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Autore: SophLandd    11/09/2017    4 recensioni
«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare.
Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.»
Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime.
Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole.
Non si volevano sucidare dopo tutto questo?
E adesso lo sta pregando di vivere?
«Io...te lo prometto, Stiles. Ma solo se tu farai altrettanto.» Sospira.
Le loro mani si illuminano di rosso, e Stiles sorride tristemente, annuendo.
«Te lo prometto anch'io, Derek.»
E scioglie le loro mani, alzandosi di botto, e scappando da quel posto, dopo essersi infilato velocemente la maglia. Derek non riesce a dire nulla, e pensa che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel ragazzino.
Oh, quanto si sbagliava.
// Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Derek si sveglia a causa della forte luce proveniente dalla finestra della stanza, e capisce che deve essere piuttosto tardi.

Si accorge poi di essere girato su un fianco, e che qualcosa gli impedisce di muoversi.
O meglio, qualcuno.

Realizza di essere abbracciato a Stiles, con la testa del ragazzino sul suo petto, quasi Derek lo stesse proteggendo da qualcosa.

Lentamente si scioglie dall'abbraccio, alzandosi dal letto, per vestirsi con qualcosa di più pesante.

Poi osserva qualche secondo il ragazzino, che sta ancora beatamente dormendo, tutto dalla sua parte.

Derek pensa che non ha mai dormito nessuno nel suo letto. 
Di solito con le donne, che sono venute nel loft, ha sempre dormito di sotto.

Guarda l'orologio, e accorgendosi che sono le undici passate capisce che deve svegliare Stiles.
Cora e Chris intendevano partire per pranzo.

Derek si avvicina al letto:

«Stiles, devi svegliarti.» Parla, togliendogli le coperte di dosso.

«Mhh.» Mugugna Stiles, cercando invano di ricoprirsi.

Derek lo scuote delicatamente, fino a che lui non si sveglia quasi del tutto:

«Che ore che sono?» Borbotta, alzandosi dal letto.

«Le undici passate. Cora e Chris ci aspettano.» Lo informa Derek.

«Sì, ma io cosa mi metto?» Chiede Stiles, facendo notare al ragazzo che è in tuta, e che i vestiti del giorno prima sono troppo leggeri per andare verso la montagna.

Derek alza le spalle:

«Ti dò qualcosa di mio.»

Stiles accenna un sorriso:

«Una felpa però, magari la più piccola che hai.» Specifica, essendo molto più freddoloso del ragazzo, che di solito si veste sempre con maglie a maniche corte.

Alla fine Derek trova una semplice felpa nera, che dà a Stiles, mentre per lui se ne prende una blu notte.

Stiles la indossa subito, notando come gli stia grande:

«E sembreró sempre un barbone, però profuma di te.» Le ultime parole gli escono senza filtri, e arrossisce appena se ne rende conto.

Derek ride:

«Sono contento che ti piaccia il mio odore.» Lo prende in giro, mentre Stiles gli fa le linguaccie, come un bambino.

I due poi escono dalla stanza, scendendo di sotto, trovando già Cora e Chris a fare colazione.
E c'è anche Peter, il che non lascia i due molto sorpresi.

«Ecco i due piccioncini, avete dormito bene?» Chiede subito lo zio, notando che Stiles ha i vestiti del nipote.

«Benissimo.» Risponde Derek, andando a prepararsi il solito caffè.
Stiles invece si va a prendere dal frigo il latte.

«Peter pensava di condurci in un rifugio per pranzo, ma bisogna prendere la cabinovia.» Esordisce Cora, finendo di bere il suo latte.

«Per me non c'è nessun problema.» Fa Derek, mentre Stiles annuisce in consenso.

Derek nota che lo zio sta fissando troppo apertamente il ragazzino, così si avvicina a Stiles, lasciandogli un veloce bacio sulla bocca, senza pensarci più di tanto.

Stiles fa cadere il cucchiaio dalle mani, che per sua fortuna ricade nella tazza, e resta imbambolato.
Poi si rende conto che probabilmente non sta fingendo bene, così cerca di assumere un'espressione che dice 'ma sì, tutto nella norma.'

Derek ritorna a bere il caffè come se niente fosse successo.

---

«Questa cabinovia è un po stretta.» Si lamenta Cora, stringendosi al Chris.

Derek è seduto accanto a Stiles, e gli prende una mano nella sua, imitando la sorella e il suo ragazzo.

Stiles ha "rubato" un cappellino di Derek dal suo armadio, con ciuffi di capelli che gli escono fuori, andando verso l'alto.

«Mi sembra strano che non l'hai ancora marchiato, nipote.» Osserva lo zio improvvisamente, visto che il collo di Stiles è ben esposto.

Stiles arrosisce, e Derek sospira rassegnato. 
Poi gli sorge un dubbio...che lo zio non stia credendo a tutto questo? 
Stringe la mano di Stiles ancora di più, e gli lascia un bacio sulle guancie arrossate.

Stiles si gira a rimirarlo, con un'espressione quasi timida.

