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Autore: Dawn_Scott402    16/09/2017    1 recensioni
Questa mia raccoltaè molto semplice: ha solo tre regole.
Regola N 1) Stila una lista di otto personaggi fra i quali tre OC.
Regola N 2) Scegli loro una canzone e scrivi qualcosa sopra essa.
Regola N 3) Lasciati abbandonare alle emozioni.
Speri che questa mia song-fic vi piaccia. Buona lettura.
1) Demons ~El Diablo~
2) You don't own me ~Giulia Quinzel~OC
3) Gangsta ~Harley Quinn~
4) Purple Lamborgini ~Joker~
5) Monster ~Killer Croc~
6) Angel with a shotgun ~Lawton Floyd~
7) Chiudo gli occhi e salto ~Sarah White~OC
8) Faded ~Sheila Roth~OC
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~FADED~ Sheila Roth OC


"Non è forte chi non cade.
Ma chi, cadendo, ha la forza per rialzarsi"

"Frase di Jim Morrison, cantautore"


You were the shadow to my light
Did you feel us?
Another start
You fade away
Afraid our aim is out of sight
Wanna see us
Alive

Tutte le sere era sempre la stessa storia: mangiare, chiaccherare, mettersi il pigiama, salutare i suoi compagni di squadra con un sorriso, chiudere la porta, guardare la foto della sua famiglia, sentire i rimorsi divorarla, accasciarsi a terra, piangere...ricordarsi di essere un mostro, nonostante quello che faceva, nonostante quello che cercava di sembrare.
Sheila si ricordava ancora la sera di quel fatidico giorno, se la ricordava perfettamente:
Il dolore, le lacrime, la paura, i suoi genitori fatti a pezzi, le carni della sorellina in bocca, il loro sangue che le colava giù dalle dita...
Il sangue di sua madre e suo padre, le persone che l'avevano resa ciò che era.
Il sangue di Moana, la sua sorella minore di soli sette anni...la sua piccola, la sua ancora di salvezza.
Era stata un vero botto al cuore per lei, la crepa decisiva della sua anima.
Voleva bene a tutti in famiglia, amava tutti allo stesso modo, anche la sua odiata gemella Leila.
Ma Moana...lei era speciale.
Lei era stata per molti anni la sua compagna di giochi, la sua spalla, la sua stella...
"Lei era la luce nella mia ombra, o l'ombra nella mia luce" come la definiva a volte.
"Ci ho provato piccola mia...ci ho provato davvero..." pensava osservandola con le lacrime agli occhi nella foto che la ritraeva sorridente ed allegra come sempre, con i suoi grandi occhi celesti e i boccoli biondi.
E piangeva, piangeva ancora, sempre di più, sempre più forte.
Piangeva per tutto; per tutte le sconfitte; per tutte le insicurezze; per tutte le cattiverie; per tutti gli inizi che aveva dovuto resettare.
E da quando era entrata nella Suicide Squad  ne aveva cominciato un altro, di inizio.
Sentiva che, all'ombra della sua bestia interiore, lei stava scomparendo. Sentiva che si stava sgretolando, come cenere.
Aveva voglia di andarsene, di andarsene lontano dai suoi compagni di squadra, consapevole che stava perdendo di vista il suo obbiettivo e che 'lei' voleva vederli.
Aveva voglia di tornare a Belle Reve, e di non lasciare morire e persone attorno a se'.
"Vivete" sarebbe stato il suo ultimo saluto.

Where are you now?
Where are you now?
Where are you now?
Was it all in my fantasy?
Where are you now?
Were you only imaginary?
Where are you now?

E si sentiva sempre più sola, senza nessuno, senza alcuna terra sotto i piedi.
Quando era arrivata sulla terra la prima cosa che era venuta a sapere era che alcune persone credevano nell'esistenza di "una forza divina" buona e generosa, che aiutava tutti e perdonava ogni errore, che vegliava su ognuno e che sosteneva  le persone deboli; questa forza si chiamava Dio e Sheila ne era rimasta affascinata.
Aveva iniziato a pregarlo ogni notte; pregarlo affimchè trattasse bene i suoi cari in Paradiso, pregarlo affinchè le dasse una vita migliore, pregarlo affinchè perdonasse tutti i suoi errori.
Ma nulla cambiò, nonostante le preghiere e nonostante la malinconia con cui venivano dette.
"Perchè non mi rispondi? Perchè?!? Dove sei? Dove sei?!?" Erano le più frequenti domande che poneva al padre celeste. Erano diventate il suo mantra.
"Dove sei?"
"Ho bisogno di un miracolo"
"Dove sei?"
"Perdonami..."
"Dove sei?!?"
"Mandami un segno per dirmi che esisti, per farmi capire che non sei, o eri, solo immaginario. Dimmi che non sto rincorrendo il nulla, che non eri solo nella mia testa.
Ti prego...ti scongiuro...dimmi dove sei ora...ti prego Padre..."

