Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: SophLandd    19/09/2017    5 recensioni
«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare.
Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.»
Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime.
Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole.
Non si volevano sucidare dopo tutto questo?
E adesso lo sta pregando di vivere?
«Io...te lo prometto, Stiles. Ma solo se tu farai altrettanto.» Sospira.
Le loro mani si illuminano di rosso, e Stiles sorride tristemente, annuendo.
«Te lo prometto anch'io, Derek.»
E scioglie le loro mani, alzandosi di botto, e scappando da quel posto, dopo essersi infilato velocemente la maglia. Derek non riesce a dire nulla, e pensa che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel ragazzino.
Oh, quanto si sbagliava.
// Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Grazie per stasera, Derek.» 
Parla Stiles, una volta tornati nel loft.
Sourwolf salta addosso al ragazzo, il quale goffamente lo prende in braccio, guardandolo come se fosse un alieno.

«Puoi restare, Stiles.» Replica Derek, capendo che il ragazzino ha intenzione di tornare a casa.

«Se...se non è un disturbo per te.» Dice Stiles imbarazzato, stringendo le labbra.

«No, Stiles. Nessun disturbo.» Lo tranquillizza Derek, mentre il ragazzino accenna un sorriso.

«Mi dai un'altra delle tue tute che mi trasformano in un barbone? 
Anche se in un barbone di alti livelli, devo ammettere.» Scherza Stiles, abbassandosi ad accarazzare il lupetto.

«In realtà non ho la minima idea di dove sia finito tutto ciò che ti ho prestato.» Alza un sopracciglio Derek, portando ad avvampare il ragazzino.

Stiles in effetti non ha mai ridato indietro a Derek quello che gli ha prestato lui stesso.
Tiene tutto in un cassetto nell'armadio, e una volta gli è capitato di rimettersi una tuta di Derek per andare a letto, con tutto il profumo del ragazzo addosso.

Quella era stata una notte stranamente tranquilla.

«Prima o poi riavrai tutto indietro, giuro!!» Mente Stiles, alzandosi da terra.

Derek incrocia le braccia al petto.

«Facciamo che ci credo.»

Poi Derek conduce il ragazzino di sopra, in camera sua, con Sourwolf che li segue costantemente.

«Dormo qua?» Chiede Stiles, osservando le pareti pitturate di giallo. Non piú di nero.

«Dormiremo qua.» Lo corregge Derek, appoggiandosi con la schiena sull'uscio della porta.

Stiles arrossisce visibilmente.

«D-dormiremo i-insieme?» Balbetta, come se non fosse mai successo prima d'ora.

«Stiles, vorrei evitare te che ti svegli la notte e io che mi sveglio a mia volta trovandomi a dover venire accanto a te, per tranquillizzarti.» Gli fa notare il ragazzo, e in effetti il suo ragionamento non fa una piega.

«Giusto.» Concorda Stiles, ancora con le guancia arrossate, e imbarazzato.

Derek gli passa una tuta nera, e il ragazzino si va a cambiare in bagno, per poi stancamente tornare in camera.

«Vado di sotto a prepararmi una camomilla. La vuoi anche tu?» 
Chiede Derek, vestito con una semplice canotta e dei boxer. 
Come diavolo fa a non sentire freddo?!

«No, grazie.»

Stiles allora si stende sotto le coperte, cercando invano di restare sveglio per aspettare Derek, mentre il ragazzo va di sotto in cucina.

Derek, nel buio del salone, pensa che é la prima vigilia che non passa da solo, a prendere a pugni il sacco da boxe che ha in una stanza di sopra.

La prima vigilia che non pensa costantemente alla morte della sua famiglia, e che non gli vengono in mente pensieri molto pericolosi.

Ed è tutto merito di quel ragazzino logorroico, che adesso lo aspetta di sopra in camera sua.

Nessuno a parte Derek ha mai dormito nella sua stanza.
Solo Stiles una volta. 
Nessun altro.

Sale le scale con la camomilla in mano, arrivando fino alla porta della sua camera, che ha lasciato socchiusa.
La apre, rimanendo poi immobile con uno stupido sorriso sulle labbra.

