Pov.
Erika
I
ragazzi si dirigono in aula, mentre io e Luca
passiamo dalle macchinette per il caffè, alla prima ora
abbiamo Italiano, ma il
professore è il vicepreside quindi in aula ci
sarà sì e no una ventina di minuti
su due ore.
<
A che ora è la gara domani? > mi chiede
Luca.
<
Alle 18:00 > rispondo < voi gli
allenamenti a che ora li finite? > gli domando.
<
Verso le 17:00, se ce la faccio vengo a
vederti > mi dice.
<
Sei il benvenuto lo sai > gli rispondo
sorridendo.
<
Erika? > mi chiama una voce femminile,
capisco chi è solo dopo essermi voltata.
<
Ciao Laura, cosa c’è? > le chiedo.
Laura
è una ragazza che frequenta un’altra
sezione dell’anno di mio fratello, ogni mattina viene a
chiedermi se i ragazzi
in macchina hanno fatto il suo nome, anche se non capisco chi
è tra loro che le
interessi.
<
Per caso oggi hanno parlato di me? > mi
domanda.
<
No Laura, mi dispiace > commento < ma
posso sapere perché mi fai tutte le mattine questa domanda?
> le chiedo.
Per
un attimo la vedo guardare Luca.
<
Stai tranquilla, da lui non uscirà un fiato
> le dico.
<
D’accordo > dice sospirando < vedi,
ogni volta che ci vediamo con tuo fratello e gli altri Zayn si mette a
cazzeggiare, ha atteggiamenti carini nei miei confronti e dato che mi
interessa
volevo capire che la cosa è ricambiata o se è
semplicemente gentilezza... >
dice un po’ imbarazzata.
Diamine!
Come dicevo prima, oltre al danno,
anche la beffa.
Pov.
Zayn
Mentre
sto facendo il compito di matematica
iniziando a fischiarmi le orecchie, qualcuno sta parlando di me, torno
a
concentrarmi sul compito e quando finalmente lo finisco, lo consegno e
chiedo
alla professoressa se posso andare in bagno.
<
Vai Malik, ma torna prima del cambio
dell’ora > mi dice.
Annuisco
ed esco dalla classe per andare in
cortile a fumarmi una sigaretta, quando passo dal distributore non
c’è nessuno,
credo che Erika ormai sia entrata in classe, arrivo al cortile e invece
me la
trovo lì con Luca che fumano.
<
Ciao ragazzi > dico un po’ spiazzato dal
vedere Erika con una sigaretta in mano.
<
Ciao Zayn > dicono all’unisono.
<
Che ci fai con una sigaretta? Tuo fratello
ti uccide se sa qualcosa del genere > la rimprovero.
<
È solo una, Zayn, non è il caso di
preoccuparsi > commenta lei.
<
Come vuoi... > rispondo.
<
Erika, io vado a vedere se il professore è
arrivato, non si sa mai > le dice Luca.
Lei
annuisce e Luca si avvia verso l’entrata.
<
Allora... > dico attirando la sua
attenzione < cosa succede? > le chiedo.
<
Di che stai parlando? > mi chiede.
<
Lo sai. È da un paio di giorni che mi stai
“evitando”, sei strana, che ti prende? >
insisto.
<
Niente Zayn, te lo stai immaginando >
risponde lei.
<
Io non credo > dice sospirando.
Sentiamo
vibrare il suo telefono, lo prende in
mano e apre il messaggio che le è arrivato.
<
Devo andare, Luca ha detto che è arrivato
il professore, ci vediamo al ritorno > dice abbozzando un
sorriso.
Annuisco,
finisco la sigaretta e la butto,
rientro in aula pensando a quale possa essere il problema.
Pov.
Erika
Questo
è stato uno di quei salvataggi in corner
che ti arrivano quando sei proprio nella merda, Luca mi ha proprio
salvato la
faccia stavolta. Mi siedo al banco, sono seduta in prima fila vicino al
muro e
di lato ho Jessica, dietro Luca.
<
Ok adesso che siamo tutti faccio l’appello
> dice il professore.
Durante
l’appello presto poca attenzione, mi
risveglio solo quando il professore chiama il mio cognome.
<
Genobia > Dice.
<
Presente > Affermo.
Presente
si fa per modo di dire, da quando il
professore inizia a spiegare sono con la testa da un’altra
parte, fino a quando
non arriva l’intervallo.
<
Erika, stai bene? > mi chiede Jessica.
<
Si, tranquilla > rispondo.
<
Mi sembri sulle nuvole > commenta.
Sospiro,
quando c’è qualcosa che non va se ne
accorgono subito, l’unico che non mi chiede cosa succede
è Soul, sa che le
domande scomode non mi piacciono, e che se volessi che lo sapesse
gliel’avrei
detto io.
