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Autore: piccola_Calliope    12/09/2017    1 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Con calma Castelli

POV. MARGHERITA
Apro gli occhi quella mattina e inizio a fissare il soffitto.
Mi volto verso la poltroncina sotto la finestra e ci trovo piegato quel vestito...
Scatto a sedermi e sento le mie guance avvampare, ma cosa è successo ieri sera? Io volevo vendicarmi, volevo farlo sentire usato e rifiutato esattamente come fa lui...
Si forse avevo esagerato.
Però ci ero riuscita, lui era immobile davanti a me in attesa di un mio bacio. Che soddisfazione vedere Marco Castelli cosi disorientato, ma si sa, non va tutto come si è pronti e lui, lui aveva decisamente ribaltato la situazione, facendomi sentire una cretinetta in balia delle sue mani e delle sue labbra, Dio che frustrazione era sentire quelle labbra sul collo o non sulle mie di labbra, stavo per cedere lo ammetto e il mio gemito ne era la conferma, ma lui da uomo ferito nell'orgoglio si è staccato da me e mi ha confermato che io stessi solo giocando e che lui avesse sempre le redini della partita.
-Dannato Marco Castelli-sbuffo.
Mi ributto sul cuscino sbuffando sonoramente.
Mi perdo ancora al ricordo della serata appena trascorsa, alla consistenza della sua pelle sotto le mie labbra, al suo sguardo confuso e allo stesso tempo lussurioso e poi...Poi quando mi ha fatto avvicinare al suo corpo e al suo desiderio crescente.
Sento le guance avvampare ancora una volta.
-Margherita-mi ammonisco.
-Parlare da sola è un segno di squilibrio mentale lo sai vero?-chiede mio padre aprendo la porta della mia camera.
-Lasciami perdere-borbotto.
-Perchè sei cosi rossa in viso?-mi domanda alzando un sopracciglio.
Io ingoio nervosamente, non posso certo dirgli che in un contorto modo ho provocato Castelli e Castelli si è ''emozionato''.
-Ma cazzo Castelli si è emozionato per me-urlo sorpresa da quella rivelazione, ok che non gli ero indifferente l'avevo capito ma addirittura eccitarsi per due carezzine e un vestito più corto di altri...
Io riuscivo a fare un certo effetto a Marco Castelli.
Io una comunissima ragazza, un po' sfigata e terribilmente goffa.
-Io non sono come Delphina-continuo sorridendo.
-Posso capire?-chiede mio padre perplesso.
Io ricordandomi della sua presenza avvampo nuovamente.
-Andiamo a fare colazione papino?-domando sorridendo, con il mio sorrisetto da angelo.
-Margherita perchè hai nominato Castelli? Che sta succedendo?-domanda sospirando.
Io non so che dire...Veloce mi passano davanti le immagini di mio padre che uccide Castelli, si perchè per quanto io abbia avuto dei ragazzi e ci abbia fatto sesso, mio padre sarà sempre geloso di me e poi stiamo parlando di Marco Castelli, Castelli che salta di fior in fiore.
-Margherita-mio padre è serissimo.
Io inizio a tremare ma il mio cellulare prende a squillare salvandomi.
-Pronto Turchi-rispondo veloce senza vedere chi fosse a chiamarmi.
-Margherita non puoi capire-urla Giada dall'altro capo del telefono.
-Giada che succede?-chiedo, vedo mio padre sbuffare e lasciarmi sola, stavolta l'ho scampata.
-Kevin mi ha invitato a cena stasera-Giada piagnucola al telefono, io sorrido, ci avevo preso giusto, a Kevin Giada piace.
-Oddio sono cosi felice per te-esclamo contenta.
-Margherita ho bisogno di te, devi aiutarmi, non so che mettere, come truccarmi, ti prego per le 18:00 potresti passare da me e darmi una mano?-chiede.
-Ma con piacere-affermo felice di poterle essere utile, il mio lavoro mi ha sempre allontanato dalle amicizie, sono felicissima di poter trascorrere del tempo con una ragazza come Giada.
-Ad oggi pomeriggio allora-esclama al settimo cielo.
Io scendo al piano inferiore dove trovo solo mia madre.
-Papà?-domando.
-Aveva non so che impegni con non so quale calciatore-risponde mia madre.
