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Autore: fede fede    22/09/2017    1 recensioni
Probabilmente sto facendo la dura senza motivo, ma da quando ho capito che mi considera solo una marmocchia ho deciso di tenermelo più distante possibile, se un giorno decidessi di dirgli quello che ho sempre provato per lui e mi sentissi dire “per me sei come una sorellina” sarebbe davvero come aggiungere la beffa al danno. - ERIKA
Ora che ci penso, tra quelli del nostro gruppo per via di suo fratello l’abbiamo sempre considerata una bambina vulnerabile da dover proteggere, però adesso ha 18 anni, non è più una bambina, e questo Soul lo sa. - ZAYN
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Pov. Erika

 

I ragazzi si dirigono in aula, mentre io e Luca passiamo dalle macchinette per il caffè, alla prima ora abbiamo Italiano, ma il professore è il vicepreside quindi in aula ci sarà sì e no una ventina di minuti su due ore.

 

< A che ora è la gara domani? > mi chiede Luca.

< Alle 18:00 > rispondo < voi gli allenamenti a che ora li finite? > gli domando.

< Verso le 17:00, se ce la faccio vengo a vederti > mi dice.

< Sei il benvenuto lo sai > gli rispondo sorridendo.

< Erika? > mi chiama una voce femminile, capisco chi è solo dopo essermi voltata.

< Ciao Laura, cosa c’è? > le chiedo.

 

Laura è una ragazza che frequenta un’altra sezione dell’anno di mio fratello, ogni mattina viene a chiedermi se i ragazzi in macchina hanno fatto il suo nome, anche se non capisco chi è tra loro che le interessi.

 

< Per caso oggi hanno parlato di me? > mi domanda.

< No Laura, mi dispiace > commento < ma posso sapere perché mi fai tutte le mattine questa domanda? > le chiedo.

 

Per un attimo la vedo guardare Luca.

 

< Stai tranquilla, da lui non uscirà un fiato > le dico.

< D’accordo > dice sospirando < vedi, ogni volta che ci vediamo con tuo fratello e gli altri Zayn si mette a cazzeggiare, ha atteggiamenti carini nei miei confronti e dato che mi interessa volevo capire che la cosa è ricambiata o se è semplicemente gentilezza... > dice un po’ imbarazzata.

 

Diamine! Come dicevo prima, oltre al danno, anche la beffa.

 

Pov. Zayn

 

Mentre sto facendo il compito di matematica iniziando a fischiarmi le orecchie, qualcuno sta parlando di me, torno a concentrarmi sul compito e quando finalmente lo finisco, lo consegno e chiedo alla professoressa se posso andare in bagno.

 

< Vai Malik, ma torna prima del cambio dell’ora > mi dice.

 

Annuisco ed esco dalla classe per andare in cortile a fumarmi una sigaretta, quando passo dal distributore non c’è nessuno, credo che Erika ormai sia entrata in classe, arrivo al cortile e invece me la trovo lì con Luca che fumano.

 

< Ciao ragazzi > dico un po’ spiazzato dal vedere Erika con una sigaretta in mano.

< Ciao Zayn > dicono all’unisono.

< Che ci fai con una sigaretta? Tuo fratello ti uccide se sa qualcosa del genere > la rimprovero.

< È solo una, Zayn, non è il caso di preoccuparsi > commenta lei.

< Come vuoi... > rispondo.

< Erika, io vado a vedere se il professore è arrivato, non si sa mai > le dice Luca.

 

Lei annuisce e Luca si avvia verso l’entrata.

 

< Allora... > dico attirando la sua attenzione < cosa succede? > le chiedo.

< Di che stai parlando? > mi chiede.

< Lo sai. È da un paio di giorni che mi stai “evitando”, sei strana, che ti prende? > insisto.

< Niente Zayn, te lo stai immaginando > risponde lei.

< Io non credo > dice sospirando.

