Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: piccola_Calliope    20/09/2017    3 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                               
Lezione di vita

POV. MARGHERITA
Marco Castelli mi stava baciando!
Si le carnose labbra di Marco Castelli erano sulle mie!
Le sue mani vagavano affamate sul mio corpo, le sue mani, le mani di Marco Castelli! Sembrava stesse impazzendo, cosi smanioso e passionale, passione pura.
Ora le capisco tutte quelle donne che sospirano di fronte ad una rivista o un servizio in televisione, Marco Castelli è davvero qualcosa di proibito.
E mi sta baciando, me comune ragazza un po' sfigata e decisamente goffissima.
-Dio-sussurra mordendomi per l'ennesima volta il labbro inferiore.
Io improvvisamente e decisamente a malincuore mi stacco da lui, lo guardo negli occhi, sono spaesata, i suoi occhi neri sono invece cosi lucidi.
-Margherita-mi sorride.
Io lo guardo ancora qualche istante e poi scappo via.
Si scappo, non so cosa mi è passato per la mente, farmi baciare da Marco Castelli?
Voglio dire lui è abituato a tutt'altro tipo di donne e si io l'attraggo, ne ho avuto varie volte conferma, però ecco io non sono quel tipo di donna che uscirebbe con lui, non sono quella a cui piace rotolarsi nelle lenzuola per una notte e poi far finta di nulla, io non riuscirei mai a fare finta di nulla.
Entro in casa e corro a buttarmi sul letto, nemmeno mi spoglio mi butto sul letto in silenzio, un silenzio che mi fa percepire quanto il mio cuore vada veloce, per ciò che è appena successo.
-Marco Castelli mi ha baciato-sussurro, carezzandomi quelle labbra un po' gonfie per quel bacio focoso.
-E io ci sono stata-mi colpisco la fronte.
Scendo dal letto e prendo a camminare per tutta la mia camera.
-Mio Dio-sussurro scioccata.
Il telefono improvvisamente prendo a squillare, lo afferro, è Marco.
-Io non posso risponderti, non so che dirti-lancio il telefono sul letto, come se stessi tenendo fra le mani una bomba pronta ad esplodere.
Le chiamate in totale sono 3...
Quando il telefono smette di squillare, mi siedo sul letto e prendo a massaggiarmi la fronte.
Non riesco a capire come siamo finiti a baciarci? Come mi sia venuto un desiderio impellente di assaporare quella labbra? Quella labbra morbide...
E poi il sapore di Marco Castelli, Marco Castelli è cosi virile.
Il bip del mio cellulare, interrompe per un istante i pensieri, è un messaggio, deve essere sicuramente Marco.
Leggo il suo messaggio:
''Sei davvero scappata?''
-Che presuntuoso-sbatto il telefono sul letto.
Gli interessava solo sapere perchè fossi scappata? Non poteva dirmi che baciarmi è stato bello? Che si è perso con me in quel bacio? No voleva un motivo, un motivo che non facesse diminuire il suo ego.
Mi infilo il pigiama, mi metto a letto e mi impongo di dovermi addormentare.
Infatti cosi accade...
Il mattino seguente scendo a colazione con un viso più che cupo.
-Piccola che è successo?-mi domanda mia madre.
-Nulla-sbotto.
-Sei nervosa per qualcosa sul lavoro?-mi domanda mio padre sorridendomi dolcemente.
Io roteo gli occhi e inizio a sorseggiare il mio caffè.
Fin quando non rischio di morire...
-Cosa c'è esattamente tra Castelli e la Turchi? Amore? La passione di sicuro non manca, la nostra talpa ieri sera li ha beccati a baciarsi con foga contro l'auto della Turchi sotto casa sua. Castelli sembrava aver perso letteralmente il controllo delle sue azioni, stringeva la sua donna con foga e possessione...
Però la Turchi forse stravolta dal bacio ardente, improvvisamente scappa via, lasciando lì un povero Castelli, che attende più di mezz'ora prima di andare via, si appoggia al cofano del auto con il telefono in mano...
