25/09/2017
7 recensioniMihawk tranciò in due parti uguali la nave pirata che intralciava
il suo cammino. Confrontarsi con certi pivelli non gli dava alcuna soddisfazione.
Poteva batterli senza il minimo sforzo. Come poteva
del resto trovare avversari alla sua portata se era il migliore?
Nessuno era al suo livello o suscitava il suo interesse.
Lui era di un livello superiore, praticamente come un dio
e nessuno poteva sperare di batterlo. Lui era perfetto in
ogni suo movimento e nessuna spada poteva competere con la sua,
penso superbamente.
Hancock camminava lungo i
corridoi del suo palazzo. Erano appena rientrate
da un assalto ad una nave della marina che aveva portato loro
armi, cibo e informazioni. Camminò altezzosa verso il suo trono,
ovvero il suo fidato serpente Salomè arrotolato su se stesso.
-Ditemi sorelle, al modno esiste qualcuno in grado di tenermi testa?-
domandò sicura della loro riposta.
-Ovviamente no.- dissero all'unisono Marigold e Sandersonia.
Hancock si passò una mano tra i capelli. Lei era troppo bella,
intelligente e forte per qualsiasi stupido uomo.
La sua superbia era pari solo alla sua ambizione.
da un assalto ad una nave della marina che aveva portato loro
armi, cibo e informazioni. Camminò altezzosa verso il suo trono,
ovvero il suo fidato serpente Salomè arrotolato su se stesso.
-Ditemi sorelle, al modno esiste qualcuno in grado di tenermi testa?-
domandò sicura della loro riposta.
-Ovviamente no.- dissero all'unisono Marigold e Sandersonia.
Hancock si passò una mano tra i capelli. Lei era troppo bella,
intelligente e forte per qualsiasi stupido uomo.
La sua superbia era pari solo alla sua ambizione.
Accidia
-Zoro
mi aiuteresti a tappare la falla di sotto?- gli chiese
Chopper con le tavole già tra le mani.
-Magari dopo.- disse lo spadaccino girandosi su un fianco. Non
aveva alcuna voglia di alzarsi e pensò che il piccolo medico se la sarebbe
cavata benissimo anche senza il suo aiuto. Non era una cosa
così urgente in fondo, minimizzò lui.
Dopo qualche secondo crollò nuovamente addormentato e
non si sarebbe svegliato fino all'ora di pranzo.
Solo gli allenamenti gli interessavano, tutto il resto poteva
aspettare.
IraChopper con le tavole già tra le mani.
-Magari dopo.- disse lo spadaccino girandosi su un fianco. Non
aveva alcuna voglia di alzarsi e pensò che il piccolo medico se la sarebbe
cavata benissimo anche senza il suo aiuto. Non era una cosa
così urgente in fondo, minimizzò lui.
Dopo qualche secondo crollò nuovamente addormentato e
non si sarebbe svegliato fino all'ora di pranzo.
Solo gli allenamenti gli interessavano, tutto il resto poteva
aspettare.
Aokiji pedalava mollemente
sulle acque profonde dell'oceano. Aveva
appena congelato una flotta di navi che aveva incrociato il suo cammino,
anche se non ne aveva alcuna voglia. Non vedeve l'ora
di tornare alla sede centrale per fare un meritato riposino.
In fondo aveva già abbondantemente adempiuto al suo ruolo di
ammiraglio. Non aveva alcuna intenzione di sprecare altre energie.
Pigramente continuò a pedalare mentre il sonno già si insinuava
nelle sue palpebre e nel suoi muscoli. Per il resto della giornata non
avrebbe fatto altro che dormire.
appena congelato una flotta di navi che aveva incrociato il suo cammino,
anche se non ne aveva alcuna voglia. Non vedeve l'ora
di tornare alla sede centrale per fare un meritato riposino.
In fondo aveva già abbondantemente adempiuto al suo ruolo di
ammiraglio. Non aveva alcuna intenzione di sprecare altre energie.
Pigramente continuò a pedalare mentre il sonno già si insinuava
nelle sue palpebre e nel suoi muscoli. Per il resto della giornata non
avrebbe fatto altro che dormire.
Lussuria
Sanji sfogliava lentamente le pagine della sua rivista
patinata a luci rosse. Guardava attentamente ogni donna,
immaginando di poter affondare il suo viso nelle loro forme
generose. Rinchiuso in quello stanzino desiderava ritrovarsi
circondato da tutte quelle bellezze per poterle farle sue.
Se poi ci fossero state anche Nami e Robin sarebbe stato proprio
il paradiso per lui.
Questi erano i peccaminosi pensieri che ronzavano
ogni minuto di ogni ora di ogni giorno nella mente del cuoco.
La sua lussuria era ben nota a tutti i suoi nakama.
Sanji sfogliava lentamente le pagine della sua rivista
patinata a luci rosse. Guardava attentamente ogni donna,
immaginando di poter affondare il suo viso nelle loro forme
generose. Rinchiuso in quello stanzino desiderava ritrovarsi
circondato da tutte quelle bellezze per poterle farle sue.
Se poi ci fossero state anche Nami e Robin sarebbe stato proprio
il paradiso per lui.
Questi erano i peccaminosi pensieri che ronzavano
ogni minuto di ogni ora di ogni giorno nella mente del cuoco.
La sua lussuria era ben nota a tutti i suoi nakama.
Kidd svuotò il bicchiere di rum in un unico sorso quando la sua
attenzione fu attirata da un pirata dai capelli neri
e le braccia innaturalmente lunghe. Dallo sguardo si capiva
che cercava di rogne e con Eustass Kidd le aveva sicuramente
trovate.