 

Sentiamo vibrare il suo telefono, lo prende in mano e apre il messaggio che le è arrivato.

 

< Devo andare, Luca ha detto che è arrivato il professore, ci vediamo al ritorno > dice abbozzando un sorriso.

 

Annuisco, finisco la sigaretta e la butto, rientro in aula pensando a quale possa essere il problema.

 

Pov. Erika

 

Questo è stato uno di quei salvataggi in corner che ti arrivano quando sei proprio nella merda, Luca mi ha proprio salvato la faccia stavolta. Mi siedo al banco, sono seduta in prima fila vicino al muro e di lato ho Jessica, dietro Luca.

 

< Ok adesso che siamo tutti faccio l’appello > dice il professore.

 

Durante l’appello presto poca attenzione, mi risveglio solo quando il professore chiama il mio cognome.

 

< Genobia > Dice.

< Presente > Affermo.

 

Presente si fa per modo di dire, da quando il professore inizia a spiegare sono con la testa da un’altra parte, fino a quando non arriva l’intervallo.

 

< Erika, stai bene? > mi chiede Jessica.

< Si, tranquilla > rispondo.

< Mi sembri sulle nuvole > commenta.

 

Sospiro, quando c’è qualcosa che non va se ne accorgono subito, l’unico che non mi chiede cosa succede è Soul, sa che le domande scomode non mi piacciono, e che se volessi che lo sapesse gliel’avrei detto io.

 

< Qualcosa mi dice che si tratta di Zayn > dice Martina che è appoggiata alla porta.

< Ti sbagli > dico appoggiandomi con la testa sulle braccia sul banco.

< A chi vuoi darla a bere, abbiamo notato tutti l’improvviso allontanamento > commenta < ti ha rifiutata o cosa? > mi chiede.

< Guarda che ti sbagli > si intromette Luca < anzi, stamattina si è avvicinato a parlarle, non è il comportamento di chi rifiuta la sorella di un amico > continua.

< E allora che succede? > mi chiede Jessica.

< Non lo so > rispondo < credo di aver solo bisogno di una pausa > affermo.

 

Pov. Zayn

 

Siamo all’intervallo, tutte le nostre compagne si sono accerchiate al mio banco insieme ad Harry e Soul. Niall è andato in bagno.

 

< Zayn ma che c’è? > mi chiede Harry.

< Niente, sto bene > rispondo < stavo solo pensando >

< Andiamo Zayn, si vede che oggi non sei dell’umore di scherzare, in genere non fai altro che prenderci in giro e ridere > commenta Nicole.

< Lo so Nicole, oggi non ne ho molta voglia, però sto bene > ribadisco < ma Niall quanto ci mette? > chiedo.

< Sarà andato dalla sua innamorata > dice Soul ridendo.

< Niall è innamorato? E da quando? > gli chiedo.

< Beh, questo non lo so > dice < però ultimamente quando lo passiamo a prendere è sempre contento, e insomma, tutta questa felicità di andare a scuola non l’ho mai vista a nessuno >

< Probabilmente è una matricola, per questo non dice niente > dice ridendo Alice.

< Potrebbe essere > dico.

 

Pov. Erika

 

Continuo a non alzare la testa, avrei bisogno di una vacanza alle Hawaii come minimo.

 

< Erika, c’è qualcuno che ti cerca > dice Martina ancora sulla porta.

< Mh? > dico stranita, mi alzo e mi metto sulla porta anche io < Niall, come mai da queste parti? > gli chiedo.

< Niente, facevo un giro per distrarmi un po’ e mi sono ritrovato da queste parti, così ho pensato di passare a salutare > dice sorridendo.

< Com’è andato il compito? > gli chiedo.

< Bene credo, non era così difficile > risponde.

< Sta finendo l’intervallo, ti conviene andare Niall > dice Martina.

< Già... > risponde < buona lezione > dice salutando Niall.

< Ciao Niall > dico rientrando in aula.

