Crossover
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Autore: Suikotsu    18/06/2009    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Tutti contro Arthas

Ringrazio chiunque abbia letto, ma sopratutto i commentatori. Eccovi il cap. n101.


Dopo la sua vittoria sul re dei barbari Drizzt si era diretto all'inseguimento di Saddler, sperando di poterlo fermare in tempo e che i suoi compagni ce l'avessero fatta.
"Devo sbrigarmi! Quel maledetto potrebbe scatenare delle catastrofi se non lo fermo!"
Mentre correva sentì la terra tremare: l'elfo alzò lo sguardo e vide una colonna crollare verso di lui.
Il drow schivò i detriti rotolando di lato.
"Sei forte e veloce."
Drizzt si voltò verso la direzione della voce.
"E tu chi diavolo sei?"
"Sono Arthas, generale capo dell'esercito del sommo Lord Saddler. E tu sei uno dei pazzi che ci ostacolano, vero? Avevo sentito che c'era un drow tra loro."
Il guerriero sguainò le spade e si mise sulla difensiva.
"Non credere che sarò un facile avversario!"
I due attaccarono insieme: Frostmourne si incrociò con le spade.
Il generale si portò subito in vantaggio e guadagnò terreno, mettendo Drizzt letteralmente con le spalle al muro; Arthas sferrò un colpo di spada che venne evitato e che tagliò il muro in due parti.
Il non-morto afferrò il drow per il collo e lo immobilizzò al muro, ma l'elfo sferrò un calcio col quale si liberò per poi lanciare delle schegge di ghiaccio che non trapassarono il corpo del nemico, ma riuscirono comunque ad incrinarli la corazza.
Arthas fissò il punto colpito, ed un secondo dopo un colpo potentissimo lo buttò a terra: il generale si voltò e vide un'elfa con i pugnali in mano.
"E così sei tu il capo, he? Vediamo se hai sangue nelle vene."
"Zhai!"
"A dopo i discorsi Drizzt, uccidiamo questo bastardo!"
Arthas si rialzò e sorrise, poi tese i muscoli e disse:
"Il mio signore ha voluto cedermi un nuovo, immenso potere. Ed ora lo assaggierete."
L'uomo sussultò, ma non lanciò alcun gemito di dolore quando una lama fuoriuscì dalla sua schiena.
"Cosa diavolo..."
Dal corpo di Arthas uscirono numerosi tentacoli coperti da un esoscheletro dotati di lame e pungiglioni affilatissimi.
"Ora siete finiti!"
I tentacoli partirono contro i due, ma un uomo li raggiunse e li tagliò.
"Rannek!"
"Ci sono anch'io!"
"Altri pazzi che osano sfidarmi...come quei due cavalieri idioti..."
"Cavalieri idioti?"
Un dubbio atroce attraversò la mente di Zhai.
"Geki e Black!" - capì.
"Ha già, era così che si chiamavano. Avreste dovuto vedere con che tenacia hanno lottato, ma si sono rivelati degli avversari indegni. Ed ora tocca a voi!"
I tre eroi attaccarono assieme gridando vendetta, ma Arthas colpì Rannek con Frostmourne, sconfiggendolo, si fece da scudo con i tentacoli dai colpi di Zhai per poi stenderla con un calcio ed incrociò le armi con Drizzt; la prova di forza fu breve, ed il drow ebbe la peggio, venne scagliato in aria per poi essere colpito una decina di volte dai tentacoli; infine, mentre era ancora a mezz'aria, Arthas lo colpì sulla schiena e lo sbatté a terra.
Il drow aveva incassato troppi colpi per potersi rialzare.
"Ha ha! Chi è il prossimo?"
Una lama sbucò dal suo petto nel punto in cui c'era il cuore.
"Non basta colpirmi al cuore."
I tentacoli afferrarono Rannek per una gamba e lo sbatterono violentemente a terra, poi il generale lo prese e lo lanciò in aria.
"E un altro è vinto."
Rannek si schiantò a terra dopo una caduta di una ventina di metri, venendo sconfitto.
"Siete un po' deboli...ha, forse ho capito, magari battere i comandanti vi ha fiaccati un po'."
Zhai, ripresa si, dovette ammettere che aveva ragione. Stavano perdendo.
"Luna crescente!"
L'incantesimo della ragazza tagliò tre tentatoli, ma altri cercarono di colpirla; la mezza drow corse sopra uno di essi ed afferrò con le gambe Arthas, sollevandolo di peso e lanciandolo via.
Il generale riacquistò presto l'equilibrio, poi caricò la ragazza e la tramortì con una spallata.
"Spira mortale!" - gridò.
La sfera colpì Zhai, privandola di gran parte delle forze.
"Ed ora tutti gli ostacoli sono superati."
"No! Ce n'è ancora uno!"
Una luce abbagliante si materializzò e quando si spense al suo posto c'era Illius.