Cora invece guarda i due con il solito sguardo adorante.

Una volta usciti dalla cabinovia si ritrovano in alta quota, su un'immenso spiazzo verde e roccioso.

Il rifugio compare tra qualche albero, vicino a un grande ruscello.
Ci sono diverse persone.

Stiles resta per mano con Derek, non sentendo affatto una sensazione di fastidio, ed arrivano in breve tempo al rifugio.

É davvero grazioso, costruito completamente in legno, con i piatti tipici del luogo.

Si mettono seduti vicino ad un focolare,   guardando il menù. Derek aveva giá detto a Stiles che ovviamente avrebbe pagato tutto lui, ma il ragazzino si sente leggermente in colpa ad ordinare tutta quel ben di Dio.

«Come vi siete messi insieme?» Chiede d'un tratto Cora, curiosa, riprendendo un argomento che i due speravano di essersi lasciati alle spalle.

Derek trasalisce, sentendosi dannatamente stupido per non aver pensato una risposta ad una domanda simile.

Per fortuna che Stiles è bravo nello straparlare:

«Oh, é una storia buffa, in realtà. 
Era venuto a casa mia, per trovare lo Sceriffo. Mi piaceva da morire, insomma, Derek piace a tutta la scuola. Non pensavo avrebbe mai notato uno studente come me, anche perchè non ero ancora così popolare a quei tempi. D'un tratto arriva Malia, la mia attuale ex ragazza, e prendiamo a baciarci davanti ai suoi occhi. 
Dopo un pò se ne vanno entrambi, e quando apro la finestra di camera mia noto che Derek si è appostato lá fuori...»

Stiles si ferma un attimo, sorridendo, e bevendo un bicchiere d'acqua:

«E insomma, entra dentro tutto arrabbiato. Ormai era da due mesi che ogni tanto parlavamo, e mi dava ripetizioni. Mi spinge addosso al muro, urlandomi che non devo più baciare 'quella' davanti ai suoi occhi...»

«Che cosa carina!» Esclama Cora, intromettendosi un attimo.

«...E io gli ho chiesto perchè. 
Sapete cos'ha risposto?»

Derek resta in silenzio, imbarazzatissimo.

Cora prova ad indovinare:

«Che ti ama?»

Stiles ride:

«No, che altrimenti mi avrebbe tagliato la gola. E poi... ci siamo baciati.»
Conclude Stiles la storiella, mentre ridono tutti tranne Derek.

«Questa in effetti sembra più una cosa da Derek.» Ridacchia lo zio, prendendo in giro il povero nipote, che ammazza Stiles con lo sguardo.

Chris poi racconta un pò del suo lavoro, essendo cinque anni più grande di Cora. Ha la stessa età di Derek.
Lavora per un'agenzia di viaggi.

Poi Peter fa qualche sua battuta sconcia, come al suo solito. 
Sarebbe strano se non le facesse.

A Derek d'un tratto arriva un messaggio da Erica. 
Non sente la ragazza da qualche giorno, ma gli aveva parlato di questa finta con Stiles.
Gli chiede come sta andando la cosa, e lui risponde brevemente che la chiamerà appena può.

Stiles ha dovuto raccontare a suo padre di essere andato in gita con la scuola. Spera solo non chiami nessuno per controllare.

Appena finito di mangiare Cora propone di andare a pattinare sul ghiaccio, poco lontano.
A quanto pare c'è una pista all'aperto. Derek brontola un pò, per poi farsi convincere dal broncio di Stiles.

Non riesce proprio a dire di no a quel ragazzino.

Camminano per un breve sentiero, fino ad arrivare davanti ad un baracchino, di fianco ad una grande pista.

Ma quello che lascia i cinque senza fiato è il panorama.
La pista é al limite del pendio, e da qui si possono vedere alte cime innevate, campi e cittá in lontananza. 
Inoltre la luce si diverte a lanciare su ciò che li circonda riflessi particolari.

Sembra tutto quasi irreale, essendo circondato anche in parte da un bosco.

Si dirigono tutti verso il baracchino, pagando dei pattini per poco più di un'ora.

Derek si indossa i pattini riluttante, mentre Stiles sembra euforico:

«Non ho mai pattinato in vita mia.» Confida a Derek, emozionato.
Il ragazzo lo guarda quasi teneramente, per poi parlare:

«Io quando una decina di anni fa me la cavavo davvero bene.» Ammette, con una punta di orgoglio.

Stiles prova a mettersi in piedi per raggiungere la pista, ma cade immediatamente.

Derek ridendo lo aiuta ad alzarsi, offrendogli la propria mano:

«Almeno non caschi più.» Gli propone, e Stiles avvampando annuisce.

In realtà dopo una decina di minuti Stiles ha fatto cadere entrambi almeno una ventina di volte, con Cora e Chris che sfrecciano veloci accanto a loro, ridendo.

Peter ha deciso di essere troppo vecchio per queste cose, e si è autonominato fotografo personale, scattando di continuo foto ai nipoti e ai loro ragazzi.