 

Pov. Zayn

 

Quello che non capisco è perché Erika si sia voluta allontanare se mi comporto allo stesso modo con tutti, perché dev’essere l’unica? Noto Niall rientrare.

 

< Alla buon’ora rubacuori > commenta Harry ridendo.

< E smettila > risponde Niall arrossendo.

< Ahi, il signor Horan è cotto, chi è la fortunata? > gli chiede Alice sotto gli sguardi di tutte le nostre compagne.

< Vi state facendo film stupidi > commenta.

 

Certo, come no, ha cambiato colore in un secondo e ancora riesce a negare, chissà perché non vuole dircelo.

 

Pov. Erika

 

Arriva l’ora di pranzo e le mie compagne vanno tutte a casa, io e Luca andiamo a mensa, prendiamo i vassoi, facciamo la fila e andiamo a cercare un tavolo, mentre cercavamo...

 

< Erika, sedetevi con noi > dice Soul alzando la mano per farsi notare.

 

Guardo Luca, che annuisce e andiamo a sederci con loro.

 

< Vai anche tu con lei in palestra oggi? > chiede Soul a Luca.

< No > risponde < io mangio e poi vado a casa, sono rimasto altrimenti Erika rimaneva da sola > continua lui.

< Avete visto che dolce questo ragazzo? > dico accarezzandogli la guancia ironicamente.

< Infatti poverino, l’hai fatto rimanere per niente > commenta Harry.

< Mr. So tutto, dovresti informarti prima di parlare, si è proposto lui > dico facendogli la linguaccia.

< Non dovresti passargliele tutte > commenta.

< Ma no, per me è un piacere, a casa avrei mangiato da solo, i miei non ci sono > risponde lui.

< Hai visto? > dico.

< Allora sei semplicemente fortunata > ribatte Styles.

 

Pov. Zayn

 

Per l’ennesima volta assistiamo a un dibattito tra Erika ed Harry, per quanto si stuzzichino si vogliono davvero molto bene, Niall non ha detto neanche mezza parola da quando Erika si è seduta con noi, il che è strano.

 

< Niall? Ci sei? > gli chiedo.

< Si... > risponde.

< Va tutto bene Niall? > gli chiede Erika.

< Si Erika, sto bene, stai tranquilla > dice sorridendole.

< Erika > la chiama Luca < io torno a casa, ci vediamo domattina? >

< Si, buona giornata Luca > gli risponde sorridendo.

< A domani > le dice dandole un bacio sulla guancia.

 

Mentre Luca se ne va guardo Soul aspettandomi una qualche reazione, ma nulla, eppure ricordavo che suo fratello fosse un tantino geloso di questi gesti.

 

< Perché non hai detto una parola? Eppure pensavo che nessuno dovesse toccarti la sorellina > gli chiede Harry.

< Adesso mia sorella è grande e vaccinata, non sono io a doverle dire come si devono comportare con lei, e comunque era solo un bacio sulla guancia > risponde.

< Hai sentito Styles? Sei l’unico a trattarmi ancora come una bimba > dice ridendo.

 

Ora che ci penso, tra quelli del nostro gruppo per via di suo fratello l’abbiamo sempre considerata una bambina vulnerabile da dover proteggere, però adesso ha 18 anni, non è più una bambina, e questo Soul lo sa.

 

< Bene ragazzi > dice Erika < vado ad allenarmi, ci vediamo alle cinque all’uscita per tornare a casa >

< Buon allenamento > diciamo in coro.

 

Pov. Erika

 

Arrivo agli spogliatoi e mi cambio, appena finito entro in palestra che come immaginavo a quest’ora è vuota, accendo lo stereo e prendo tra gli attrezzi il nastro e il cerchio, faccio un respiro profondo e comincio.