Derek osserva la luce del comodino, che illumina vagamente i due corpi sul letto.
Stiles è sotto le coperte, girato da un lato, con un braccio fuori. 
Sta tenendo abbracciato a sè il lupetto, che dorme beatamente accanto al ragazzino.

Derek prende il telefono, appoggiando la camomilla sull'altro comodino, e scatta velocemente una foto ai due.

Poi la riguarda nella galleria, impostandola come sfondo schermo del telefono.

---

Derek si sveglia appena sente dei rumori, rendendosi conto che dovrebbe essere mattina inoltrata.

La luce del Sole illumina la stanza, e si alza dal letto, lasciando Stiles e il lupetto dormire.

I rumori provengono da sotto, e sembra proprio che qualcuno sia entrato in casa.
Derek resta immobile, pensando a cosa fare, per poi prendere velocemente la pistola che tiene dentro un cassetto.

Quando era più piccolo ha preso diverse lezioni al poligono, quindi sa sparare bene.

Se Derek fosse stato solo in casa sarebbe andato a vedere di sotto disarmato, ma non può rischiare di mettere in pericolo la vita di Stiles e di quella palla di pelo.
Non può.

Così il ragazzo scende le scale lentamente, impugnando bene la pistola, quando una sagoma familiare gli si para davanti, vicino al tavolo della cucina.

«Nipote, hai intenzione di farmi fuori?» Chiede lo zio, per niente spaventato.
Derek sospira, mettendo via la pistola.
Doveva immaginarselo.

«Vorrei, ma non posso.» Borbotta, chiedendosi come mai lo zio debba arrivare sempre nelle situazioni meno opportune.

«Quest'oggi non lavoro, stranamente, quindi volevo portarti a pranzo fuori.» Gli spiega lo zio, con un maglioncino bordeux addosso. 
É il primo Natale che Peter è libero da impegni lavorativi.

«Perchè proprio me? Non che non ne sia onorato.» Scherza Derek, andandosi a preparare il solito caffè in cucina.

«Vedo che stai diventando sarcastico, mi sorprendi. La risposta è perché sei sempre solo in questo giorno, Derek. Cora è con Chris.» Replica Peter, chiedendo al nipote un caffé anche per lui.

«E invece oggi non sono solo, Peter.» Alza le sopracciglia Derek, facendo un sorrisetto davanti alla sorpresa dello zio.

«E chi sarebbe lo sfortunato?»

«Io.» Risponde una terza voce, ed entrambi si girano verso le scale.
Stiles ha ancora la tuta di Derek, e un pò assonnato si è alzato per capire da dove provenissero quelle voci.
Sourwolf è dietro di lui, e scodinzola al nuovo arrivato.

Peter sorride, bevendo il suo caffè.

«Stiles, che piacere rivederti. 
Giusto, dovevo ricordarmi che sei il ragazzo di Derek. Benissimo, verrete entrambi con me. Offro io.» 
Parla lo zio, mentre il lupo gli va addosso, facendolo sobbalzare.

«E tu da dove vieni?» 
Domanda Peter, curioso.
Derek sospira.

«È un regalo di Stiles, per Natale...»

Peter guarda il nipote.

«Hai sempre odiato queste creature, sia la volta che ti addolcisci.» Commenta semplicemente, portando a ridere Stiles.

«Cosa gli devo dar da mangiare? 
Non so, Bistecche? Manzo? Cinghiale?» Si informa Derek, per niente esperto in queste cose.

Stiles trattiene a stento una risata, mentre Peter alza gli occhi al cielo.

«Nipote, é un lupo domestico. 
Vanno benissimo le crocchette o la carne in scatola.» Gli dice, mentre Derek fulmina con lo sguardo i due, che se la ridono dietro.

«Okay, okay! Adesso vogliamo andare a mangiare??» Cambia argomento il ragazzo, sentendosi giá troppo preso in giro.

---

Le vie sono addobbate con decorazioni natalizie, e gli abitanti di Beacon camminano per le strade chiacchierando allegramente.
Tutti sorridono, ridono e si mostrano felici.

