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Autore: dragun95    27/09/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 16



Non appena sentì i canini simili ad aghi ipodermici perforare la pelle del suo collo e la carne, strinse i denti per il dolore che gli era causato dai denti di lei, ma per lui era sopportabile se era per vedere la sua dolce vampira star bene, non appena Elise sentì il sapore dolce e leggermente piccante scenderle in gola, si sentì come estasiata da quel sapore totalmente diverso da quello del sangue sostitutivo, che beveva del tutto insapore,

-Delizioso- pensò lei affondando un po di più i canini nel collo del ragazzo, bevendone il sangue ed assaporandolo come se fosse stato un dolce paradisiaco o un vino pregiato molto raro, godendosi quel sapore ed ispirando l'odore della persona che amava, che non appena arrivo alle sue narici, le stimolò il lato vampiro invogliandola a bere di più, Yann le accarezzava i capelli dolcemente avvertendo il suo sangue venire succhiato via dal corpo, ma non gli importava molto, sebbene sapesse che sarebbe potuto essere pericoloso e che la bionda avrebbe potuto avere problemi a smettere di bere essendo inesperta, ma lui sopportò e si sporse in avanti a baciarle l'orecchio con le labbra che si stavano surriscaldando in quella determinata situazione.
Sentendo quel bacio rovente lei si riscosse, staccandosi lentamente dal collo di lui, pensando di aver attinto troppo al suo sangue,

-Mi dispiace- si scusò lei, facendo un passo indietro e portandosi una mano alla bocca, ma il sapore dolce e piccante del sangue del ragazzo dai capelli multi colore era ancora impresso nella sua mente e nelle sue papille gustative, lui sorrise notando che dai due fori continuava a uscire sangue, a quel punto la vampira si avvicinò leccando il punto del collo in cui l'aveva morso in modo che la sua saliva cicatrizzasse i due fori,

-Va meglio?- chiese lei, mentre il giullare posava lo sguardo color nocciola su di lei sorridendo ed estraendo un fazzoletto rosso dalla manica, le pulì la bocca rimuovendo il sangue che gli era rimasto,

-Grazie- disse rossa per l'imbarazzo,

-Ti senti meglio ora che hai bevuto?- fu il turno di Yann a fare una domanda a cui in risposta Elise lo strette in un dolce abbraccio, come se lui fosse un tenero peluche da abbraccia,

-Si...grazie- rispose poggiando la testa al suo petto sentendo il suo battito cardiaco e il suo particolare calore, mentre avvertiva le braccia del ragazzo stringersi a lei per abbracciarla anch'esso,

-Il sangue è stato di tuo gradimento?- chiese ancora là stregone con un sorriso sulle labbra,

-Non farmi queste domande...- rispose lei imbarazzata mettendo un piccolo broncio che fece ridere il giullare il quale lo trovò adorabile, mentre si sedeva sul divano portandola seduta in grembo a se, lei gli strinse la maglietta poggiando il peso su di lui, ma allo stregone sembro non dispiacere, stettero in quella posizione per un tempo che entrambi non sapessero dire.

-Forse dovrei chiamare May ed avvisarla che sono qui- disse la vampira improvvisamente, alzandosi da Yann e prendendo il telefono dalla tasca del ragazzo, ma si fermò prima di digitare il numero,

-Non credo che prenderà bene il fatto che sono stata sequestrata per qualche minuto. Dovrei dirglielo?- chiese guardandolo preoccupata, sapeva che la sua amica non sarebbe passata sopra a questo dettaglio è sicuramente se la sarebbe presa con il ragazzo per la sua negligenza,

-Credo se ne accorgerebbe subito che nascondiamo qualcosa, inoltre dobbiamo informarli di una cosa che può esserci utili. Quindi credo che proverò ad uscirne vivo- rispose sospirando, per poi sentire le labbra di lei che gli lasciava un dolce e leggero bacio sulle sue sorridendo con un piccolo alone di preoccupazione negli occhi, per poi comporle il numero e sentire l'apparecchio suonare,

-Ciao Mayling sono Elise, ti volevo informare che sono da Yann e di raggiungerci qui, quando tu e il cacciatore avete finito la cena- disse la bionda quando la sua guardia del corpo aveva risposto alla chiamata,

-Certo Elise, ma c'è qualcosa che non va? Vi trema leggermente la voce- beccata, era quello che stava pensando la vampira, sperava che la corvina non avrebbe notato il leggero tremolio della sua voce che di solito era segno di agitazione, ma si sbagliava, così sospirando disse,

-Si, mi hanno solo sequestrata per qualche minuto-.