-Bene-mi verso un po' di caffè.
Mia madre mi osserva attenta.
-Mammina che succede?-domando.
-Strano che tu sia rientrata cosi presto con quel abito addosso ieri-mi dice.
Io mi strozzo con il caffè.
-Castelli dura davvero cosi poco?-chiede lei con una nonchalance che mi terrorizza.
-Mamma-urlo indignata.
Lei scoppia a ridere.
-E comunque non ci sono andata a letto-affermo.
-Ancora no-mi fa l'occhiolino.
-Mamma fammi capire mi incoraggi?-chiedo scioccata.
-Certo-sorride lei.
-E perchè?-domando.
-Perchè quando ti ricapita un Marco Castelli tesoro?-afferma ridendo di gusto.
-Tu sei fuori di testa-roteo gli occhi.
Alle 18:00 in punto dopo esser passata da casa e aver preso qualche vestito da prestare a Giada, mi reco a casa Castelli.
Suono il campanello un po' agitata, è pur sempre la casa dei genitori di Marco Castelli.
Un uomo affascinante sulla cinquantina, con i capelli brizzolati e il sorriso identico a quello di Edoardo mi viene ad aprire.
Io resto incantata, lui deve essere Alessandro Castelli ed veramente un bellissimo uomo come immaginavo.
-Tu devi essere Margherita giusto?-mi domanda sorridendo calorosamente.
-Lei è...-non so che dire, ma questi Castelli devono essere tutti cosi belli?
-Sono il padre di Marco, Giada ed Edoardo, ti prego accomodati-si scansa per farmi entrare.
Io entro e mi guardo intorno, è un ambiente molto caloroso.
-Bella casa-sorrido.
Mi volto e trovo Alessandro Castelli che mi scruta attentamente,dannati Castelli e i loro sguardi penetranti.
-Tesoro non far venire un collasso alla mia dolce Margherita-ci raggiunge Gloria, la madre di Marco e company.
-Salve-le sorrido.
-E' proprio proprio carina-dice Alessandro alla moglie, come se io non ci fossi.
-Tesoro, Giada ti aspetta in camera-sorridendo Gloria mi indica una porta.
Io mi reco da Giada.
Appena apro la porta sono investita da un abbraccio.
-Finalmente sei qui-Giada è fin troppo ''esaltata'' oggi.
-Ti ho portato dei vestiti-le sorrido.

POV. MARCO
Durante gli allenamenti, spesso sbaglio canestro, non sono al mille per mille oggi.
-Castelli cazzo!-sbraita mister Rossi.
-Ma che ti succede?-mi domanda Kevin.
-Margherita-sbuffo, il mio migliore amico mi fa un occhiolino.
Ieri sera dopo il nostro ''scontro'' mi sono ritrovato a mangiare la torta di mia madre solo sul divano e ho passato la notte insonne a pensare a quelle sue labbra tinte di rosso, inutile dire che non ho chiuso occhio.
-Castelli sei una merdina nel campo oggi-mi insulta il mio mister.
-Sempre cosi gentile mister-gli faccio l'occhiolino.
-Castelli vieni un attimo qua-mi chiama.
-Mi rimproveri pure-sbuffo.
-Quella ragazza carina che fine ha fatto?-chiede.
-Quale ragazza?-domando alzando un sopracciglio.
-La Turchi, Castelli sveglia-il mister mi schiocca due dita davanti agli occhi.
-Pure lei mi parla della Turchi? E' un incubo-sto per piangere.
-Mister Castelli è innamorato-interviene il mio migliore amico.
-E tu ti droghi, mister io gli farei fare gli accertamenti anti doping-affermo dando un calcetto a Kevin.
-Castelli io la penso come lui, da quando è entrata lei nella tua vita sei più distratto del solito e vorrei capire perchè-afferma il mister.
-Perchè Castelli non scopa-afferma un altro mio compagno di squadra, Kevin se la ride.
-Coglione scopo più di te-fulmino sia Kevin che Rocco, l'idiota che ha fatto la battuta.
-Hai intenzioni serie?-chiede il mister.
-Chi io?-scoppio a ridere.
-Mister è cotto-Kevin fa l'occhiolino al nostro mister.
-Semmai tu sei cotto, mister lo sa il signorino stasera porta a cena mia sorella-dico e vedo Kevin diventare rosso.-Lo guardi la prego, sta arrossendo-rido di gusto.