La Turchi l'avrà rifiutato?
Vi terremo aggiornati-la giornalista ammicca.
Mio padre guarda la televisione in silenzio, io inizio a ripulire il disastro che ho fatto sputando il caffè, mia mamma mi fa un sorrisetto complice.
-Castelli ti ha toccato una tetta-sussurra mio padre.
-L'ha fatto davvero?-domando, non ricordavo questo particolare.
-Margherita-urla mio padre.
-Caro Margherita, è un adulta, è giusto si faccia la sua vita-mia madre inizia a massaggiare le spalle di mio padre.
-Avevi detto che non ti piaceva-esclama mio padre.
-Caro dubito che Castelli possa non piacere a qualcuno-mia madre scoppia a ridere.
-Mamma ti prego-la fulmino.-Papi è successo per sbaglio-cerco di fargli il mio sorrisino angelico.
-Anche la sua mano sulla tua tetta-si copre il viso con le mani.
-Ma io sono scappata-dico in un maldestro tentativo di giustificarmi.
-Margherita non stavi proprio scappando prima-mio padre mi fissa.
-Tesoro ma non sentirti in colpa, Castelli è proprio un bel ragazzo-mia madre mi sorride.
-A Castelli piacciono tutte le donne-mio padre alza notevolmente la voce.
-Guarda che lo so-sussurro.
-Non ne dubito, ma purtroppo ti ho anche visto, stretta a lui, quello partecipe non era di certo solo lui Margherita, io lo capisco, cosa capita tra uomo e donne, non metto in dubbio che quel idiota di Castelli ci sappia fare, ma tu sei la mia bambina io non posso accettarlo-sospira mio padre.
Io mi avvicino a lui, mi siedo sulle sue gambe e lo abbraccio.
-Papà ti voglio tanto bene-sussurro al suo orecchio.
-Margherita ti prego sta' attenta, non voglio che Castelli o qualunque come lui ti faccia soffrire-mi carezza la schiena.
-Però Castelli è proprio bello-mia madre insiste, io e mio padre ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
Mio padre ha ragione, ha fatto bene a ricordarmi che tipo fosse Castelli.
Abbiamo due vite diverse, apparteniamo a due mondi completamente differenti, siamo due realtà che non cozzano.

POV. GIADA
Io e Kevin siamo dentro la sua auto, davanti il cancello di casa mia.
Kevin osserva le nostre mani strette sul cambio.
-Quanto tempo ho perso-sussurra.
-Recupereremo-gli sorrido e gli carezzo il viso, nemmeno lo credo che Kevin Santi voglia stare con me.
Lui proietta i suoi dolcissimi occhi azzurri nei miei, facendo aumentare il mio battito cardiaco.
Si avvicina a me e posa un delicato bacio sulle mie labbra.
-Vorrei baciarti in maniera differente, ti giuro, ma ho paura di tuo fratello-scoppia a ridere e io insieme a lui.
-Adesso vado-gli sorrido ancora una volta.
Lui mi bacia la mano.
-Ci vediamo domani-mi sorride.
Io gli carezzo ancora qualche istante il viso e poi scendo dalla sua auto, mi reco verso il portone, leggera come una farfalla, mi sembra di volare, sono cosi felice.
Prima di entrare mi volto e Kevin mi lancia un bacio con la mano, io ricambio il suo gesto e dopo un ultimo sorriso entro.
-Che meraviglia-sospiro appena chiuso il portone.
-Santi si è rubato il cuore della mia sorellina?-chiede Edoardo, facendomi sobbalzare.
-Credevo di trovare Marco al tuo posto-lo raggiungo e mi accomodo accanto a lui sul divano.
-Mamma ha detto che ha avuto un imprevisto-mi spiega.
-Oh Eddy è stato tutto cosi meraviglioso-mi accoccolo contro di lui.
-Non ti deve far soffrire-mi sussurra stringendomi.
