delle ragazze scomparse- disse la voce con marcato accento francese dall'altro capo del telefono con tristezza,

-Si lo sapevo già dai telegiornali, hai altro da riferirmi?- chiese lui sospirando a denti stretti, mentre la cacciatrice della Francia gli diceva che cosa avevano scoperto, nel frattempo la corvina restava in attesa con le braccia incrociate sotto al seno gonfiando leggermente le guance per l'irritazione, lo osservò discutere per qualche minuto al telefono per poi ringraziare e chiudere la chiamata sospirando,

-Tutto a posto?- chiese lei alzando un sopracciglio,

-Ho bisogno che dici alla signorina Elise di cercare un collegamento tra: candele nere, gesso e ossa- rispose lui guardandola e notando la confusione di lei,

-È per il mio caso- tagliò corto lui riportando lo sguardo sulle acqua del fiume, osservandolo come assorto, immerso nei suoi pensieri, nonostante il suo unico pensiero era cercare di mantenere la calma che faticava a tenere stretta a se con tutte le sue forze, quella mondana lo stava dilaniando solo con la sua presenza, ogni volta che sentiva il suo spirito tentennare davanti a quegli occhi d'ossidiana, ma prese un profondo respiro deglutendo,

-Per il tuo aiuto...volevo ecco, sdebitarmi. Ti andrebbe se, ti offrissi la cena?- gli chiese in fine leggermente rosso, al contrario il viso di Mayling divenne di un rosso pomodoro socchiudendo le labbra, ma serrandole subito e cercando di rallentare i pensieri che vorticavano in quel momento nella sua testa,

-Grazie, ma dopo quello spettacolo disgustoso che abbiamo visto, mi è passata la fame. Ma per domani sera sono libera, per il posto scegli tu- gli rispose lei spostando lo sguardo per non vederlo negli occhi, altrimenti sarebbe arrossita ancora di più e non voleva dargli quella soddisfazione, almeno non ancora, almeno finché non avrà capito il disagio che provava,

-Bene allora ci vediamo domani sera...vengo a prenderti qui. Intanto scusa ma voglio riposare dopo questa esperienza notturna, quindi potresti comunicare tu alla tua padrona di fare la ricerca incrociata che ti ho chiesto. Ah è di al giullare che sono tornato a casa sua a dormire- gli disse cominciando ad incamminarsi per raggiungere la torre Eiffel alzando il braccio per salutarla mentre gli dava le spalle. 



Lo stregone era seduto sul divano, mentre la ragazza bionda al suo fianco gli toccava il ventre proprio nel punto in cui era stato colpito prima dal cacciatore, massaggiandolo piano, negli occhi di lei si poteva leggere la preoccupazione e di questo il ragazzo se ne accorse accarezzandogli la guancia,

-Rilassati Elise, il colpo non mi ha fatto molto male. Lo sai che sono indistruttibile- gli sorrise sicuro per tranquillizzarla ma invece la preoccupazione nei suoi occhi non smise, sbuffando e dandogli le spalle quasi offesa, il sorriso del giullare si allargò di più abbracciandola da dietro e posando le sue labbra sul suo orecchio facendole venire un brivido di piacere, 

-Vorrei solo non vederti ferito- sussurrò lei girandosi e guardandolo negli occhi, i loro sguardi si sostennero, quando le dita ossee di Yann afferrarono una ciocca dei capelli biondi della ragazza avvolgendoli sul l'indice e portali alla bocca per baciarlo, quel gesto fece arrossire la ragazza,

-Non credo di potertelo promettere. Ma vedrò di starci molto attento, va bene?- chiese lui accarezzandole i capelli dolcemente e lei lo strinse beandosi del calore che il ragazzo emanava, quando qualcuno bussò alla porta i due si staccarono e la figura di Mayling fece capolinea nella stanza dopo aver avuto il permesso per entrare, appena entrata si mise seduta vicino al bancone.

