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Autore: flavsxx    12/09/2017    1 recensioni
A causa di un errore Alison si troverà a convivere con tre ragazzi molto diversi tra loro.
Nell'appartamento 3A nasceranno nuove amicizie,ma soprattutto proprio lì,Alison conoscerà Alex,
un ragazzo difficile,che si ribella alla vita dopo aver perso la madre.
Lui dapprima non vuole la sua presenza nella casa,ma dopo non potrà più farne a meno.
A tal punto che quando lei deve andare via...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Mi buttai sotto la doccia, facendo scorrere l’acqua calda sul mio corpo. 

Stavo dando troppo peso alle parole e ai gesti di Alex?
D’altronde lui aveva sempre giocato con le ragazze, e avrebbe potuto farlo anche con me.
Eppure i suoi occhi mi parvero sempre sinceri.

Mi infilai la camicia verde militare che valorizzava il mio seno, poi dei pantaloni neri e dei stivaletti.
Sbuffai guardando i miei capelli allo specchio. Erano sempre incasinati, proprio come me.
Li spazzolai e li asciugai dando loro una piega morbida e ondulata, poi mi truccai.

Guardai l’orologio, mancavano dieci minuti all’arrivo di Ryan. Dovevo chiamare Viola.

 “Sbaglio o hai un appuntamento tra dieci minuti?” sentì la sua la voce squillante rispondere al telefono.

“Gia’. E sono agitatissima.” Risi nervosamente.

“Andra’ tutto bene Ally. Sii te stessa.”

“Lo faro’. Piuttosto, dimmi di te, come va? La mia famiglia?”
Mi mancavano da morire.

“Ieri ho visto tua madre e mi ha offerto dei biscotti buonissimi” rispose ridendo. “il resto va’ tutto bene, ma ci manchi.”

“lo so, anche voi mancate tanto a me” replicai con la voce strozzata dal pianto.

 “Ieri mamma mi ha detto che cercheranno di venirmi a trovare al più presto. E tu sbrigati ad arrivare.”  La ammonì.

“Lo spero. Manca poco, te lo prometto. E poi sei in ottima compagnia, quindi non hai niente di cui lamentarti” Ironizzò.

“Ehm…riguardo a questo, ho qualcosa da dirti.”

“OH MIO DIO, cosa e’ successo?” urlò elettrizzata.

“Ally,e’ arrivato Ryan!” Sentì la voce di Derek provenire dall’altra parte della casa.

“Scusami, ma devo scappare. Ryan e’ qui. Ti racconterò tutto domani.”

 “Allyson Kimberly Moon, devi dirmi subito co…”

Risi e attaccai il telefono, certa che Viola avrebbe capito.

Uscì dalla mia camera facendo un respiro liberatorio per scrollarmi l’ansia di dosso.

Sentì Alex tirare pugni al sacco da Boxe che teneva in camera.
Non l'avevo più visto dopo l'accaduto in bagno,e forse era meglio così.
Vedere il suo viso triste e incazzato mi avrebbe rovinato la serata.

Ryan era sul ciglio della porta, e Derek era intento ad intrattenerlo.
Non appena mi vide, un sorriso si stampò sul suo volto.

“hey, sei bellissima” mi disse.

“grazie, anche tu non sei per niente male” replicai imbarazzata.

Mike uscì dalla sua camera e ci raggiunse.

“volevo salutarti prima di andare via” mi abbracciò.

“divertiti e mi raccomando...” Continuò guardando Ryan.   
       
Okay, Mike si era palesemente schierato dalla parte di Alex, ma potevo capirlo, erano migliori amici. 

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“Non so’ se ho fatto la scelta giusta, ma sò che ti piacciono le cose semplici. Quindi ho prenotato in un ristorante molto intimo e riservato, dove si mangia molto bene.” Mi informò prima di entrare nel locale.

“è perfetto, grazie”

Di Ryan mi piaceva il suo modo cavalleresco e le sue buone maniere. Faceva sempre di tutto per sorprendermi.
 
Entrammo in un locale piccolo e accogliente, con un camino rustico che riscaldava l’ambiente, e delle candele sui tavoli.

“è un posto bellissimo” Osservai sedendomi.

“Sono contento ti piaccia.”

 “Sarah mi ha detto che ti mancano soli pochi esami, poi diventerai medico a tutti gli effetti.”

“Già” Sospirò, tutt’altro che emozionato.

“Cosa? Non sei contento?”  Domandai confusa.

“Si, amo quel lavoro, è solo che sento molta pressione. So’ già di non poter arrivare al livello dei miei genitori, ma loro credono così tanto in me...”

