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Autore: MackenziePhoenix94    23/09/2017    0 recensioni
SECONDO LIBRO.
Sono trascorsi due anni dall'ormai ribattezzata Civil War.
Bucky Barnes, Steven Rogers, Sam Wilson, Clint Barton, Sharon Carter, Scott Lang e Wanda Maximoff sono scomparsi senza lasciare alcuna traccia.
Charlotte Bennetts si è trasferita nell'attico di Tony dopo che il suo appartamento è stato distrutto.
Nick Fury è semplicemente furioso perché, usando parole sue, il progetto Avengers è andato a farsi fottere.
L'Hydra sembra essere, ancora una volta, solo apparentemente sconfitta.
E poi c'è James, che di normale ha solo l'aspetto fisico.
Sarà proprio una decisione impulsiva del ragazzo a scatenare una serie di eventi catastrofici...
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brock Rumlow, James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Tony Stark, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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James era accovacciato nel ramo di una quercia dalla folta chioma, ben nascosto da occhi indiscreti.

Osservò il bosco sottostante attraverso le lenti scure degli occhialini protettivi e finalmente vide l’uomo che indossava l’armatura grigia; lo guardò a lungo e poi si portò la mano destra all’orecchio, più esattamente all’auricolare che indossava.

“Peter, Nad, Nicholaj, mi sentite? Mi ricevete? L’obiettivo è appena passato. Preparatevi all’azione. Sapete quello che dovete fare. Nadja, circondalo con il tuo fuoco, non deve avere via di scampo. Peter, bloccagli mani e piedi con le tue ragnatele e tu, Nicholaj, crea un campo di forza per bloccarlo a terra definitivamente. Io provo a spingerlo nella radura. Adesso” sussurrò Jamie in tono sicuro, da Leader nato, poi con un salto atterrò in un’altra quercia che sorgeva poco lontano e si scagliò contro il suo nemico.

Gli assestò un paio di calci e di pugni nel petto e riuscì a spingerlo nella radura che aveva accennato poco prima; Nadja apparve nel momento più opportuno, si concentrò ad occhi chiusi e creò una fiammata che andò subito a circondare il nemico.

Peter arrivò a sua volta, con il suo costume rosso ed azzurro, bloccando il bersaglio con le ragnatele appiccicose che sparava dai polsi; infine fu il turno dell’altro gemello che lo fermò definitivamente grazie ad un campo di forza a forma di cupola invisibile.

In quel momento Rhodey uscì dal suo nascondiglio nel bosco applaudendo, sinceramente colpito dai forti miglioramenti che c’erano stati in appena quattro mesi.

Quei ragazzi avevano talento e si vedeva.

“Bravissimi. Siete stati davvero bravissimi. Ottimo lavoro di squadra ed ottima coordinazione. Nad, non dovresti aver timore di usare di più i tuoi poteri. Peter, devi essere più tempestivo ad entrare in azione. Nicholaj, devi creare dei campi più resistenti e più estesi perché così non ci siamo ancora. James, tu sei stato perfetto. Ottimo. Ottimo, davvero ottimo” si congratulò l’uomo con un sorriso, battendo la mano destra sulla schiena del ragazzo perché era sinceramente colpito “liberate quella povera armatura, Tony la vuole indietro integra”

“Si, Rhodey, non ti preoccupare” lo rassicurò proprio Jamie; tutti insieme si occuparono della povera armatura che era stata usata come obiettivo per l’esercitazione.

Ritornarono alla villa del miliardario e dato che era ora di pranzo decisero di cucinare qualcosa da mettere sotto i denti.

Anche se la squadra mostrava ottimi segni di miglioramento, come aveva detto lo stesso Rhodes, gli screzi al suo interno continuavano ad esserci.

Ormai era ovvio a tutti che era James, il Soldato D’Inverno, a ricoprire il ruolo di Leader del gruppo ma Nicholaj non condivideva quel punto di vista: anche se sapeva che il suo coetaneo era forte ed un avversario temibile, era sicuro di essere a sua volta un ottimo candidato.

“Qualcosa non va?” gli chiese Peter, togliendosi la maschera del suo costume, rendendosi conto che c’era qualcosa che non andava nell’amico.

“Non ho nulla”

“La tua faccia dice il contrario”

“Non capisco per quale motivo ho un ruolo così marginale nella squadra. Io sono l’ultima ruota del carro. Voglio dire, il potere che ha Parker è inutile rispetto al mio!”

“Ehi! Il mio potere non è inutile!”

“Tutte le nostre capacità sono preziose. Ed il tuo ruolo non è marginale. Nessuno di noi è marginale nella squadra”

“Allora perché oggi mi avete fatto avere una minima parte? Perché non sono io il Capo? Che cosa hai tu che io non ho?”