Io lo guardo e gli sorrido teneramente, mi reputo davvero fortunata ad avere dei genitori cosi un po' invadenti e dei fratelli cosi buoni e protettivi, pensare che un tempo ero io quella che doveva stare attenta a cosa loro facessero e invece mi ritrovo i miei due fratelli preoccupati per l'uomo che mi starà accanto.
-Il mio piccolo Eddy-gli bacio la guancia.
-A Margherita piace Marco-sussurra un po' scocciato.
-Ti piaceva cosi tanto?-gli chiedo.
-Non cosi tanto è solo che sembra che non esista per me la donna giusta, Marco è circondato da donne, però con nessuna inizia una relazione seria, io che vorrei donare amore a qualcuno, non incontro quella giusta-sbuffa.
-Hai voglia di innamorarti?-gli chiedo scompigliandoli i capelli.
-Mi piacerebbe sentirti come ti senti tu-mi sorride.
-Come su una nuvola-sospiro in estasi.
-Ha allungato le mani?-chiede ridendo Edoardo.
-Kevin è stato meraviglio e super rispettoso, pensa niente lingua davanti a casa-scoppio a ridere.
-Marco l'ha istruito per bene-ride ancora Edoardo.
-Io credo l'abbia terrorizzato-continuo.
-Ha fatto bene-conclude il mio fratellino.
-Secondo te a Marco piace Margherita?-chiedo.
-Marco è un tipo strano-risponde lui.-Però Margherita potrebbe decisamente giovargli-continua.
-Si anche io lo penso-sorrido.
-Forse troverà la strada per andare incontro ad una come Margherita-mi dice.
-Speriamo, mamma sarebbe al settimo cielo-alla mia esclamazione Edoardo scoppia a ridere.
-Quando sono tornato mi ha parlato delle bomboniere del tuo matrimonio-Edoardo ride con le lacrime.
-Davvero?-chiedo scioccata.
-Giadina quei due folli che ci hanno messo al mondo vogliono diventare nonni-afferma.
-Ma io e Kevin ci siamo appena trovati-esclamo.
-Mamma ha già scelto gli inviti-ride di gusto mio fratello.
-Eddy-lo richiamo.
-Dimmi-mi dà un buffetto sul naso.
-Se mai dovessi sposarmi, vorrei che tu e Marco foste i miei testimoni-sorrido.
-Togli a Santi un testimone-Edoardo mi sorride.
-Santi ne troverà un altro-gli faccio l'occhiolino.-Buonanotte-bacio la fronte di Edoardo e vado in camera.
Afferro il cellulare e trovo un messaggio di Kevin:
''Sei una meraviglia, notte.''
Carezzo quelle parole e dopo essermi infilata il pigiama mi metto a letto.
Il mattino seguente a colazione mia madre non fa altro che farmi domande.
-Santi ha messo la testa apposto?-chiede tutta contenta.
-Mamma siamo al inizio-roteo gli occhi.
-Alessandro hai sentito? L'inizio-esclama tutto contenta baciando sulla guancia mio padre.
-Mi preoccupa, l'inizio, ricordo il mio e il tuo-sbuffa il mio tenero papà.
-Papà ti prego non provare a raccontare aneddoti sessuali su te e mamma-lo ammonisce ridendo Edoardo.
-E quando vi rivedete tesoro?-mi domanda mia madre.
-Oh cazzo-esclama Edoardo guardando il televisore.
Tutti ci voltiamo in quella direzione e vediamo Marco e Margherita che si baciano contro la macchina di lei.
-Bell'imprevisto mamma-Edoardo da un pizzicotto a mia madre sul gomito.
-Ma quante gioie in un solo giorno?-mia madre ha gli occhi lucidi.
-Mamma hai gli occhi lucidi?-chiedo stupefatta.
-Potremmo fare un matrimonio doppio, tesoro pensa che bello due campioni del basket, per lo più migliori amici che si sposano lo stesso giorno e diventano anche cognati-urla contentissima mia madre, afferrando le mie mani stringendole.
-Tesoro non esagerare-la ammonisce mio padre.
-Spero di non aver ereditato questo gene di follia-ride di gusto Edoardo.
