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Autore: vegeta4e    19/06/2009    3 recensioni
Due nuovi nemici attaccheranno il nostro pianeta (vi dico solo che uno dei due sarà il padre del nostro amatissimo principe). Vegeta, aiutato da Goku, riuscirà a sconfiggerli.
Durante la storia il legame tra Vegeta e Bulma si rafforzerà, dimostrando anche a Re Vegeta, che il vero amore vince sempre
[CAPITOLI DALL'1 AL 17 IN REVISIONE]
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Re Vegeta, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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IL MIO PRINCIPE AZZURRO

  IL MIO PRINCIPE AZZURRO

        Mi dispiace, ma devo andare

 

La voce narrante sarà Vegeta

 

È arrivata la sera e mi sento a pezzi... La brutta sensazione che sentivo a cena non mi è ancora passata e non credo che riuscirò a dormire…

Lentamente mi dirigo verso la camera da letto e, appena scosto leggermente la porta vedo Bulma già sotto le coperte…

dovrai scendere, io ti aspetto in giardino sull’astronave”Dopo di che uscì. Mi alzo e svogliatamente apro l’armadio e casualmente mi cade l’occhio su una felpa grigia e nera. La prendo e mi accorgo Passano un paio d’ore…

Sono nel letto… Bulma dorme già da un bel pezzo… E io non riesco a chiudere occhio… Sento che non accadrà niente di buono.

Finalmente dopo 30 minuti riesco a prendere sonno, quando mi sento scuotere…

“Che ci fai qui? Credevo te ne fossi andato!!”Bisbiglio.

 “Beh, ti sbagliavi!! Non lascerò questo insulso pianeta fin che non verrai con me!”Risponde.

 “Avanti! Alzati immediatamente, vestiti e viene con me… Non c’è più tempo, devi tornare sul nostro pianeta!!!”Mi dice a denti stretti prendendomi per il collo della maglia… Io rimango in silenzio, non so cosa dire… Mi giro e guardo il mio angelo… Sta ancora dormendo e nel sonno dice il mio nome mentre le spunta un sorriso.

 “Mi hai sentito o no?! Ti consiglio di muoverti se non vuoi che la tua puttana faccia una brutta fine…”Maledizione… Se decidesse di lanciare un attacco da questa distanza per Bulma non ci sarebbero speranze… Neanche io riuscirei a fermarlo in queste condizioni… “Si, ho capito…”Dico senza avere scelta. Mio padre lascia la presa.

 “Bene, entro 20 minuti solo ora che è quella che Bulma mi aveva regalato il Natale scorso. Decido di mettermi quella… Sarà il suo unico ricordo. Poi mi infilo dei jeans neri e un paio di scarpe, anche queste un regalo di Bulma… C’è scritto shox. Sono pronto. Mancano ancora 15 minuti e ho intenzione di usarli tutti. Così prendo un pezzo di carta e scrivo una lettera a Bulma.

 

Cara Bulma,

Sono tante le cose che vorrei dirti, come perché questa mattina non sono nel nostro letto. Stavo dormendo quando improvvisamente mio padre entra nella nostra camera… Mi dice che devo seguirlo, che devo ritornare sul mio pianeta d’origine, minacciandomi di farti del male… Non voglio che ti accada qualcosa… Non te lo meriti… Mi dispiace solo di averti coinvolto in questa brutta storia… Non sarei mai dovuto venire a stare da te… Non avrei mai dovuto innamorarmi del tuo sorriso…

Ti sto osservando mentre scrivo, sai? Sei veramente bella quando dormi…

Ti scrivo questa lettera perché molto probabilmente non ci rivedremo mai più, e voglio che tu sappia come stanno realmente le cose…

So di non essere stato un uomo perfetto, né come padre né come marito… So di non avertelo mai dimostrato apertamente… Però ti ho sempre amata… Da quando ci siamo conosciuti meglio ho giurato a me stesso che avrei dato la vita senza esitare per salvare te e Trunks e adesso anche Bra… E lo sto facendo ancora… Con questo mio ultimo gesto…

So che potrei sembrarti egoista o insensibile, ma io lo faccio solo per voi, perché siete le uniche tre cose di buono che io abbia avuto in tutta la mia vita…

Ti prego, non odiarmi e conserva il mio ricordo nel tuo cuore per sempre…

Ti amo

 

          

Vegeta

 