Dopo una ventina di minuti, Mayling fece il suo ingresso nel salotto della casa di Yann, cercando con lo sguardo Elise che era seduta sul divano e appena la vide si alzò, immediatamente venne travolta da un'abbraccio preoccupato,

-Elise stai bene, non ti hanno fatto del male vero?- chiese esaminando ogni centimetro del corpo della bionda imbarazzata, per assicurarsi che non ci fossero ferite o altro,

-Sto..bene May- rispose la vampira prendendo delicatamente le mani della corvina per non farla preoccupare è sorridendole dolcemente, a quel sorriso la ragazza orientale le sorrise di rimando, quando i suoi occhi neri si spostarono sulla figura del padrone di casa, che subito gli ringhiò contro,

-Tu...giullare da strapazzo- disse scattando contro il ragazzo, ma si sentì afferrare da dietro, quando spostò lo sguardo dietro di se vide la figura di Molock che la teneva ferma per impedirgli si avventarsi sullo stregone,

-Che diavolo fai, lasciami- sbraitò lei cercando di divincolarsi,

-Spiacente, ma non posso permetterti di ucciderlo. Sebbene lo farei io stesso- ammise il cacciatore, guardando lo stregone che continuava a sorridere come un'idiota, mentre la vampira di era avvicinata alla sua amica accarezzandole dolcemente la guancia per cercare di calmarla,

-Ora calmati...sono qui, non mi è successo niente-,

-Ma lui mi aveva promesso che ti avrebbe protetta...- iniziò la corvina ma venne interrotta,

-E lo ha fatto...forse ci siamo distratti entrambi per un secondo...ma io sono ancora qui con voi- disse stringendo la sua amica in un'abbraccio dolce e gentile al quale l'altra non poté sottrarsi stringendola a sua volta come una vera sorella maggiore.

-Anche se è stato preoccupante...grazie a questa disavventura, abbiamo un nuovo indizio- disse Yann attirando l'attenzione su di se per poi prendere qualcosa dalla tasca e lanciarla verso Molock, il quale la prese al volo e quando aprì la mano per esaminare l'oggetto vide con stupore che si trattava di una moneta d'argento, prendendola tra il pollice e l'indice la portò in alto fino alla luce per esaminarla, da una facciata vi era inciso un'occhio, mentre l'altra era totalmente lucida,

-Dove l'hai presa?- chiese il moro guardando l'altro che non tardò a rispondere,

-C'è l'aveva uno dei quattro tizi che hanno provato a rapire Elise...anzi ce ne avevano una tutti- così mostrò altre tre monete, due con il disegno dell'occhio da una parte e una completamente lucida e priva di disegni, proprio come quella che aveva in tasca Jean Agrent,

-Questo è strano. Almeno che...- iniziò il cacciatore rigirandosi la moneta tra le dita,

-Che cosa?- chiese Elise guardando il cacciatore inclinando la testa,

-C'entrino i mondani!- affermò lui grattandosi il mento e guardando Mayling che annuì, anche lei era convinta di questa affermazione,

-O almeno questa è la nostra teoria-,

-Potrebbe essere concreta, quei quattro non erano nascosti o cacciatori. O almeno non ne avevano i tratti o la forza- rispose lo stregone ricordando di quanto quei quattro fossero troppo debole per appartenere alla razza dei nascosti o dei cacciatori.

-Anche se fosse...ci sfugge lo scopo di tutto ciò. Dovremmo interrogarli dove sono ora?- chiese la corvina, a quella domanda Yann rise grattandosi la nuca,

-Ecco dovrebbero essere all'ospedale...due di loro erano messi un po maluccio- a quelle parole meccanicamente Elise strette la maglietta del ragazzo dai capelli multi colore, dopo quella risposta Mayling sospirò avvicinando alla vampira e stringendole dolcemente le spalle,

-Direi che per questa sera abbiamo avuto abbastanza emozioni...forse è meglio tornare al club e riposarci Elise. Ormai si sta avvicinando l'alba- le fece notare lei, la bionda annuì guardando il giullare negli occhi, lui poteva leggera la voglia di restare ancora stretta al suo stregone, ma sapeva che doveva tornare al club prima del sorgere del sole oppure la sua guardia del corpo c'è l'avrebbe portata caricandosela sulle spalle

-Temo dobbiamo andare ora- disse alzandosi leggermente sulle punte sfiorando le sue labbra con un delicato bacio, per poi seguire Mayling fuori dalla casa dello stregone che si portò due dita a toccarsi le labbra.