Stiles cammina accanto a Derek, con Peter che li guida. 
C'é anche un Babbo Natale in piazza, vicino all'albero gigantesco.

«Dovete assolutamente farvi una foto con quell'uomo.» Ordina Peter, fermandosi poco distante dal Babbo Natale.

Derek fa una smorfia, ma a Stiles s'illuminano gli occhi.

«Ti prego Deeeerek.» Lo supplica, con uno sguardo adorante.
Come può dirgli di no?
Inoltre Derek intuisce che Stiles, avendo passato dalla morte di sua madre sempre il Natale da solo, devono essergli mancate nella sua infanzia cose come una semplice foto con Babbo Natale.

Infatti Stiles sembra ritornato piccolo.

«Va bene.» Si lascia convincere il ragazzo, e Stiles lo trascina dall'uomo, con Peter che li segue con il telefono in mano, pronto per scattare le foto.

Derek nota imbarazzato che le foto con il Babbo le stanno facendo solo bambini, con i genitori appresso. 
Sarà tremendamente imbarazzante.

Appena il Babbo è libero Stiles gli si mette da un lato, e costringe Derek a mettersi dall'altro.

Peter li inquadra, contendo di essere stato nominato-da se stesso in realtà- il loro fotografo ufficiale.

«Avete fatto i buoni quest'anno?» Chiede il Babbo a Derek e Stiles dopo le varie foto, con una barba più finta della felicità di Derek in quel momento.

Infatti il ragazzo alza un sopracciglio, mentre Stiles sorride entusiasta.

«Oh, sì! Bravissimi!» Esclama, tornando alla tenera etá di otto anni. Derek scuote la testa divertito, con un certa tenerezza nei confronti del ragazzino.

Poi finalmente Peter e Derek riescono a portare via Stiles, che aveva già attaccato a straparlare con il Babbo.
L'uomo infatti stava mandando segni di voler scappare dal ragazzino. 
Ci mancava solo che lo avesse fatto, tanto per aggiungerlo ai traumi di Stiles.

Dopo una decina minuti di camminata i tre arrivano davanti ad un locale.

«Italian Burgher?» Legge l'insegna Derek, non essendoci mai stato.

Stiles saltella da un piede all'altro.

«Ci sono già stato, è buonissimo. L'Italia fa gli hamburgher migliori!» Esclama, dopo l'incontro con il Babbo, più iperattivo del solito.

«Il cibo italiano é il migliore. 
Per fortuna te ne sei scelto uno che certe cose le capisce, Derek.» Concorda Peter, per poi rivolgersi al nipote.
Derek sospira, prevendo un pranzo con i due piuttosto lungo.

---

«Stiles! Ridammi la mia patatina!» Grida Derek, allugandosi verso il ragazzino, il quale la mangia velocemente.

Derek ringhia.

«Ops.» Replica il ragazzino.

«Possibile che non ti basti mai il tuo cibo? Che vuoi rubarmi anche l'hamburgher, per caso?» Lo riprende Derek, infastidito.

Stiles ha finito tutto prima di lui, e si è preso il disturbo di aiutarlo.
Il ragazzino scuote la testa.

«Il tuo hamburgher non ha le salse, è troppo semplice, Derek. Sei il disonore dell'America.» Dice con tono deluso Stiles, mentre Peter osserva divertito i due, proteggendo peró bene il suo cibo dal radar di Stiles.

«Sai com'è, Stiles. Le salse non solo fanno ingrassare, ma fanno anche male. Sai quante calorie...» Inizia un discorso intellettuale Derek, mentre Stiles lo scimmiotta.

«Bla, bla, bla...» Alza gli occhi al cielo il ragazzino, mentre Derek lo fulmina con lo sguardo.

Peter ride.

«Sembrate una vecchia coppia di sposini! Non oso immaginare come siete a letto...»

---

Lo Sceriffo è al lavoro, dietro la scrivania, davanti a tante scartoffie, quando gli vibra il cellulare.

