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Autore: nevtheunicorn    24/09/2017    0 recensioni
Il gran finale nei libri della Rowling in realtà non è mai arrivato.
Voldemort è ancora vivo. Ha un nuovo corpo. Il frammento, se pur piccolo, dell'anima che era dentro il suo corpo si è insediato nel mago più vicino a lui durante la battaglia con Harry. C'era un' unica persona quella notte ad assistere alla battaglia. Biondo platino, alto... vi dice nulla?
A causa della sua testardaggine i suoi geni erano stati infetti.
19 anni dopo, tutti credevano che Voldemort fosse morto definitivamente. Un Natale troppo bello e senza pensieri attendeva la numerosissima famiglia Weasley.
«Harry tutto bene?»
«Lily... Scorpius... Voldemort...»
[...]
«Chi sei tu?»
Fa per metter fuori la bacchetta ma la ragazza è molto più veloce di lui. Si gira ed inizia a tirargli contro degli schiantesimi.
«Avada...» Inizia lui stanco di quella sciocca ragazzina.

[...]
Di lei non rimase più nulla se non la sua collana porta fortuna.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Voldemort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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2. ALLEATI

Harry si accasciò a terra cercando di trattenere le lacrime. Non poteva perdere l'ennesimo membro della sua famiglia, l'ennesima persona che amava. Prese la collanina dal pavimento e la strinse in un pugno.