Yann non riuscì a dormire quella notte rimase seduto sul divano di casa sua a ripensare che finalmente ci era riuscito, era riuscito a confessare i suoi sentimenti alla ragazza che amava, dopo ben cinquant'anni da quando la conosceva, ciò lo rendeva molto felice, anzi al settimo cielo, ma allo stesso tempo sentiva il desiderio di stringerla a se per la paura di perderla,

-Non hai dormito eh?- disse la voce di Molock che era appoggiato allo stipite della porta mentre stava sgranocchiando delle costolette in salsa texana, 

-Costolette grigliate alle quattro di pomeriggio. Dovresti rivedere le tua abitudini alimentari- disse Yann sollevandosi e facendosi un frappé al cioccolato, il cacciatore poggiò il vassoio sul bancone che univa il salotto alla cucina per poi avvicinarsi e sedersi sul divano,

-Cosa ti turba?- chiese alla fine guardando lo stregone spostare lo sguardo verso di lui e mandare giù il frappé in un colpo,

-Sono al settimo cielo che io ed Elise ci siamo dichiarati e che proviamo lo stesso sentimento...-

-Credo che di questo se ne sia accorta tutta Parigi- commentò il moro sarcastico,

-...ma ho paura di perderla e ciò mi fa venire voglia di passare tutto il tempo insieme a lei- concluse Yann lanciando il bicchiere vuoto a cui apparirono delle ali e iniziò a volare per la stanza, in risposta Molock si alzò prendendo il ragazzo per il colletto della camicia sollevando da terra e iniziando a camminare verso la porta, mentre il giullare cominciava a divincolarsi per essere lasciato andare,

-Piuttosto che sprecare fiato va da lei. Se resti fermo ad aspettare finirai solo per perdere troppo tempo, se hai in mente di fare qualcosa agisci- gli disse lasciandolo fuori dalla porta e chiudendolo fuori, lo stregone si rialzò sorridendo e sparì in un scoppio di scintille.

-Quello stupido giullare...dovrebbe pensare di meno e agire di più!- affermò staccandosi dalla porta riprendendo il vassoio di costolette per poi risedendosi sul divano, chiudendo gli occhi, ancora una volta quel ricordo si fece strada nella sua mente come un'animale che cercava di uscire dalla sua vecchia pelle, mentre risentiva l'odore della polvere e della terra nelle narici, stanco di quel tormento inspirò lasciandosi andare a quel doloroso frammento di memoria.


Inizio flashback

Spostò lo sguardo guardandosi intorno studiandone il terreno è il campo di battaglia, si trovava in Grecia su ciò che restava di un'antico tempio e luogo di preghiera greca alla dea Atena, Molock poteva sentire la tensione tagliarsi con un coltello tanto che l'aria era pesante,

-Questo luogo sacro, sembra quasi un paradosso che ci sia apparso un demone- pensò controllando il sensore sul manico del suo coltellaccio per vedere se ci fossero segnali, ma niente, neanche Regan/Oona aveva avvistato il loro obbiettivo, almeno era quello che capiva percependo l'emozione del suo Parabatai,

-Spero che quelli del Clave non abbiano commesso uno sbaglio- sospirò, sentendo la voce dell'amico all'auricolare che portava all'orecchio,

-Dici che i loro dispositivi sono rotti?- chiese una voce infantile con un tono che sembrava di una ragazza,

-Oona, fammi parlare con Regan!- affermò Molock sospirando, al suo Parabatai piaceva molto vestirsi da ragazza e far uscire il suo lato femminile, che aveva il nome di Oona,