<
Qualcosa mi dice che si tratta di Zayn >
dice Martina che è appoggiata alla porta.
<
Ti sbagli > dico appoggiandomi con la
testa sulle braccia sul banco.
<
A chi vuoi darla a bere, abbiamo notato
tutti l’improvviso allontanamento > commenta <
ti ha rifiutata o cosa?
> mi chiede.
<
Guarda che ti sbagli > si intromette
Luca < anzi, stamattina si è avvicinato a parlarle,
non è il comportamento
di chi rifiuta la sorella di un amico > continua.
<
E allora che succede? > mi chiede
Jessica.
<
Non lo so > rispondo < credo di aver
solo bisogno di una pausa > affermo.
Pov.
Zayn
Siamo
all’intervallo, tutte le nostre compagne
si sono accerchiate al mio banco insieme ad Harry e Soul. Niall
è andato in
bagno.
<
Zayn ma che c’è? > mi chiede Harry.
<
Niente, sto bene > rispondo < stavo
solo pensando >
<
Andiamo Zayn, si vede che oggi non sei
dell’umore di scherzare, in genere non fai altro che
prenderci in giro e ridere
> commenta Nicole.
<
Lo so Nicole, oggi non ne ho molta voglia,
però sto bene > ribadisco < ma Niall quanto ci
mette? > chiedo.
<
Sarà andato dalla sua innamorata > dice
Soul ridendo.
<
Niall è innamorato? E da quando? > gli
chiedo.
<
Beh, questo non lo so > dice < però
ultimamente quando lo passiamo a prendere è sempre contento,
e insomma, tutta
questa felicità di andare a scuola non l’ho mai
vista a nessuno >
<
Probabilmente è una matricola, per questo
non dice niente > dice ridendo Alice.
<
Potrebbe essere > dico.
Pov.
Erika
Continuo
a non alzare la testa, avrei bisogno di
una vacanza alle Hawaii come minimo.
<
Erika, c’è qualcuno che ti cerca > dice
Martina ancora sulla porta.
<
Mh? > dico stranita, mi alzo e mi metto
sulla porta anche io < Niall, come mai da queste parti? >
gli chiedo.
<
Niente, facevo un giro per distrarmi un po’
e mi sono ritrovato da queste parti, così ho pensato di
passare a salutare >
dice sorridendo.
<
Com’è andato il compito? > gli chiedo.
<
Bene credo, non era così difficile >
risponde.
<
Sta finendo l’intervallo, ti conviene
andare Niall > dice Martina.
<
Già... > risponde < buona lezione
> dice salutando Niall.
<
Ciao Niall > dico rientrando in aula.
Pov.
Zayn
Quello
che non capisco è perché Erika si sia
voluta allontanare se mi comporto allo stesso modo con tutti,
perché dev’essere
l’unica? Noto Niall rientrare.
<
Alla buon’ora rubacuori > commenta Harry
ridendo.
<
E smettila > risponde Niall arrossendo.
<
Ahi, il signor Horan è cotto, chi è la
fortunata? > gli chiede Alice sotto gli sguardi di tutte le
nostre compagne.
<
Vi state facendo film stupidi >
commenta.
Certo,
come no, ha cambiato colore in un secondo
e ancora riesce a negare, chissà perché non vuole
dircelo.
Pov.
Erika
Arriva
l’ora di pranzo e le mie compagne vanno
tutte a casa, io e Luca andiamo a mensa, prendiamo i vassoi, facciamo
la fila e
andiamo a cercare un tavolo, mentre cercavamo...
<
Erika, sedetevi con noi > dice Soul
alzando la mano per farsi notare.
Guardo
Luca, che annuisce e andiamo a sederci
con loro.
<
Vai anche tu con lei in palestra oggi? >
chiede Soul a Luca.
<
No > risponde < io mangio e poi vado
a casa, sono rimasto altrimenti Erika rimaneva da sola >
continua lui.
<
Avete visto che dolce questo ragazzo? >
dico accarezzandogli la guancia ironicamente.
<
Infatti poverino, l’hai fatto rimanere per
niente > commenta Harry.
<
Mr. So tutto, dovresti informarti prima di
parlare, si è proposto lui > dico facendogli la
linguaccia.
<
Non dovresti passargliele tutte >
commenta.
<
Ma no, per me è un piacere, a casa avrei
mangiato da solo, i miei non ci sono > risponde lui.
<
Hai visto? > dico.
<
Allora sei semplicemente fortunata >
ribatte Styles.
Pov.
Zayn
Per
l’ennesima volta assistiamo a un dibattito
tra Erika ed Harry, per quanto si stuzzichino si vogliono davvero molto
bene,
Niall non ha detto neanche mezza parola da quando Erika si è
seduta con noi, il
che è strano.
<
Niall? Ci sei? > gli chiedo.
<
Si... > risponde.