“Non credo che i tuoi genitori saranno mai delusi da te. Sei un ragazzo così educato e sono sicura che sarai anche un bravissimo Dottore, soprattutto se ami quello che fai. Non devi essere migliore di nessuno, devi solo dare il meglio di te, tutti i giorni.” Replicai sorridendo.

“Potrei anche considerare la possibilità di assumerti come psicologa personale” mi disse ironico.

“Seriamente, hai il dono di dire sempre la cosa giusta al momento giusto.” continuò.

“Dico solo quello che penso.”
 
 “La miglior carne che abbia mai mangiato!” Esclamai compiaciuta non appena assaggiai la portata.

“E tu hai gli occhi più belli che abbia mai visto.” Commentò fissandomi.

Trattenni il respiro per un attimo quando ricordai che era lo stesso complimento fatto da Alex, ma cercai di rimuoverlo dalla mente.

“Grazie” sorrisi.

“Quindi hai intenzione di diventare psicologa, dopo l’università?” Domandò sciogliendo l'imbarazzo che si era creato

“Sì, amo aiutare le persone, mi fa sentire in pace con me stessa”

“Si vede. Mi spaventa un po’ il fatto che finora non ho notato nessun tuo difetto. Ne hai?” Chiese divertito.

“Ne ho tantissimi, credimi” replicai ridendo.

“Volevo scusarmi per oggi, non è mio solito rispondere alle provocazioni” mi disse.

“Non devi scusarti di nulla. Non sei tu quello che ha sbagliato”

“E’ evidente che Alex tiene a te, ed anche molto. Devo preoccuparmi?”

Scossi la testa avvampando.

Cosa avrei dovuto rispondere?
In cuor mio sapevo la verità, ma ovviamente non ero pronta per accettarla.

“Assolutamente no. Io ed Alex abbiamo solo un rapporto di amicizia”


Le ore passarono velocemente. Avevo passato una serata stupenda e Ryan era il ragazzo perfetto, ma avevo provato una strana sensazione per tutta la serata.

Forse perché poche ore prima mi ero quasi baciata con Alex?

 “Non ci credo che ti stò già riaccompagnando, il tempo è volato.” Disse fermando la macchina davanti al mio palazzo.

“È vero, sono stata benissimo. Grazie di tutto, davvero” gli dissi sincera.

“Non devi ringraziarmi di nulla, è stato un piacere”

Susseguirono attimi di silenzio, ed era chiaro che Ryan mi avrebbe baciato di lì a poco.

Mi sentì un nodo allo stomaco quando pensai a quello che era successo qualche ora prima in quel bagno.

Non ero quel tipo di ragazza, e non avrei mai mancato di rispetto a nessuno dei due.

Mi riservai quel momento per quando ne avrei sentito il bisogno ed il piacere. Per dargli il giusto valore.

Prima di qualsiasi sua mossa, quindi, gli diedi un bacio sulla guancia e aprì lo sportello.

“Grazie ancora. Buonanotte” sorrisi prima di chiudere la portiera.

“Buonanotte Ally” replicò con un po’ di delusione.
 
Entrai in casa. Ero sola. Mike era con Sarah, ed i ragazzi erano al Cube.

Mi spogliai e mi struccai. Quella era la parte della giornata che preferivo.
Amavo prendermi cura di me stessa.

Gli occhi erano stanchi al punto di chiudersi, così entrai nelle coperte calde del mio letto.

Dormire non risultò poi così facile.
Cominciai a pensare a come avrei affrontato Alex il giorno dopo, a cosa stesse combinando in quel locale, a quante ne avesse già baciate.

Più mi dicevo che non erano affari miei, più la mia mente non riusciva a smettere di pensarlo.
 

 
Mi svegliai di colpo quando sentì delle voci in salotto.  
Cercai di realizzare di cosa di trattasse, quando capì che a parlare erano proprio i miei coinquilini.  

Guardai l’ora dal mio telefono. Erano le quattro di notte.

“Hai bisogno di bere dell’acqua e smaltire l’ubriacatura prima di dormire, Alex. Altrimenti domani non riuscirai ad alzarti dal letto” Sentì la voce di Derek.

Mi alzai dal letto rapidamente e li raggiunsi in salotto per capire cosa stesse accadendo.

“Hey, che succede?” Chiesi confusa.

“Torna a letto Ally, è tardi. Ha solo bevuto un po’ troppo.” Disse Derek mentre sosteneva Alex dal braccio.

Era talmente ubriaco da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
Poi appena si accorse di me, sussultò.

“Al” sussurrò.

Mi avvicinai per aiutare Derek a trascinarlo in cucina e sentì l’odore forte dell’alcol.

Guardai Alex notando il segno del rossetto rosso su tutto il suo viso e sul collo.
Mi allontanai d’istinto mentre un brivido percorse la mia schiena.