-Zitto tu che sei il prossimo-mia madre gli dà uno schiaffetto sulla nuca.

POV. MARCO
Passo l'intera notte a pensare a Margherita e al nostro bacio, sembrava andasse tutto bene, io mi ero completamente perso nel momento in cui ho posato le mie labbra sulle sue, eppure lei improvvisamente è corsa via e non mi ha risposto al telefono.
Io avevo sentito qualcosa di davvero intenso e pervasivo, Margherita si era presa totalmente la mia razionalità con quel bacio...
Sono ancora a rigirarmi tra le lenzuola quando sento il campanello suonare, anzi suonare è il verbo scorretto, qualcuno si attacca al mio campanello come se non ci fosse un domani.
Nervoso senza indossare nulla oltre che i boxer, scendo giù e vado ad aprire, mi ritrovo davanti mia madre.
-Mammina-sbuffo.
-Scostumato, si apre cosi?-chiede osservandomi.
-Se qualcuno si fosse limitato a suonare invece che tartassare il mio campanello-sbotto acido.
Mia madre mi osserva per un istante, poi mi abbraccia.
-Mamma che succede?-chiedo interdetto.
-Si fa cosi tesoro, bravissimo-mi bacia la fronte.
-Ma cosi come?-io sono scioccato, questa donna seriamente mi terrorizza.
-Il bacio con Margherita-mia madre inizia a saltellare, io sbarro gli occhi mia madre a 50 anni sta davvero salterellando davanti a me?
-Mamma puoi calmarti, Margherita è scappata-sbuffo.
-Classico, è spaventata-risponde lei.
-Da cosa?-chiedo alzando un sopracciglio.
-Ma da tutto tesoro mio-esclama.
-Mamma davvero non capisco-continuo a sbuffare.
-Tu l'hai rassicurata?-mi chiede.
-Ma su cosa?-domando.
-Su di voi, sul tuo interesse-mi dice.
-Cosa avrei dovuto dirle?-domando più interdetto di prima.
-Che ti piace, che non la consideri come le altre, hai minimamente pensato a cosa lei abbia pensato?-insiste mia madre.
-No!-sbuffo.
-Tu tesoro sei sempre stato circondato da bellissime ragazze, prive di cervello si, ma comunque molto belle ed appariscenti, lei non si sente abbastanza-mi spiega con calma.
-Mamma senti fai soltanto aumentare la mia confusione cosi-riprendo a sbuffare buttandomi sul divano.
-Sei confuso per cosa esattamente?-mi chiede sedendosi accanto a me.
-Mamma io mica lo so se Margherita è diversa dalla altre-sbotto.
Mia madre mi dà uno schiaffo.
-Mamma-urlo indignato.
Si alza, è furiosa.
-Margherita è una ragazza d'oro, se hai anche solo pensato per un secondo che lei fosse come quelle stupide che solitamente frequenti, ha fatto bene ad andare via e io ti proibisco di prenderla in giro-detto questo Gloria Forti in Castelli gira i tacchi ed esce da casa mia.
Io dopo una doccia e un caffè veloce decido di recarmi da Margherita, ho bisogno di vederla, di parlarle, di capire che è successo ieri...
Arrivo nel suo ufficio e la rossa di qualche giorno prima mi si avvicina.
-Salve signor Castelli-mi sorride.
-Si ciao-le faccio un sorriso tirato.
La mia attenzione è monopolizzata, dalla mano di un calciatore che speso ho visto in tv, che accarezza il fianco di Margherita.
-La signora Turchi non può riceverla in questo istante-continua la rossa.
Margherita sorride cordiale al tipo, che le afferra una ciocca di capelli e se la fa girare tra le mani.
-Assurdo-sbuffo.
-E' molto impegnata-mi dice la segretaria.
Il tipo le bacia la guancia e finalmente si allontana, Margherita mi vede, mi guarda per un istante e senza dire una parola si reca verso il suo ufficio.
-Tranquilla adesso mi riceve-do una pacca sulla spalla alla rossa e seguo Margherita.
