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Autore: Lyls    16/09/2017    1 recensioni
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The Vampire Diaries incontra Wynonna Earp.
Elena ha lasciato Damon, di punto in bianco.
Ed ha deciso di andarsene da Mystic Falls, e si è trasferito a New York, per cercare di dimenticare Elena.
L'unica che sembra comprendere quello che sta passando è Bonnie, e i due dopo essersi incontrati a New York decidono di fare un viaggio insieme, Bonnie che pur di non tornare a Mystic Falls decide di andare con lui.
E se questo li porta a girare il paese e finire in una ben nota cittadina di nome Purgatory?
Cosa succederà?.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Bonnie/Damon
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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THE PURGATORY DIARIES


"Complicarsi la vita con una semplice mossa"

Dopo la sfuriata di Bonnie al telefono, ed il cambio delle tende che avevano preso fuoco non appena aveva iniziato ad urlare e per fortuna che Damon se ne era accorto spegnendola prontamente, erano passati un paio di giorni.
"Ti prego dimmi che possiamo andarcene?" domanda Damon con occhioni da cucciolo, rivolto a Bonnie.
"Finchè non capiamo che cosa ti è successo no" dice categorica.
"L'unica cosa che mi viene in mente è che qualcosa ha scatenato questo" dice Rosie prendendo per mano Damon, cosa che non piacque per niente a  Bonnie, anche se è stata costretta a mollare la presa come scottata.
"Beh Wynonna mi ha sparato, è l'unico collegamento che mi viene in mente" dice Damon fissando i strani segni azzurri che sono comparsi nuovamente sulle mani.
"Ha usato Pacificatrice?" domanda Rosie iniziando a riflettere.
"Che?" domandano all'unisono Damon e Bonnie confusi.
"Pacificatrice" dice Rosie con pazienza fissando i due "è una Colt Buntlin Special a canna lunga, viene tramandata ai discendenti di Wyatt Earp per scacciare indietro i redivivi"
"Redivivi...vuoi dire...?"
"Esseri umani non morti" dice e davanti ai due i suoi occhi diventano rossi, completamente rossi "criminali uccisi da Wyatt Earp in persona" dice con una voce quasi cavernosa.
Bonnie e Damon si lanciarono uno sguardo, ne avevano visto di cose, ma questo era nuovo anche a loro, gli occhi di Rosie tornano normali.
"I suoi discendenti, sono colpiti da una maledizione, devono ucciderli tutti fino all'ultimo per spezzarla" dice Rosie.
"Ma che centra con quello che è successo a Damon?" domanda Bonnie confusa, precedendo la domanda dell'ex vampiro.
"Di solito Pacificatrice diventa così" dice indicando i segni sbiaditi sulle mani di Damon "solo quando colpisce i demoni, e dorata quando deve spedire noi redivivi all'inferno" alla parola inferno Bonnie e Damon si guardano, pensando entrambi ad un momento preciso, a quando l'inferno l'hanno vissuto in prima persona, e ne avrebbero fatto volentieri a meno, anche se poi Rosie fissa Damon pensierosa "togliti la maglietta"
"Te l'ho già detto non intendo ricordare i vecchi tempi" dice Damon lanciandole un occhiata di sbieco.
"Si ho capito il tuo cuore batte per un altra" dice Rosie roteando gli occhi, e brevemente il suo sguardo si posa su Bonnie.
Bonnie dal canto suo, non sembra ascoltare del tutto il loro discorso o non sarebbe così calma, ma non si stupisce neanche che quei due siano andati a letto insieme soprattuttto perchè si ricorda come era Damon all'inizio.
In più ha come la sensazione, che se ha ragione, Damon avrebbe fatto di tutto per cercare di dimenticare la stronza n°1 che gli ha spezzato il cuore.
E poi le stronze si assomigliano tutte, ed in questo caso più che mai.