Il sangue iniziò a ribollire nelle vene del rosso che si alzò pronto a
colpire irritato dal comportamento di Scratchman Apoo.
Nessuno poteva provocarlo e passarela liscia. Furioso
ed eccitato all'idea di fare a botte, Kidd lo colpì con tutte le forze.
Sentiva il seangue pompargli furioso assordandolo con il suo tamburellare
frenetico.
Ogni volta che si lasciava andare all'ira distruggeva quasiasi cosa si
trovasse sul suo cammino, non che la cosa gli importasse.
Tutti conoscevano il suo carattere iracondo e
per questo cercavano di stargli alla larga. Ma non c'era giorno che
quel vizio non prendesse il controllo del suo corpo.
Gola
Bonney mangiava pasta, carne, pizza e torta tutto insieme.
Si ingozzava rumorosamente e le sue fauci non riuscivano a
tenere il ritmo della sua fame.
Strepitava reclamando altro cibo al cuoco della sua ciurma. Il
poverino non faceva in tempoo a portarle nuove pietanze che lei
in pochi minuti svuotava i piatti. Il suo appettiito era insaziabile e più
mangiava e più aveva fame.
Nessuno osava distrurbarla in quei momenti, a meno che qualche
stolto non volesse provare il tacco dei suoi stivali o la piena portata
dei suoi poteri.
Aveva bisogno di mangiare ancora e ancora. A lei non
importava di sentimenti o altre cazzate del genere. Lei desiderava solo
il cibo.
-Ne voglio ancora! Ho fameeeeeeeeeeee.- strillò rivolta i suoi subirdinati.
-Sanji,
ho fame. Non potresti darmi qualkcosa da mangiare?.- chiese
Rufy entrando in cucina.
-Ma se hai mangiato dieci minuti fa.- replicò il cuoco mandandolo fuori dalla cucina
con un poderoso calcio.
Rufy sbattè contro l'albero maestro della nave e si accasciò esausto.
Sentiva il suo stomaco gorgogliaare affamato, ma con quel cane da guardia
di Sanji in cucina era impossibile che riuscisse a prendere qualcosa.
Sentiva le forze venirgli meno e il bisogno assoluto di mangiare. Era vero
che aveva mangiato pochi minuti prima ma cosa poteva farci se il suo corpo
reclamava cibo. Una grande quantità di cibo, ad essere precisi.
-Uffa, ma io ho tanta fame.- si lamentò.
Rufy entrando in cucina.
-Ma se hai mangiato dieci minuti fa.- replicò il cuoco mandandolo fuori dalla cucina
con un poderoso calcio.
Rufy sbattè contro l'albero maestro della nave e si accasciò esausto.
Sentiva il suo stomaco gorgogliaare affamato, ma con quel cane da guardia
di Sanji in cucina era impossibile che riuscisse a prendere qualcosa.
Sentiva le forze venirgli meno e il bisogno assoluto di mangiare. Era vero
che aveva mangiato pochi minuti prima ma cosa poteva farci se il suo corpo
reclamava cibo. Una grande quantità di cibo, ad essere precisi.
-Uffa, ma io ho tanta fame.- si lamentò.
Invidia
Kuina si allenava continuamente giorno e notte. Voleva
diventare più forte e poteva farlo solo portando il
suo corpo al di là di ogni limite umano.
Perché presto anche il più debole degli allievi di suo padre avrebbe
potuto batterla. Il suo corpo sarebbe diventato sempre più debole
e l'avrebbero superata facilmente. Lacrime le sgorgavano silenzione
mentre si allenava al chiaro di luna.
Ma perché non era nata maschio? Provava una vergognosa invidia
nei confronti di quei mocciosi, ecco perché li trattava con sufficienza.
Perché non poteva essere anche lei così? Perché non poteva fare a meno
di invidiare i oro corpi? Eppure era quello che più desiderava al mondo,
ma semza poterlo avere.
Poteva solo continuare ad invidiarli senza alcun ritegno.
Avarizia
Nami camminava sicura di se lungo i corridoi della galleria in cui
era sicura di trovare il mitico tesoro che cercavano da giorni ormai.
-Nami sei sicura che stiamo andando nella direzione giusta?- disse
Usop spaventato dal buio e dai rumori sinistri che ogni tanto si sentivano
in lontananza.
-Certo Usop. Io non sbaglio mai quando si tratta di mappe e di tesori.-
replicò la rossa. Ed era vero. Nessuno era più bravo di lei ad accumulare
tesori. E, nonostante avessero lasciato l'ultima isola visitata con un discreto
tesoro, la navigatrice smaniava per averne altri. Voleva acccumulare
quanto più soldi e tesori poteva, perchè quello era ciò che per lei
contava più al mondo dopo il suo viallaggio e i suoi nakama.
Non le bastavano mai e ne voleva sempre di più per poter godere della
loro luminosità e del metallo sonate in cui li avrebbero trasformati al più presto.
Non ne aveva mai abbastanza e sarebbe andata fino in capo al mondo
per averne sempre di più. Tutti per lei.
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Angolo autrice:
Eccomi qua con questa nuova ff. Ho provato a legare tra loro alcuni personaggi del manga con i ben noti vizi capitali. Il risultato non è di certo fantatico ma abbiate pietà. Ci lavoro da tempo oramai e questo è il meglio che son riuscita a fare.
Spero che vi piacci comunque e che mi lascerete un commentino giusto per farmi sapere cosa ne pensate.
Baci e alla prossima.