Devo trovarla - Era l'unico pensiero che vagava nella sua testa - A costo della vita.
Harry si alzò di scatto, oltrepassando un'Hermione in lacrime.
«H-Harry...» iniziò, ma fu interrotta.
«Hermione. Lui è ancora vivo. Non so come, ma Voldemort è sopravvissuto. - con le lacrime agli occhi e la gola secca continuò - e l'ha presa. Ha preso Lily.» concluse. Tirò un sospiro di incoraggiamento a sé stesso e corse al piano di sotto con Hermione alle calcagna.
«Hermione, dissolvi l'incantesimo» ordinò e l'amica eseguì.
«Per le mutande di Merlino, che diamine state facendo in piedi? Eravate qui un attimo fa!» disse Ron basito.
«Ron vieni dietro di me» gli ordinò. Ron la guardò incredulo e si limitò solo a dire: «Stiamo mangiando, sai bene che non voglio saltare il pranzo...» cercando di farla ragionare.
«Ronald Weasley, vieni subito qui!» esclamò Hermione in tono autoritario, fulminandolo con lo sguardo. Ron ancora attonito, non fece in tempo a dissentire che un «ORA» urlato da sua moglie, facilitò il suo fondoschiena a scollarsi dalla sedia nel giro di pochi istanti e raggiungerla.
«Fallo Hermione» la incitò Harry.
«Fare cosa? Che sta succedendo? Dov'è Lily?» domandò Ginny. Oh, Ginny. Chissà se l'avrebbe mai più rivista. Una cosa era certa, se non entrambi, almeno Lily sarebbe ritornata a casa con gli zii Ron ed Hermione.
«Ginny, ascolta, noi... - non avrebbe osato neppure dirle di Lily - dobbiamo andare» rispose vago Harry.
«Vengo con voi» si impuntò Ginny.
«No, tu... tu sta qui con i bambini. Addio» le disse rifilandole un bacio fulmineo, non uno dei migliori per essere forse l'unico, ma così facendo si ripromise che sarebbe sopravvissuto, di nuovo.
Harry fece un passo indietro, afferrò il braccio di Hermione mentre quest'ultima prendeva la mano di Ron.
«Oblivio» sussurrò. La bacchetta sembrò risucchiare una sostanza blu-trasparente, proveniente da ognuno dei presenti a parte Ron ed Harry.
Nel giro di pochi minuti si smaterializzarono fuori dalla tana. Hermione non sapeva dove andare nonostante Harry le suggerisse Grimmauld Place. Lei sapeva benissimo che avrebbero avuto bisogno di rinforzi, così fece quello che andava fatto. 
Harry si guardò intorno. Muri dipinti a caso, un quadro che incorniciava una edizione vecchissima de' "Il Cavillo" con in prima pagina il suo nome affiancato a quello di Voldemort e la scritta "LA GUERRA E' FINITA. LUNGA VITA A POTTER", una macchina per la stampa dei giornali, tantissime varietà di piante di cui Harry riconobbe la Mandragola. Di certo quella non era Grimmauld Place e non c'era bisogno di guardarsi attorno, bastava non aver sentito la voce gracchiante della signora Black ripetere "sangue sporco, traditori del proprio sangue!".
«Perché diavolo siamo a casa Paciock?» chiese Harry quasi indignato.
«Beh, ho pensato che ci volessero rinforzi, così...» iniziò insicura Hermione con aria di scuse, quelle scuse che sarebbero poi state rimpiazzate da un grazie solo in un secondo momento... come sempre. Lo scricchiolio della porta rimbombò in tutta la stanza.
«Oh, beh, lo dicevo io che erano voci!» disse Neville a sua moglie Luna.
«Peccato, pensavo fossero nargilli e comunque, ne avete la testa piena» disse quasi dispiaciuta la biondina sussurrando l'ultima frase.
«Harry! Hermione! Ron! Qual buon vento vi porta qui? E soprattutto, non dalla porta d'ingresso» chiese il vecchio Neville.
«Oh, scusa, amico» si scusò per tutti Ron dandogli una pacca sulla spalla.
«Nah, voi siete i benvenuti» ribadì Neville con un gesto della mano, mentre Luna annuiva in consenso.
«Ehm, Neville, meglio mettersi comodi» suggerì Harry.
«Ma sì, certo! Venite!» si fece largo il robusto Grifondoro. Si avvicinò a un grosso e vecchio divano impolverato e cercò di pulirlo un minimo ma la polvere era troppa, così decise di rivestirlo con un lenzuolo e vi fece accomodare i tre mentre prendeva per sè e Luna una vecchia sedia in legno.
Luna preparò il thè, lo versò a tutti e lo depose sul tavolino di antiquariato al centro della stanza. 
«Non è come l'ultimo che ho bevuto di tuo padre, vero?» chiese Ron insensibilmente, ricevendo un calcio agli stinchi da parte di Hermione. La Corvonero si limitò a sorridere e trattenere un risolino.
«Quindi, ora dirigi tu "Il Cavillo", eh?» cercò di iniziare una conversazione Hermione.
«Sì, devo dire che è molto rilassante. Lo faccio per hobby quando non sono alla ricerca di nargilli o quando Neville è in servizio» rispose semplicemente "Lunatica" e in effetti Hermione comprendeva sempre di più il motivo di quel soprannome. I nargilli, tzè.
«E tu che fai?» chiese di rimando la padrona di casa.
«Oh, beh credo che Neville ti abbia parlato del mio ritiro da Auror. Beh, l'ho fatto per stare più tempo con i bambini, ma appena anche Hugo andrà ad Hogwarts e le mie giornate saranno vuote, ricomincerò da capo, spero.» rispose Hermione sorniona.
«Si, ragazze, tutto molto bello ma siamo venuti qui per una cosa molto importante e della massima riservatezza» disse Harry serio.
«Sì, Harry, anche io vorrei sapere di che si tratta» disse Ron.
Lo sguardo di Neville, intimò Harry a proseguire. Quest'ultimo guardò Hermione che però aveva gli occhi rivolti al pavimento, turbata. Non sapeva da dove partire quindi arrivò dritto al sodo. Le domande sarebbero venute dopo.
«Lui è tornato, Voldemort è ancora vivo» disse con occhi pieni di terrore.
«Ma che dici, Harry? Lo abbiamo distrutto. Abbiamo distrutto tutti gli horcrux. L'anello, il medaglione, la coppa, il serpente, il diario, il diadema e... te. Non può essere...» disse contandoli sulle dita e sforzando un sorrisetto nervoso, Ron.
«Lo so, non so come sia potuto succedere ma è così, l'ho visto.»
«Come "lo hai visto"?» chiese Neville.
E il ragazzo gli raccontò di quello che era accaduto a tavola, di come era entrato nella testa di Lily Luna e di cosa aveva visto.
«Ha preso Lily.» disse mentre i brividi percorrevano la sua schiena.
«Cosa?!» si alzò di scatto Luna facendo cadere al suolo la tazza del thè. Non l'avevano mai vista così, ma sapevano che Lily era la figlia tanto desiderata dalla coppia Paciock. Luna era la sua madrina. Il legame tra le due era fortissimo sin dalla nascita. Non si spiegavano il perché ma sembrava quasi di vedere Harry e Voldemort, solo che il legame era più puro, voluto e non contrassegnato da una cicatrice.
«Dobbiamo trovarla, Harry» disse con occhi intensi lei.
«Sì, ma non so da dove cominciare!»
«Cosa hai detto di aver visto?» chiese Hermione dopo un lungo momento di silenzio e riflessione da parte di tutti.
«Beh ho visto Lily, in un bagno, portava la divisa, e...» iniziò a raccontare Harry.
«Hogwarts» esclamarono Ron e Neville all'unisono.
«Ma era strano... mi sembrava fosse il bagno delle ragazze al secondo piano, quello...» fu interrotto nuovamente.
«Il bagno di Mirtilla Malcontenta, il bagno della Camera dei Segreti» disse sottovoce Hermione spaventata.
«Sì, ma aveva qualcosa di strano.» ribadì Harry.
«Pensi che la Camera dei Segreti possa essere stata nuovamente aperta?» chiese Ron.
«Non lo so, ma se è così dovremmo intervenire subito» esclamò Harry.
«Ma Harry, Lily non è una mezzosangue» disse sottovoce Hermione.
«Forse questa volta Voldemort sta dando la caccia a qualcos'altro... qualcosa che adesso può ottenere...»
Tutti i presenti rabbrividirono. Neville si avvicinò a un vecchio mobile impolverato e coprendosi la bocca, ne aprì un cassetto estraendone una monetina d'oro. «Abbiamo bisogno di più aiuto possibile» disse fiero.
«Amico - disse Ron dando una pacca sulla spalla ad Harry - l'esercito di Silente sta tornando.»

   
 
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