Mi sentì una stupida quando pensai che avevo evitato il bacio con Ryan, mentre lui non aveva avuto il minimo scrupolo.

 Insomma, sapevo che in quel locale non sarebbe stato con le mani in mano, ma averne la conferma fu straziante.

“Ally,ti avevo detto di tornare a letto...” commentò Derek dispiaciuto.

“Credo che tu abbia ragione. Buonanotte.”
Nascosi il mio viso sul quale stavano correndo già molte lacrime, che asciugai con il palmo della mano.

Al,dove vai? Torna qui. Ho bisogno di te.” Sentì la voce debole di Alex chiamarmi mentre sparivo nel buio del corridoio.
 

La mattina seguente, come ogni sabato, mi svegliai con calma e senza sveglia.

“Hey, campione. Come stai?” Salutai Mike quando entrai in cucina.

“Buongiorno Ally. Bene, tu piuttosto, come è andata ieri sera?” domandò.

“Ho un mal di testa assurdo,cazzo.” Alex entrò in cucina sbadigliando.

“Non faccio fatica a crederci, amico” Rise Mike.  “Quindi, Ally, come è andata ieri?”

“Benissimo. Lui è fantastico.” Enfatizzai sorridendo.

“Vi siete baciati?” Domandò Alex contraendo la mascella.

“Che razza di domanda è?” replicai nervosa.

“Voglio solo sapere se vi siete baciati.” Continuò.

“Non credo sia una cosa che ti riguarda.” Commentai evitando il suo sguardo.
Il contatto con i suoi occhi mi avrebbe uccisa.

Mike notò della tensione e ci lasciò campo libero.
 “Vado in camera mia a studiare.” Disse lasciandoci soli.

Alex sospirò.
 “Al? Al, guardami, ti prego”  Mi pregò.

Alzai lo sguardo.

 “Per quanto riguarda quello che è successo ieri pomeriggio, non devi preoccuparti. Facciamo finta che non sia successo nulla”

Sentì una fitta allo stomaco, che mi tolse il respiro per alcuni attimi.

“Non c’era bisogno che me lo dicessi, era scontato. Soprattutto dopo ieri notte”

“Di cosa parli?” Domandò confuso.

Era probabile che Alex non ricordasse niente, dopo una sbronza del genere.
Ma io non avevo voglia di spiegare.
Scossi la testa e tornai nella mia camera.

 
“Stasera abbiamo deciso di cenare tutti insieme. Ultimamente abbiamo orari diversi e non riusciamo quasi mai a parlarci. Che ne dici?” mi chiese Derek prima che uscissi di casa.

“Va bene. Sto andando al centro commerciale con Sarah, ma tornerò nel pomeriggio.” Risposi prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Ero felice di passare un po’ di tempo con un’amica.
 Da quando Viola non era più con me quotidianamente, mi mancava qualcuno con cui sfogarmi e raccontarmi.

Ero contenta di aver trovato Sarah, perché nonostante la conoscessi da poco, mi fidavo ciecamente di lei e sapeva sempre come consigliarmi e supportarmi.

Andammo dal parrucchiere e ci facemmo la manicure. Inoltre mi comprai un nuovo maglioncino.

Non appena mi riaccompagnò sotto casa, presi il telefono e feci il numero di Viola prima di entrare.

Dovevo farmi perdonare per averle attaccato in faccia il giorno prima.

Gli raccontai ciò che era successo con Alex, e con Ryan.  E lei strillò per dieci minuti consecutivi.

Si lasciò sfuggire Alex gli piaceva, perché era strano quanto me, e che secondo lei eravamo fatti apposta per stare insieme, ma si raccomandò.
“Digli che se ti fa soffrire, quando vengo lì, lo prendo a calci in mezzo alle gambe”
 
Quando rientrai, la casa era pulita e ordinata come non mai e c’era un buonissimo odore di cucinato.
“Wow. È venuta la fatina magica?” ironizzai guardandomi attorno stupita.

 “Da quando sei qui hai fatto davvero tanto per noi, così abbiamo pensato di ricambiare.” Spiegò Mike.

“Abbiamo cucinato tutte le cose che ti piacciono, e abbiamo riordinato la casa.” continuò Alex sorridendo.

“Grazie!” Replicai con le lacrime agli occhi.

“Ora manca solo il dessert, ma so che tu ed Alex siete molto bravi in questo. Ci pensate voi?” mi incitò Derek.
Lo fulminai con lo sguardo.

 “Torta al cioccolato?” chiesi poi.

 “Quello che vuoi. E’ la tua serata” Replicò Alex.

Lo evitai, posai la borsa a terra e mi diressi verso la cucina.

