Paint it
Black
[Dark does not destroy
Light: it defines it]
V:
Throw
roses into the abyss and say “Here is my thanks
to the monster who dind’t succed in swallowing me alive”
Horror AU
| I’ll push myself to the limit and dye evrything jet-black – Darkness my sorrow
Kouyou
era rimasta davvero sorpresa, quando aveva scoperto che quel ragazzino così
minuto e debole possedeva un’Abilità così devastante e pericolosa – sperava
fosse un bambino come tanti, senza Abilità, così avrebbe potuto tenerlo lontano
dalla Port Mafia e farlo crescere in un ambiente più sano e meno mortale… Ma
Mori aveva già iniziato a pretendere di vedere all’opera l’Abilità del suo bambino
e a fare mille congetture su come sfruttarla in battaglia.
A nulla erano valse le proteste
della ragazza, i suoi “è solo un ragazzino,
non una macchina da guerra!”: Chuuya aveva un
destino già scritto.
-Migliora a vista d’occhio!- Mori batte le mani, osservando Chuuya mentre solleva un’enorme pietra sfruttando la
propria abilità. Kouyou, accanto a lui, stringe i
pugni nascosti dalle lunghe maniche della veste. –Non lo credi anche tu, Dazai?-
Dazai
ha lo sguardo fisso su Chuuya, mentre si appoggia al
fianco del boss come se rischiasse di cadere da un momento all’altro. A Kouyou viene da piangere: hanno appena tredici anni, sono
ancora dei bambini… Vorrebbe portarli via da lì, scappare, sparire chissà dove
e crescerli da sola lontana dalla follia di Mori, ma è ancora fresco il ricordo
del suo amato ucciso a sangue freddo quando avevano tentato di andarsene.
Se c’è una cosa di Kouyou può essere fiera, è di come Chuuya
abbia imparato in fretta a controllare la propria Abilità: la fa sentire molto
più sollevata, sapere che non è una mina vagante che dispensa morte ovunque
vada…
-Signore, qualcosa non va…!- uno dei medici alle loro spalle corre verso Mori,
mormorando qualcosa all’orecchio dell’uomo, ma Kouyou
non ha bisogno di sentire quello che dice per capire che sta succedendo
qualcosa al suo bambino: Chuuya ha iniziato a tremare
ed ansimare sempre più forte, mentre una profonda crepa taglia in due il masso
che il bambino tiene ancora sollevato. Sta facendo un passo avanti, quando
tutta la forza dell’Abilità di Chuuya esplode e li
investe con una pioggia di detriti. Mori fischia ammaliato e sorpreso, Kouyou capisce di essersi messa a gridare quando Chuuya comincia a sanguinare dal naso e i suoi occhi
diventano vitrei.
-Fermatelo! Fermatelo!-
ma Mori non la ascolta, osservando compiaciuto la distruzione portata
dall’Abilità del ragazzino. –Si ucciderà!-
Poi, come tutto era iniziato, tutto
si ferma e crolla il silenzio – interrotto solo dai singhiozzi di Kouyou e respiro ansante di Chuuya,
che lentamente si regolarizza. Dazai continua a
stringere il corpicino minuto di Chuuya, intimando a
chiunque di non avvicinarsi con un semplice sguardo: l’ha fermato lui, usando
un’Abilità che Kouyou non aveva mai visto, in grado
di annullare quelle altrui.
Fa un passo avanti e il ragazzino
con i capelli scuri arretra, proteggendo Chuuya e
stringendolo tra le braccia. –Dazai? Osamu? Stai tranquillo, non voglio fargli del male… - e,
piano, Kouyou riesce ad accovacciarsi vicino a loro e
a prendere Chuuya in bracco. Pare si sia addormentato…
-Grazie, per averlo fermato.-
Dazai
permette alla giovane donna di lasciargli una carezza trai capelli una sulla
guancia, prima di parlare. –Chuuya è mio amico.-
Kouyou
annuisce. Lo sa, l’ha sempre saputo che quei due bambini erano inseparabili…
Quando si volta verso Mori, però,
sente il sangue raggelarsi nelle vene e capisce che per loro non è ancora
finita. Stringe di più le braccia intorno a Chuuya,
promettendo a sé stessa che farà di tutto per assicurarsi che non corrano mai
rischi.
D.P.P.:
Deliri Post Partum
Volevo scrivere di Kouyou
e dei baby Soukoku e quindi ecco cosa ne è uscito. È
un po’ meh, non vogliatemene, la scuola è iniziata e
io non ho ancora finito i compiti delle vacanze. E dovrei anche cercare di
dormire, ma ormai per quello ho fatto il callo.
So long, farewell!
Maki