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Autore: zurla    19/06/2009    2 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se Leia avesse accettato di sposare il principe Isolder? Che fine avrebbe fatto il povero capitano Han Solo? E la principessa sarebbe mai riuscita a dimenticarlo veramente?... Dedicata a tutti i fans di Han e Leia !
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 26
Luke accompagnò Leia sostenendola gentilmente per il braccio, ammirava la sua forza di volontà soprattutto ora, mentre si sforzava di non piangere anche se dentro si sentiva morire.
Una volta entrati nella cabina la principessa si mise a sedere sul letto, con lo sguardo fisso fuori dall’oblò e le spalle girate al fratello.
Il cavaliere Jedi non sapeva quali parole potevano darle conforto e così pensò che fosse meglio lasciare che si sfogasse un po’ da sola, con il tempo probabilmente si sarebbe aperta, ma ora non voleva infierire sul suo fragile equilibrio.
«Luke, non andartene», la voce di Leia lo bloccò mentre ormai era prossimo all’uscita.
«Ti va di restare un po’ con me?», ancora gli teneva le spalle girate, ma la sua voce era dolce e se avesse visto l’espressione del suo viso avrebbe incrociato due occhi pieni di dolore e di tenerezza… dunque come poteva dirle di no?
«Ma certo, resterò quanto vuoi se questo ti può sollevare», si avvicinò pur rimanendole dietro, evidentemente lei non voleva farsi vedere mentre piangeva.
«Ti ricordi – cominciò timidamente – quando hai detto che chiarendomi con Han avrei potuto dare una risposta ai mille dubbi che mi assillano…»
«Sì, me lo ricordo».
«…E che poi avrei potuto vivere più serenamente?», mormorò a bassa voce, chinando lo sguardo sulle proprie mani, che stava torturando per la tensione del momento.
«Sì, lo penso tuttora», lui sapeva già dove voleva arrivare.
«Beh, non è vero! Non è vero per niente…», finalmente Leia si girò verso di lui e gli mostrò apertamente tutta la sua disperazione.
«Non dire così, – il cavaliere Jedi si sedette accanto a lei mettendole una mano sulla spalla – adesso sei sconvolta per via delle pessime notizie provenienti da Hapes e tendi a vedere tutto in negativo, ma non è così, vedrai che tutto si sistemerà», il cavaliere Jedi cercò di rassicurarla.
Ma lei scuotendo la testa sconsolatamente e guardandolo dritto negli occhi disse:
«Oh Luke, sai benissimo che non sto piangendo per mio marito… e nemmeno per il mio popolo o per la Nuova Repubblica… Mi sento così ignobile se ci penso! Mi vergogno così tanto…».
«E perché dovresti vergognarti, che male c’è se piangi per te stessa e per il tuo dolore?», la tranquillizzò lui.
«Hai visto la faccia di Garynn? La sua completa fiducia nei miei confronti? Sono tutti convinti che io tornerò, che spazzerò via la Regina Madre, che salverò il popolo di Hapes e la Nuova Repubblica e che continuerò a regnare assieme a Isolder per sempre, questo è quello che si aspettano da me», disse in tono esasperato.
«Questo è quello che si aspettano dalla principessa di Hapes», Luke aveva capito qual’era il vero motivo della sua sofferenza.
«Purtroppo la principessa di Hapes sono io! Non importa a nessuno di Leia come persona comune, a me non è consentito avere dei sentimenti, perché?», esclamò sempre più disperata.
«Tu stessa ti sei sempre imposta di non avere dei sentimenti, di non avere debolezze… di non vivere la tua vita», lui non voleva essere duro, ma questa era la realtà e finalmente anche lei se n’era resa conto.
«E’ vero… Hai perfettamente ragione. Io mi sono imposta di sacrificarmi per il mio popolo, di rinnegare il passato per paura che il fantasma di mio padre gettasse ombra sul mio regno… e di non amare Han soltanto perché non aveva lo stesso peso politico di Isolder. Ma vedi, io credevo ciecamente nel mio progetto, mentre adesso di tutto ciò rimangono solo le briciole – faceva fatica a contenersi ora che si stava liberando di quel peso enorme e schiacciante, di quel senso di colpa che probabilmente l’attanagliava da sempre – Da quando sono partita per questo viaggio tutto il mio mondo è stato messo sotto sopra e io sono passata irrimediabilmente dalla parte del torto! Ora che ho aperto gli occhi non posso impormi nuovamente d’ingannare me stessa, non esiste più la principessa di Hapes che vive felice nel suo castello e va d’amore e d’accordo col marito e la suocera, in realtà la felicità per me è solo un lontano ricordo! Odio la Regina Madre e non posso più starmene zitta a guardare mentre lei butta all’aria anni e anni della mia esistenza passati a negoziare la pace, non voglio tornare nel suo castello prigione, con i suoi mille occhi puntati su di me, senza neanche la possibilità di vedere e parlare liberamente con mio fratello e sempre con il terrore che ti venga fatto del male. E non amo Isolder, per quanto sia una brava persona… è perfettamente inutile dirti come ho fatto a rendermene conto. Adesso dimmi, dopo tutto questo come vuoi che faccia a vivere serenamente?», il suo sguardo cercava quelle risposte che da sola non riusciva a darsi.
