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Autore: _fioredineve_    21/09/2017    1 recensioni
[...] "Hai visto mamma e papà?" chiese poi lei, speranzosa di una risposta positiva "Loro..." lo sguardo del fratello era cambiato, gli occhi celesti gli si riempirono di lacrime ma sembrò trattenerle con tutte le sue forze "Fateci passare!" entrambi vennero spintonati mentre due barelle bianche e con due corpi coperti dai teli venivano trasportati all'interno della Sala "Michael..." il ragazzo non rispose, annuì solamente "Non è vero..." sussurrò appena, un suono così leggero da non essere udito neanche in un canyon "Non è vero..." la voce si alzò, gli occhi scuri come l'ebano fissi in quelli celesti del fratello [...]
Genere: Avventura, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Antonin Dolohov, Famiglia Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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ottavo capitolo
Ottavo capitolo

Un singhiozzo, due singhiozzi. Ormai erano giorni che quella bambina piangeva, snervandolo ogni secondo di più.
Non le parlava, tanto meno rispondeva alle sue domande disperate.
"Perchè non mi fai tornare da Lucy e Mike? Si sentiranno soli senza di me"  urlò con la voce rotta dal pianto, ma niente sembrava smuovere il suo cuore, ormai gelido come la neve a dicembre.
"Rispondimi!" ordinò la bambina strattonando il suo mantello nero, facente parte delle sue vesti da Mangiamorte "Fa' attenzione a dove metti i piedi" brontolò una voce maschile, non molto lontano dalla grotta in cui i due sostavano. Gli occhi della bambina parvero illuminarsi di una luce nuova, di una luce carica di speranza e l'uomo capì: dovevano andarsene da quel posto, prima che venissero acciuffati. L'afferrò per la piccola veste leggera "Se solo osi dire una parola ucciderò i tuoi fratelli" le lacrime presero a scorrere nuovamente sulle guance della bambina, ormai sporche di terreno.
Annuì abbassando il capo "Aggrappati al mio braccio e non fare brutti scherzi o finiremo con il farci male, entrambi" la bambina annuì nuovamente afferrandò i braccio dell'uomo e, senza battere ciglio i due si smaterializzarono emettendo un solo ed unico "plop".