-Molock?- chiese Yann guardandola,

-È tornato a casa tua a dormire ha detto che era stanco. Mi ha detto anche di svolgere una ricerca incrociata tra candele nere, gesso ed ossa- rispose prendendo una bottiglia di rum versando e il liquido nel bicchiere e prendendo a mandarlo giù come fosse acqua,

-Tutto bene?- chiese ad un tratto Elise, la giovane vampira di rado vedeva la sua guardia del corpo bere alcolici, o almeno mandarli giù come se fossero acqua, la corvina annuì con un colpo secco della testa,

-Ah Elise, temo che domani sera non ci sarò qui al club. Ho una cosa da fare-  gli disse lei prendendo nuovamente la bottiglia e versandosi un'altro bicchiere di alcool con molta calma,

-Per me non ci sono problemi- gli rispose la bionda guardandola negli occhi quando Yann le avvolse le spalle con un braccio in gesto affettuoso,

-Tranquilla posso badare io a lei- disse il ragazzo dai capelli multi colore facendo arrossire la povera bionda ma nonostante questo sorrise, mentre la ragazza orientale si portava il bicchiere alle labbra bagnandosele leggermente con il liquido,

-Bene visto che domani...devo...cenare con il tuo...amico- disse mandando giù il bicchiere con un colpo, sentendo il rum scenderle giù per la gola, ma quando riportò lo sguardo sui due vide che gli occhi di Elise erano fissi su di lei completamente sgranati, un'istante dopo la corvina fu convinta di vedere delle scintille brillargli negli occhi e un largo sorriso si fece strada sulle sue labbra mostrando i canini retrattili che erano leggermente allungati, in quel momento Mayling sentì un brivido salirgli lungo la spina dorsale, senza sapere per quale motivo lo avesse sentito sotto lo sguardo della sua padrona ed amica.



Il giorno seguente era passato abbastanza velocemente, Molock era così stanco che era crollato dal sonno non appena entrò nella sua stanza finendo di sasso sul materasso, temendo che i cattivi ricordi lo avrebbero tormentato anche quella notte come negli ultimi tempi, ma stranamente il suo sonno si rivelò tranquillo e tormentato solo da un piacevole tepore, risvegliatosi il giorno dopo che ormai era pomeriggio, il moro si alzò stiracchiandosi proprio nel momento in cui la porta di aprì e lo stregone proprietario della casa si mostrò davanti allo stipite,

-Sei sveglio finalmente- sorrise, mentre il cacciatore si alzava stiracchiandosi e scrocchiando le ossa del collo, annuendo,

-Oggi hai la tua cenetta con Mayling- ghignò Yann divertito, mentre il moro sbuffava,

-È più una cena per ringraziarla dell'aiuto. Almeno tu e la tua vampira potrete andare a farvi un giro soli soletti- rispose di rimando lui entrando in bagno, mentre il giullare sorrideva scuotendo la testa.
Il moro stava aspettando davanti alla sponda che dava sulla Senna, dove la notte precedente lui e la corvina avevano fatto una brevissima chiacchierata, sospirando guardò il cielo notturno per poi intravedere l'orologio al suo polso, era in anticipo di qualche minuto, eppure la sensazione di doverla incontrare gli metteva addosso un'ansia tremenda, 

-Accidenti l'unica volta in cui ero così agitato, era all'esame finale dell'accademia- pensò deglutendo passandosi una mano per sistemarsi le ciocche scure e allentarsi il colletto della maglietta che gli sembrava lo stesse soffocando, mentre sentiva la fronte impregnarsi di sudore, non capiva perché quella mondana lo facesse agitare in quel modo, come a parlare del diavolo, la figura della ragazza venne illuminata dalla luce soffusa dei lampioni, indossava sempre il suo solito abbigliamento, ma questi era diverso.
La giacca con il cappuccio era nera con il cappuccio in pelle, mentre il vestito cinese era uguale a quello precedente ma era di colore violetto con dei motivi floreali neri, 

-Scusa il ritardo- disse velocemente notando poi che gli occhi azzurri di lui erano sgranati e la stavano studiando come se volessero analizzarla da cima a fondo, lei irritata da ciò storse le labbra cercando di colpirlo con uno schiaffo che il cacciatore evitò prontamente,

-Scusa ecco io...ti sei truccata?- chiese di punto in bianco notando che sopra agli occhi neri oltre alle ciglia allungate messe in evidenza dal mascara e del rossetto scuro sulle labbra, quella domanda lei spostò lo sguardo rossa mentre si torturava le punte dei capelli che erano legati in una treccia,