«Ehi, non fare così… vieni qua», lui l’abbracciò cercando di consolarla.
«Tu lo sapevi… lo sapevi fin dall’inizio non è vero?», Leia rifugiò il viso nel suo petto.
«I Jedi possono vedere il futuro, ma non è detto che sappiano tutto…», mormorò lui con dolcezza accarezzandole i capelli.
«Sapevi che prima o poi mi sarei pentita…».
«Sapevo che tu amavi Han», le parole di Luke colpirono dritto nel segno.
«Già, e nonostante i miei sforzi questo è un sentimento che non posso comandare», ammise lei sconfitta.
«Sì è vero, non lo puoi comandare… Non puoi pretendere di comandare tutto – lui cercò di sollevarla facendo un po’ di umorismo – E a volte devi ammettere che non è male lasciarsi andare…», le fece l’occhiolino rivolgendole un sorriso.
«Possibile che io non riesca a nasconderti niente, cavaliere Jedi?», la principessa lo guardò in modo minaccioso ed imbarazzato allo stesso tempo.
«Non c’è bisogno di un Jedi per capirlo…».
Lei si staccò dal suo petto e tornò a sedersi con la schiena dritta e lo sguardo torvo:
«Non è come pensi tu…».
«No, certo…», Luke rise tra sé, se non altro aveva smesso di piangere.
«Beh, a tutti può capitare un attimo di debolezza…», tentò di riparare lei.
«Giusto… Data la tua agitazione forse è stato un po’ più di un attimo però…», il cavaliere Jedi sogghignò in tono malizioso.
«Luke!!!», la principessa lo colpì ripetutamente con il cuscino, confermando così le supposizioni del fratello.
«E pensare che non volevi nemmeno rivolgergli parola…», la canzonò lui, evidentemente la cosa era andata ben oltre le più rosee previsioni.
«Sì, ed è tutta colpa tua se adesso mi trovo in questa situazione, sei stato tu che mi hai portato su Urdur», lei lo investì nuovamente con una carica di cuscinate.
«Okay, mi arrendo. E’ tutta colpa mia… d’altronde sotto sotto ho sempre tifato Han Solo, – ammise Luke ridendo – ti sei pentita di essere venuta con me?».
«No», rispose lei decisa.
«Allora perché ti disperi?».
«Perché sono costretta a lasciarlo di nuovo, – sospirò lei depositando il cuscino – perché non posso cancellare con un colpo di spugna tutto quello che è successo in questi undici anni e non posso pretendere che lui ci passi sopra come se niente fosse. Han sa benissimo cosa vuol dire essere la principessa di Hapes… Han odia la principessa di Hapes!».
«E allora per lui sii soltanto Leia», le rispose lui con semplicità.
«Lo vorrei, ma il pacchetto è unico…», lei si era rifatta triste.
«Lui capirà…», la incoraggiò il cavaliere Jedi.
«Non penso… ho visto la sua reazione sentendo le speranze di Garynn: nel momento in cui mi ha consegnato la fede di Isolder e mi ha detto “Solo quando l’anello tornerà al suo posto vorrà dire che tutto si sarà sistemato” ho capito di averlo perso di nuovo, probabilmente per sempre. Per un attimo abbiamo dimenticato tutto il resto vivendo come in un bellissimo sogno, ma ben presto siamo stati costretti a tornare alla triste realtà. Non c’è tempo per noi, la nostra storia è destinata a finire e noi siamo condannati all’infelicità», di colpo il futuro le si prospettava in tutta la sua desolazione.
«No Leia, non è così. Il tempo si può trovare, il destino si può cambiare, l’infelicità si può cacciare… la stessa determinazione che hai usato per soffocare i tuoi sentimenti può essere usata per mantenerli in vita. Non è detto che la tua felicità sia incompatibile con il bene del popolo… forse ci vorrà più tempo, ma non è una cosa impossibile. Ricordati che non sei da sola a combattere questa guerra, puoi contare sull’appoggio mio e di tutte le persone che ti vogliono bene», Luke le prese le mani e le rivolse un sorriso colmo di speranza.
«Ti ringrazio Luke», lei lo abbracciò a lungo e con affetto poi, anche se riluttante, lasciò che il fratello tornasse ai suoi mille impegni. Quella chiacchierata le aveva fatto bene e finalmente si sentiva il cuore più leggero, ora il problema era parlare apertamente con Han e capire le sue intenzioni, possibilmente senza insospettire Garynn e scatenare uno scandalo.

  
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