"Fa' attenzione a dove metti i piedi" brontolò Mike afferrandola per il braccio, prima che potesse cadere su di una radice rialzata sul terreno "Oh, okay" rispose lei scavalcandola ma beccando subito dopo un'altra radice. Venne afferrata in tempo dal ragazzo alle sue spalle. La fretta le stava giocando brutti scherzi "Non essere frettolosa, respira profondamente e rilassati" le sussurrò George all'orecchio facendola rabbrividire "L-Lo so" il ragazzo le lasciò una carezza tra i capelli per poi girarsi confuso verso la loro destra "Hei, fermi... avete sentito?" entrambi i fratelli Strange lo guardarono confusi "Qualcuno dev'essersi smaterializzato poco fa, proprio in quella direzione" gli occhi di entrambi i ragazzi si spalancarono, illuminandosi di speranza "Può essere che..." il sussurro di Lucy fu talmente fine, meno rumoroso del vento in quel bosco, che a malapena si udirono le parole finali.
George, seguito da Mike, estrasse la bacchetta puntandola in avanti. Lentamente avanzarono ritrovandosi una piccola caverna dinanzi, a coprirla vi erano rami e piante rampicanti "Lumos" sussurrò Mike illuminando l'intero spazio: in un angolo c'erano alcune rimanenze di pasti e delle coperte, dovevano essere rimasti a lungo in quel posto.
"Hei, guardate" Lucy attirò l'attenzione dei due, tra le mani aveva una scarpetta "Questa è di Sophie, ne sono sicura" le lacrime riempivano gli occhi scuri della ragazza, ne era certa, quella era sua.
Era lei a prepararle i vestiti da indossare durante la giornata, era lei che le aveva comprato quelle scarpe con i primi Galeoni  guadagnati lavorando in negozio.
"Dobbiamo avvisare gli auror" disse affretandosi Mike, felice di aver finalmente trovato un indizio, un qualcosa che portasse a sua sorella. Ma il suo entusiasmo venne frenato da un cenno della testa della sorella.
"Gli auror sono un branco di incapaci: guarda, erano qui a pochi passi da loro, da noi, eppure non sono riusciti a trovarli" continuò George, come volesse comunicargli ciò che la ragazza pensava, aveva dato vita ai suoi pensieri.
"E allora... cosa facciamo?" Lucy alzò il capo, guardando suo fratello "Semplice, continuiamo a cercarli"
Dopo aver dato un'altra occhiata approfondita in tutta la grotta, cercando qualsiasi indizio su dove sarebbero potuti andare, lasciarono alle loro spalle quel punto del bosco.
Lucy era sicura del fatto che non fossero andati poi così lontano, se entrambi erano ancora lì significava solo una cosa: Dolohov ancora non aveva capito come usare il potere di Sophie, e ciò andava solo a loro favore.
"A cosa stai pensando?" il fratello l'affiancò abbassandosi per evitare un ramo "Se sono ancora qui significa che quell'uomo ancora non sa come funzionino i poteri di Sophie"
"Ciò andrebbe a nostro vantaggio" la ragazza annuì "Significa anche che non le farà del male" e pronunciando quelle parole entrambi sentirono il proprio cuore liberarsi di un peso enorme.
"Giù" urlò ad un tratto George alle loro spalle, tirando entrambi i fratelli verso il basso: un colpo si schiantò contro uno degli alti alberi alle loro spalle, facendolo cadere a terra circondato dalle fiamme "Chi c'è là?" una voce a loro sconosciuta urlò quella domanda sorprendendo i tre ragazzi.
Che fossero degli auror?
"Uscite fuori, non costringetemi a dar fuoco a tutto" il cuore batteva all'impazzata all'interno della sua cassa toracica: non era un auror, nessun auror avrebbe attentanto alla vita delle creature magiche presenti in quel bosco. Soprattutto quelle protette.
Fece per alzarsi quando la mano del fratello la trattenne "Non alzatevi, per nessuna ragione" sussurrò George "Nascondiamoci dietro quell'albero" continuò poi indicando un alto albero dal tronco largo, proprio poco distante da loro.
Senza fare movimenti bruschi riuscirono a rifuggiarsi dietro quell'albero, appiattendosi contro la sua superficie vecchia e ruvida, Lucy respirava in modo affannoso, chiuse gli occhi cercando di calmare il cuore impazzito e il respiro "Chi sei? Cosa cerchi?" urlò Mike di rimando, una risata rumorosa e poco amichevole riempì le loro orecchie "Dov'è?" chiese in tono minaccioso "Rispondi prima alle nostre domande, idiota" sul viso di George comparve un sorriso sghembo, perchè lo insultava?
"Chi ti credi di essere, moccioso? Sai con chi stai parlando?"
"Non posso saperlo senza che quest'ultimo si presenti, non credi, idiota?" George calcò nuovamente la parola 'idiota', Lucy deglutì, il rumore dell'avanzare dei passi dell'uomo si faceva sempre più vicino "Mostrati, visto che sei tanto spavaldo"
"Mi mostrerò, solo se sarai tu il primo a farlo" silenzio, poi di nuovo quella risata "E va bene, hai vinto tu, moccioso" Lucy strinse la bacchetta tra le mani