"Doppelganger del cazzo" dice Bonnie borbottando tra se.
"Che hai detto?" domanda Rosie scettica.
Damon che era vicino a Bonnie a sentito benissimo il suo borbottio, e gli scappa un ghigno, ha sempre saputo che era sveglia, forse troppo a volte, quindi immagina che abbia capito cosa l'ha spinto a finire tra le braccia di Rosie.
"Ha detto che è  l'unica che può vedermi nudo" dice Damon ammiccando malizioso verso Bonnie, prendendo la palla al balzo per punzecchiarla un pò.
"Esatt....eh?" Bonnie si volta di scatto verso di lui ad occhi sgranati, per poi lanciare uno sguardo scocciato all'ex vampiro.
"Visto? E poi dice che il maniaco sono io" dice fingendosi indignato mentre si toglie la maglietta, mettendo in mostra il fisico scolpito ed i pettorali, dopo aver fatto ciò, si capisce cosa volesse vedere Rosie, i segni azzurri non sono solo sulle mani ma anche sul resto del corpo, anche se ormai stanno sbiadendo.
Bonnie è distratta da ciò che vede, quindi non riesce neanche a dargli una risposta delle sue, cosa che fa voltare Damon verso di lei.
"Bonnie Bennet senza parole?" domanda sarcastico.
"Certo che no...ero distratta" dice Bonnie spostando lo sguardo lontano dai suoi pettorali.
"Da cosa?" domanda Damon come se non avesse notato che lo stava fissando, gli scocca un occhiata divertita mentre si rimette la maglia.
"Da...niente" dice senza guardarlo.
"Mentre voi fate i piccioncini, vedo di convincere Wynonna a prestarmi Pacificatrice, così ci capiamo di più" dice Rosie divertita mentre si allontana.
"Noi non..." non riesce neanche a finire la frase e si volta verso di lui "ti diverti vero?"
"Io? certo" dice Damon con aria innocente, mentre si dirige verso il bancone e si mette dietro per servirsi da solo un bicchiere di Borboun, anche se poi nota che prende altri due bicchieri e li riempe.
"Spero che uno sia per me" dice Bonnie avvicinandosi a sua volta al bancone e sedersi, sopra al bancone, non prima di aver preso il bicchiere, non c'è neanche bisogno di chiedere sa benissimo il motivo per cui lo fanno: è l'anniversario della morte del più giovane dei Salvatore.
"A Stefan" dicono all'unisono facendo tintinnare i bicchieri tra loro e poi con quello sul bancone.
"Che starà ridendo, ne sono quasi certo" dice beffardo Damon alzando il bicchiere al cielo e poi prendere un lungo sorso di Borboun.
"O starà pensando: povera  Bonnie che deve sopportare quel pazzo di mio fratello " dice fingendosi sconsolata per poi bere a sua volta.
"Ma fino ad ora non ti è dispiaciuto sopportarmi" dice Damon portandosi il bicchiere alle labbra per nascondere un sorriso divertito.
"E' vero, ma solo perchè mi piace la tua compagnia e mi piaci tu" dice Bonnie senza riflettere bevendo un altro sorso "si decisamente" mentre svuota il bicchiere in un sorso rischiando di soffocarsi.
"Vacci piano" dice Damon divertito, sapendo quanto è forte il Borboun, lui c'è abituato l'ha bevuto per secoli, mentre Bonnie non ha tutta questa abitudine nel bere, si ricorda quello che è successo a Miami.
Non l'aveva mai vista così rilassata e divertita come quando avevano fatta Miami, non solo per la sua grande idea di mettergli quella pasticca nel birra, ma anche perchè solo dopo aveva capito che si è scolata da sola mezza bottiglia di Vodka, non che lui fosse tanto lucido ma si ricorda benissimo quello che è successo.
Ha fatto uno sforzo enorme per controllarsi dal non fare qualcosa di cui si sarebbe pentito, soprattutto visto che l'altra persona era sbronza.