-Andiamo Molock ora ci sono io- piagnucolò lei/lui all'auricolare -Vuoi fare bella figura solo perché il tuo maestro ha deciso di accompagnarci-, concluse facendo sospirare il moro dall'altra parte, il maestro suo delle altre sette Croci sacre aveva deciso di assisterlo in quello missione, per un motivo che non riusciva a spiegarsi o forse solo per istinto protettivo nei confronti dei suoi allievi,

-Notizie da mastro Everard?- chiese poi controllando il sensore che non dava alcun segnale,

-No, credo stia ancora cercando per conto propr...- iniziò lei/lui quando sentì un suono provenire dal suo sensore, mentre al contempo Molock avvertì il disagio del suo Parabatai,

-Che succede?-,

-Il demone credo che...oh cazzo- imprecò Oona dall'altra parte dell'auricolare, subito il templare si lanciò di corsa per raggiungere il suo Parabatai che si trovava sul lato nord rispetto a lui, poteva percepire lo stress del combattimento, evidentemente il demone aveva attaccato Oona e ora lei/lui lo stava affrontando, con un profondo respiro prese l'aria che incanalò nei polmoni e scattò per correre più velocemente.
Era vicino ormai poteva sentire il rumore di metallo che cozzava contro qualcosa, sebbene il buio aguzzò la vista individuando Oona che brandendo i suoi pugnali stava fronteggiando un demone grande quanto lei/lui con la parte superiore di un tronco umano ma con due grosse braccia a tenaglia da mantide religiosa con alla fine due spessi artigli a falce neri, la testa era tozza e a cerchio con dei denti che sporgevano fuori è un'altro paio di centinaia di piccoli denti dentro alla bocca disposti a cerchio, mentre la parte inferiore ricordava un millepiedi ma era tutto osseo, con delle lunghe costole da fare da zampe tenute insieme da dei filamenti muscolari di color grigio marcio.
Il demone mosse una delle falci contro Oona che in risposta la deviò utilizzando una dei suoi coltelli, vedendola/lo combattere il moro corse ad aiutare il/là suo/sua Parabatai, ma appena arrivò lì vicino di fianco ad una colonna apparve un'altro demone uguale a quello che stava affrontando il/là castano/a, Molock sgranò gli occhi facendo un salto all'indietro evitando un'attacco del demone che finisce solo per tagliargli un po la camicia, mentre il ragazzo non appena toccò terra estrasse la sua alabarda,

-C'è n'erano due?- si chiese puntando l'arma contro il demone, per poi vedere che la parte inferiore del mostro era collegato a quella dell'altro ed allora capì, si trattava di un demone Scollitns,

-Fantastico!- affermò lui rigirandosi l'arma tra le mani per poi muoverla contro il demone che si parò con una delle falci e cercare di attaccarlo con l'altra, subito il templare ruotò l'asse del suo corpo per togliersi dalla traiettoria e colpirlo con un fendente al fianco che demone che come un serpente mosse la lunga parte inferiore evitandola, con un passo si allontanò dal nemico per valutare la situazione, spostando lo sguardo vide che Oona aveva scartato di lato evitando un colpo della falce per poi tranciarla di netto al demone con un colpo di pugnale, il Scollitns emise un verso di dolore mentre dal moncherino sprizzava sangue nero,

-Niente male- sorrise, sentendo il rumore di aria che veniva tagliata e ruotò il busto deviando un colpo di falce con l'asta in ferro della sua alabarda per poi ruotare il busto evitando un'altro fendente ed con la mano libera estrarre il coltellaccio che portava, e con un tiro preciso questo si conficcò nella gola del demone che si accasciò a terra agonizzante.
Quando improvvisamente Molock sentì un dolore atroce e lancinante all'altezza dello stomaco, tanto che lo costrinse a inginocchiarsi sentendo il sapore del sangue in bocca, ma non era il suo reale dolore, con paura volse lo sguardo verso il suo Parabatai, sgranando gli occhi a quella scena che nessun Shadowhunter avrebbe voluto vedere, Oona era stata colpita dalla falce del demone che gli perforava la pancia all'altezza dello stomaco, mentre tossiva sangue che gli macchio di cremisi le labbra e la tenuta femminili da cacciatore,