Iniziò flashback 

Mayling era seduta davanti allo specchio con addosso un'accappatoio, intenta a cercare di pettinarsi i capelli che quel giorno sembravano una matassa di serpenti imbizzarriti, con la spazzola in mano cercò di lisciarseli ma la mano gli tremava, forse per via dell'imminente cena che da poche ore avrebbe avuto con il templare e ciò la metteva in agitazione,

-Accidenti- ringhio mentre passava la spazzola lungo i capelli ma questi sembravano non voler collaborare incastrandosi tra le setole e la ragazza orientale dovette fare fatica per rimuoverli senza farsi male,

-Tutto bene May?- chiese la voce dolce di Elise che fece capolinea dalla porta entrando con passo leggere ed elegante nella stanza della sua amica, vedendola intenta a pettinarsi i capelli, a quella vista lei sorrise,

-Ti stai preparando per la cenetta con Molky?- chiese innocentemente facendo arrossire la corvina che si limitò a serrare le labbra in imbarazzo facendo ridere la vampira che notò dei vestiti diversi da quelli che indossava sistemati sul letto, sicuramente la corvina aveva deciso di cambiare vestiario o almeno i calori per l'occasione.
Vedendola in difficoltà con la spazzola, la bionda gliela prese di mano iniziando ad pettinarle i capelli per pender li lisci, 

-Rilassati May cara, penso io alla tua acconciatura- la tranquillizzò la vampira iniziando a sistemarle i capelli, mentre la ragazza si sentiva in imbarazzo,

-Non c'è né bisogno, Elise posso...- iniziò Mayling ma l'altra la interruppe dolcemente,

-Tranquilla, tu mi aiuti sempre con i capelli è il minimo che posso fare per te- rispose sistemandogli i capelli in una lunga e grossa treccia, vedendo l'acconciatura la ragazza orientale sorrise commossa, per poi prendere a vestirsi indossando gli abiti che aveva scelto, per poi sistemarsi i capelli su un lato,

-Io vado Elise...mi prometti di non mettervi nei guai?- chiese protettiva come una sorella maggiore, che si preoccupa per la sua sorellina,

-Tranquilla ci sarà il mio cavaliere a proteggermi- rispose riferendosi ad Yann che sarebbe arrivato a minuti,

-Mayling, non metti del trucco?-

-No...non mi piace quella roba- rispose lei, per poi afferrare velocemente due il rossetto e il mascara nascondendoli alla vista di Elise che rise sotto i baffi divertita 

Fine flashback


Ritornata con la mente fuori da quel ricordo la corvina scosse la testa incrociando le braccia sotto il seno e mettendo un piccolo broncio,

-Una ragazza non è libera di truccarsi un po'?- chiese leggermente irritata ed imbarazzata,

-No al contrario stai bene- rispose lui grattandosi il collo anche lui in imbarazzo, mentre Mayling franava gli occhi per poi voltare lo sguardo di lato per non fargli vedere il rossore, improvvisamente Molock la prese a braccetto facendola sussultare,

-Direi che è ora di ripagarti con la cena. Inizio ad avere fame!- affermò lui facendo strada con a braccetto una Mayling che avrebbe voluto sfuggire dalla presa troppo in imbarazzo, ma il suo corpo voleva restare vicino al cacciatore, tanto che non riusciva a muoverlo come volesse, così si limitò a sbuffare e voltare lo sguardo sembrando irritata.








Note dell'autore

Ed ecco il tanto atteso nuovo capitolo, be qui niente di nuovo sul fatto dell'azione tutto il contrario, ma scopriamo l'abilità di Molock di riuscire ad imitare alcune tecniche e a farne le spese è il povero Yann.
Dopo di che vediamo MxM vicino alla riva della Senna intenti a parlare tra di loro, venendo a conoscenza della fine tremenda che ha fatto il Parabatai del ragazzo (ma che spiegherò più dettagliatamente in seguito), alla fine di una telefonata il templare chiede alla ragazza di cenare con lui per sdebitarsi dell'aiuto e qui i nostri due ragazzi si dimostrano molto in imbarazzo ed agitati, almeno per Mayling c'è Elise che prova a tranquillizzarla.
Con questo chiude e vi do appuntamento al prossimo capitolo, da Dragun questo è tutto per oggi.
  
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