Il mago si guardò attorno e vide tutti i suoi compagni a terra vinti.
"Drizzt! Rannek! Zhai!"
Rannek strisciò verso l'amico.
"Illius...sta attento...è più forte di Kagekiyo...ha atterrato tutti noi, ed ha anche ucciso Geki e Black!"
Il mago ricordò i due cavalieri: forse erano un po' strambi, ma si erano rivelati degli ottimi compagni.
"Dannato! La pagherai!"
Il non-morto fissò i suoi due bastoni.
"Uno è il bastone di Rezo! Lo hai sottratto al suo cadavere?"
"Non proprio, me l'ha ceduto spontaneamente per essermi dimostrato in grado di sconfiggerlo, e anche per rimediare alle sue colpe!"
"Cosa? Non ho ben capito, ma avrò comunque la tua testa!"
Illius parò la spada col secondo bastone e poi si circondò di sfere infuocate, che piovvero sul cavaliere, ma questi riuscì a disperderle roteando la sua arma.
Illius si alzò in volo e fece piovere delle saette, ma ogni colpo si rivelò inutile contro i tentacoli.
Il mago atterrò e roteò su sé stesso creando un bagliore accecante che respinse Arthas, seppur con sforzo, ma il generale coprì tutti i metri che lo separavano a con un potente colpo di spada spezzò uno dei bastoni; Illius indietreggiò parando i colpi come poteva, fortificando al massimo la sua arma, ma alla fine venne colpito da un pugno nello stomaco e lanciato verso i suoi compagni.
Arthas rise trionfante, poi afferrò tutti e quattro con i suoi tentacoli, sollevandoli di peso ed immobilizzandoli.
"La vittoria è mia!"
In quel momento un ragazzo corse verso il generale e gli conficcò una lancia nella gola: il giovane aveva i capelli raccolti a codino, gli abiti strappati ed una croce viola disegnata sulla fronte.
"B...Bankotsu?!"
"Ci incontriamo ancora, Arthas. Ti ho cercato a lungo sai?"
Il non-morto perse la presa sui quattro e barcollò, perdendo grandi quantità di sangue.
"Ban...kotsu, perché ci aiuti?" - chiese Drizzt non appena riuscì a parlare.
"Perché questo figlio di una sgualdrina ha fatto uccidere i miei compagni assieme a Renkotsu! Lui è morto, ed ora tocca ad Arthas!"
Il ragazzo dette dei potenti pugni al generale, lo sollevò di peso e lo lanciò via, poi evitò tre tentacoli e sferrò un calcio volante, che venne tuttavia parato.
"Fammi largo, ragazzino."
Una lama attraversò il corpo del ragazzo, facendoli sputare molto sangue.
Arthas rise, poi gettò a terra il giovane e batté le mani.
"Ti trasformerò in esplosivo!" - disse sorridendo.
Il ragazzo venne afferrato, ma non appena Arthas cercò di lanciarlo sui quattro, Bankotsu si tenne stretto.
"Te l'avevo detto che ti avrei ucciso, ed io mantengo sempre la parola data, specie se ai miei fratelli!"
"Lasciami! Lasciami, stupido moccioso!" - gridò il generale colpendo ripetutamente il giovane, ma senza successo.
Il ragazzo appoggiò la testa sulla corazza del nemico e chiuse gli occhi: gli apparvero due figure sorridenti: Jakotsu e Suikotsu.
"Avanti fratellone, ti stiamo aspettando." - disse il primo.
"Ora saremo tutti insieme." - fece il secondo.
Bankotsu corse verso i due, e si abbracciarono.
Il mercenario sorrise, lieto di essersi ricongiunto con i suoi compagni.
"Noi staremo insieme, per sempre. Nemmeno la morte ci ha potuti dividere."
La visione finì e il ragazzo sbatté gli occhi un paio di volte, sordo alle urla di Arthas.
"A presto, fratelli."
Subito dopo il suo corpo esplose, travolgendo il generale, : Arthas urlò per il dolore, mentre il suo corpo cominciava a dissolversi, seccandosi e sbriciolandosi, per poi finire distrutto definitivamente.
I guerrieri fissarono il punto dove fino a qualche secondo fa stavano i due nemici: ora al loro posto non c'erano che l'armatura e la spada, ma queste due andarono in frantumi.
"Si è sacrificato. Per vendicare i suoi compagni." - disse Illius.
"Grazie a lui, abbiamo vinto." - fece Drizzt.
In quel momento le forze dell'elfo vennero a mancare e cadde a terra svenuto.
Zhai camminò verso di lui per raggiungerlo, ma un forte dolore la fermò.
Pochi istanti dopo anche gli altri due caddero a terra privi di forze, ma felici per la loro vittoria.




La frase detta da Bankotsu prima di morire è dell'autrice Jakotsu.

  
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