-REGAN- gridò il cacciatore con tutto il fiato che aveva in corpo sentendo il dolore propagarsi dal punto in cui il suo Parabatai era stato colpito, ma ciò nonostante strinse i denti rimettendosi in piedi, il quel momento il demone allargò la bocca mostrando i denti pronto a mordere Oona, da quella distanza non avrebbe fatto in tempo a raggiungerlo/a, ma proprio quando il demone stava per dare il colpo decisivo uno scintillio metallico spuntò nell'oscurità recidendo l'artiglio a falce che rimase conficcata nel corpo di Oona, mentre ad un secondo scintillio la testa dello Scollints venne recisa di netto e questi sparì diventando polvere.
Due braccia forti e robuste afferrarono Oona prima che cadde a terra, e la parrucca finì per terra, le braccia appartenevano ad un uomo sulla cinquantina alto e muscoloso dalla carnagione chiara, il viso saggio che tralasciava il peso di innumerevoli battaglie sulle sue spalle, aveva dei capelli abbastanza lunghi tirati all'indietro di un grigio argenteo, una barba spigolosa non molto lunga sempre di colore bianco, mentre sulla fronte presentava una vistosa cicatrice, 

-Si...signor...Ever...- sussurrò Regan tossendo sangue, tanto forte che l'uomo lo strinse forte per le spalle per tenerlo fermo, 

-Mastro Everard...come...sta- ansimò Molock dal dolore visto l'atro e sensazione di qualcosa che gli perforava il petto, l'uomo puntò gli occhi marroni sul suo allievo,

-La ferita è grave. Dobbiamo portati da uno stregone alla svelta- disse l'uomo preoccupato per la serietà della ferita,

-Mi..s..ono...las...ciato...colpi..re- disse ancora Regan ansimando alzando la mano tremante che Molock strinse subito con forza come per non lasciarlo andare,

-Non parlare...dobbiamo fermare l'emoraggia. Ma come senza togliere questo affare- disse il cacciatore afferrando l'artiglio con l'altra mano ma il suo maestro gli fece cenno di non farlo, rimuoverlo in quel momento sarebbe risultato troppo pericoloso, ma Molock sentiva che le forze del suo Parabati si stavano affievolendo di più così come il suo cuore stesse rallentando,

-Resisti ragazzo. Ora useremmo le rune dovremmo guadagnare tempo- cercò di tranquillizzarlo Everard prendendo il suo stilo e portandolo alla pelle del castano, ma questi sorridendo aveva lasciato la mano dell'amico per infilarla nella tasca del vestito e tirare fuori un ciondolo che porse a Molock,

-Qualunque....qualunque cosa accada...Molock...promettimi che...combatterai per...mantenere l'armonia e...l'equilibrio- disse tossendo sangue mentre guardava negli occhi il suo Parabatai con sguardo supplichevole, Molock stra se la sua mano con il ciondolo ancora più forte,

-Va bene te lo prometto. Ma ora ti prego cerca di stare fermo e...- non finì la frase che un forte dolore al cuore lo colpì peggio di una coltellata come se un pezzo di esso venisse strappato via, mentre la mano di Regan scivolava dalla sua cadendo a terra di peso ormai senza vita il povero cacciatore aveva ancora il sorriso sulle labbra, Everard abbassò il capo in segno di rispetto e dolore per la perdita di un giovane così promettente, dopo un primo tempo di incredulità e piegato in due dal dolore al petto, Molock alzò la testa verso il cielo lanciando un urlo di disperazione, tristezza e dolore che rimbombò per tutte le rovine.

Fine flashback

Molock ritornò alla realtà mentre le lacrime scendevano senza che lui se ne fosse reso conto, sebbene fossero passati tre anni da quell'evento, il dolore non era sparito così come un senso di vuoto al cuore che la perdita del suo Parabatai aveva causato e che forse non si sarebbe mai rimarginata, eppure sentiva che la vicinanza a Mayling lo stava aiutando a combattere quel senso di vuoto.