“Due protesi in vibranio” rispose l’altri giovane con un sorriso, cercando di allentare la tensione, ma poi tornò subito serio “non ho deciso io di ricoprire questo ruolo”

“James merita di esserlo. È la persona giusta per guidarci in missione! Non hai visto come è riuscito a darci ordini ben precisi mentre stavamo facendo l’esercitazione? Tu saresti riuscito ad avere lo stesso sangue freddo? Io non ne sono sicuro” ribatté il ragazzo-ragno, difendendo subito il suo migliore amico “non lo dico solo perché è mio amico, lo dico perché lo penso veramente”

“Nadja, tu cosa dici?”

“Io…” balbettò la giovane, passandosi una mano nei capelli rossi “io credo che Peter abbia ragione, nonostante tutto. Il Soldato ha dimostrato di avere un ottimo sangue freddo e questa è una caratteristica essenziale per quando saremo in missione”

“Molto bene!” esclamò il fratello gemello, alzandosi dalla sedia con un gesto seccato e ritirandosi nella sua camera da letto; Nad scosse la testa, infastidita da quel comportamento così infantile.

“Scusatelo, sono sicura che è solo stanco. Vado a farmi una doccia” mormorò lei in risposta; abbandonò a sua volta la cucina della villa e si diresse verso uno dei sei bagni presenti nell’abitazione; si passò una seconda volta la mano nella chioma rossa: poco dopo il suo trasferimento a Malibù aveva preso in mano le forbici ed aveva detto addio alla sua lunga e scomoda fiamma.

Adesso i capelli le sfioravano il mento.

“Ehi!”

“Che cosa c’è? Mi hai seguita?”

“Volevo parlare un secondo con te” disse Jamie scrollando le spalle, si avvicinò a Nadja, che si ritrovò costretta a sollevare la testa per guardarlo negli occhi; quel ragazzo era terribilmente alto ed affascinante.

“Se si tratta di mio fratello ti ho già detto che mi dispiace e che do ragione a voi due”

“No, non si tratta di questo. Secondo me Rhodey ha ragione”

“Riguardo a cosa?”

“Al fatto che non dovresti avere paura di usare il tuo potere. So che temi di perdere il controllo ma non sei l’unica. Per salvarmi la vita mi hanno impiantato queste protesi e nelle mie vene ho il Siero del Super Soldato. In poche parole diciamo che potrei stritolarti un braccio usando una minima parte della mia forza. Quindi non avere timore, se vuoi io ti posso aiutare”

“Se ne avrò bisogno te lo chiederò, grazie”.

Il giovane spostò il peso del corpo da un piede all’altro, sentendosi a disagio davanti all’unico membro femminile dei Thunderbolts.

Davanti alla ragazza di cui si era innamorato in una frazione di secondi.

“Sai, i capelli tagliati in questo modo ti stanno davvero molto bene. Eri bella anche prima, ma lo sei pure ora. I tuoi capelli sembrano una fiamma. Sono stupendi. Mi ricordi tanto una mia amica, anche lei è russa. È davvero molto bella, ma tu lo sei di più. Devo andare” mormorò il giovane, dopo essersi umiliato da solo.

Lei lo guardò con il sopracciglio destro sollevato, poi entrò nel bagno e si lasciò scappare un mezzo sorriso.



 
Qualche ora più tardi il Leader del gruppo entrò nella stanza del suo migliore amico e lo trovò davanti allo schermo di un portatile.

“Allora?”

“Ho trovato qualcosa d’interessante. Guarda, che dici? Devi prendere una decisione in fretta, non posso rimanere troppo tempo collegato perché Nick potrebbe scoprirmi ed allora sarebbe la fine per noi”

“Ci sarà anche lui?”

“Il tuo amico con le morse? Non lo posso sapere, ma manderà comunque i suoi uomini. Possiamo costringere uno di loro a parlare”

“Perfetto”

“Come faremo con Rhodey?”

“Oh, lo possiamo mettere fuori gioco senza problemi e vedrai che non ricorderà nulla al risveglio”

“E con i gemelli?” chiese ancora Parker, voltandosi a guardare l’altro “forse Nad sarà dalla nostra parte ma suo fratello…”

“Sono sicuro che anche lui non vede l’ora di entrare in azione, anche dopo quello che è successo oggi. Domani ne parliamo con loro e vedrai che riuscirò a convincerli”

affermò con sicurezza il nuovo Soldato D’Inverno; strinse un momento la spalla destra del suo migliore amico e si allontanò per uscire dalla stanza, ma l’altro lo bloccò.

“Anche se dovessimo riuscire a fare questo…. Sai benissimo che è un individuo pericoloso”

“Non m’importa, io gli spacco la faccia con un pugno” ribatté Jamie stringendo la mano destra a pugno, ora che aveva le protesi in vibranio ed il Siero si sentiva semplicemente invincibile; Peter appoggiò la fronte nel palmo della mano sinistra, poi tornò a fissare lo schermo del pc.

Il file su Crossbones era ancora aperto, ed il ragazzo-ragno si ritrovò a deglutire a vuoto.

Aveva il terribile presentimento che tutta quella faccenda sarebbe finita male.

Molto male.
   
 
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