Entro nel suo ufficio e mi siedo nella sedia di fronte alla sua scrivania, mentre lei è in piedi accanto alla sua poltrona di pelle.
-Desideri?-chiede serissima.
-Margherita non voglio alzare la voce come l'altro giorno, non provocarmi-l'ammonisco.
-Cosa ho fatto stavolta?-chiede.
-Flirtavi con quel tizio?-le domando.
Lei si siede e prende a leggere qualcosa al computer, ignorandomi.
Io stringo i pugni è davvero difficile non tirarne uno verso quel oggetto che lei osserva con tanta attenzione.
-Perchè sei andata via ieri sera?-chiedo ancora.
Lei si volta, finalmente, quando i suoi occhi verdi si posano sulla mia persona perdo un battito.
-Cosa credevi sarebbe successo?-domanda.
-Perchè sei andata via?-insisto.
-Castelli si ok, sono attratta da te, chi non lo è? Ma non sono fatta per il sesso senza complicazioni, so perfettamente che tipo sei, non pretendo nulla da te, nessuna relazione tranquillo, puoi anche andare adesso-mi sorride.
-Hai deciso per entrambi?-chiedo.
-Vuoi iniziare una relazione con me?-domanda proiettando i suoi occhi nei miei.
Io ripenso alle parole di mia madre, al bacio di ieri, alla mano di quel tizio sul suo fianco.
-Mi dava fastidio che lui ti toccasse e questo non l'ho mai provato per nessuno, mi dà fastidio l'idea che mio fratello o chiunque possa aver voglia di carezzarti, baciarti, stringerti come ho fatto io...Valuta tu cosa significa-le dico.
Margherita è sorpresa, lo leggo nei suoi occhi.
-Marco tu sei abituato...-la interrompo.
-Si giusto-mi alzo ed esco dal suo ufficio.
E' vero sono sempre stato abituato ad avere donne con cui passare il tempo, ragazze con cui fare un po' di sesso e via...
Nessuna complicazione.
Però io ho sempre detto di credere nel amore vero, non ho mai negato il mio desiderio di incontrare qualcuna pronta a spingermi a sposarla.
E le osservazioni di Margherita mi hanno decisamente offeso, ecco perchè quella sera in un locale, inizio a ballare poco pudicamente con una tizia di cui non mi interessa nemmeno il nome, voglio che i paparazzi, mi vedano e facciano le foto, voglio che Margherita le veda...Voglio farla arrabbiare, poco mi importa che confermerò l'immagine che lei ha di me, lei mi ha offeso, non provando a capire che la gelosia che sento nei sui confronti è sentore di interesse, nessuna, nessuna mi è mai interessata, lei mi interessa e forse invece che farle i dispetti dovrei, andare da lei, supplicarla, corteggiarla, ma quel suo sguardo, quel suo modo di fare di stamani, mi hanno fatto solo innervosire.
Quando un paparazzo ci osserva decido di ficcare la lingua in gola la tizia e le palpo il sedere.
Poco dopo esco mano nella mano con lei e la faccio entrare nella mia auto.
-Andiamo da te-la tizia appena soli mi carezza il petto.
-Ti accompagno a casa-affermo io.
-Da me? No tesoro vivo ancora con i miei, andiamo da te-inizia a baciarmi il collo.
Io mi scosto.
-Non hai capito, non faremo niente io e te, ti riporto a casa, quindi gentilmente forniscimi un indirizzo o ti accompagnerò alla stazione dei taxi-le dico.
-Per quale motivo mi hai abbordato?-domanda alzando la voce.
-Indirizzo-ripeto.
Lei sbuffando mi dà il suo indirizzo.

POV. MARGHERITA
Sono ancora beatamente addormentata quando la porta della mia camera si spalanca.
-Io lo sapevo-urla mio padre.
-Cosa papà?-sbuffo.
-Castelli-afferma.
Io a quel cognome apro immediatamente gli occhi.
Mio padre mi passa una rivista.