 

Pov. Zayn

 

Dopo un’ora e mezza di lezione decido di andare da Erika, anche per continuare il discorso che stamattina abbiamo lasciato a metà, chiedo alla professoressa il permesso per andare in bagno e raggiungo la palestra dal cortile, passando da una finestra la vedo, si muove con quel nastro sorridendo, si vede da lontano che questo sport le fa bene.

 

Pov. Erika

 

Cerco di fare l’esercizio come meglio posso, lancio il nastro facendo una giravolta per poi riprenderlo, ma poggio il piede in modo sbagliato e cado atterra.

 

< AHIA! > grido.

< Erika!!! > sento da fuori.

 

Non ci volle molto a capire chi era, Zayn si precipita all’interno della palestra avvicinandosi a me.

 

< Va tutto bene? Ti sei fatta male? > mi domanda.

< No, credo sia tutto apposto > dico iniziando ad alzarmi.

 

Appena metto a terra il piede che poco prima avevo sbagliato ad appoggiare accuso un dolore, dalla mia faccia Zayn se ne accorge.

 

Pov. Zayn

 

Senza pensarci due volte la prendo in braccio.

 

< Zayn, che stai facendo? > mi chiede, sembra sia arrossita.

< Ti porto in infermeria, che domande fai? > le chiedo.

< Posso camminare! > sbotta.

< Ah sì? Così se il dolore non ti passa ti scordi la gara di domani? > ribatto.

 

Si ammutolisce, è ancora rossa in volto, probabilmente pensa di aver fatto una figuraccia.

 

< Non c’è bisogno di imbarazzarsi, non sai quante volte sono caduto io in campo come un babbeo > dico ridendo.

 

Pov. Erika

 

Beh, ammetto che l’imbarazzo è contribuito dalla figuraccia che ho fatto, ma ho il cuore che batte all’impazzata, è la prima volta che mi ritrovo tra le sue braccia.

 

< Hai finito di fare la dura adesso? Possiamo andare in infermeria? > mi domanda.

 

Annuisco e lui si incammina fino all’infermeria della scuola, appena entriamo mi stende sul lettino.

 

< Sembra che qui non ci sia nessuno > dice guardandosi intorno.

< Probabilmente è perché le attività sportive oggi non erano in programma, la mia gara è domani, e anche i vostri allenamenti, e in più oggi non c’è il docente di educazione fisica, ha il giorno libero > dico.

 

Vedo che inizia a guardare tra i mobiletti dell’infermeria.

 

< Si può sapere cosa cerchi? > gli chiedo.

< Il ghiaccio istantaneo > dice continuando a cercare < dovrebbe esserci da qualche parte, mi rifiuto di credere che in un’infermeria non ci sia del ghiaccio > commenta < ora che ci penso, quando mi sono fatto male io ce lo avevano qui dentro > dice aprendo un cassetto < infatti, eccolo > esulta.

 

Si avvicina appoggiandomelo delicatamente sulla caviglia.

 

Pov. Zayn

 

Devo fare attenzione, capisco che il ghiaccio allievi il dolore, ma so cosa si prova quando il freddo lo senti tutto ad un colpo, credo che l’infermiera sia ancora scioccata per l’urlo che ho gettato.

 

< Stai pensando che sono un’imbranata vero? > mi chiede.

< No, quello che stavi facendo era un esercizio difficile > commento < più tosto... Ero venuto a cercarti perché... >

< Zayn finalmente > dice Soul.

< Soul, che succede? > gli domando.

< La prof ti sta cercando, e sta per metterti la nota se non entri subito in classe > risponde preoccupato.

< Vado subito, pensa tu ad Erika > dico andandomene correndo.

 

Pov. Erika

 

Salvata di nuovo, evvai! Insomma, salvata non proprio.

 

< Cos’è successo? Perché sei in infermeria? > mi chiede mio fratello.

< Sono caduta mentre mi allenavo e Zayn era nei paraggi > dico.

< Fammi vedere > dice avvicinandosi.