-Santi che si scopa una Castelli-Rocco spara un'altra delle sue idiozie.
Io e Kevin inferociti ci voltiamo, il mister ci ferma.
-Rocco vai a farti una doccia-lo caccia il mister.
-Coglione-lo insulta Kevin fulminandolo.
-Sentite non è che per due pollastrelle devo perdere i miei due campioni vero?-ci domanda il mister.
-Io non mi faccio fregare da una pollastrella-sorrido convinto.
-Povero coglione-Kevin se la ride di gusto.
-Mi avete stancato-sbuffa il mister.-Dopo domani vi voglio in forma, con o senza pollastrelle-detto questo ci congeda.
Usciti dalla palestra io fermo Kevin.
-Tratta bene Giada-lo ammonisco.
-Mi comporterò benissimo-mi sorride.
-Niente penetrazioni al primo appuntamento-lo ammonisco nuovamente, sta pur sempre per uscire con mia sorella.
-Marco quanto sei squallido-Kevin scoppia a ridere.
-Kevin sono serio-lo fulmino.
-Ok nulla-alza le mani in segno di resa.
-Io aspetterò che mia sorella rientri e ci tengo a ricordarti che Giada ha due fratelli e un papino fin troppo gelosi, pronti ad ucciderti-gli faccio l'occhiolino.
-Castelli va' via tu e il tuo terrore psicologico-Kevin mi dà una pacca sulla spalla.
Venti minuti dopo busso alla porta di casa Castelli, mia madre viene ad aprirmi.
-Che ci fai qui?-chiede.
-Io aspetterò qui che Giada rientri dall'appuntamento stasera, devo assicurarmi che non succeda nulla-affermo.
Mia madre mi sorride.
-Spero però che tu voglia attendere tua sorella profumato-mi dice lei.
-Ho portato il cambio, posso farmi una doccia?-chiedo.
Lei annuisce, io salgo al piano superiore dove si trova il bagno.

POV. MARGHERITA
Io e Giada avevamo dedicato l'intero pomeriggio, alla scelta del abito e del trucco, finalmente era pronta mancavano solo i capelli, aveva scelto un abito lilla, molto semplice ma allo stesso elegante che io avevo usato due anni fa per la comunione di un mio cuginetto, quest'abito fasciava perfettamente le forme di Giada. (http://static.stylosophy.it/stwww/fotogallery/1200X0/192991/vestito-longuette-lilla.jpg )
-Margherita ti scoccia andare in bagno a prendere la mia spazzola cosi mi dai una sistemata ai capelli?-mi chiede sorridendo Giada.
-Arrivo subito-ricambio il sorriso e mi reco in bagno.
Apro la porta del bagno senza badare alla luce accesa che filtrava dalla porta e mi ritrovo davanti Marco Castelli completamente nudo, ma nudo nudo, con nudo intendo che si vede tutto, davvero tutto, in ogni centimetro.
-Cazzo-urla Marco tirando la tenda della doccia.
-Eh-mi compro gli occhi.
-Che diavolo ci fai a casa mia? Nel mio bagno? Ma sei davvero una strega-urla Marco.
-Ho aiutato Giada, che diavolo ci fai qui tu? Non vivi qui, non ti fai la doccia qui, non hai il tuo dannato bagno personale?-urlo.
-E' casa dei miei e io mi faccio la doccia qui quando diavolo voglio-continua a sbraitare.-Mi hai visto nudo-sbuffa.
-Che novità, come se io fossi l'unica donna su questa terra ad averti visto nudo-mi scopro gli occhi, lo osservo ed è ancora nudo e quella tenda trasparente non è che copra granchè, mi sento avvampare.-Ma sei ancora nudo-urlo.
-Margherita dannazione l'asciugamano è dietro di te, tu perchè stai restando qui?-chiede urlando più di me.
-Non ti agitare-mi volto di schiena.
-Ma cosa sono tutte queste urla?-domanda Gloria venendomi incontro.
Guarda dentro il bagno...
-Oh-afferma.
-Mamma perchè non chiami anche papà?-domanda acido Marco.
-Io dovevo prendere una spazzola-piagnucolo.
-Voglio morire-sussurra Marco.