Atlantis
Under the sea
Under the sea
Where are you now?
Another dream
The monsters running wild
inside of me

E mentre pregava, per qualche sconosciuta ragione, la sua mente volò sul pensiero di Atlantide: la sua cittá sotto il mare, la sua casa, il suo tormento...
Avrebbe voluto ritornarci con tutto il cuore, nonostante fosse stata bandita, solo per vedere anche per un singolo istante sua sorella Seirè e suo cognato Greeze, solo per ascoltare un'altra canzone della sua rockettara nipote Koral, solo per abbracciare un'ultima volta la sua nipotina Zafirah.
Uguale in tutto e per tutto a Moana; stessi capelli, stessa etá, stesso sguardo innocente, stesso carattere solare ed altruista...
"Fammi adare da loro...te ne prego...dimmi dove sei e ascolta i miei lamenti..." singhiozzava stringendo le mani giunte.
Ma anche quella preghiera non fu esaudita.
Solo un'altro sogno.
E nel frattempo il mostro dentro di lei si agitava, correndo selvaggiamente all'interno dell'anima e ridendo per la sofferenza che Sheila stava patendo.

I'm faded
I'm faded
So lost
I'm faded
I'm faded
So lost
I'm faded

Si sentiva inutile, sola...
Stava sparendo all'ombra di quell'orribile faggello che la tormentava da quando aveva tredici anni.
Si sentiva persa, trasparente ed impotente.
Una formica schiacciata da una bestia sanguniaria, che rideva della sua insicurezza, che godeva a vederla piangere e soprattutto si divertiva a vederla soffrire e scomparire.
Ma lei non gliela avrebbe mai data vinta, sarebbe stata forte ogni giorno di più, lo doveva a tutte le vittime che erano morte per mano di Randelën.
Lo doveva a lei e alla sua famiglia.
E soprattutto avrebbe combattuto, anche a costo della propria stessa vita.

These shallow waters, never met
What I needed
I'm letting go
A deeper dive
Eternal silence of the sea
I'm breathing
Alive

Quando camminava sulla battigia della spiaggia al chiarore delle stelle e della luna e osservava la riva del mare non poteva non pensare che, a volte, avrebbe preferito nascere umana.
Incontrare quelle acque basse che non aveva mai conosciuto appieno, dato che Atlantide si trovava sul fondo dell'oceano, e che forse erano quello di cui aveva bisogno.
Tuffarsi senza il problema di ritrovarsi una coda di pesce al posto delle gambe, lasciarsi andare, tuffarsi un poco per volta...sempre più infondo e sentire l'eterno silenzio del mare...e respirare quell'acqua limpida appieno, con purezza e naturalezza...sentire l'ossigeno consumarsi, il cuore battere, il panico assalire la mente...vivere le onde, la brezza, l'oceano.
Sapeva perfettamente che da sirena non avrebbe vissuto tutte quelle cose come le vivevano gli umani, e questo le metteva su tristezza.
"Quanto vorrei essere umana, vivere la vita da umana! Nuotare con due gambe e non con una pinna..."

Where are you now?
Where are you now?

E si sentiva sempre più sola, senza nessuno, senza alcuna terra sotto i piedi.
Quando era arrivata sulla terra la prima cosa che era venuta a sapere era che alcune persone credevano nell'esistenza di "una forza divina" buona e generosa, che aiutava tutti e perdonava ogni errore, che vegliava su ognuno e che sosteneva  le persone deboli; questa forza si chiamava Dio e Sheila ne era rimasta affascinata.
Aveva iniziato a pregarlo ogni notte; pregarlo affimchè trattasse bene i suoi cari in Paradiso, pregarlo affinchè le dasse una vita migliore, pregarlo affinchè perdonasse tutti i suoi errori.
Ma nulla cambiò, nonostante le preghiere e nonostante la malinconia con cui venivano dette.
"Perchè non mi rispondi? Perchè?!? Dove sei? Dove sei?!?" Erano le più frequenti domande che poneva al padre celeste. Erano diventate il suo mantra.
"Dove sei?"
"Ho bisogno di un miracolo"
"Dove sei?"
"Perdonami..."
"Dove sei?!?"