 

P.S. ho preso, di nascosto ovviamente, il cellulare che mi hai regalato… Potremo sentirci                                                                                                                                                                                                                                                                               

 

La voce narrante sarò io

 

Dopo aver scritto la lettera la piegò e la mise sul comodino di Bulma. Guardò l’orologio, mancavano ancora 10 minuti. Si sedette sul letto, accanto alla moglie

“Mi mancherai…”Disse tristemente mentre le accarezzava dolcemente i capelli. Con l’indice le solleticò una guancia e Bulma, nel sonno, fece una smorfia per il fastidio. A Vegeta spuntò un sorriso “Perdonami… Per tutto quello che ho fatto… Ti prego scusami…”E detto ciò si alzò e si avvicinò alla culla vicino al letto, nella quale Bra dormiva beatamente. Gli venne un sorriso spontaneo vedendo quella creaturina nata dai baci e dalle carezze di lui e Bulma. Mise una mano nel piccolo lettino che ospitava la sua principessa e con il dito le accarezzò la guancia e poi il nasino… Gli dispiaceva enormemente non poter veder crescere i suoi figli…

Si piegò nella culla e diede un bacio sulla fronte alla sua bambina. Poi uscì rapidamente dalla stanza e andò in quella del figlio maggiore. Aprì lentamente la porta e vide che Trunks dormiva profondamente. Si avvicinò al letto e lo guardò mentre si girava e rigirava sotto le coperte non riuscendo a trovare la posizione ideale. Gli accarezzò i capelli affettuosamente

“Sei sempre stato un ottimo guerriero e mi hai reso orgoglioso di te in ogni occasione… Vorrei che potessi sentirmi, so quanto ti farebbe piacere sentirti dire queste cose… Sei un bravo bambino… Mi assomigli molto, soprattutto nel carattere, per alcuni versi… Mancherò molto alla mamma, mi raccomando, prenditi cura di lei, ora sei tu il sayian di casa…”Gli rimboccò le coperte e uscì, accostando la porta lentamente. Attraversò il corridoio buio della casa, osservando ogni minimo dettaglio… Non l’avrebbe più visto…

Mentre camminava si fermò a guardare una piccola crepa sul soffitto. Gli spuntò un leggero sorriso. Quante volte Bulma gli aveva chiesto di metterci qualcosa… Un po’ di stucco, perché lei aveva paura di salire sulla scala? Non lo sapeva neanche lui… Ormai aveva perso il conto. Continuò a camminare e si trovò di nuovo davanti alla porta della loro camera. Guardò dentro e vide la moglie sotto le coperte… Dormiva ancora, e poi lei aveva il coraggio di dirgli che aveva il sonno pesante… Gli si inumidirono gli occhi… NO!! Non poteva piangere adesso!! Mancavano solo tre minuti e suo padre si sarebbe accorto delle lacrime. Decise di entrare, un’ultima volta. Si avvicinò a Bulma, le accarezzò nuovamente i capelli e, abbassandosi, le diede un bacio sulle labbra. Erano morbide, calde, buone. Mentre le dava il suo ultimo bacio non riuscì a trattenersi e una lacrima gli scivolò sul viso. Diede infin

e un’ultima carezza a Bra che dormiva ancora e si decise ad uscire, per sempre, da quella che era stata fin’ora, la sua vera ed unica casa.

Uscì in giardino e vide che suo padre era lì ad aspettarlo “Finalmente!! Ce ne hai messo di tempo!!”E salirono sull’astronave che Re Vegeta aveva rubato nel laboratorio del padre di Bulma. Entrarono.

 

Re Vegeta andò subito verso i comandi e velocemente impostò la partenza. Dopo pochi secondi la navicella si staccò dal suolo. Vegeta se ne stava fermo… Ancora non credeva fosse vero… Costretto con un meschino ricatto ad abbandonare la SUA casa, la sua donna e suoi figli. Si voltò verso la piccola finestra circolare e appoggiò una mano sul vetro in direzione della Capsule Corp., come per afferrarla. Serrò i denti pensando che non avrebbe più rivisto le persone più importanti della sua vita. Improvvisamente si girò. Osservava con occhi furenti il padre che, con aria soddisfatta, si voltò verso il figlio

“Oh, su Vegeta… Non fare quella faccia… Vedrai, ti piacerà ritornare alla tua vecchia e vera vita… Finora è stata tutta una farsa!!”Disse sprezzante