Gloria veloce afferra la spazzola di Giada e mi spinge fuori dal bagno.
-Ho visto Marco Castelli nudo, totalmente nudo-sussurro.
-Lo so tesoro-Gloria mi carezza il viso.
-E' notevole-esclamo.
Gloria scoppia a ridere.
Sento dietro di me aprirsi la porta.
-Cos'è notevole Margherita?-chiede Marco alle mie spalle.
-E' vestito?-domando a Gloria.
-Ha coperto ciò che è notevole-Gloria si piega in due dalla risate.
-Mamma ti prego-Marco sbuffa.
-Una cosa simile è successa a tuo padre, sai come l'ha chiamato da quel giorno zia Greta? Mr Grandi beltà e tu hai preso decisamente da lui-Gloria non smette di ridere.
-Io sto per svenire-sussurro.
-E' tutta colpa tua, sei una strega-sbuffa Marco e poi si richiude in bagno.
-Torno da Giada no?-domando a Gloria, lei ridendo ancora annuisce.
-Cosa ti è successo? Sei bianca come un fantasma-Giada appena rientrata in camera sua mi carezza il viso.
Io mi siedo sul letto e sospiro...

POV. GIADA
-Andrà bene?-chiedo a Margherita prima di raggiungere Kevin al piano inferiore.
-Benissimo-mi sorride lei.
-Allora vado?-sospiro.
-Principessa è arrivato il momento di vivere la sua favola-Margherita mi carezza la spalla.
Io le regalo un ultimo sorriso e scendo al piano inferiore, dove trovo Kevin che chiacchiera con Marco.
Kevin si volta verso di me e succede proprio come nei film, io scendo le scale e lui mi fissa facendomi sentire le gambe molli.
Quando gli sono davanti, gli sorrido e lui mi fa il baciamano, il mio cuore prende a battere come un matto.
Io e Kevin ci sorridiamo per qualche istante.
-Andate su-Marco ci apre il portone di casa.
-Andiamo-Kevin mi porge il braccio per poterlo prendere sotto braccio.
Arriviamo di fronte alla sua macchina e lui come un gentiluomo mi apre la portiera.
-Ti ringrazio-gli sorrido di nuovo.
-Giada sei bellissima-afferma prima di chiudere la portiera.
Ma si può voler piangere dalla felicità?
Kevin mi raggiunge in auto.
-Ho una grande sorpresa-afferma.
Io non riesco a dire nulla, mi limito ad annuire.
Arrivati di fronte al locale, lui mi prende per mano e mi conduce al suo interno.
Io sono troppo presa ad osservare le nostre mani strette l'una in quella dell'altra per rendermi conto che il locale è deserto.
-Ho pensato di affittarlo per noi-Kevin mi sorride.
Io lo guardo stupefatta.
-Un locale tutto per noi?-chiedo.
-Lontani dalla confusione e dai paparazzi-mi toglie il cappotto.-Quest'abito ti sta divinamente-afferma sorridendomi ancora.
-Ti piace davvero?-liscio la gonna sentendomi avvampare.
Lui mi solleva con un dito il viso dal mento e mi spinge a guardarlo e a perdermi nei suoi occhi azzurri come il mare.
-Moltissimo-sorride ancora.
Seduti a tavola Kevin inizia a raccontare aneddoti sulla sua squadra, rido tantissimo e gli racconto anche io qualche marachella dei miei bambini al asilo.
-Sogni una famiglia numerosa?-mi chiede.
-Mi piacerebbe avere almeno due bambini-sorrido.
-Anche a me piacerebbe avere almeno due figli, sono figlio unico e non voglio che mio figlio abbia la mia stessa sorte-mi dice.
-E' bello crescere in una famiglia numerosa, te lo dice una che ha due fratelli tremendi-sorrido ancora, Kevin mi fa stare bene davvero, è proprio come nei miei sogni.
Lui mi osserva in silenzio mentre sorseggia il suo vino, il suo sguardo mi mette un po' in imbarazzo, cosi prendo a sventolarmi.
-Caldo?-chiede.
-Un pochetto-prendo a giocare nervosamente con alcune ciocche dei miei capelli.
-Ti va di ballare?-mi chiede.
-Ballare?-domando sorpresa.-Io sono un po' negata-ammetto.
-L'importante è che ti fidi di me-dice Kevin porgendomi la mano.