Under the bright
But faded lights
You set my heart on fire
Where are you now?
Where are you now?

Era costantemente alla ricerca di una via di fuga, viveva sotto la luce della speranza.
Luce che, però, ogni anno che passava si affievoliva sempre di più.
Ma quella luce sarebbe presto rivissuta, anche se non se ne sarebbe resa conto, grazie a lui, il freddo e misterioso metaumano che avrebbe presto preso il suo cuore in mano e lo avrebbe fatto bruciare sul fuoco vivo della passione e dell'amore; due emozioni che Sheila non aveva mai conosciuto, due emozioni che lei aveva aspettato solo per donarle all'unico uomo che, per lei, se le sarebbe meritate insieme alla sua anima e al suo corpo.
Ma questo Sirena non lo sapeva e, per questo, continuava a pregare, spranzosa che qualcosa potesse cambiare...e cambiarla.
"Dove sei?"
"Ho bisogno di un miracolo"
"Dove sei?"
"Perdonami..."
"Dove sei?!?"

Where are you now?
Atlantis
Under the sea
Under the sea
Where are you now?
Another dream
The monsters running wild
inside of me

"Dove sei?"
E mentre pregava, per qualche sconosciuta ragione, la sua mente volò sul pensiero di Atlantide: la sua cittá sotto il mare, la sua casa, il suo tormento...
Avrebbe voluto ritornarci con tutto il cuore, nonostante fosse stata bandita, solo per vedere anche per un singolo istante sua sorella Seirè e suo cognato Greeze, solo per ascoltare un'altra canzone della sua rockettara nipote Koral, solo per abbracciare un'ultima volta la sua nipotina Zafirah.
Uguale in tutto e per tutto a Moana; stessi capelli, stessa etá, stesso sguardo innocente, stesso carattere solare ed altruista...
"Fammi adare da loro...te ne prego...dimmi dove sei e ascolta i miei lamenti..." singhiozzava stringendo le mani giunte.
Ma anche quella preghiera non fu esaudita.
Solo un'altro sogno.
E nel frattempo il mostro dentro di lei si agitava, correndo selvaggiamente all'interno dell'anima e ridendo per la sofferenza che Sheila stava patendo.

I'm faded
I'm faded
So lost
I'm faded
I'm faded
So lost
I'm faded

Si sentiva inutile, sola...
Stava sparendo all'ombra di quell'orribile faggello che la tormentava da quando aveva tredici anni.
Si sentiva persa, trasparente ed impotente.
Una formica schiacciata da una bestia sanguniaria, che rideva della sua insicurezza, che godeva a vederla piangere e soprattutto si divertiva a vederla soffrire e scomparire.
Ma lei non gliela avrebbe mai data vinta, sarebbe stata forte ogni giorno di più, lo doveva a tutte le vittime che erano morte per mano di Randelën.
Lo doveva a lei e alla sua famiglia.
E soprattutto avrebbe combattuto, sempre, anche a costo della propria stessa vita.


ANGOLO AUTRICE: Ed eccoci qui, con l'ultima song-flash che conclude la raccolta "Song".
Passo subito all'angolo scelta, in modo che, dopo, posso fare tutti i saluti e i ringraziamenti.


