Prima ancora che Amaya tornasse a Bhujerba , il Marchese Ondore IV aveva dato ordine ai suoi sottoposti di far preparare la sua aereonave per la partenza per Rabanastre. I preparativi furono pronti in mezza giornata.
Non appena tutti i preparativi per la partenza furono pronti, Halim si appresto a salire , portando con se Noah e Rasler, sperando che in questo modo avrebbe così costretto la nipote a seguirlo fino a Rabanastre.
Al Marchese poco importava se sarebbe incappato nell'ira di sua nipote, era pronto anche a mettersi contro di lei se questo l'averebbe dato luogo ad una rappacificazione da parte della stessa.
Halim sapeva bene che il gioco era molto rischioso, ma era convinto che ne valeva la pena, intanto si domandava con quali parole avrebbe dovuto spiegare a sua nipote tutta la verità.
L'huma era pieno di tanti dubbi, ma era di certo convinto che stava facendo la cosa giusta e non si sarebbe pentito delle sue azioni.
A Rabanastre in tanto erano finalmente giunti, i due aviopirati, Balthier e Fran anche loro come Basch portavano imminenti quanto importanti notizie.
Per non recare danno o disturbo alla principessa Ashelia, Balthier aveva deciso di prendere una stanza alla Taverna Mare di sabbia, era da parecchio tempo che non metteva più piede in quel posto e come sempre la sua fama nel tempo si era accresciuta e ovunque andasse lo precedeva.
Balthier non era mai ben visto a causa dei suoi raggiri o dei suo prender parte alle risse quando qualcosa andava male e degenerava. Balthier aveva sempre quel brutto vizio di essere molto sfacciato e arrogante con chiunque, sembra che ogni volta il suo sorrisetto compiaciuto provocasse le ire e la rabbia altrui.
A causa di questo suo modo di fare, Balthier si trovava sempre con un mucchio di nemici alle spalle da cui doveva sempre guardarsi bene. Fran aveva perso il conto delle volte in cui aveva dovuto tirarlo fuori da quelle assurde situazioni, che per loro era mai era diventata una parte della normalità.
Fumo, gioco d'azzardo, alcol, donne di questa era fatta la vita avventurosa del giovane archadiano, ogni volta però Fran quasi seccata lo tirava dai guai, anche facendogli fare qualche figuraccia con qualche signorina, dove Balthier si era visto tirar via per l'orecchio dalla sua patner.
Da parte della viera era tutto tranquillo, se non fosse che spesso la donna si ritrovava circondata da sguardi quasi incantati da parte degli uomini. Fran era ora mai abituata, a quelli che lei definiva ora mai "Bambini".
Per lei gli uomini erano soltanto buffe creature, avide, egocentriche e capricciose quanto volubili ed insicure, così diverse dai rappresentati maschili delle controparte delle viera.
I rappresentanti maschili delle viera erano meno emotivi dei normali huma maschili, erano più silenziosi e riservati con un profondo legame con la natura soprattutto con la terra e gli alberi.
Balthier aveva preso due camere separate, riservate una a lui e l'altra alla sua patner. Il giovane archadiano non si faceva mancare nulla, ordinando la stanza più lussuosa della taverna, erano da poco arrivati che lui e Fran decisero di riposarsi un poco e di decidersi sul da farsi.
Balthier voleva fare un giro per la capitale dalmasca per vedere i cambiamenti che erano successi in quel lungo anno in sua assenza e poi dopo voleva recarsi in visita a palazzo, entrando in scena come solo lui sapeva fare.
Fran invece era più interessata a fare un giro al grande bazar di Rabanastre, in cerca di armi da usare nelle loro avventure e di fare rifornimenti per l'areonave, insieme al meccanico Nono.
La viera tra se e se, si chiedeva che piega avrebbero preso gli eventi, con il profondo legame che nutriva dei confronti di Amaya, quasi reverenziale, la viera si mostrava ostile ad esprimere il suo disappunto.
Per lei, Amaya era libera di scegliere se esserci o no, è vista la sua natura gli altri dovevano rispettare il suo desiderio. Sapeva cosa voleva dire essere diverse e vivere per se stesse, seguendo i propri desideri, come aveva fatto 50 anni prima la stessa Fran.
Fran non amava far vedere le sue emozioni, per l'età che aveva si sentiva fin troppo matura e nulla la stupiva più , aveva la solida consapevolezza che tutto sarebbe andato bene, e che agitarsi e farsi prendere dalle ansie e dalle paure non serviva a nulla.
Il giro per il Bazar si rivelo molto prolifico e Fran e Nono comprarono tante cose utili per le loro avventure, Balthier non era mai felice di spendere troppo, ogni volta ricordava a Fran che loro erano cacciatori di tesori e quindi ladri... non gente comune con comuni atteggiamenti.
Ma ogni volta Fran rispondeva che se non era per lei, i loro soldi sarebbero stati spesi in donne, gioco e festini a base di alcol, insinuando al giovane Huma quanto fosse viziato il giovanotto.
Balthier rispondeva sempre facendo il sornione, come se quello che diceva la viera non lo toccasse affatto. Fran invece sapeva bene come rispondere al tono provocatorio e pungente del huma.
Da quel poco che Balthier era riuscito a sapere per la cerimonia di Restaurazione del regno mancava veramente poco e l'unica persona che mancava a farsi vivo era il Marchese Hondore. Tutto era pronto, mancava solo lui.