<
Va tutto bene Niall? > gli chiede Erika.
<
Si Erika, sto bene, stai tranquilla >
dice sorridendole.
<
Erika > la chiama Luca < io torno a
casa, ci vediamo domattina? >
<
Si, buona giornata Luca > gli risponde
sorridendo.
<
A domani > le dice dandole un bacio
sulla guancia.
Mentre
Luca se ne va guardo Soul aspettandomi
una qualche reazione, ma nulla, eppure ricordavo che suo fratello fosse
un
tantino geloso di questi gesti.
<
Perché non hai detto una parola? Eppure
pensavo che nessuno dovesse toccarti la sorellina > gli chiede
Harry.
<
Adesso mia sorella è grande e vaccinata,
non sono io a doverle dire come si devono comportare con lei, e
comunque era
solo un bacio sulla guancia > risponde.
<
Hai sentito Styles? Sei l’unico a trattarmi
ancora come una bimba > dice ridendo.
Ora
che ci penso, tra quelli del nostro gruppo
per via di suo fratello l’abbiamo sempre considerata una
bambina vulnerabile da
dover proteggere, però adesso ha 18 anni, non è
più una bambina, e questo Soul
lo sa.
<
Bene ragazzi > dice Erika < vado ad
allenarmi, ci vediamo alle cinque all’uscita per tornare a
casa >
<
Buon allenamento > diciamo in coro.
Pov.
Erika
Arrivo
agli spogliatoi e mi cambio, appena
finito entro in palestra che come immaginavo a quest’ora
è vuota, accendo lo
stereo e prendo tra gli attrezzi il nastro e il cerchio, faccio un
respiro
profondo e comincio.
Pov.
Zayn
Dopo
un’ora e mezza di lezione decido di andare
da Erika, anche per continuare il discorso che stamattina abbiamo
lasciato a
metà, chiedo alla professoressa il permesso per andare in
bagno e raggiungo la
palestra dal cortile, passando da una finestra la vedo, si muove con
quel
nastro sorridendo, si vede da lontano che questo sport le fa bene.
Pov.
Erika
Cerco
di fare l’esercizio come meglio posso,
lancio il nastro facendo una giravolta per poi riprenderlo, ma poggio
il piede
in modo sbagliato e cado atterra.
<
AHIA! > grido.
<
Erika!!! > sento da fuori.
Non
ci volle molto a capire chi era, Zayn si
precipita all’interno della palestra avvicinandosi a me.
<
Va tutto bene? Ti sei fatta male? > mi
domanda.
<
No, credo sia tutto apposto > dico
iniziando ad alzarmi.
Appena
metto a terra il piede che poco prima
avevo sbagliato ad appoggiare accuso un dolore, dalla mia faccia Zayn
se ne
accorge.
Pov.
Zayn
Senza
pensarci due volte la prendo in braccio.
<
Zayn, che stai facendo? > mi chiede,
sembra sia arrossita.
<
Ti porto in infermeria, che domande fai?
> le chiedo.
<
Posso camminare! > sbotta.
<
Ah sì? Così se il dolore non ti passa ti
scordi la gara di domani? > ribatto.
Si
ammutolisce, è ancora rossa in volto,
probabilmente pensa di aver fatto una figuraccia.
<
Non c’è bisogno di imbarazzarsi, non sai
quante volte sono caduto io in campo come un babbeo > dico
ridendo.
Pov.
Erika
Beh,
ammetto che l’imbarazzo è contribuito dalla
figuraccia che ho fatto, ma ho il cuore che batte
all’impazzata, è la prima
volta che mi ritrovo tra le sue braccia.
<
Hai finito di fare la dura adesso? Possiamo
andare in infermeria? > mi domanda.
Annuisco
e lui si incammina fino all’infermeria
della scuola, appena entriamo mi stende sul lettino.
<
Sembra che qui non ci sia nessuno > dice
guardandosi intorno.
<
Probabilmente è perché le attività
sportive
oggi non erano in programma, la mia gara è domani, e anche i
vostri allenamenti,
e in più oggi non c’è il docente di
educazione fisica, ha il giorno libero >
dico.
Vedo
che inizia a guardare tra i mobiletti
dell’infermeria.
<
Si può sapere cosa cerchi? > gli chiedo.
<
Il ghiaccio istantaneo > dice
continuando a cercare < dovrebbe esserci da qualche parte, mi
rifiuto di
credere che in un’infermeria non ci sia del ghiaccio >
commenta < ora che
ci penso, quando mi sono fatto male io ce lo avevano qui dentro
> dice
aprendo un cassetto < infatti, eccolo > esulta.
Si
avvicina appoggiandomelo delicatamente sulla
caviglia.
Pov.
Zayn
Devo
fare attenzione, capisco che il ghiaccio
allievi il dolore, ma so cosa si prova quando il freddo lo senti tutto
ad un
colpo, credo che l’infermiera sia ancora scioccata per
l’urlo che ho gettato.