Lo vedo, vedo Marco Castelli stretto ad un'altra, Marco Castelli che bacia un' altra e un titolo strillato ''E la Turchi che ne pensa?''
-Non voglio che tu lo avvicini mai più, è stato un mio errore farlo lavorare per breve tempo con te-afferma mio padre.
Io nemmeno la apro la rivista, fisso le labbra di Marco su quelle della ragazza.
E ieri, ieri sembrava quasi geloso...
Scatto giù dal letto e afferro la scarpe da tennis.
-Tesoro cosa stai facendo?-domanda mio padre.
-Vado a dare una lezione di vita a Marco Castelli-scendo al piano inferiore e afferro le chiavi della macchina.
Arrivo davanti a casa sua, faccio una carezza a Nerone che ormai non veniva più a terrorizzarmi e mi attacco al suo campanello.
-Mamma non puoi sempre fare cosi-urla lui aprendo la porta.
Io alla sua vista, sento le gambe molli, indossa solo un paio di boxer, la sua pelle ambrata attira completamente l'attenzione, quel tatuaggio sul braccio è perfetto, non poteva trovare spazio migliore per posarsi su questo splendido corpo e poi Marco Castelli, ha gli occhietti piccoli di chi si è appena svegliato, ha il faccino che sembra urlare ''coccolami ora''.
Appena mi vede si irrigidisce e spalanca gli occhi sorpreso.
-Margherita-afferma.
-Oh che bravo sai il mio nome-lo fulmino.
Lui mi osserva da capo e piedi e io mi sento avvampare, non posso sopportare il suo sguardo su di me.
-Sei in pigiama?-chiede ridendo.
-Cosa?-urlo io.
Mi osservo e mi rendo conto d'esser davvero uscita in pigiama...
Sono nel mio pietoso pigiama lilla con gli orsetti e le scarpe da tennis davanti a Marco Castelli.
-Doveva essere qualcosa di molto urgente-sorride.
Io lo spingo dentro e dire che toccare il suo petto mi ha provocato mille brividi è dire poco.
-Non vorrei disturbare la dolce fanciulla che giace nel tuo letto quindi parlerò piano-inizio.
-Non c'è nessuna fanciulla, non ci ho fatto niente, volevo solo farti arrabbiare-dice ma io non sto nemmeno ad ascoltarlo.
-Sei un idiota, davvero! Ma anche un falso, sei venuto da me a decantare gelosia e poi? Poi cosa fai? Sei disgustoso, quando ti sei mostrato geloso mi sono quasi sentita in colpa, ma ho fatto bene a dirti...-improvvisamente nella mia mente fanno capolinea le sue parole di qualche secondo fa, mi zittisco e lo guardo, lui mi sorride gongolante.-Volevi solo farmi arrabbiare?-chiedo spalancando gli occhi.
-E' visto questo posso affermare d'esserci riuscito-afferra la maglia del mio pigiama e mi attira verso il suo corpo.
-E adesso che succede?-domando rossa come un peperone, mentre lui prende a baciare il mio collo.
-Mi fai impazzire-sussurra.
-E quindi?-chiedo sventolandomi il viso con la mano.
Lui mi osserva e scoppia a ridere.
-Questo pigiama è davvero carino, ma mi sembra superfluo per il momento-sussurra.
-Non faremo sesso Castelli-lo scaccio via.
Lui mi sorride e mi attira ancora contro il suo corpo.
-Margherita Turchi posso fermamente affermare che con te ci farò l'amore-mi toglie la maglia e io stavolta lo lascio fare.
Angolo autrice
Salve <3
Ecco il nuovo capitolo :) Margherita Turchi è uno dei miei personaggi femminili preferiti, goffa, simpatica, insicura, ma allo stesso tempo cazzuta quando serve, mi fa tantissima simpatia ed è davvero l'unica che sa trattare con il mio piccolo Marco <3 
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Ahhh e spero che anche Eddy vi piaccia tanto è cosi dolce <3
Tanti saluti piccola_Calliope
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: piccola_Calliope