SCELTA


Nome: Faded
Autore: Alan Walked
Dedicata a: Sheila Roth OC
Scelta: Sheila è il primo OC in assoluto che ho mai creato, e la considero come una mia figlia.
È apparsa inizialmente sul sito di A Tutto Reality, dove la maggior parte degli utenti la odiava XD, e poi è sbarcata su Suicide Squad efp con varie trasformazioni e sono ben felice di sapere che molti di voi l'apprezzano molto nel suo essere, definendola come "una vera supereroina DC" (cit EcateC).
Questo mi rende piena di orgoglio verso di lei e verso me stessa ;)
È un personaggio particolare che, anche se non sembra, è ricco di sfaccettature e mi sono impegnata per renderla un tipo di donna fragile e forte allo stesso tempo, che non ha bisogno necessariamente del principe azzurro, molto legata alla famiglia e fedele ai suoi principi, che quando pensa fermamente una cosa sa fare valere lei e le sue idee, che si batte per qualcosa che le sta a cuore non per la gloria e/o la fama, ma viene guidata solo ed esclusivamente dalla purezza del suo gesto.
Purtroppo, a causa di Randelën e di diverse esprienze negative del passato, è una persona molto insicura, timorosa dei suoi poteri e terrorizzata da se' stessa, oltre che tartassata da mille demoni e rimorsi.
Nonostante abbia una famiglia mooolto numerosa non ha mai avuto il coraggio di confidare a nessun membro i suoi problemi, causa la sua testardaggine e la paura di fare preoccupare inutilmente i propri cari o addirittura le persone che le stanno vicino (come per esempio la Suicide Squad).
Questo suo comportamento, però, ha causato nel suo cervello una reazione domino di crollo emotivo che l'ha portata ad essere molto instabile.
Ma anche questa volta non ha mai avuto il coraggio di confidarsi con nessuno; e, preferendo una maschera al dover confidarsi, ha iniziato a fare...un po' l'ipocrita diciamo.
Si mostra con tutti sempre sorridente, come se non avesse problemi e come se tutto le vada bene. Ma in realtá la sera si ritrova spesso e volentieri a fare i conti con i rimorsi e i ricordi e scoppia frequentemente a piangere in silenzio.
Sa perfettamente che all'ombra dei suoi pensieri e soprattutto all'ombra di Randelën lei stia come "svanendo" ma non le importa di questo.
Continuerá a lottare nel suo piccolo, lei sola senza l'aiuto di nessun'altro (che sarebbe pure a rischio di morte se l'aiutasse).
Vivrá con i ricordi della sua città e della sua famiglia come amici, e cercherá sempre redenzione e spranza, dará sempre tutto per quello che le sta a cuore, COMBATTERÁ sempre per quello che le sta a cuore, anche a costo della propria vita.
Quindi questa canzone che parla di sofferenza, ricordi, fragilitá e fantasmi interiori (e viene citata anche Atlantide!) la trovo decisamente azzeccata per lei. Poi ditemelo voi attraverso una bella recensione!


E si conclude così queta raccolta, mi è stato molto difficile premere il tasto "completa" ma alla fine ce l'ho fatta, ringrazio tutti quelli che hanno letto, anche in silenzio, la storia e che l'hanno messa fra le ricordate.
Un ringraziamento particolare va a:

ECATEC: La recensitrice sfuggente come il vento, che mi lascia sempre le recensioni quando meno me l'aspetto XD. Ha fatto notare varie volte il suo interesse a "Song" e soprattutto a "Suicide Squad: IL SEQUEL".
Sostenitrice affermata della Joker×Harley è la critica/complimento costruttiva numero uno, con recensioni che scendono nel dettaglio e mi spingono sempre a migliorare!

EVIE FRANCES FREE: La dolce e divertente recensitrice, che mi ha sostenuta in "New Suicide Squad" e altre mie storielle.
Accompagnata sempre da un ricco cast di personaggi e/o OCs è la ventata di aria fresca che mi riempe alcuni capitoli.
Ps: Sono stata sul sito di Game of Thrones è ho visto una tua storia, anche tu segui come me Il Trono di Spade, eh? XD

E dopo EcateC e Evie Frances Free, il ringraziamento maggiore va a una delle autrici più brave che ho mai incontrato, la persona che mi ha accompagnato in questa raccolta e che mi ha fatto crescere, attraverso i suoi consigli, come scrittrice...

BEVERLY MARSHALL: Che dire di lei? Bravissima a scrivere, persona costruttiva, buona consigliera e fedele recensitrice. Suo è uno degli OCs che sono spuntati in questa raccolta (Sarah White).
Quando aggiornavo i capitoli di questa storia la sua era la recensione che aspettavo con più impazienza (ma che arrivava con tre/quattro giorni di ritardo, eh Bev? LOL XD XD).
Ha saputo darmi diversi consigli per le mie storie, e mi ha fatto comprendere i miei punti di forza e i miei talloni d'achille, e mi ha fatto migliorare quest'ultimi.
Spero di rivederla presto, sia come recensitrice che come autrice (pensi che mi sia scordata di "Task Force X"? Eh eh eh eh, io aspetto cara. Avevi detto che ricominciavi a settembre, conto i giorni e aspetto l'aggiornamento XD)



E si conclude così questa raccolta, ringrazio ancora le tre autrici di qui sopra ⤴ e saluto anche chi mi lascera un commentino qui sotto ⤵, oltre a chi ha letto in silenzio, ovviamente.
Alla prossima!

Ps: Quali sono state le quattro song-flash che più vi sono piaciute? Le mie sono state: Demons, Gangsta, Chiudo gli occhi e salto e Faded (ma in realtá mi sono piaciute un po' tutte).
   
 
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