Anche se poi, Damon inizia a domandarsi se qualcuno lassù lo odi, visto che poi Bonnie rischia di scivolare giù dal bancone, dopo aver messo in fallo la mano sul bordo, tanto che per impedirglielo la prende per i fianchi e la trascina indietro finendo però lui con il sedere per terra ed attuttendo la caduta della ragazza ed evitandole di farsi male cadendo sugli sgabelli, cosa che non si può dire la stessa cosa di lui, che fa una smorfia di dolore.
Anche se il dolore passa sostituito da altro, quando si rende conto della posizione in cui si trovano con Bonnie seduta sul suo basso ventre.
"Dio perchè deve essere tutto così difficile?" domanda Damon borbottando tra se, mentre Bonnie ancora non ha capito bene cosa è successo, tanto che ancora non si alza dalla sua posizione.
"Stai bene?" domanda voltandosi leggermente verso di lui, provocandogli però un leggero lamento, che lei interpreta in un altro modo e si gira del tutto con il busto "Damon?".
"Uhm" dice l'ex vampiro socchiudendo gli occhi "direi di si"
"Perchè ti stavi lamentando?" domanda confusa la strega, non capendone il motivo.
"Diciamo che sei caduta nel posto peggiore in cui potrebbe finire una bella donna" dice lanciandole un occhiata eloquente.
Bonnie aggrotta la fronte non capendo il significato delle sue parole, ed inizia a riflettere, qual'è il posto peggiore in cui potrebbe sedersi una ragazza che cade addosso ad uomo?.
Prima sbatte gli occhi, poi li sgrana, ed infine apre la bocca sorpresa.
"Già" dice Damon ridacchiando quando nota che Bonnie c'è arrivata.
"Scusa" dice Bonnie imbarazzata e fa per alzarsi ma Damon la blocca passandole un braccio intorno alla vita per farla restare seduta "che stai facendo?"
"Mi è sembrato di sentire entrare qualcuno" dice l'ex vampiro mentendo, la verità è che non vuole che si alzi, Bonnie non sembra per niente convinta ma non dice nulla, pur fissando la mano dell'ex vampiro appoggiata appena sotto la sua maglietta, come se volesse trattenerla li.
Bonnie dal canto suo, non si lamenta di certo, dopottutto chi si lamenterebbe per una posizione simile con Damon Salvatore? le scappa un sospiro pensando che quella situazione non porterà nulla di buono, non per lei almeno.
"Sai" dice Bonnie ad un tratto "potrei pensare che hai appena inventato una balla, perchè nessuno sta venendo qui"
"Hai appena usato un doppio senso?" domanda Damon con un ghigno "Bonnie Bennet che fa i doppi sensi?"
"Non era un doppio senso" dice Bonnie scoccandogli un occhiata.
"Oh si che lo era" dice Damon malizioso ed allo stesso tempo divertito, Bonnie si lascia scappare un verso frustrato.
"Quando fai così ti odio" dice Bonnie scocciata, anche se poi si volta nuovamente questa volta volutamente per rimettersi nella posizione iniziale dove era quando è caduta addosso a Damon, spostando la mano dell'ex vampiro per alzarsi, e poi le scappa un sorriso divertito quando sente un lamento da parte di Damon mentre si alza da li, lasciandolo da solo in preda della situazione, che tra l'altro ci si è messo da solo ma questo non gli impedisce di fissarla mentre si allontana, fissarle più che altro il fondoschiena.
"Mi vuole morto, è ufficiale" dice Damon sconsolato, rimanendo da solo ed abbassa lo sguardo fissandosi in mezzo alle gambe, sapendo benissimo cosa succederà gli scappa un sospiro quasi frustrato, e si alza dirigendosi verso il piano superiore diretto verso la camera, pregando e sperando che per almeno un paio d'ore non lo cerchi nessuno.
   
 
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