 "Voi copritemi" i due ragazzi annuirono mentre George usciva allo scoperto: quel ragazzo non aveva paura di morire.
Lucy cercò di sbirciare dal suo nascondiglio, George distava da lei una ventina di passi "Bene, bene. Scommetto che tu fai parte della famiglia Weasley"
"Lieto di sapere quanto è famosa la mia famiglia, tu saresti...?" George accennò un inchino e un sorriso di sfida, Lucy riuscì a scorgere l'uomo che aveva dinanzi: un lungo mantello, simile a quello di Dolohov, il cappuccio gli copriva quasi interamente il viso lasciando scoperti solo i capelli  lunghi, estramamente lisci  e biondi. Sembrava alto e veloce, nonostante la stazza.
Lentamente si scoprì il viso, un ghigno dipinto sulle labbra e una cicatrice a deturpargli l'occhio destro, entrambi gli occhi erano grigi, grigi e freddi "Sono un Rosier, Arthur Rosier per la precisione, purosangue come te, ma non traditore della propria razza"
"Un sostenitore del Signore Oscuro, ed io che speravo vi avessero presi tutti" brontolò il ragazzo con scherno, facendo spallucce e stringendo la bacchetta tra le mani "Allora, dov'è?"
"Chi?"
"La ragazza"
"Quale ragazza?" l'uomo alzò la bacchetta puntandola contro l'albero dove erano nascosti, Lucy ritornò al suo posto, immobile contro la corteccia "Lucinda Strange, dico bene?" Lucy spalancò gli occhi sconvolta:  ancora? Non si erano stancati di cercarla?
"Non ho idea di chi..." ma le parole di George vennero interrotte da Lucy che, a sguardo alto e fiero, si posizionò accanto al ragazzo seguita a sua volta dal fratello maggiore Mike, che fece qualche passo avanti, proteggendo la sorella "Sì, sono io"
"Cosa vuoi da lei?"
Michael prese parola, guardando con rabbia Arthur Rosier.
"Deve venire con me"
"Per quale motivo?" continuò il fratello, puntando la bacchetta contro l'uomo "Per il suo potere"
"Non vi è bastato prendere nostra sorella?" rispose Lucy, sul piede di guerra: fin quando Sophie non fosse tornata a casa, lei non si sarebbe fatta uccidere, tanto meno catturare da uno come lui.
L'uomo la guardò confuso, solo per qualche istante, poi abbassò lo sguardo ridendo; di nuovo quella risata agghiacciante "Quindi Dolohov ci è riuscito?" domandò più a se stesso che ai tre ragazzi dinanzi a lui "Significa che il nostro piano sta per essere attuato"
Lucy avanzò veloce, la bacchetta impugnata nella mano destra che tendeva in avanti, puntata contro l'uomo "Cosa volete fare?" la rabbia stava prendendo possesso del suo corpo, rivelando ciò che più temeva di se stessa: l'impulsività e l'ira di una persona sempre fin troppo calma.
"Cru..."
"Expelliarmus!" con un semplice gesto della bacchetta disarmò Arthur Rosier "Levicorpus!" intonò poi, l'uomo venne alzato da terra, circa un metro e mezzo dal terreno coperto di foglie secche, con un altro movimento della bacchetta lo scaraventò contro un albero, stordendolo "Herbivicus"  continuò facendo crescere delle piante che avvolsero lentamente l'uomo, bloccandolo contro l'albero "Degna figlia degli Strange"  bonfocchiò Rosier ormai immobile "Ora dimmi cosa avete in mente"
L'uomo sorrise "Neanche morto"
"Allora contatteremo gli Auror, diremo tutto ciò che sappiamo di te e loro sapranno farti parlare" s'intromise Mike poggiando una mano sulla spalla della sorella, avanzando e abbassandosi davanti a Rosier "Loro non sanno fare niente, non possono fare niente"
"Per tua sfortuna conosco una persona capace di farlo" continuò Michael "E sentiamo... chi?"
"Io" parlò George alle loro spalle, sorprendendoli: era evidente che quello di Michael fosse un vano tentativo di spaventarlo.
"Tu?" e rise, tanto.
"Sì, io" e avanzando puntò la bacchetta contro la gola dell'uomo "Esattamente, io, solo io"
Lucy sperò ardentemente in cuor suo che George non facesse qualche sciocchezza.

Buona sera!
E
d eccovi  qui l'ottavo capitolo!
Che ne pensate?
E' abbastanza movimentato?
Non ho strafatto, vero?
Ed è anche più lungo degli altri, mi sono data un gran da fare per questo capitolo.
Come vedete ho inserito anche la piccola Sophie (poverina, quanto la sto facendo soffrire, ew) e Dolohov.
Per quanto riguard Arthur Rosier: inventato da me, sì, ma ho preso il cognome da internet, facendo una lunga ricerca suille famiglie purosangue. La stessa cosa per un incantesimo presente nella storia, anche per quello ho fatto delle ricerche (molto utili tra l'altro). E poi era un incantesimo dedito alle piante (come ci si aspetta da Lucy!)

E niente, spero possa piacervi. Grazie a chi continua a leggere e a chi deciderà di lasciarmi un commento, un pensiero.
A presto (si spera)

Vera.

   
 
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