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Autore: _thantophobia    12/09/2017    1 recensioni
«Vedo una porta rossa e la voglio dipinta di nero.
Non più colori, voglio che si trasformino in nero.»
-The Rolling Stones, Paint it black
Raccolta ispirata ai prompt della Soukoku Week 2017
I: «È stato uno stupido, Chuuya, ad aver pensato che Dazai fosse stato sincero almeno una volta quando parlava di creare una Port Mafia diversa o di scappare da Yokohama insieme. L’ha solo usato, e lui si è lasciato usare.»
VI: «[...] gli aveva promesso che l’avrebbe sempre fermato, che sarebbe arrivato sempre in tempo per aiutarlo… Ma ha finito per tradire la sua fiducia.»
[Soukoku | Lunghezza e rating variabili | Introspettivo, Maliconico, a tratti Angst | Molteplici riferimenti alla morte (e come non potrei, visti i soggetti) | Probabile presenza di altri personaggi | OOC per paranoia]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Paint it Black

[Dark does not destroy Light: it defines it]

 

 

V: Throw roses into the abyss and say “Here is my thanks to the monster who dind’t succed in swallowing me alive

 

 

Horror AU | I’ll push myself to the limit and dye evrything jet-blackDarkness my sorrow

 

 

Kouyou era rimasta davvero sorpresa, quando aveva scoperto che quel ragazzino così minuto e debole possedeva un’Abilità così devastante e pericolosa – sperava fosse un bambino come tanti, senza Abilità, così avrebbe potuto tenerlo lontano dalla Port Mafia e farlo crescere in un ambiente più sano e meno mortale… Ma Mori aveva già iniziato a pretendere di vedere all’opera l’Abilità del suo bambino e a fare mille congetture su come sfruttarla in battaglia.

A nulla erano valse le proteste della ragazza, i suoi “è solo un ragazzino, non una macchina da guerra!”: Chuuya aveva un destino già scritto.

-Migliora a vista d’occhio!- Mori batte le mani, osservando Chuuya mentre solleva un’enorme pietra sfruttando la propria abilità. Kouyou, accanto a lui, stringe i pugni nascosti dalle lunghe maniche della veste. –Non lo credi anche tu, Dazai?-

Dazai ha lo sguardo fisso su Chuuya, mentre si appoggia al fianco del boss come se rischiasse di cadere da un momento all’altro. A Kouyou viene da piangere: hanno appena tredici anni, sono ancora dei bambini… Vorrebbe portarli via da lì, scappare, sparire chissà dove e crescerli da sola lontana dalla follia di Mori, ma è ancora fresco il ricordo del suo amato ucciso a sangue freddo quando avevano tentato di andarsene.

Se c’è una cosa di Kouyou può essere fiera, è di come Chuuya abbia imparato in fretta a controllare la propria Abilità: la fa sentire molto più sollevata, sapere che non è una mina vagante che dispensa morte ovunque vada…

-Signore, qualcosa non va…!- uno dei medici alle loro spalle corre verso Mori, mormorando qualcosa all’orecchio dell’uomo, ma Kouyou non ha bisogno di sentire quello che dice per capire che sta succedendo qualcosa al suo bambino: Chuuya ha iniziato a tremare ed ansimare sempre più forte, mentre una profonda crepa taglia in due il masso che il bambino tiene ancora sollevato. Sta facendo un passo avanti, quando tutta la forza dell’Abilità di Chuuya esplode e li investe con una pioggia di detriti. Mori fischia ammaliato e sorpreso, Kouyou capisce di essersi messa a gridare quando Chuuya comincia a sanguinare dal naso e i suoi occhi diventano vitrei.

-Fermatelo! Fermatelo!- ma Mori non la ascolta, osservando compiaciuto la distruzione portata dall’Abilità del ragazzino. –Si ucciderà!-

Poi, come tutto era iniziato, tutto si ferma e crolla il silenzio – interrotto solo dai singhiozzi di Kouyou e respiro ansante di Chuuya, che lentamente si regolarizza. Dazai continua a stringere il corpicino minuto di Chuuya, intimando a chiunque di non avvicinarsi con un semplice sguardo: l’ha fermato lui, usando un’Abilità che Kouyou non aveva mai visto, in grado di annullare quelle altrui.

Fa un passo avanti e il ragazzino con i capelli scuri arretra, proteggendo Chuuya e stringendolo tra le braccia. –Dazai? Osamu? Stai tranquillo, non voglio fargli del male… - e, piano, Kouyou riesce ad accovacciarsi vicino a loro e a prendere Chuuya in bracco. Pare si sia addormentato… -Grazie, per averlo fermato.-

Dazai permette alla giovane donna di lasciargli una carezza trai capelli una sulla guancia, prima di parlare. –Chuuya è mio amico.-

Kouyou annuisce. Lo sa, l’ha sempre saputo che quei due bambini erano inseparabili…

Quando si volta verso Mori, però, sente il sangue raggelarsi nelle vene e capisce che per loro non è ancora finita. Stringe di più le braccia intorno a Chuuya, promettendo a sé stessa che farà di tutto per assicurarsi che non corrano mai rischi.

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

Volevo scrivere di Kouyou e dei baby Soukoku e quindi ecco cosa ne è uscito. È un po’ meh, non vogliatemene, la scuola è iniziata e io non ho ancora finito i compiti delle vacanze. E dovrei anche cercare di dormire, ma ormai per quello ho fatto il callo.

 

So long, farewell!

Maki

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                            

  
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