«È troppo inquietante.» Sussurra Stiles all'orecchio di Derek, cercando invano di mantenere l'equilibrio.

«Fai finta non ci sia.» Gli consiglia Derek, accenando un sorriso.

Poi, mano nella mano, lo porta al limite della pista, da dove si può ammirare il paesaggio.

Guardano entrambi davanti a loro.

«È meraviglioso.» Commenta Stiles, mentre Derek si trova pienamente d'accordo.

Stiles cerca di sporsi per osservare meglio, quando rischia di cadere in avanti, ma Derek prontamente lo tira indietro.

Peccato che tirandolo indietro si ritrovi il corpo di Stiles attaccato al suo.
La schiena di Stiles va a sbattere invece contro la ringhiera della pista.

Gli occhi dei due si cercano, per poi posarsi sulle rispettive labbra.
Sono troppo vicini.

«Stavi per fare una bella caduta.» Sussurra Derek, sentendo il respiro dell'altro sul collo.

Stiles non gli stacca neanche un secondo gli occhi dalle labbra.
Entrambi non riescono a capire cosa diamine stia accadendo, e si lasciano guidare da qualche forza sconosciuta.

«Oh, sì, sai... credo che tuo zio sospetti non stiamo insieme.» 
Se ne esce Stiles.

Derek aderisce meglio i loro corpi:

«Che cosa proponi di fare?» Il tono con cui esce la domanda fa rabbrividire il ragazzino, il quale è incantato da quegli occhi verdi.
Alza le sopracciglia:

«Beh, forse dovremmo dimostrargli che si sbaglia...» 
Non fa in tempo a finire la frase che si ritrova le labbra di Derek sulle sue.

Il cuore di Stiles minaccia di uscire dal corpo, e senza rifletterci su afferra i capelli di Derek.
Derek con le braccia circonda il corpo del ragazzino, in una stretta possessiva.

Stiles sente la barba del ragazzo solleticargli il viso, e si sente completamente inebriato dall'odore di Derek.

Non riesce neanche più pensare chiaramente, a formulare un pensiero che abbia un senso logico.

Così quando Derek gli morde il labbro con poca grazia, Stiles gli dà completo accesso alla bocca, approfondendo il bacio.

Le loro lingue si scontrano, affamate, e i loro corpi premono l'uno sull'altro cosí tanto che potrebbero quasi fondersi in un unico.

Stiles non ha mai incontrato qualcuno che baciasse così bene, e tiene gli occhi chiusi dal piacere.

Prova fin troppo piacere
nell'assaporare quelle labbra, nel giocare con la lingua di Derek.

Non dovrebbe.

Stringe ancora più forte alcune ciocche dei capelli di Derek, dimenticandosi per un attimo dove loro sono, forse anche il suo stesso nome.

Poi morde il labbro di Derek, portandolo a sanguinare, leccando via velocemente il sangue.

I due si staccano, prendendo finalmente fiato.

Le loro lingue chiedono un attimo di tregua.

Stiles si rende conto che aveva smesso proprio di respirare.

Hanno il fiatone, neanche avessero corso, e Derek sta per rifiondarsi sulle labbra del ragazzino, quando Cora esclama:

«Ragazzi, vi ricordo che non siamo soli!» Esclama, ridacchiando, e quando i due si girano si accorgono di aver dato vita quasi ad uno spettacolino.

Derek si stacca leggermente da Stiles, quasi scosso, con un'epsressione persa, e Peter guarda orgoglioso le foto che ha fatto ai due.

Stiles pensa che non gli è mai piaciuto un bacio così tanto, e che forse l'ha sempre sottovalutato.
Non pensava potesse essere così bello e dannatamente intenso.

Ovviamente scende subito con i piedi in terra, sapendo benissimo che tutto questo è solo finzione.
A lui non piace Derek. 
A Derek non piace lui.

Cerca di ripetersi queste due frasi dentro la testa, come fossero un mantra.

Eppure non riesce a smettere di sorridere, come fosse un'ebete.

---

«Andiamo a prendere qualcosa nel pub vicino al loft.» Propone Cora, mentre stanno tornando in cabinovia. 
Il pomeriggio é ormai passato, e in effetti Stiles comincia ad avere fame.

«Pago io per tutti.» Afferma Peter, che sembra più il quinto incomodo che altro.

«E pub sia. Domani mattina vi riaccompagno all'aereoporto.» Replica Derek, mentre Stiles annuisce in accordo.

Stiles poi controlla il telefono, notando che gli sono arrivati dei messaggi da un numero sconosciuto.

"Dal vostro fotografo personale."

Stiles vede che ci sono in allegato una decina di foto, di lui e Derek mentre pattinavano.

Alza lo guardo verso Peter, il quale gli fa l'occhiolino.

Stiles le osserva una ad una: la maggior parte sono dei due per mano che provano a pattinare. Poi Stiles ne trova alcune in cui si stanno baciando.

Dietro di loro si intravede il panorama, rendendo quella foto quasi surreale.

Sorride, e la salva come sfondo del telefono.

   
 
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