“Ti sei divertita questo pomeriggio?” mi domandò Alex mentre ero intenta a lavarmi le mani.

“Molto,tu?” replicai cercando di rimanere fredda.

“Considerando che ho passato tutto il pomeriggio a cucinare e a mettere in ordine per te….” Osservò ridendo.

Risi e gli tirai uno schiaffetto sul braccio.

“Venerdì ho un’altra corsa. Gareggerò con uno dei migliori.” Disse mescolando gli ingredienti energicamente.

Lo guardai preoccupata.

 “Dovresti smettere con quelle cazzate. Ci sono tanti altri modi di fare soldi, senza rischiare la vita.” Alex sospirò.

“Non e’ per i soldi. Mio padre potrebbe darmi ogni cifra, basterebbe chiamarlo.
Lo faccio perché quando corro l’adrenalina mi fa sentire vivo. E amo quella sensazione.”

“Intendi la sensazione che si prova mentre stai rischiando la vita?” ironizzai critica.
Alex rise nervoso.

“Ci sono tanti altri modi per sentirsi vivi.” Continuai incrociando il suo sguardo.

“Vieni, assaggia”
Alex intinse il suo dito nella glassa, poi me lo porse.

Avvicinai le mie labbra al suo indice, poi lo succhiai lentamente, assaporando il sapore del cioccolato.

 “E' buonissima.” Commentai con voce flebile e bassa, incrociando il suo sguardo.

Alex mi guardò per qualche istante senza parlare.

“Non hai idea di cosa mi stai facendo” Disse contraendo la mascella.

La torta era pronta e i ragazzi mi avevano fatto trovare un mazzo di rose sul mio letto.

 Ci sedemmo attorno alla tavola apparecchiata.

“Proporrei un brindisi” Disse Derek alzando il bicchiere di vino.

“Un brindisi a te che hai reso la nostra vita migliore. Ci hai insegnato cosa vuol dire il rispetto e la collaborazione,e non te ne saremo mai abbastanza grati.
Ti vogliamo tutti un gran bene,anche se canti tutto il giorno. Grazie,Ally”

Le parole di Mike mi resero piena di gioia e feci appello a tutte le mie forze per non scoppiare a piangere dall'emozione.

Alzai il mio calice in aria e guardai quei tre ragazzi che avevano segnato indelebilmente la mia vita.

“Un brindisi a noi quattro. Adoro ognuno di voi,siete fantastici. Avete reso questi mesi i più felici della mia vita. Mi avete supportata,capita e rispettata. Grazie per tutto quello che avete fatto oggi”

Alex mi guardò sorridendo e alzò il calice a sua volta.

“Un brindisi a noi,e all’appartamento 3A. Che le nostre vite siano lunghe,felici e …piene d’amore.”

Tutti lo guardammo sorpresi. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato che il ragazzo che non voleva affetti, avrebbe brindato all'amore.

“Non voglio che te ne vada..” aggiunse Derek piagnucolando.

Alex cambiò subito espressione e contrasse la mascella.

Il mio cuore sembrò essere stato trafitto quando mi ricordai che dopo poco Viola sarebbe arrivata ed io avrei dovuto lasciare la casa. Ma soprattutto , avrei dovuto lasciare i ragazzi.

“Ehi,per ora non ci pensiamo. Niente facce tristi, ci aspetta il Rebel” commentò Mike.

“Cosa? Andremo a ballare?” chiesi sorpresa.




BUONGIORNO A TUTTI!

IL CAPITOLO è UN PO' LUNGO MA NON POTEVO SOSPENDERLO A METà.
COMUNQUE SIA SPERO VI PIACCIA.

CONTINUERò LA STORIA SE AVRò PIù DI DUE RECENSIONI, PER IL SEMPLICE FATTO CHE SCRIVERLA RICHIEDE IMPEGNO, E LO FACCIO CON PIACERE SOLO SE C'è UN RISCONTRO DALL'ALTRA PARTE.

RINGRAZIO CHIUNQUE SEGUE LA MIA STORIA CON PIACERE E SPENDE DEL TEMPO PER SCRIVERMI DELLE BELLE PAROLE.


SCORRETE GIù PER SAPERE COSA SUCCEDERà NEL PROSSIMO CAPITOLO.
UN BACIO GRANDE,F.


NEL PROSSIMO CAPITOLO:

“Cazzo amico! Non puoi permetterti di fare queste stronzate” Lo ammonì Derek.

“Cosa dovevo fare? Lasciare che quel pezzo di merda importunasse Alison?” Gli gridò contro.

“Ovviamente no. Nessuno di noi avrebbe permesso che le succedesse qualcosa, ma picchiarlo non serve a niente. Bastava portare Alison via da lui” replicò l’amico.
  
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