“Fai silenzio!!!! Non hai il diritto di giudicare!!!!! Mi hai venduto a Freezer per salvarti la pelle e hai avuto la faccia tosta di ritornare!!!!!”Gridò Vegeta. Il sovrano non rispose e senza timore continuava a fissarlo negli occhi. Vegeta continuò

“Quale padre avrebbe mai usato il PROPRIO figlio per salvarsi, eh???!!! Io mi farei in 4 per proteggere i miei!!!!!!”Disse

“Umhp, tu ti faresti in 4 perché sei un rammollito!!!!”Gridò il sovrano spingendolo poi con le spalle al muro

“Ti vanti tanto di essere il principe dei sayian… Ma tu non sei altro che un viscido e schifoso verme!!! Un vero sayian non avrebbe esitazioni neanche se dovesse uccidere la propria donna!!!!!”Gli spuntò un sorriso

“Proprio come me… Quando ho eliminato tua madre…”A quel punto Vegeta non ci vide più dalla rabbia e scagliò un potentissimo pugno sul naso del padre che volò dall’altro lato della navicella. Approfittando del momento, Vegeta corse dai comandi, cercando di ritornare sulla Terra, ma quando il suo dito stava per premere il pulsante di arresto, due mani lo presero da dietro, impedendogli quasi di respirare. Il principe fu costretto a portare la mani al collo per tentare di togliere quelle del padre che, senza esitare appunto, stava cercando di farlo fuori. Continuarono a litigare e in circa 7 ore arrivarono.

Appena la navicella atterrò, centinaia di sayian e servitori andarono ad accogliere il Re e il principe che, arrabbiato, strattonava chiunque cercasse di toccargli le mani dopo un inchino. Poi iniziarono a sentirsi numerosi “cori” come “Il principe è tornato!!!!” o “Viva il principe Vegeta!!”.

Il sovrano condusse il figlio nel castello, fin che non raggiunsero un stanza enorme e addobbata… Doveva essere del re.

 

“Vegeta… Dato che ormai sei sul tuo nuovo pianeta è giunto il momento che tu abbia un erede… Non sei più giovanissimo ed è necessario che tu abbia un figlio. Ho già selezionato alcune donne tra le quali potrai scegliere una compagna…”Vegeta rimase sconvolto

“Tu sei completamente matto!! Io un figlio ce l’ho già, anzi ne ho due!! E ho anche una moglie!! Se speri di convincermi ad andare a letto con un’altra sei fuori strada!!! Te lo puoi scordare!!!”Gridò

“Mi sa che non hai capito, Vegeta. Io non ti voglio convincere… Questo è un ordine!!!”Fece duramente il Re

“Beh, i tuoi stupidi ordini li vai a dare a quel branco di pecore che li esegue ad occhi chiusi… A me entrano da una parte ed escono dall’altra!!!”Rispose beffardo

“Figliolo…”Disse poi il Re sorridendo

“Ti consiglio vivamente di non fare lo sbruffone se non vuoi che la tua puttana faccia una brutta fine… Bulma, non è vero??”Rivelò incrociando le braccia. Vegeta sgranò gli occhi… Come faceva a sapere il nome della sua donna? Si, era stato a casa loro un paio di giorni, ma non avrebbe mai immaginato che avesse prestato attenzione al nome di una terrestre…

“Come fai a sapere il suo nome?!!”Fece Vegeta minaccioso

“Non sono affari tuoi…”Rispose

“Non sono affari miei??!! È mia moglie, la MIA donna, certo che sono affari miei!!!! Chi ti ha detto come si chiama??!!! E come hai fatto a ripristinare il pianeta??”Urlò ora il principe

“Smettila di sprecare fiato, ti servirà quando ti muoverai sulla tua nuova donna… E comunque non ti dirò niente, te lo ripeto, non sono affari tuoi, tu pensa alle posizioni che farai stanotte, ahahahaah!!!!!!!”Rise sguaiatamente il sovrano.

Continuarono a litigare fin che Vegeta andò nella sua stanza, chiudendo tutte le serrature della porta. Si sedette stancamente sul letto, pensando e ripensando come suo padre fosse riuscito a scoprire il nome della sua terrestre… Dopo un po’prese il cellulare che aveva in tasca.

 

 

CONTINUA

   
 
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