Mi sollevo, sistemo il vestito e lui mi attira verso il suo corpo.
-Te lo ricordi il compleanno di Marco? I suoi 16 anni?-domanda.
Io annuisco.
-Indossavi un abitino rosso-sorride lui.
-Non mi piaceva molto quel vestito-dico.
-Ti stava benissimo-dice lui, non smettendo di sorridere.
-Ma davvero ti ricordi di me e del mio vestito?-chiedo sorpresa, io credevo d'essere totalmente trasparente ai suoi occhi.
-Ti ricordi ad un certo punto tuo fratello ha fatto mettere un lento, per poter ballare con una biondina che gli piaceva tanto?-chiede.
-Io probabilmente sono rimasta seduta-sospiro.
-Avrei voluto che tu ballassi con me, ma mi vergognavo a chiedertelo-mi dice e il mio cuore perde un battito.-Te la ricordi la canzone?-chiede.
-Vagamente-rispondo in subbuglio delle emozioni.
-Musica-urla Kevin e parte finalmente una melodia.
Io sorrido, si era quella la canzone che è stata messa quel giorno, una canzone di Roxette...(https://www.youtube.com/watch?v=k2C5TjS2sh4 )
-E' come se fossimo tornati indietro di 12 anni e io avessi finalmente avuto il coraggio di chiederti di ballare no?-mi domanda sorridendo.
Io sento gli occhi pizzicare, odio essere cosi emotiva.
-Avrei voluto fare altre due cose quella sera-mi sussurra all'orecchio.-Dirti che mi piaci tantissimo, che trovo il tuo sorriso splendido e poi...-mi guarda negli occhi.-E poi avrei voluto baciarti-sorride.
Io gli carezzo il viso.
-Kevin finalmente-sussurro.
Due secondi dopo le labbra della mia cotta storica sono sulle mie.
Lo stringo ancor di più a me e ci baciamo con tanta dolcezza e passione, esattamente come sarebbe dovuto essere 12 anni fa.

POV. MARGHERITA
-Margherita sei stata gentilissima nel aiutare Giada oggi-mi sorride grata Gloria.
-E' stato un vero piacere-ricambio il sorriso.
Marco non mi degna di uno sguardo.
-Adesso vado-affermo.
In quel momento il portone di casa Castelli si apre e compare Edoardo in giacca e cravatta, davvero elegante.
-Guarda guarda chi c'è a casa mia-mi sorride.
-Uscito da qualche udienza?-domando osservandolo.
-Il prof ci ha fatto fare una simulazione oggi-afferma.
-Andata bene?-chiedo.
-Decisamente soddisfacente-Edoardo sorride contento.
Io sento due occhi neri posarsi sulla mia persona.
-Come mai qui?-mi chiede Edoardo.
-Ho dato una mano a Giada per l'appuntamento con Kevin-gli spiego.
-Margherita cara non stavi andando via?-domanda Gloria, sembra quasi che voglia cacciarmi...
-Se aspetti che mi cambio, ci andiamo a prendere un panino insieme in un posto fighissimo ti va?-mi domanda Edoardo carezzandomi il braccio.
-Margherita sarà stanca-interviene Gloria.
Io mi volto verso Marco, mi fissa serissimo.
-Va bhe posso fare un'eccezione per un panino-sorrido ad Edoardo.
-Due minuti e sono da te-Edoardo mi bacia la guancia e sale al piano superiore a cambiarsi.
-Aspetto fuori io, buona serata-esco da casa Castelli.
Edoardo cinque minuti dopo con un abbigliamento decisamente più comodo mi raggiunge.
-Lasciala qui la macchina, ti porto con la moto-Edoardo mi porge un casco.
Venti minuti dopo siamo seduti su una panchina vicino a un chioschetto di panini con la porchetta.
-Un futuro avvocato e la porchetta-prendo in giro Edoardo.
-La prossima volta ti porterò in un ristorante di lusso promesso-mi fa l'occhiolino.
Io prendo a fissare un punto davanti a noi.
-La prossima volta?-chiedo.
-Alla prossima cena-Edoardo mi sorride.
-E come mai vuoi portarmi a cena cosi spesso?-chiedo ancora.
-Non l'hai capito?-domanda lui.
-Dimmi-lo incito a parlare.