 

Mi tocca la caviglia, faccio una smorfia per il dolore.

 

< Non è così grave, è solo la botta > commenta.

< Già, abbiamo il futuro medico qui > dico ridendo.

< Ah però, l’ironia non ti abbandona mai > risponde < resta qui, appena suona la campanella passo a prenderti e ce ne andiamo a casa > commenta.

< Va bene > rispondo.

 

Pov. Zayn

 

Passano dieci minuti e Soul rientra in classe.

 

< Genobia, come sta tua sorella? > chiede la prof a Soul.

< Bene, credo che entro domani le passerà > risponde lui.

< Va bene, siediti > dice la prof.

 

Soul si siede al suo posto, passa il tempo e finalmente abbiamo finito le lezioni, appena usciamo dall’aula andiamo a recuperare Erika in infermeria, ma la troviamo in compagnia.

 

< Ciao ragazzi, stavamo facendo una chiacchierata > dice Mike.

 

Io quel ragazzo non me lo fido. Soul prende in braccio Erika e ce ne andiamo senza dire una parola.

 

Pov. Erika

 

Saluto Mike solo con la mano e lui ricambia sorridendo, arrivati al parcheggio Soul mi mette in macchina e gli altri salgono dietro come al solito, poi lui si mette a posto guida e parte.

 

< Posso sapere cosa ti ha detto Mike? > mi domanda Soul, sembra arrabbiato.

< Niente, parlavamo del più e del meno, perché? > domando.

< Non ti fidare di lui Erika > mi dice Zayn.

< C’è qualcosa che devo sapere? > domando.

< Siamo in squadra con lui, ti basti sapere che non è un tipo affidabile > controbatte Soul.

 

Pov. Zayn

 

Sfortunatamente conosciamo il tipo, racconta le sue “avventure” a tutti quanti, ha mollato una ragazza che ha lasciato incinta, ne ha fatti di casini quel Mike.

 

< Sarà... > dice, ma non sembra convinta.

 

Arriviamo a casa di Harry.

 

< Ciao ragazzi, ci vediamo più tardi al locale > dice salutandoci.

< A stasera > diciamo in coro.

 

Pov. Erika

 

Dopo 10 minuti siamo davanti casa di Zayn.

 

< Ciao ragazzi... Erika, ti scrivo dopo > dice scendendo dalla macchina.

 

Annuisco senza dargli troppa importanza, lo so che non mi scriverà. Poco dopo lasciamo anche Niall e io e Soul ci avviamo a casa, appena arrivati mamma e papà ci stavano aspettando. Soul mi accompagna lentamente fino alla porta mentre ancora zoppico.

 

< Erika che è successo? > mi chiede mamma.

< Niente mamma, è solo una storta > risponde Soul sicuro di sé.

< Oddio, domani hai la gara! > afferma la mamma.

 

Grazie mamma, lo sapevo già.

 

< Mal che vada non partecipa > commenta mio padre.

< Non lo ripetere, sai? > dico arrabbiandomi < mi sono allenata giorno e notte, una storta non mi fermerà! > commento.

< Portala a letto Soul, stasera c’è una serata al locale e dovete darci una mano > dice papà.

 

Annuiamo e Soul mi accompagna in camera mia aiutandomi a stendermi sul letto, mi rilasso una decina di minuti.

 

Pov. Zayn

 

Appena rientrato a casa sono andato a farmi una doccia, appena esco dal bagno mi sento chiamare.

 

< Zayn, tesoro > mi chiama mia madre.

< Che c’è mamma? > dico scendendo le scale.

< C’è una ragazza che vuole parlare con te > dice indicandomela.

 

Già, l’unica ragazza che poteva avere la faccia di venire a casa mia non poteva essere altri che lei.

Ed eccomi con il nuovo capitolo,
Il prologo non era un granché ma spero che questo vi piaccia
Fatemi sapere cosa ne pensate :D Buonagiornata
  
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