Prende subito il telefono, sperando in notizie di Stiles, quando vede che gli é arrivato un messaggio da Peter.

Una volta erano molto amici, e spera di poter riprendere il rapporto d'amicizia con quell'uomo. L'aveva aiutato molto dopo la morte di Claudia.

Apre il messaggio:

"Non sono adorabili?
Peter."

In allegato c'é una foto, e lo Sceriffo vede che ci sono Derek e Stiles con in mezzo un Babbo Natale.
Derek sembra piuttosto scocciato, mentre Stiles sorride in un modo spropositato.

Lo Sceriffo sorride automaticamente.
Sapeva che i due avrebbero passato il Natale insieme, Stiles gliel'aveva accennato.

La cosa che lo fa quasi commuovere é l'espressione di Stiles. 
Sembra così felice, lo Sceriffo non l'ha mai visto cosí.
John non si perdonerà mai di dover sempre passare sempre il Natale in ufficio, ma non può fare altrimenti.

E deve solo ringraziare Derek se suo figlio in questa giornata é in compagnia, e sorride in quel modo.

Poi lo Sceriffo ingrandisce la foto sulla figura di Stiles, notando un livido enorme sul suo collo.

É o non é un succhiotto?

Dio, Derek si deve essere trasformato in un vampiro.

---

Peter è tornato a casa sua, mentre Derek e Stiles al loft.

Sourwolf va incontro a loro scondinzolando, e Stiles si preoccupa di dargli da mangiare, comprato in un supermercato prima di tornare.

«Devo andare, Derek. Ci rivediamo, allora.» Lo saluta Stiles, accennando un sorriso, e fare per voltarsi.

«Grazie di tutto, Stiles.» Parla Derek, abbassando un secondo lo sguardo.

Stiles lo guarda negli occhi.

«Grazie a te, Derek. Non sono mai stato così bene.» Mormora il ragazzino, sincero. Non si era accorto di quanto fosse brutto passare il Natale da soli. Ma è così, come non ti rendi conto com'é bello amare fino a che non lo provi davvero.

«Allora rimaniamo...in contatto.» 
Fa Derek, imbarazzato.

«Umh, sì, ti mando un messaggio quando torno?» Parla nervosamente Stiles, muovendo un piede a terra.

Derek si sente tornato un ragazzino.

«Sì, ecco, ci conto.» Borbotta, avvampando, rendendosi conto di quanto sembrino ridicoli visti da fuori.

«Uh, bene. Benissimo. Perfetto.» Replica Stiles, per poi andarsene, e chiedersi cosa diavolo abbia appena detto.

---

Stiles arriva a casa, notando che suo padre non c'è. Dovrebbe tornare la sera tardi infatti.

Sale in camera sua, prendendo il telefono, e digitando un veloce messaggio a Derek:

"Ehisono appena tornatoancora vivo e integro! ;) "

Si ferma un attimo sull'uscio, aspettando una sua risposta, che arriva subito:

"Sono contentoma mi sono dimenticato di fare una cosaChe ho desiderato fare per tutto il giorno.
Derek."

Stiles legge il messaggio perplesso.

"E cosa?"

La risposta arriva immediatamente.

"Sbatterti su un qualsiasi muro e baciarti.
Derek."

Stiles boccheggia, sentendo un calore improvviso nel corpo. 
Dio, che effetto gli fa quel ragazzo.

Poi accende la luce della stanza, rendendosi conto che la finestra è spalancata.
Non si ricordava di averla lasciata aperta, così la fissa qualche secondo perplesso.

Poi nota qualcosa sopra la scrivania, che sembra proprio un foglio, con scritto qualcosa sopra.

Si avvicina lentamente, come percependo che c'é qualcosa che non va.

Qualcuno é entrato in camera sua, e ha lasciato quel foglio là sopra. Anche perchè prima non c'era, e dubita sia stato suo padre.

Appena legge cosa c'é scritto comincia a tremare, restando come immobilizzato:

"Pensavi di esserci sfuggitoStilesStai attentoquesta volta nessuno ti salverá."

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: SophLandd