Elise era sdraiata nella sua bara-letto, ovvero un letto a forma di bara ornato con morbide lenzuola e con dei pupazzi insieme al cuscino, la vampira si era messa a letto non appena il sole era sorto ma per quanto ci provasse non riusciva a prendere sonno, era ancora troppo felice di essersi dichiarata al ragazzo che amava, come ai constatava dal rosso sul suo viso, a ripensarci la povera ragazza si prese il viso tra le mani ma sorridendo felice,

-Sembri felice angelo mio- disse una voce maschile, che la fece sobbalzare ed appena si voltò vide la figura di Yann seduta di fianco a lei,

-Yann...cosa...- iniziò per poi coprirsi con le mani ricordando di stare indossando la sua vestaglia da notte nera con un fiocco rosso, che la rendeva molto graziosa,

-Cosa...ci fai qui?- chiese infine lei arrossendo, in risposta si sentì stringere in un forte abbraccio da parte del ragazzo che si era tolto la maschera,

-Volevo sentirti vicino a me. Oggi ho avuto paura di perderti e...non avrei potuto sopportarlo- rispose con sguardo basso stringendo i pugni, la bionda lo guardò dolcemente facendogli alzare il viso e baciandolo in modo impacciato ma dolce,

-Io sono ancora qui tesoro mio...non incolparti per ciò che è successo- gli disse stringendolo dolcemente, a quella stretta lo stregone arrossì e provò un'impulso irrefrenabile di baciarla, infatti afferrò delicatamente le spalle della vampira e posso le sue labbra sulle sue in modo dolce ma anche passionale, tanto che in un primo momento lei si sentì travolgere, ma poi si abituo ricambiando in modo dolce, la bionda portò le mani al suo collo tastandone la pelle e sentendo i sangue fluire nelle vene desiderosa di assaporare nuovamente quel dolce nettare, i due si staccarono dal bacio, ma come in trance la vampira portò le labbra a baciare il collo di Yann solleticandoli con i canini,

-Elise- disse per poi ritrovarsi sopra di lei rosso è molto accaldato, la ragazza avvampò arrossendo e voltando lo sguardo di lato,

-Scusa...ero venuto per stringerti ancora a me. Ma forse...sto agendo d'istinto- disse lo stregone dispiaciuto e stava per alzarsi, ma lei lo prese per la giacca stirnge dosi a lui come non volerlo lasciare andare e lo baciò dolcemente, lui la guardò, mentre con la faccia totalmente rossa su sfilava via il fiocco rosso che fungeva da chiusura per la vestaglia da notte, lui capendo le sue intenzioni deglutì, doveva ammettere che aveva sognato quel momento in alcune notti, ma ora era spaventato e questo Elise lo percepiva bene nel suo odore che nel suo sguardo,

-Va tutto bene- sussurrò lei poggiandogli una mano sulla guancia con dolcezza attirando la sua attenzione,

-Ho paura di farti male. Inoltre non voglio se non sei sicura- disse lui, ma lei lo guardò con aria dolce ma che faceva intuire un velo di paura,

-Voglio che sia tu e solo tu Yann- disse dolcemente, passandogli le mani intorno ai fianchi e specchiandosi nei suoi occhi color cioccolato, lui la baciò con amore, mentre il suo corpo cominciava a diventare caldo e sfilarsi via la giacca e la maglietta lanciandoli in giro, lei arrossì poggiando la testa all'altezza del cuore per ascoltare il suo battito e lasciargli un bacio per poi salire a mordergli il collo per bere da lui, nel frattempo la camicetta da notte era scivolata via fuori dal letto e con uno schiocco di dita lo stregone spense le luci facendo cadere l'oscurità su di loro, ma non gli serviva la luce per quello che stavano per fare è consumare la notte in cui si sarebbe uniti l'uno all'altra in quell'atto di puro amore.








Note dell'autore

Bene e finalmente in questo nuovo capitolo la nostra cara vampiretta Elise ha bevuto dal ragazzo che ama, e Yann è felice di questo, che dire la cosa si fa interessante con il ritrovamento delle monete, scommetto che questo non ve l'aspettavate.
È finalmente si fa luce su come è morto il Parabatai di Molock, Regan/Oona devo ammetterlo questo personaggio era solo marginale, ma mi piaceva per come lo avevo creato, mi spiace della fine che gli ho fatto fare ma era necessario, poi scopriamo anche Everard il mastro (maestro se non è chiaro) di Molock e dei rimanenti membri delle sette Croci sacre.
In fine ecco la nostra coppia pucciosa della storia YxE che finalmente hanno la loro prima volta, sebbene non si sia visto molto, mano nella importa.
Dragun vi da appuntamento al prossimo capitolo per vedere che succederà a presto.
  
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