<
Stai pensando che sono un’imbranata vero?
> mi chiede.
<
No, quello che stavi facendo era un
esercizio difficile > commento < più tosto...
Ero venuto a cercarti
perché... >
<
Zayn finalmente > dice Soul.
<
Soul, che succede? > gli domando.
<
La prof ti sta cercando, e sta per metterti
la nota se non entri subito in classe > risponde preoccupato.
<
Vado subito, pensa tu ad Erika > dico
andandomene correndo.
Pov.
Erika
Salvata
di nuovo, evvai! Insomma, salvata non
proprio.
<
Cos’è successo? Perché sei in
infermeria?
> mi chiede mio fratello.
<
Sono caduta mentre mi allenavo e Zayn era
nei paraggi > dico.
<
Fammi vedere > dice avvicinandosi.
Mi
tocca la caviglia, faccio una smorfia per il
dolore.
<
Non è così grave, è solo la botta
>
commenta.
<
Già, abbiamo il futuro medico qui > dico
ridendo.
<
Ah però, l’ironia non ti abbandona mai >
risponde < resta qui, appena suona la campanella passo a
prenderti e ce ne
andiamo a casa > commenta.
<
Va bene > rispondo.
Pov.
Zayn
Passano
dieci minuti e Soul rientra in classe.
<
Genobia, come sta tua sorella? > chiede
la prof a Soul.
<
Bene, credo che entro domani le passerà
> risponde lui.
<
Va bene, siediti > dice la prof.
Soul
si siede al suo posto, passa il tempo e
finalmente abbiamo finito le lezioni, appena usciamo
dall’aula andiamo a
recuperare Erika in infermeria, ma la troviamo in compagnia.
<
Ciao ragazzi, stavamo facendo una
chiacchierata > dice Mike.
Io
quel ragazzo non me lo fido. Soul prende in
braccio Erika e ce ne andiamo senza dire una parola.
Pov.
Erika
Saluto
Mike solo con la mano e lui ricambia
sorridendo, arrivati al parcheggio Soul mi mette in macchina e gli
altri
salgono dietro come al solito, poi lui si mette a posto guida e parte.
<
Posso sapere cosa ti ha detto Mike? > mi
domanda Soul, sembra arrabbiato.
<
Niente, parlavamo del più e del meno,
perché? > domando.
<
Non ti fidare di lui Erika > mi dice
Zayn.
<
C’è qualcosa che devo sapere? > domando.
<
Siamo in squadra con lui, ti basti sapere
che non è un tipo affidabile > controbatte Soul.
Pov.
Zayn
Sfortunatamente
conosciamo il tipo, racconta le
sue “avventure” a tutti quanti, ha mollato una
ragazza che ha lasciato incinta,
ne ha fatti di casini quel Mike.
<
Sarà... > dice, ma non sembra convinta.
Arriviamo
a casa di Harry.
<
Ciao ragazzi, ci vediamo più tardi al
locale > dice salutandoci.
<
A stasera > diciamo in coro.
Pov.
Erika
Dopo
10 minuti siamo davanti casa di Zayn.
<
Ciao ragazzi... Erika, ti scrivo dopo >
dice scendendo dalla macchina.
Annuisco
senza dargli troppa importanza, lo so
che non mi scriverà. Poco dopo lasciamo anche Niall e io e
Soul ci avviamo a
casa, appena arrivati mamma e papà ci stavano aspettando.
Soul mi accompagna
lentamente fino alla porta mentre ancora zoppico.
<
Erika che è successo? > mi chiede mamma.
<
Niente mamma, è solo una storta >
risponde Soul sicuro di sé.
<
Oddio, domani hai la gara! > afferma la
mamma.
Grazie
mamma, lo sapevo già.
<
Mal che vada non partecipa > commenta
mio padre.
<
Non lo ripetere, sai? > dico
arrabbiandomi < mi sono allenata giorno e notte, una storta non
mi fermerà!
> commento.
<
Portala a letto Soul, stasera c’è una
serata al locale e dovete darci una mano > dice papà.
Annuiamo
e Soul mi accompagna in camera mia
aiutandomi a stendermi sul letto, mi rilasso una decina di minuti.
Pov.
Zayn
Appena
rientrato a casa sono andato a farmi una
doccia, appena esco dal bagno mi sento chiamare.
<
Zayn, tesoro > mi chiama mia madre.
<
Che c’è mamma? > dico scendendo le
scale.
<
C’è una ragazza che vuole parlare con te
> dice indicandomela.
Già, l’unica ragazza che poteva avere la faccia di venire a casa mia non poteva essere altri che lei.
Il prologo non era un granché ma spero che questo vi piaccia
Fatemi sapere cosa ne pensate :D Buonagiornata