-Margherita mi piace e ti trovo una ragazza interessante, non credo che i tuoi due anni in più siano un problema no?-mi chiede.
A Edoardo piaccio, vuole portarmi a cena, vuole corteggiarmi...
Peccato che a me, piaccia il Castelli sbagliato, si perchè Marco Castelli mi piace, non posso negare che ogni volta che lo vedo mi salta il cuore in gola, non posso negare la forte attrazione che provo nei suoi confronti o il formicolio che sento sul mio corpo ogni volta che i suoi occhi sono su di me, a me piace Marco, se fossi stata qui con lui, sarebbe stato tutto diverso; io Edoardo lo vedo come un amico.
-Sei un ragazzo in gamba Edoardo, i due anni non sarebbero assolutamente un problema-gli dico.
-Però?-domanda addentando un altro pezzo di panino.
-Però ti vedo come un amico-gli rispondo.
-Sei caduta pure tu nella trappola di Marco Castelli-sorride amareggiato.
-Ascolta Edoardo...-mi interrompe.
-Io voglio a bene a mio fratello, ma il suo comportamento con le donne è davvero discutibile e mi dispiace vedere una ragazza come te seria, interessarsi ad uno sciupa femmine come lui-afferma.
Finiamo i nostri panini in silenzio, d'altronde io non so che altro dire.
Poco dopo mi riporta a prendere la macchina.
-Se cambi idea il numero del Castelli serio ce l'hai-Edoardo mi sorride, per poi posare un bacio sulla mia guancia e allontanarsi.
Io entro in macchina e sbuffo, ma proprio per il Castelli stronzo dovevo prendermela la cotta?

POV. MARCO
Margherita sarebbe uscita con Edoardo, aveva accettato il suo invito per un panino.
Prendo a mordermi il labbro in silenzio mentre mia madre mi osserva, dopo aver visto uscire Edoardo prendo a giocherellare nervosamente con le dite sul tavolo e osservo l'orologio.
-Marco-mia madre prova a dire qualcosa, ma io la interrompo.
La interrompo, perchè afferro il mio borsone, la chiave della mia macchina e senza dire altro esco di casa.
Sono sotto casa di Margherita ad aspettarla, intorno alle 23:00 vedo la sua macchina comparire, lei rallenta accanto alla mia.
Scenda e si volta nella mia direzione.
Io scendo e la raggiungo.
-Divertita?-chiedo acido.
-Tuo fratello è una compagnia decisamente piacevole-mi risponde sfidandomi con lo sguardo.
-Non ne dubito-sbuffo.
-Sei venuto a controllare che tornassi a casa sana e salva?-chiede.
Io prendo a guardarmi le scarpe.
-Le tue scarpe devono essere proprio belle se ti metti a guardarle ogni volta che mi hai vicino-dice lei.
-Lo faccio per trattenermi-ammetto.
-Dal fare cosa?-chiede proiettando i suoi occhi verdi nei miei.
Io mi avvicino ulteriormente a lei e la spingo contro la sua macchina.
-Vuoi davvero saperlo? Mi sembra che tu mi abbia detto che non mi bacerai mai quindi...-dico.
-Esatto io non ti bacerò mai, nessuno ti priva di farlo tu però-mi guarda con il sorrisetto malizioso di ieri sera.
-Hai baciato Edoardo?-chiedo.
-No e non lo bacerò mai-sorride.
-E lui ti può baciare?-domando avvicinando il mio naso al suo.
-Castelli quanto parli-sbuffa.
-Lui ti può baciare?-chiedo ancora.
-No lui no-detto questo io catturo le sue labbra, Dio da quanti giorni volevo farlo, lei si stringe a me e io gemo contro la sua bocca, Dio come desidero questa donna, le mie mani sono ovunque sul suo corpo, lei mi morde il labbro.
-Con calma Castelli-sussurra tra un bacio e l'altro.
-Mi è impossibile calmarmi-rispondo mentre sento il mio cuore fare come un matto, per nessun bacio ho mai reagito cosi.
Angolo autrice
Hola :D 
E primo bacio fuuuu, sia di Marco e Margherita, che di Kevin e Giada, quale avete preferito???
Spero che questo capitolo vi strappi qualche risata, a me questi pazzerelli fanno proprio ridere. I commenti sono sempre ben accetti.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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